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Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

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Re: Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

Messaggioda gabriele il 23/05/2011, 13:51

ranvit ha scritto:Bisogna farne una per ogni categoria!?


Sì. Senza una legge apposita il giudice non può recepire l'aggravante ma attenersi alle aggravanti presenti, ovvero l'art. 61 del codice penale nel quale voleva essere inserito il comma:
"11-quater) l’avere, nei delitti non colposi contro la vita e l’incolumità individuale, contro la personalità individuale,
contro la libertà personale e contro la libertà morale, commesso il fatto per motivi di omofobia e transfobia, intesi
come odio e discriminazione in ragione dell’orientamento sessuale di una persona verso persone del suo stesso sesso, persone del sesso opposto, persone di entrambi i sessi."



Ad esempio esiste l'aggravante per atteggiamenti razzisti (Legge n. 205 del 25-6-1993):

------
Articolo 610 - Violenza privata

Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, è punito con la reclusione fino a quattro anni.

La pena è aumentata se concorrono le condizioni preveduto dall’art. 339.

Legge n. 205 del 25-6-1993

Articolo 3 - Circostanza aggravante

1. Per i reati punibili con pena diversa da quella dell'ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, ovvero al fine di agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità, la pena è aumentata fino alla metà.
------

http://www.altalex.com/index.php?idnot=43453
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Re: Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

Messaggioda Stefano'62 il 23/05/2011, 14:23

Ma come fa ad essere razzismo il riconoscere che esistono persone che non si riconoscono nei due generi maschile e femminile (@pianogrande).
L'esistenza di due soli generi sessuali è oggettivamente inconfutabile solo da un punto di vista anatomico (e sorvoliamo sugli ermafroditi).
Da un punto di vista fisiologico invece è dimostrato che i quadri ormonali delle persone sono molto diversi tra loro,e per alcuni configurano quasi una equidistanza tra i due generi.
Dunque pur senza voler inventare un terzo sesso (perchè poi a volere essere precisi ne servirebbero anche un quarto,un quinto o un millesimo,perchè a livello ormonale il solo maschio e il solo femmina semplicemente non esistono) è importante riconoscere che è la natura stessa a stabilire l'esistenza della omosessualità,e non solo e non sempre il semplice gusto personale,nè tantomeno strane turbe psichiche o altri tipi di devianza.
Due soli sessi ?
Ok è giusto,ma gli omosessuali sono una realtà stabilità spesso nel dna,cioè naturalissima,e prenderne atto non può di fatto essere razzismo.

Piuttosto il razzismo è disconoscere questa naturalità e definirla devianza,e pretendere che le realtà biologiche debbano venire castrate dalle evidenze anatomiche o dalle paturnie religiose,e questa si chiama omofobia.
Ed esiste certamente,e il suo brodo di cultura è anche il pretendere di definire razzista colui che vuole riconoscere agli omosessuali il diritto a non essere nè maschi nè femmine,non in via esclusiva almeno.

Per fortuna la Costituzione riconosce l'inammissibilità delle discriminazioni sessuali,ma come detto si riesce a svicolare.
A tal proposito faccio notare che se la legge definisce reato la discriminazione (danno ics) e poi riconosce reato la violenza personale (danno Ypsilon),se qualcuno arreca danno a qualcuno non in quanto pinco pallino ma in quanto appartenente ad una categoria che si intende discriminare (come spiega efficacemente Annalù),allora il reato da perseguire non è solo ypsilon,ma è bensì ics + ypsilon.
Cioè l'aggravante discriminatoria che è sacrosanta (e che si deve applicare nei casi di discriminazione politici o di qualsiasi altro genere argutamente sottolineati da ranvit)

