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SINDACI PIU' AMATI D'ITALIA

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: SINDACI PIU' AMATI D'ITALIA

Messaggioda Iafran il 15/10/2011, 10:55

Ci sono quelli che "nascono" e "crescono" stando con i piedi per terra ... altri che svolazzano dai loro piedistalli.
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Re: SINDACI PIU' AMATI D'ITALIA

Messaggioda pianogrande il 15/10/2011, 11:09

Iafran ha scritto:
pianogrande ha scritto:Tutto questo diventa una illusione se si tiene conto del fatto che non è per niente scontato che i politici siano in concorrenza tra di loro.

Ci riporti ad una amara realtà ...!
Che dici: la dobbiamo accettare per non essere additati di "infantilismo e velleitarismo"?


Prendere atto non significa accettare.
Significa enunciare correttamente il problema.
Il che non è la soluzione ma un modo per cominciare a cercarla.
L'infant ... etc. può essere una definizione per chi, almeno, si sta muovendo.
E' una definizione di tipo repressivo, però.
Forse, è meglio incoraggiare le teste che ragionano e cercare di interagire piuttosto che cercare di gelarle (ammesso che si lascino gelare).
Fotti il sistema. Studia.
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Re: SINDACI PIU' AMATI D'ITALIA

Messaggioda Iafran il 15/10/2011, 11:20

pianogrande ha scritto:
Iafran ha scritto:
pianogrande ha scritto:Tutto questo diventa una illusione se si tiene conto del fatto che non è per niente scontato che i politici siano in concorrenza tra di loro.

Ci riporti ad una amara realtà ...!
Che dici: la dobbiamo accettare per non essere additati di "infantilismo e velleitarismo"?

Prendere atto non significa accettare.
Significa enunciare correttamente il problema.
Il che non è la soluzione ma un modo per cominciare a cercarla.
L'infant ... etc. può essere una definizione per chi, almeno, si sta muovendo.
E' una definizione di tipo repressivo, però.
Forse, è meglio incoraggiare le teste che ragionano e cercare di interagire piuttosto che cercare di gelarle (ammesso che si lascino gelare).

Questo è un bel parlare ... te ne ringrazio.
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Re: SINDACI PIU' AMATI D'ITALIA

Messaggioda ranvit il 15/10/2011, 11:27

Ci sono quelli che "nascono" e "crescono" stando con i piedi per terra ... altri che svolazzano dai loro piedistalli.


E' proprio cosi' (ogni tanto siamo d'accordo! :D )!

.....tutto sta a identificare chi sta con i piedi per terra (di solito gli adulti pragmatici) e chi svolazza (iPeter Pan della politica) :lol:


Pianogrande: L'infant ... etc. può essere una definizione per chi, almeno, si sta muovendo.
E' una definizione di tipo repressivo, però.
Forse, è meglio incoraggiare le teste che ragionano e cercare di interagire piuttosto che cercare di gelarle (ammesso che si lascino gelare).


Premesso che non è repressivo...è solo una sintesi di un pensiero politico molto debole e poco attento alla soluzione dei problemi (insomma è uno svolazzare dal piedistallo :D ), per il resto concordo. Basterebbe leggere senza pregiudizio quanto scrivo, per esempio, a proposito di De Magistris e dei mediocri ed incolori politici del centrosinistra.

Muoversi è un fatto estremamente positivo, bisogna pero' vedere in che direzione: se ci si muove per risolvere i problemi va bene, se ci si muove per ipotizzare irrealizzabili soluzioni, no.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: SINDACI PIU' AMATI D'ITALIA

Messaggioda Iafran il 15/10/2011, 11:43

se ci si muove per risolvere i problemi va bene, se ci si muove per ipotizzare irrealizzabili soluzioni, no.

. . .

