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La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

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Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda Loredana Poncini il 07/03/2011, 8:39

La mia idea è di ESIGERE L'ESEMPIO dai RAPPRESENTANTI dei DEMOCRATICI, in PARLAMENTO innanzitutto, e cioé:
1° - ESSERE PRESENTI quando all'ordine del giorno ci sono le millederoghe !
Dato che, guarda caso, così non è stato, e purtroppo non lo è stato neppure in molti altri momenti cruciali di questa (non)legislatura,
IO NON MI SENTO RAPPRESENTATA (che sia sempre presente la Bindi non mi basta !)
per cui NON VOTO, a nessun livello, CHI NON MI RAPPRESENTA.

Della stessa idea, a Torino, siamo sempre di più, sia donne che uomini ... :idea:

p.s. Come Barbara Spinelli ha capito ed espresso dal 2007,
L'UNICO CHE FA DAVVERO POLITICA NEL WEB E COL WEB, è il genovese Beppe Grillo. :D 8-) :lol:
per cui non sghinazziamo solo per quello che il grillo parlante di collodiana memoria continua a dirci, e cioè:
"TUTTI A CASA", perché non la beviamo più, che...siate democratici davvero ! :!:
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Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda gabriele il 07/03/2011, 13:44

ranvit ha scritto:
Oltre che chiederlo e non partecipare alle loro primarie-schifezza non possiamo fare.
Hai un'idea?


Una enorme manifestazione che gli dica di lasciare il passo.

L'elettorato di csx dovrebbe però prendere coscenza della cosa, ma letti alcuni post in questo forum e il sentire comune, la vedo dura.

Guai a toccare i "nostri"...

Ormai non si riesce più a capire la differenza fra fan di Silvio e fan dei vari D'Alema, Veltroni, Bersani, Fassino...etc...
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda cardif il 07/03/2011, 16:32

vedo che non s'è capito granché (spero a causa della solita lettura superficiale).
dato che ripetere non mi va e fare polemica ancor meno, lascio stare.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 07/03/2011, 17:03

Ormai non si riesce più a capire la differenza fra fan di Silvio e fan dei vari D'Alema, Veltroni, Bersani, Fassino...etc...


Sono anni che lo sostengo...

Il "rischio" è che l'attuale maggioranza perda il consenso senza che a sinistra (centrosinistra) ci sia stato il necessario e doveroso rinnovamento...

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda pierodm il 07/03/2011, 18:15

Il "rischio" è che l'attuale maggioranza perda il consenso senza che a sinistra (centrosinistra) ci sia stato il necessario e doveroso rinnovamento...

Giusto.
Per la verità è qualcosa più di un rischio: è un fatto ormai accaduto.
Il rinnovamento non c'è stato e i prossimi avvenimenti saranno affrontati con il bricolage di quello che c'è.

Per quanto riguarda la faccenda del "leader", sottoscrivo quello che dice Cardif. Abbiamo affrontato tante volte l'argomento, e ormai non mi è rimasta alcuna voglia di ripetere quello che penso.
Su questa, come su altre questioni, mi accorgo che basta avere pazienza e prima o poi sentirò e leggerò quello che mi sono inutilmente sforzato di dire (io insieme ad altri, tutti accusati di "massimalismo" e demonizzazione) affermato da un coro di voci con le quali precdentemente ero stato costretto a fare estenuanti polemiche.

Pensavo questo, per esempio, proprio pochi giorni fa, leggendo un articolo che elencava con sdegno e raccapriccio tutta una serie di malefatte berlusconiane, le quali tracciavano inequivocabilmente la fisionomia di un vero e proprio "regime", di natura fascistoide, ovviamente rapportato ai tempi e alle forme di una società completamente diversa dell'Italietta savoiarda.
"Massimalisti" era l'invettiva più gentile che ci veniva rivolta: ottusi, legati ad una visione obsoleta della politica, coglionazzi vetero-marxisti perennemente timorosi di vecchi fantasmi, etc.
Ancora adesso capita di leggere qualche scemenza superstite sulla "demonizzazione".

Andando più indietro, ricordo le polemiche sul "rinnovamento" bipolarista e maggioritario.
C'erano fin d'allora fondatissimi motivi di temere un cambiamento raffazzonato, che avrebbe favorito in modo squilbrato la Lega o qualunque altro movimento localista, e avrebbe regalato un potere esagerato alla maggioranza relativa, specialmente in assenza di un adeguamento costituzionale dei poteri di controllo, etc etc.
Adesso - da tempo - capita di sentire lamentazioni e accorati interrogativi: "che fare?", "come fronteggiare questa banda di lanzichenecchi senza freni e senza vergogna?"
Eccola la risposta: dieci milioni di firme, da attacarsele in fronte,e, se i lanzichenecchi se ne fregano delle firme e delle manifestazioni e fanno pure le pernacchie, possiamo solo accusarli di essere maleducati.
E meno male che c'è il vecchio Napolitano, che ancora regge, grazie al fatto che la nostra costituzione è stata scritta quando non si aveva paura di "demonizzare", nemmeno da parte dei cosiddetti "moderati".

Le polemiche le ricordo, ma non ricordo di aver letto o ascoltato qualcuno che si sia scusato, che abbia ammesso l'errore, che abbia dato un minimo segno di ripensamento: vedo solo la tendenza solita di scaricare colpe e manchevolezze sugli altri, e una visione per cui "il partito" è fatto solo dei dirigenti e non anche - soprattutto - delle persone che lo votano, che ci si riconoscono.
Di colpe i dirigenti del centro-sinistra ne hanno tante - anche di queste abbiamo parlato, da anni e anni - ma è da stupidi e da arroganti aspettare la salvezza da una miracolosa trasfigurazione della nomenklatura, dall'apparire di un Leader messianico, mentre noi abbiamo la libertà di cazzeggiare e di sostenere le tesi più astruse e cervellotiche.
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