Penso che ci sia bisogno di chiarezza per evitare giochini dialettici esponendo la mia posizione col metodo a domanda rispondo:
1) quanti sessi esistono ? (due)
2) la natura è complessa dunque può esistere qualcosa che non rientri in questa classificazione,oppure la natura è semplice e quello che non è compreso in quei due generi è un abominio ? (prima risposta)
3) C'è bisogno di tutelare oltre alle altre,pure le discriminazioni circa questo inquadramento sessuale,oppure no ? (si)
4) Esistono leggi sufficienti per evitare e punire tale discriminazioni ? (si)
5) Sono applicate adeguatamente ? (no)
6) Esiste l'omofobia intesa non solo come violenza discriminatoria,ma anche come rifiuto di considerare gli omosessuali come persone normali titolari degli stessi diritti altrui,e di una dignità non solo personale ma anche di "appartenenza" ? (si)
7) Si può far finta di nulla o è necessario intervenire ? (occorre intervenire,la dignità e i diritti degli omosessuali in Italia sono seriamente minacciati dagli attacchi di omofobia diretta dei violenti,da quelli di omofobia latente di stampo più o meno religioso,e dalla distrazione e sottovalutazione delle Istituzioni laiche.)
8) come ?
Secondo me come già detto occorre intervenire rendendo attiva la legge che già esiste introducendo qualche elemento (in termini di legge o meno quel che importa è il risultato) che stabilisca una volta per tutte che l'omosessualità non è una devianza e che l'omofobia è un reato discriminatorio e di stampo razzista che va perseguito come aggravante di odio irrazionale).
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Re: Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

Messaggioda pianogrande il 23/05/2011, 17:09

Stefano 62 e Annalu.
Mi sembra che si stia estremizzando troppo sulla mia posizione (e non solo mia) che, invece, estremista non è e che è solo la ricerca di un sano equilibrio.
Cerco di sintetizzare:
- Le discriminazioni sono vietate (sono reato).
- Gli insulti (o aggressioni verbali), le minacce (idem), sono vietati (reato).
- L'aggressione fisica (con eventuali lesioni etc.) è vietata (reato).

I reati vanno tutti puniti.

Quale è il problema?

Il problema è che si vorrebbe creare una distinzione tra i moventi di questi reati.
Non sono d'accordo.
Perché?
Perché si creano categorie più protette di altre.
Perché i problemi di chi deve giudicare si complicano.
Potrei riempire pagine con questi perché.
Perché non si finisce più.

Quello che mi interessa è di non essere male interpretato.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

Messaggioda matthelm il 23/05/2011, 17:20

gabriele ha scritto:
matthelm ha scritto:Gabriele: Non importa quello che pensi tu ne quello che penso io. Vale quello che è scritto nella Costituzione attuale che è la più bella del mondo! Ed il matrimonio previsto è solo uno.


...quello fra coniugi, senza distinzioni fra sesso o altro.

matthelm ha scritto:Vuoi altri “patti”? va bene.


Ok, ma non partiamo inventandoci cose che non sono vere.


Ma Gabriele... fra coniugi senza distinzione fra sesso o altro??? Ma dove l'hai letto. Non è così, è una distorsione bella e buona. Lo ripeto, il matrimonio attualmente per la nostra Costituzione non è contemplato tra omosessuali.
Stai scherzando o di cosa parliamo? Non confondere i tuoi auspici con al realtà. O cambiamo la Costituzione.
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Re: Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

Messaggioda franz il 23/05/2011, 17:33

ranvit ha scritto:Quindi anche quando si viene aggrediti perchè "fascista" o "comunista" o "juventino" o "socio del club delle giovani marmotte" etc etc?
D'Accordo!
Allora che c'entra la legge sull'omofobia?
Bisogna farne una per ogni categoria!?

Ritengo che la legge attuale vada già bene: sono i giudici a valutare le aggravanti!

