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Sartori: Com'è liquido il Grillismo

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Sartori: Com'è liquido il Grillismo

Messaggioda matthelm il 27/04/2012, 22:52

I proseliti del demagogo

Il confuso dibattito fra i partiti segnala fra le altre cose una preoccupante involuzione di due partiti considerati “alleabili” ai tempi della foto di Vasto, Sel e Idv.
L’inasprirsi della crisi sociale la spiega solo in parte perché la ragione vera del loro ripiegamento populistico va esaminata alla luce dell’aspra competition con Grillo per la cattura dei voti più radicalmente ostili al quadro di governo attuale.
Non è un caso se il forte discorso di Napolitano per la riforma del sistema politico e contro i demagoghi sia stato attaccato (e in maniera disgustosa) proprio dal comico genovese. E ancora non è un caso se contro Grillo sia intervenuto con chiarezza il solo Bersani («Non si permetta di attaccare il Presidente») che ha colto bene che il Quirinale si pone ancora una volta come l’argine vero alla deriva qualunquistica e antidemocratica.
E Di Pietro? Ha criticato «l’amico Grillo», beccandosi un «quoque tu, Tonino?»: ma in sostanza, come lo stesso Di Pietro ha confermato, dicono le stesse cose. E infatti – ci risiamo – giù frasi contro il capo dello stato: «Io difendo l’uomo qualunque, cioè il cittadino normale. Le parole di Napolitano sono contro di lui, contro le persone disperate e che protestano». Con un ultimo effettaccio: «Ci manca poco perché la rivolta sociale diventi violenta».
La situazione è troppo seria perché politicanti in cerca di seggi parlamentari possano permettersi di soffiare sul fuoco. Monti sta cercando di trovare una via d’uscita, in Italia e in Europa, per integrare il necessario rigore finanziario con l’ormai indispensabile ossigeno per famiglie, imprese, giovani, lavoratori.
Che in questa tragedia gli (ex) amici di Vasto non comprendano che il ruolo della politica è costruire risposte è sconcertante: ma adesso che gli è stato autorevolmente spiegato che le urne sono lontane potranno rinsavire, chissà.
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Re: Sartori: Com'è liquido il Grillismo

Messaggioda franz il 28/04/2012, 10:30

In effetti la novità nelle critiche al "fenomeno Grillo" non è tanto in quelle tradizionali ma in quelle rivolte prima da Vendola (SEL) e poi da Di Pietro (IDV). Si ritiene che Grillo stia sottranendo voti a loro, oltre che alla Lega Nord.
In pratica ammettono che si tratta di una competition tra pifferai magici. Tra chi suona meglio. Bossi ha steccato e sta perdendo gran parte del suo seguito. Evidentemente IDV e SEL hanno segnali che parte del loro elettorato si sta riorientando verso il movimento 5 stelle.
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Finalmente una critica non politica

Messaggioda franz il 29/04/2012, 10:43

Grillo è uomo dello spettacolo e quindi è interessante finalmente leggere non la solita critica politica ma il giudizio di un critico dello spettacolo. E chi se non Aldo Grasso?



Padiglione Italia
Grillo è più attore adesso di quando girava i film
Critica le tasse, ma fornisce un alibi agli evasori

Prima della famosa battuta sui socialisti ladri patentati («Fantastico 7», 1986), prima di essere allontanato dalla Rai, Beppe Grillo era solo una scoperta di Pippo Baudo, una delle tante. Sì, è vero, si era distinto con due programmi poco convenzionali, «Te la do io l'America» (1981) e «Te lo do io il Brasile» (1984), diario di viaggio di un provinciale nei luoghi comuni di quei Paesi: comicità bonaria, racconto moderatamente dissacrante, niente di più.

Fuori dalla tv, Grillo ha cominciato a intraprendere un lungo viaggio nei teatri, nelle piazze, nei siti, una sorta di «Te la do io l'Italia», mantenendo intatto il meccanismo di fondo (la perlustrazione dei luoghi comuni), ma acuminando lo sguardo. Come ebbe a dire il grande Dino Risi, «Grillo è più attore adesso che non quando girava film».

