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Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

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Re: Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

Messaggioda cardif il 19/03/2011, 2:04

Per me la convivenza deve essere regolata dalla legge, non dalle proprie convinzioni (se ognuno imponesse le proprie sarebbe anarchia; e se uno ci riuscisse sarebbe dittatura).
E la Legge è la Costituzione, i cui artt. 3, 7, 8, 19 e 20 stabiliscono le regole.
In particolare (art.20): "Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività."
Prima la legge, poi ognuno è libero di pensarla come vuole e di essere come vuole.
Se un sommovimento culturale dovesse portare attraverso una modifica della Carta ad uno Stato Cattolico, mi sottoporrò alle leggi cattoliche (o me ne andrò all'estero). Fino ad allora, con questa Costituzione, mi sento in diritto di essere cittadino italiano, anche se sono agnostico.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

Messaggioda matthelm il 19/03/2011, 13:57

Natalia Ginzburg, ebrea e atea, negli anni Ottanta scrisse: “Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente… Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei lager? Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli. A me sembra un bene che i bambini, i ragazzi lo sappiano fin dai banchi di scuola”.


Sono contento e soddisfatto di questa di questa sentenza della Corte per i diritti dell'uomo a Strasburgo.
La libertà di pensiero è garantita a tutti. La laicità deve calarsi nella cultura e nella tradizione.
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Re: Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

Messaggioda flaviomob il 19/03/2011, 14:49

Uguaglianza? Hai visto mai che fosse comunista... :lol:


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Re: Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

Messaggioda cardif il 19/03/2011, 15:26

da:
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HREC1-1
" Crocefisso, Strasburgo assolve l'Italia: "Esporlo non viola i diritti umani"
STRASBURGO - L'Italia ha vinto la sua battaglia a Strasburgo. La Grande Camera della Corte europea per i diritti dell'uomo l'ha assolta dall'accusa di violazione dei diritti umani per l'esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche.
La Corte ha scritto la parola fine sul dossier del caso 'Lautsi contro Italia'. Un procedimento approdato a Strasburgo il 27 luglio del 2006. Allora l'avvocato Nicolò Paoletti presentò il ricorso con cui Sonia Lautsi, cittadina italiana nata finlandese, lamentò la presenza del crocifisso nelle aule della scuola pubblica frequentata dai figli, ritenendo tale presenza un'ingerenza incompatibile con la libertà di pensiero e il diritto ad un'educazione e ad un insegnamento conformi alle convinzioni religiose e filosofiche dei genitori.
La prima sentenza della Corte (9 novembre 2009) diede sostanzialmente ragione alla signora Lautsi, affermando la violazione da parte dell'Italia di norme fondamentali sulla libertà di pensiero, convinzione e religione. Il Governo italiano, a quel punto, domandò il rinvio alla Grande Chambre della Corte, ritenendo la sentenza 2009 lesiva della libertà religiosa individuale e collettiva come riconosciuta dallo Stato italiano.
Con sentenza d'appello definitiva, i giudici dell'organismo del consiglio d'europa hanno sottolineato che, mantenendo il crocifisso nelle aule della classe frequentata dai figli della donna che ha fatto ricorso, "le autorità hanno agito nei limiti della discrezionalità di cui dispone
l'italia nel quadro dei suoi obblighi di rispettare, nell'esercizio delle funzioni che assume nell'ambito dell'educazione e dell'insegnamento, il diritto dei genitori di garantire l'istruzione conformemente alle loro convinzioni religiose e filosofiche". Il crocifisso, in particolare, non viene considerato dai giudici di strasburgo un elemento di "indottrinamento".
"Oggi - si legge in una nota del ministro degli Esteri, Franco Frattini- ha vinto il sentimento popolare dell'Europa. Perchè la decisione interpreta soprattutto la voce dei cittadini in difesa dei propri valori e della propria identità. Mi auguro che dopo questo verdetto l'Europa torni ad affrontare con lo stesso coraggio il tema della tolleranza e della libertà religiosa". Esulta anche radio Vaticana che parla di vittoria dell'Italia " e di quanti ritenevano assurda la rimozione". Mentre la Santa Sede esprime "soddisfazione". Si tratta, afferma il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi di una sentenza "assai impegnativa e che fa storia".
Di opposto tenore le reazione di Massimo Albertin, il medico di Abano Terme che otto anni fa aveva iniziato con la moglie la battaglia legale: "Il pronunciamento di Strasburgo mi delude molto, perchè la prima sentenza su questa vicenda era clamorosamente chiara". Perplesso anche il rabbino capo di Roma, Riccardo di Segni: "Dire che il crocifisso è simbolo culturale è, a mio parere, mancargli di rispetto. E non mi ci riconosco come simbolo culturale".
Che la Santa Sede esprima "soddisfazione" è tanto scontato che non vale la pena discuterne.
Che la sentenza dica una cosa (Il crocifisso non viene considerato un elemento di "indottrinamento") e Frattini ne dica un'altra ("Oggi ha vinto il sentimento popolare dell'Europa. Perchè la decisione interpreta soprattutto la voce dei cittadini in difesa dei propri valori e della propria identità") non mi meraviglia.
In sostanza la sentenza dice che sbagliavano quei genitori che ritenevano la presenza della croce "un'ingerenza incompatibile con la libertà di pensiero e il diritto ad un'educazione e ad un insegnamento conformi alle convinzioni religiose e filosofiche dei genitori".
------
E' la stessa logica per la quale è stata confermata la revoca dell'incarico al giudice Tosti, di cui sopra, perché "La presenza di un Crocifisso può non costituire necessariamente minaccia ai propri diritti di libertà religiosa ... con la conseguenza che (il giudice Tosti) non poteva rifiutare la propria prestazione professionale ..."
In entrambe le sentenze è ritenuto un oggetto che assume valore solo per chi glielo attribuisce mentre è indifferente per gli altri. Cosa già nota.
Perciò non capisco l'affermazione di padre Federico Lombardi, secondo cui è una sentenza "assai impegnativa e che fa storia". Quale storia fa?
Questo è l'aspetto negativo: chi è cattolico vede l'imposizione della croce come una vittoria del suo credo sui miscredenti.
Secondo me, invece, è un deprezzamento del suo valore simbolico (sempre per chi glielo attribuisce).
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Re: Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