Vittorio

Per la prima domanda (fascista o comunista etc) anche qui è la polis che sceglie se creare fattispecie particolari. Ma guarda che questa argomentazione potevano usarla anche contro l'aggravante per razzismo. Io credo che con un po' di buon senso si capisce se il razzismo e l'omofobia sono perseguibili e le aggressioni contro i soci del club delle giovani marmotte no.
Una per categoria, chiedi? No, solo quelle che oggettivamente si decide di tutelare in modo particolare.
Per quanto riguarda i giudici, la loro discrezionalità è garantita ma le aggravanti sono codificate, in uno stato di diritto.
Altrimenti non sarebbe giustizia ma arbitrio. Il giudice deve stabilire se l'aggravante è applicabile (e anche le attenuanti) ma il loro elenco è scritto. Se aggredire dei giovani solo perché soci de sopracitato club fosse un'aggravante, il giudice deve entrare nel merito e stabilire se laggravante si applica o no. Mi pare chiero che è compito della politica fare le leggi e dei giudici applicarle.

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Re: Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

Messaggioda franz il 23/05/2011, 17:42

pianogrande ha scritto:Cerco di sintetizzare:
- Le discriminazioni sono vietate (sono reato).
- Gli insulti (o aggressioni verbali), le minacce (idem), sono vietati (reato).
- L'aggressione fisica (con eventuali lesioni etc.) è vietata (reato).

I reati vanno tutti puniti.

Quale è il problema?

Il problema è che si vorrebbe creare una distinzione tra i moventi di questi reati.
Non sono d'accordo.
Perché?
Perché si creano categorie più protette di altre.

Per esempio i bambini? A me sta bene. Un reato di violenza contro i bambini è particolarmente odioso (a maggior ragione se di origine sessuale, ma li' non è un'aggravante ma una fattispecie penale diversa). Ci sono categorie da proteggere? Purtroppo SI'. Una violenza per esempio contro una persona indifesa (anziano, bambino, handicappato) implica (mi pare) un'aggravante. Se il sig rossi da un pugno al sig verdi e quest'ultimo porta gli occhiali, è un'aggravante. Altra aggravante se il sig rossi è un pugile o katateca professionista. ALtra aggravante i "futili motivi". Questa è oggi la nostra filosfia del diritto. Se non ti piace, è tutta da cambiare, non solo la parte relativa ad una ipotetica aggravante per omofibia.

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Re: Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

Messaggioda Robyn il 23/05/2011, 18:52

Invece sono d'accordo con annalù.La violenza verbale è una cosa cosa grave una violenza morale e la costituzione punisce la violenza morale e per questa fattispecie di reati c'è la diffida che si può fare alle forze dell'ordine dalla persona offesa.Ovviamente i magistrati ferma la loro discrezionalità applicano le leggi a loro disposizione.Quindi non è vero come dice ranvit che le cose stanno bene così.Una sinistra che non cerca di migliorare le cose,la convivenza civile,non è sinistra ciao robyn
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Re: Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

Messaggioda pianogrande il 23/05/2011, 20:10

Franz
I bambini non sono una sottocategoria di bambini e comunque, se aggredisco un bambino rischio di fargli molto più male che un adulto (rientriamo nei parametri della aggressione fisica).
Se aggredisco uno che porta gli occhiali rischio di fargli più male di uno che non li porta (siamo sempre nei parametri della aggressione fisica).
Se lo aggredisco perché è biondo o perché ha il reddito inferiore a seicentoquarantasette Euro mensili non è la stessa cosa.
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Re: Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

Messaggioda flaviomob il 23/05/2011, 21:40

Mi sembra che Annalu abbia descritto chiaramente e approfonditamente quale sia l'intento della proposta di legge e quanto sia importante in un paese profondamente omofobico quale il nostro.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Legge su omofobia: "battaglia" per che cosa?

Messaggioda pianogrande il 23/05/2011, 23:31

flaviomob ha scritto:Mi sembra che Annalu abbia descritto chiaramente e approfonditamente quale sia l'intento della proposta di legge e quanto sia importante in un paese profondamente omofobico quale il nostro.


Il problema è culturale (di costume).
Purtroppo, la cultura non si riesce neanche a scalfirla per legge dello stato.
Sicuramente, è più utile discuterne, come stiamo facendo noi.
Sicuramente, se quei maledetti insegnanti di sinistra, invece di inculcare idee contrarie alla morale, discutessero un po' di queste cose .... ;)
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