da cardif il 04/03/2011, 2:26
Robyn
La società italiana è pervasa da valori negativi. Per esempio aver assunto la ricchezza come parametro di valutazione di una persona comporta la necessità di arricchirsi a qualunque costo (dal furto alla truffa allo struttamento del lavoratore ...),. Non penso che sia la maggioranza degli italiani a non ammettere i propri torti; però pare che la maggior parte tenda a dare la colpa all'altro anche in un piccolo incidente automobilistico con pochi danni, per esempio. Le parole più difficili da pronunciare in italiano sono "ho sbagliato".
Il SS. Berlusconi, già vittima di quel desiderio smodato di arricchirsi, si è comportato secondo valori negativi da quando ha cominciato l'attività imprenditoriale, pagando geometri comunali, finanzieri, giudici. E certamente ha contribuito notevolmente al degrado della società, anche perché ha mezzi notevoli a disposizione. Mi riferisco ai 'valori morali' (onestà, rispetto per l'uomo, ...) ma soprattutto a quelli su cui si basa la convivenza civile (rispetto della legge, delle istituzioni, ...).
E sta continuando a farlo in modo sempre più accanito e mirando sempre più in alto.
Nonostante abbia ridotto gli spazi democratici (eliminazione della scelta dei rappresentanti politici, falsa maggioranza ottenuta col premio, inoperatività del parlamento); e nonostante si sia fatto approvare leggi per arricchirsi e per eludere il giudizio sulle sue responsabilità, tanto che in 17 anni non si è mai presentato nemmeno una volta in tribunale, si lamenta di avere poco potere. E tenta sempre più di delegittimare e limitare gli altri istituti (dalla Presidenza della Repubblica alla Corte Costituzionale, dal Parlamento alla Magistratura, dall'informazione alla scuola).
Qualunque sia la sua meta (lui PdR e la figlia PdC?), risulta non accettabile a prescindere, secondo me.
Come fermarlo? La risposta è semplice: col voto alle elezioni. Come non fargli ottenere la maggioranza dei voti?
Bè, penso che vada delegittimato lui, non ritenendo serie le sue considerazioni, in questo caso quelle sulla scuola. Anzi non considerando serio lui come persona. Già il fatto di discutere seriamente le sue parole significa attribuire ad esse un valore, per quanto criticabile.
Il PD sta raccogliendo firme con cui si chiedono le dimissioni del S.S. Berlusconi: obiettivo dieci milioni. Ma stasera Tosi, che pure è della Lega, da Santoro ha detto che contano i voti e che comunque non corrispondono alla maggioranza. Lui se ne farà una risata e chi ha intenzione di votarlo non cambierà idea anche dopo la raccolta di tante firme. Forse non dandogli importanza si ottengono risultati migliori.
Additarlo come il nemico da abbattere aggrega più consenso intorno a lui. E' vero che è nato prima lui e poi l'antiberlusconismo, ma se questo aumenta fa crescere il berlusconismo, secondo me.
Consideriamolo per quello che è: un piccolo uomo di statura e valori (quelli buoni, non quelli immobiliari), che parla a vanvera di cose che non conosce, come la scuola e l'insegnamento. Anche se l'ha fatto con l'intento di rendersi gradito alla Chiesa (tanto l'apprezzamento lo ha lo stesso per le altre cose che ha detto assieme a questa).
Proviamo a far capire agli altri che si fanno un danno da soli a votarlo.
ciao, cardif
Ma mo' mi so' capito bene?