Ieri mi è capitato di vedere l'intervista di Rodotà al presidente emerito Scalfaro, su rainews. Confesso la mia commozione nel rivedere una personalità cristallina e dall'alto senso istituzionale come Scalfaro, che spiegava tra le altre cose il senso dei suoi "no" a Berlusconi, quando era a capo della Repubblica.
Il paragone con Pertini mi è sempre venuto spontaneo, sebbene fossi solo un bambino quando il partigiano di Stella assunse la massima carica dello Stato.
Ecco, ieri ho pensato: se la DC avesse saputo valorizzare persone dello spessore di Scalfaro ed isolare i Gava, gli Andreotti, i Pomicino, se il PSI avesse scelto la fermezza morale di un Pertini rispetto a mazzette, finanziamenti e ricerca di potere personale, dove saremmo oggi?
La questione morale, la questione dell'etica pubblica non può essere rimproverata solo ai cattolici, le cui gerarchie hanno sempre coperto i potenti di area conservatrice, ma a tutta la classe politica e a tutti i cittadini.
Quanto era cristallino Scalfaro nel corso della sua presidenza, quanta indignazione trasudava in lui e come era efficace la sua azione rispetto ai successori. E bisogna ammettere che altri esponenti della sinistra democristiana, come Martinazzoli, Bindi e Prodi spesso si sono dimostrati molto più netti e incisivi nel contrasto al degrado morale del nostro paese rispetto a Veltroni (il sacco di Roma, vedi report), D'Alema (prescritto per finanziamento illecito a Bari e ambiguo in diverse occasioni "storiche", soprattutto sulla giustizia, con strani amici nella sanità pugliese). Su Bersani sospendiamo il giudizio: se convincerà Penati a rinunciare alla prescrizione avrà tutto il mio rispetto, ma deve anche fare piazza pulita a Napoli e in Sicilia.
Forse il problema italiano non sono i cattolici in se' (in Germania il partito cristiano CDU fece pulizia radicalmente appena ebbe notizia che Kohl non era proprio uno stinco di santo), ma la cronica penuria di cattolici adulti.
PS Riguardo al fronte della chiesa intesa come gerarchie vaticane, ebbene negli USA in questi anni ci sono stati 5000 (cinquemila) preti indagati per pedofilia, in buona parte condannati. Finchè lo scandalo non è esploso su tutti i media (una diocesi è perfino fallita in seguito alle richieste di risarcimento dei danni), solo un assordante silenzio dal Vaticano. Questa istituzione dovrebbe ancora essere considerata credibile? Ora questo papa sta iniziando, costretto, a fare qualcosa, ma quand'era cardinale la circolare Ratzinger-Bertone invitava all'omertà. Ricordiamoci sempre di quel vescovo palermitano che, negli anni '50 dello scorso secolo, sostenne fermamente l'inesistenza della mafia e l'intento diffamatorio verso la bella terra siciliana di chi sosteneva - magari a prezzo della vita - il contrario...
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