Allora, verrebbero prima le "soluzioni", proposte da qualcuno (forse "illuminato"), senza preoccuparsi troppo dei progetti, men che meno degli obiettivi a medio-lungo termine per una collettività (insomma: o si mangia la minestra o ... altro, a discrezione, naturalmente). ;)

Io non concordo con la massima paesana di "chiamare babbo chi si corica con la mamma".
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A proposito di sindaci

Messaggioda flaviomob il 15/10/2011, 11:49

Pisapia: 'Sinistra, datti una mossa'
di Claudio Lindner

Il sindaco di Milano: le elezioni sono vicine, servono le primarie per indicare il leader. Con un programma basato su tre leggi chiave per il Paese: lavoro, giustizia, welfare. E in caso di governo istituzionale serve una guida che non guardi al passato(13 ottobre 2011)Zero auto blu, lui gira per Milano con un'ibrida giapponese o va a piedi. E' dotato di cellulare del Comune, ma dice di fare il 90 per cento delle telefonate con quello personale. Guadagna poco più di 5.200 euro netti al mese, da avvocato l'ultima dichiarazione dei redditi aveva gli stessi numeri ma parecchio dilatati: superava i 520 mila euro all'anno. Per le nomine nelle aziende municipali ha messo in soffitta il manuale Cencelli e, se ha qualche dubbio sui curricula che gli vengono sottoposti, chiede chiarimenti a qualche esperto del settore (che si offre gratuitamente). Eccolo Giuliano Pisapia, cento e passa giorni da sindaco, supportato da un'onda di consenso che sembra resistere a ogni avversità. L'Italia potrebbe seguire l'esempio di Milano? "L'Espresso" lo ha chiesto a Pisapia, secondo cui il centrosinistra si deve muovere rapidamente, prepararsi comunque alle elezioni, che arrivino presto o nel 2013. Insomma, serve una scossa.

Gli ultimi sviluppi in Parlamento fanno intravvedere elezioni anticipate.
«Certo questo governo non regge fino al 2013. Dopo quello che è successo martedì scorso, con la bocciatura sul bilancio dello Stato, vedo più vicine le elezioni anticipate. Che Berlusconi se ne debba andare lo dicono ormai tutti. Molti all'interno del Pdl, parte degli elettori della Lega, chi ha rapporti internazionali con l'Italia».

Quindi?
«Il presidente della Repubblica, che finora non ha sbagliato un colpo, non potrà decidere senza una crisi di governo. E in questo caso gli scenari sono due, elezioni subito o governo istituzionale fino al 2013. La prima ipotesi mi pare a questo punto più probabile».

Come intende il governo istituzionale?
«Un governo non tecnico, guidato da una personalità che non abbia ricoperto precedenti ruoli politici, che sia una garanzia per tutti e possa avere una maggioranza in Parlamento anche con le astensioni di alcuni partiti o con un'opposizione costruttiva, in grado di raggiungere due o tre obiettivi nel campo del risanamento economico e della legge elettorale. Sono certo che Napolitano sceglierebbe la persona giusta. A questo proposito vorrei dire una cosa...».

Prego.
«Napolitano è oggi il garante massimo sul futuro dell'Italia. Mi colpisce molto ascoltare le critiche che arrivano da una parte della sinistra sul fatto che abbia firmato leggi non condivisibili, non capendo qual è il ruolo del capo dello Stato, che è solo quello di valutare la manifesta incostituzionalità. In diverse occasioni ha dato messaggi precisi nei quali forniva indicazioni, suggerimenti, esprimeva valutazioni su singoli temi sempre e comunque nel suo ruolo di garante e nel rispetto della Costituzione e della buona politica, nell'interesse di tutti».

Ha qualche nome in testa come presidente del governo istituzionale?
«Ho qualche idea, ma preferisco non fare nomi. Ripeto: ci vuole comunque un soggetto nuovo, un ex guarderebbe al passato e comporterebbe divisioni chiunque esso sia».

Centrosinistra e Pd in particolare attraversano un periodo di turbolenza e divisioni sul da farsi con molti rischi in vista di possibili appuntamenti elettorali, vicini o lontani. Cosa può insegnare il caso Milano?
«Il centrosinistra deve trovare rapidamente dei punti di accordo, sia che si vada a votare presto sia che i tempi siano più lunghi. Penso si debbano evitare documenti programmatici di 280 pagine, ma puntare su tre o quattro disegni di legge attorno ai quali compattare la coalizione».