Nel frattempo, il commediante è diventato lo spauracchio della politica italiana, il capofila di quell'antipolitica che sta facendo perdere le staffe a molti leader (che lui battezza come «dementi, dilettanti allo sbaraglio»). In un mondo in cui tutti necessariamente recitano, secondo le regole della politica pop, il suo successo deriva dal fatto che lui è il più bravo a recitare. Con un repertorio ormai collaudato («La Gasparri permette a un iPod Nano di possedere tre televisioni e venti giornali», «Le banche ti chiedono soldi e fiducia, però legano la biro a una catenella», «D'Alema è uno che si è finto di sinistra essendo di destra», «L'Udc è l'Unione dei carcerati», «Rigor Montis»...) irride la concorrenza con intolleranza. Lisciando il pelo al populismo, incanaglisce contro le tassese tutti pagassero le tasse si ruberebbe il doppio», «i controlli della Finanza sono un modo per istillare l'odio sociale») e finisce per offrire un insperato alibi agli evasori. Sono i rischi della demagogia, il paradosso del Buffone che volle farsi Re.

«Te la do io l'Italia» è uno spettacolo triste dove un buffone dice di farsi beffe di altri buffoni, dove il malumore e la rabbia si travestono da ultima risata, dove il «vaffa» esprime l'inconfessabile esultanza del proselitista, felice di incatenare gli altri nel nome della libertà.

Aldo Grasso 29 aprile 2012 | 8:50 http://www.corriere.it
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Come collocare politicamente Grillo

Messaggioda franz il 30/04/2012, 12:16

Dal sito "termometropolitico", dove possiamo ritrovare alcuni nostri forumisti, ecco un interessante articolo:


http://www.termometropolitico.it/14549_ ... rillo.html

Come sanno i nostri più affezionati lettori ogni settimana il Termometro Politico pubblica il suo “meta-sondaggio”. Una media dei dati provenienti da tutti i principali istituti demoscopici del nostro paese capace di darci un’idea verosimile e quanto mai realistica dei rapporti di forza tra le varie forze politiche. Il tutto corredato da una bella “torta” capace di elencarci, alla luce del sistema elettorale vigente, i futuribili rapporti di forza in Parlamento.

Di recente un mio contatto mi ha segnalato una cosa interessante che dovrebbe far riflettere gran parte della classe dirigente del nostro paese. E lo ha fatto segnalando quella che secondo lui era una “stortura” del meta-sondaggio.

La persona in questione sostanzialmente contestava il fatto che i potenziali eletti in Parlamento del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo sono stati collocati a sinistra dello schieramento parlamentare.

L’osservazione hai suoi fondatissimi. Che personalmente tra l’altro condivido in pieno.

Ma pone anche un altro quesito: come collocare il Movimento Cinque Stelle nello scacchiere politico italiano?

E’ ovvio che il movimento di Grillo va oltre qualsiasi logica di continuum tra destra e sinistra. E un movimento che va oltre. Sia per quanto riguarda i temi che pone sia per quanto riguarda la sua struttura organizzativa. Per certi versi ricorda la Lega Nord della origini che oggettivamente in piena Prima Repubblica era quanto mai difficile da collocare politicamente. E del resto lo è tuttora se negli intenti programmatici della Casa della Libertà del 2001 Berlusconi segnalava che il fronte sinistro della coalizione doveva essere coperto dal Carroccio (per non parlare poi della speculare questione della Lega “costola della sinistra” di dalemiana memoria).

Il punto della questione è che bisogna dividere in due aspetti la problematica: il primo aspetto è legato al “pensiero politico” di Grillo, alla sua collocazione politica e ai riflessi concreti e pratici che l’antipolitica che lui porta avanti hanno nella società. Il secondo aspetto invece è legato all’elettorato potenziale di Grillo che per forza di cose può essere collocato in linea di massima in una determinata area.

Lo spirito antipolitico di Grillo, su questo penso non ci siano dubbi, sono da considerarsi di destra. Non solo per un certo approccio qualunquista alla politica che ricorda il movimento dell’Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini (comparazione quanto mai negativa) che aveva caratteristiche di destra e che tra l’altro fu un veicolo per molti apparati dell’ex regime fascista per tentare di riaffacciarsi sull’agone politico. Ma lo è anche nei contenuti. Contenuto che molto spesso del resto sono conseguenza di un certo modo di fare di Grillo prettamente di destra. E allora l’uscita dall’euro, la contrarietà alla cittadinanza per gli immigrati e proposte di rimborso legate ai titoli di stato sembrano non molto dissimili dai manifesti del vecchio Fronte Sociale Nazionale di Adriano Tilgher e ai suoi revanscismi pro-vecchia lira.

Poi però c’è il tema dell’elettorato grillino. Un argomento quanto mai attuale se consideriamo l’affermazione della scorsa settimana del Front National di Marine Le Pen in Francia.