Messaggioda Iafran il 19/03/2011, 15:36

La laicità fonda la sua esistenza sull'interpretazione delle vicende storiche dei popoli vincitori (e dei vinti) e sul rifiuto dei soprusi commessi in nome e per conto di un dio, "costruito" ad immagine e somiglianza di chi agognava il potere assoluto sugli uomini (altro che uguaglianza!).

Alla Corte per i diritti dell'uomo a Strasburgo spetterà quando prima di riconoscere autentiche la "Sacra Sindone" di Torino (quella di Besancon è andata distrutta, altrimenti ...), anche se datata 1300 anni dopo, le altre copie della "Sindone", le lacrime delle tante statuine della Madonna e le reliquie dei santi (dita, soprattutto) che Ruggero il Guiscardo ha lasciato nei paesi della Calabria, al rientro delle crociate.
Un lavoraccio ... ma ne va il sonno dei fedeli (come lo sono certi "italianuzzi" non lo è nessuno) ... e le entrate dei preti!
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Re: Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

Messaggioda matthelm il 19/03/2011, 16:36

Iafran ha scritto:Alla Corte per i diritti dell'uomo a Strasburgo spetterà quando prima di riconoscere autentiche la "Sacra Sindone" di Torino (quella di Besancon è andata distrutta, altrimenti ...), anche se datata 1300 anni dopo, le altre copie della "Sindone", le lacrime delle tante statuine della Madonna e le reliquie dei santi (dita, soprattutto) che Ruggero il Guiscardo ha lasciato nei paesi della Calabria, al rientro delle crociate.


impressionante, ma cosa c'entra? come si fanno a scrivere queste cose? mi ritiro, non so più cosa rispeondere.
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Re: Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

Messaggioda lucameni il 19/03/2011, 20:06

Cosa c'entra la Sindone con una discussione sulla laicità - o meglio - su quale interpretazione di laicità?
Capisco la voglia di polemizzare e pure qualche sassolino da levarsi; cosa che capita anche a me.
Ma in ogni discorso, anche quelli più "delicati" e facili a dare la stura dei propri sentimenti più "viscerali" una parvenza di logica sarebbe gradita.