Qualche esempio?
«Preparare un disegno di legge su economia, lavoro e sviluppo che garantisca i lavoratori, ma contemporaneamente affronti con forza il tema della disoccupazione soprattutto tra i più giovani. Bisogna trovare una soluzione alternativa all'attuale precariato».

Disegno di legge numero due?
«Dare agli italiani una Giustizia degna di questo nome sarebbe cruciale. Sono convinto che sia possibile e praticabile, soprattutto se i provvedimenti non dipendono dai processi a Berlusconi».

Numero tre?
«Welfare e sanità. Affrontiamo uniti queste tre emergenze e ne avremo abbastanza per cinque anni. Tutti gli altri temi andranno avanti attraverso proposte di legge parlamentari o di iniziativa popolare, le quali credo debbano essere esaminate e addirittura avere una priorità rispetto a quelle di un singolo parlamentare. Sarebbe un invito alla partecipazione che renderebbe i cittadini protagonisti, come oggi a Milano. E poi, basta ai partiti di lotta e di governo...».

L'Espresso


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: SINDACI PIU' AMATI D'ITALIA

Messaggioda ranvit il 15/10/2011, 11:59

Molto, molto bene PIsapia!



Invece, male molto male:
Iafran ha scritto:se ci si muove per risolvere i problemi va bene, se ci si muove per ipotizzare irrealizzabili soluzioni, no.

. . .

Allora, verrebbero prima le "soluzioni", proposte da qualcuno (forse "illuminato"), senza preoccuparsi troppo dei progetti, men che meno degli obiettivi a medio-lungo termine per una collettività (insomma: o si mangia la minestra o ... altro, a discrezione, naturalmente). ;)

Io non concordo con la massima paesana di "chiamare babbo chi si corica con la mamma".



Ma che cavolo c'entra tutto cio'???? :o :roll: :oops:
Mah! :oops:
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Re: SINDACI PIU' AMATI D'ITALIA

Messaggioda Iafran il 15/10/2011, 12:16

... C'entra ... c'entra.
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Re: SINDACI PIU' AMATI D'ITALIA

Messaggioda ranvit il 15/10/2011, 13:02

Iafran ha scritto:... C'entra ... c'entra.



Non c'entra niente!


E se proprio ce lo vuoi far c'entrare :D ....ti sbagli! Dove hai mai letto che a me interessano le soluzioni senza preoccuparsi troppo dei progetti men che meno degli obiettivi a medio-lungo termine per una collettività .

.............(perchè se per caso ti stai riferendo alla Tav in Val di Susa, li' i progetti, intendendosi quelli tecnico-finanziari specifici, non li hai letti neanche tu e neanche qualche altro forumista. Mica li vengono a dare a te o all'altro forumista per un parere :D :D :D )
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Re: SINDACI PIU' AMATI D'ITALIA

Messaggioda franz il 15/10/2011, 14:07

pianogrande ha scritto:Tutto questo diventa una illusione se si tiene conto del fatto che non è per niente scontato che i politici siano in concorrenza tra di loro. (1)
Che i cittadini, semplicemente col voto, possano mandare via le cattive amministrazioni o la cattiva politica, infatti, è, tuttora, una pia illusione. (2)
I politici, normalmente e purtroppo, si comportano come le banche e e le assicurazioni.
Allora, hai un bel votare. (3) .

Allora, con ordine:
1) Assolutamente vero. Non è scontato. Ma non è nemmeno scontato che i politici tutti siano uguali (a meno di non voler generalizzare e noi di sinstra non genealizziamo mai, perché non siamo razzisti). E se non è scontato, qualche politico sarà migliore di altri, qualcuno sarà peggiore. Quindi una scelta sarà possibile. E se è possibile scegliere, la democrazia vince, i cittadini vincono.
2) lo è nel contesto attuale (che non è federalista) e sono d'accordo con te. Nel contesto attuale rimmarrà molto probabilmente come dici tu. In un contesto diverso le cose possono andare diversamente.
3) non ti facevo cosi' anarchico-ultra-liberista :-) I politici si comportano (come tutti) in funzione delle regole del gioco in vigore. Cambiare regole (riformismo) comenel caso del federalismo serve a cambiare il comportamento delle persone che fanno parte dell'equazione.
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