Come non è verosimile che il 18% dei francesi si riconoscano in una visione della politica “fascista”, “neo-fasicsta” o “xenofoba” e anche vero che in un potenziale 7% grillino non può esserci una totale identificazione nei confronti delle battaglie del comico genovese.

In entrambi i casi elettorali si tratta di voti “sfiduciati”, gente che incomincia a credere che la politica così com’è non potrà mai risolvere i problemi della gente. Elettori dunque che di fronte ad un cambiamento radicale, di sistema e di carattere etico, della politica italiana non è detto che restino per perorare le vecchie cause grilline. Di conseguenza si tratta di consensi quanti mai recuperabili a sinistra.


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E anzi, la sinistra se vuole essere maggioritaria in Italia in Europa deve proprio mirare a quell’elettorato che a quanto pare non prova fiducia nei confronti del “change in order to conserve” e aspetto qualche sviluppo politico in senso positivo . Quindi potenzialmente un elettorato progressista.
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Re: Sartori: Com'è liquido il Grillismo

Messaggioda flaviomob il 30/04/2012, 12:49

Io penso che il grillismo non debba essere automaticamente tacciato di populismo e demagogia. Da questo punto di vista erano molto più pericolosi il berlusconismo (che ha portato l'Italia nella sua peggior crisi del dopoguerra, dall'imprenditore che "scende in campo" agli imprenditori che si suicidano), populismo puro armato di tre reti tv nazionali, nonché il leghismo che da un lato teorizzava una "repubblica del Sud" completamente dominata dalla mafia (e per nemesi si trova con la Lombardia completamente infiltrata dalla ndrangheta calabrese, ormai ndrangheta lombarda), dall'altro lanciava violentissimi messaggi contro arabi, musulmani, africani, migranti in genere ma anche contro i meridionali "medici lombardi negli ospedali lombardi" e battaglie contro gli insegnanti non settentrionali. Messaggi che sfociavano nei roghi contro i campi rom o nelle discriminazioni contro innocenti bambini figli di migranti che non avevano soldi per una mensa scolastica.

C'è anche da dire che alcuni quotidiani, come il Corriere, sono stati spesso indulgenti o persino conniventi col berlusconismo e con i messaggi razzisti e xenofobi della Lega, mentre ora pare che Grillo sia causa di ogni male... Veramente assurdo e sproporzionato, come atteggiamento.

Io direi che Grillo è una benedizione, nonostante l'ultima infelice (e imperdonabile) uscita sulla mafia, se lo mettiamo a confronto con i Bossi e i Berlusconi. Invece di isolarlo, bisognerebbe mettere a disposizione a M5S spazio per confrontarsi sulle cose e sulle idee se vogliamo recuperare il malcontento. Finché lasciamo che si incanali, isolandosi, in una sola direzione, possiamo lamentarci vittimisticamente finché vogliamo, ma continuerà a sottrarre consenso ai partiti attuali. Che in questo momento sono, inconsapevolmente, la principale causa del grillismo stesso...


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Re: Sartori: Com'è liquido il Grillismo

Messaggioda matthelm il 30/04/2012, 13:02

flaviomob ha scritto:Io direi che Grillo è una benedizione, nonostante l'ultima infelice (e imperdonabile) uscita sulla mafia,

Non è una uscita imperdonabile è inevitabile per un movimento così. Non sono uscite "per caso" o per sbaglio ma fanno parte del qualunquismo più becero che cerca di raccogliere consensi da ogni parte che per lui sono indifferenti.

Finirà sicuramente male e presto ma quello che mi meraviglia è che ancora, gente politicizzata, cada in questi tranelli più che evidenti. Non si possono storicamente ripetere sempre gli stessi errori.
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Re: Sartori: Com'è liquido il Grillismo

Messaggioda flaviomob il 30/04/2012, 13:17

No non credo che Grillo peschi voti tra i mafiosi, dopo aver appoggiato apertamente la candidatura indipendente di Sonia Alfano.

Rimane il fatto che ha sbagliato e deve chiedere scusa alla cittadinanza e soprattutto ai familiari di vittime di mafia.

http://www.globalist.it/Detail_News_Dis ... un-mafioso

Grillo parla come un mafioso


Il comico a Palermo dice che Cosa Nostra non strangola i clienti ma prende solo il pizzo. Insorge la società civile. Sdegno della vedova di Libero Grassi: la mafia uccide.