Inutile ripetere il mantra che unisce tanti atei e ovviamente i baciapile della tolleranza presunta ma intolleranza reale, peraltro a volte del tutto legittima fin tanto che rimane nei confini delle proprie idiosincrasie e non si impone al prossimo.

Un modo per buttarla in caciara? Allora si potrebbe tirare fuori pure Padre Pio.
Boh.
In un forum che non voglia essere un semplice sfogatoio - appunto - di idiosincrasie (io ad esempio ho molto presenti quelle riferite ai berlusconiani, ai fascisti e ai comunisti) c'è da aspettarsi qualcosa di meglio.
Altrimenti ci sono i bar che credo funzionino a meraviglia.
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Re: Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

Messaggioda cardif il 20/03/2011, 1:24

"Cosa c'entra la Sindone con una discussione sulla laicità - o meglio - su quale interpretazione di laicità?"
Posta la domanda, qual è il contributo alla risposta? E agli interventi precedenti? E' un modo per buttarla in caciara?

"Inutile ripetere il mantra che unisce tanti atei e ovviamente i baciapile della tolleranza presunta ma intolleranza reale, peraltro a volte del tutto legittima fin tanto che rimane nei confini delle proprie idiosincrasie e non si impone al prossimo."

"inutile ripetere" sono d'accordo.
"il mantra che unisce gli atei" (chi: i cric e croc? le comari?); forse è equiparabile a quello che unisce i cattolici.
"i baciapile della tolleranza presunta ma intolleranza reale": questa non l'ho capita; se è una opinione va bene, ognuno ha diritto di avere la sua, anche se non viene data una giustificazione; come ognuno ha diritto di ritenere che di intolleranza ce n'è in abbondanza altrove (devo dirlo? nei cattolici clericali; ma è la mia opinione).
"peraltro a volte del tutto legittima": grazie per la concessione.
"finché rimane nei confini delle proprie idiosincrasie": anche questa non l'ho capita; nel linguaggio parlato sarebbe una forte antipatia per persone non gradite. Chi sono costoro? E le idiosincrasie non sono pure di quelli che appioppano etichette e soprannomi, senza badare a spese?
"non si impone al prossimo": anche questa non l'ho capita: chi vuole imporre che cosa a chi?
A me piace chi prende una singola frase di qualcuno e ci fa una critica, dando la possibilità di rimanere nel merito. Queste valutazioni un tot al quintale sono le cose che non sopporto.
E poi dice che uno se ne va...
Lo so, ormai l'ho capito; per alcuni sarebbe meglio, così il sito diventa più cattolico, più moderato, più di centro, più vicino a Rutelli, più vicino a Casini.
Se è questo l'intento, tanti auguri.
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Re: Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

Messaggioda lucameni il 20/03/2011, 1:35

bello quando uno se la suona e se la canta da solo.
Anche quella del forum centrista, moderato, rutelliano è sulla linea. Da bar.
Da dove salta fuori non si sa ma va bene così.
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Re: Cassazione: «Solo il crocefisso può stare nei tribunali»

Messaggioda cardif il 20/03/2011, 1:40

Grazie, lei è molto gentile.
Tutte le altre considerazioni sul merito della discussione sono lasciate alla mia immaginazione, penso.
Dov'è scritto che al bar non si trovi qualcuno che discuta nel merito, poi ....
Ma mo' mi so' capito bene?
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