Nella sua campagna elettorale sempre più sfrenata contro i partiti e la politica, questa volta Beppe Grillo sembra aver esagerato. Ieri a Palermo, in piazza Croci, davanti a 400 persone, ha urlato: «La mafia non ha mai strangolato i suoi clienti, si limita a prendere il pizzo. Ma qua vediamo un'altra mafia che strangola la sua vittima. Vogliamo nomi e cognomi di chi sta portando al macello il Paese».

Le sue parole hanno scatenato subito le proteste dei partiti. Il Pd che con Nico Stumpo gli ha dato del «ciarlatano» e del «pifferaio». «C'è in Grillo - ha aggiunto - una povertà culturale che gli italiani non meritano». «Grillo - gli ha fatto eco Claudio Fava di Sel - parla come un mafioso senza essere nemmeno originale. Gli stessi argomenti prima di lui li hanno gia utilizzati Vito Ciancimino e Tano Badalamenti. E come l'ultimo dei mafiosi non ha nemmeno il coraggio di confrontarsi pubblicamente sulle sue patetiche provocazioni».

E oggi contro il comico genovese sono arrivate le parole pesanti di Pina Maisano, vedova di Libero Grassi, l'imprenditore ucciso da Cosa Nostra per essersi ribellato al racket delle estorsioni. «Grillo dice che la mafia non ha mai strangolato i suoi clienti limitandosi a prendere il pizzo? Forse dimentica che ha anche ucciso le persone che il pizzo non hanno voluto pagarlo», ha dichiarato la donna. «Per fortuna non avevo ancora letto i giornali, altrimenti mi sarei sentita male», ha aggiunto, «Inizialmente - spiega - provavo una certa simpatia per Grillo. Adesso mi sembra solo un populista che cerca di cavalcare l'avversione della gente verso i partiti».

Un grido di protesta è arrivato anche da anche da Angela Ogliastro, sorella di Serafino Ogliastro, un ex poliziotto ucciso dalla cosca di Brancaccio nel '91 con il metodo della "lupara bianca". «Le parole di Beppe Grillo sono un'offesa nei confronti di tutti i familiari delle vittime di Cosa Nostra e un insulto al lavoro svolto in questi anni dai magistrati e dalle forze dell'ordine», ha dichiarato la donna. Ricordiamo che del delitto di Serafino Ogliastro si è autoaccusato il pentito Salvatore Grigoli e nel processo che riguarda decine di omicidi di mafia la famiglia Ogliastro è stata l'unica a costituirsi parte civile. «Io e i miei genitori - spiega la sorella dell'ex poliziotto - non abbiamo nemmeno il corpo di Serafino da potere piangere. Come si permette Grillo a fare l'elogio della mafia in una città che gronda sangue di vittime innocenti?».


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Re: Sartori: Com'è liquido il Grillismo

Messaggioda trilogy il 30/04/2012, 13:21

matthelm ha scritto:...
Finirà sicuramente male e presto ma quello che mi meraviglia è che ancora, gente politicizzata, cada in questi tranelli più che evidenti. Non si possono storicamente ripetere sempre gli stessi errori.


Forse è semplice disperazione di chi non sa più a che santo votarsi. Anche se non credo che Grillo sia in grado di risolvere i problemi del paese, la tua osservazione si applica perfettamente anche a chi ancora crede alle promesse della classe sdirigente storica, i risultati concreti sono evidenti: più miseria e tasse per tutti.

CRISI
Istat: carrello spesa record
Inflazione stabile, benzina a +20,8%
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza ha un valore più alto del tasso d'inflazione. La disoccupazione ha raggiunto il 9,7 %, il tasso più alto dal 2001. "Ma si aggiungono 250 mila lavoratori in Cig". L'Ilo: "La pressione fiscale rischia di aumentare la recessione"
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ref=HREA-1
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Re: Sartori: Com'è liquido il Grillismo

Messaggioda matthelm il 30/04/2012, 13:42

trilogy ha scritto:la tua osservazione si applica perfettamente anche a chi ancora crede alle promesse della classe sdirigente storica, i risultati concreti sono evidenti: più miseria e tasse per tutti.


Si, sono d'accordo ma almeno quella classe dirigente non avvelenava le fonti.
Che poi pure quella debba essere cambiata è scontato. Più Monti resiste più diventa evidente questa esigenza. Il tempo lavora per questo sviluppo. Almeno lo spero.
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Re: Sartori: Com'è liquido il Grillismo

Messaggioda franz il 30/04/2012, 13:47

trilogy ha scritto:Forse è semplice disperazione di chi non sa più a che santo votarsi.

Questo è il grave: è il preludio del fascismo. Benito ed Adolfo sono nati in contesti simili.
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