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Il Cavaliere in affanno regge nei sondaggi...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il Cavaliere in affanno regge nei sondaggi...

Messaggioda ranvit il 24/01/2011, 17:29

Ma che gente conosci?


La domanda corretta è : ma che gente conosce pierodm...???

Perchè è indubbio che ci sono persone come descritte dal buon piero, ma sant'iddio sono solo una minoranza!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il Cavaliere in affanno regge nei sondaggi...

Messaggioda ranvit il 24/01/2011, 20:03

Bene Bagnasco! Se non fosse un cardinale potrebbe essere il "Papa straniero"...

Evidenzio comunque una frase che riguarda questo 3d.


http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ref=HREA-1

VATICANO
Caso Ruby, l'affondo dei vescovi
"La gente guarda sgomenta"
Nella prolusione del presidente Bagnasco al Consiglio episcopale permanente parole dure riferibili allo scandalo che sta investendo Berlusconi: "Disagio morale, occorre fare chiarezza nelle sedi opportune". Dal cardinale stoccata anche ai pm di Milano: "Tanti si chiedono perché questa ingente mole di strumenti di indagine?"

ANCONA - "La collettività guarda sgomenta gli attori della scena pubblica, e respira un evidente disagio morale". Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella prolusione al Consiglio episcopale permanente, riferendosi, pur senza citarle direttamente, alle vicende che agitano lo scenario politico e allo stesso caso Ruby. "La vita di una democrazia - ha aggiunto - si compone di delicati e necessari equilibri, poggia sulla capacità da parte di ciascuno di auto-limitarsi, di mantenersi cioè con sapienza entro i confini invalicabili delle proprie prerogative".

Il dovere della sobrietà. Per questo, ha sottolineato ancora, davanti al "turbamento" provocato dalle notizie sull'inchiesta che coinvolge il premier, occorre "fare chiarezza in modo sollecito e pacato, e nelle sedi appropriate". Anche perché, ha messo in guardia Bagnasco, "come ho già avuto modo di dire chiunque accetta di assumere un mandato politico deve essere consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell'onore che esso comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda". Il degrado morale, ha aggiunto il capo dei vescovi italiani, fa sì che nella realtà odierna troppo spesso prevale "una rappresentazione fasulla dell'esistenza, volta a perseguire un successo basato sull'artificiosità, la scalata furba, il guadagno facile, l'ostentazione e il mercimonio di sè ". E le prime vittime sono i giovani, perché "il disastro antropologico in qualche modo si compie a danno soprattutto di chi è in formazione"

Critiche anche ai pm. Sui media, riguardo all'inchiesta che coinvolge il premier, ha sottolineato ancora il cardinale, "si moltiplicano notizie che riferiscono di comportamenti contrari al pubblico decoro e si esibiscono squarci, veri o presunti, di stili non compatibili con la sobrietà e la correttezza, mentre qualcuno si chiede a che cosa sia dovuta l'ingente mole di strumenti di indagine". "In tale modo - ha aggiunto Bagnasco - passando da una situazione abnorme all'altra, è l'equilibrio generale che ne risente in maniera progressiva, nonchè l'immagine generale del Paese". "Bisogna - ha aggiunto il presidente della Cei - che il nostro paese superi, in modo rapido e definitivo, la convulsa fase che vede miscelarsi in modo sempre più minaccioso la debolezza etica con la fibrillazione politica e istituzionale, per la quale i poteri non solo si guardano con diffidenza ma si tendono tranelli, in una logica conflittuale che perdura ormai da troppi anni".

I rischi del cattivo esempio. "Troppi oggi - ha denunciato ancora il cardinale - seppur ciascuno a modo suo, contribuiscono al turbamento generale, a una certa confusione, a un clima di reciproca delegittimazione. E questo, è facile prevederlo, potrebbe lasciare nell'animo collettivo segni anche profondi, se non vere e proprie ferite", anche se "la comunità nazionale ha indubbiamente una propria robustezza e non si lascia facilmente incantare né distrarre dai propri compiti quotidiani". Il rischio, per Bagnasco, è dunque che "taluni sottili veleni si insinuino nelle psicologie come nelle relazioni, e in tal modo, Dio non voglia, si affermino modelli mentali e di comportamento radicalmente faziosi".

Fermarsi in tempo. "Forse che questo non sarebbe un attentato grave alla coesione sociale? - si è chiesto Bagnasco -. E quale futuro comune potrà risultare, se il terreno in cui il Paese vive rimanesse inquinato?". "E' necessario - ha quindi ribadito - fermarsi tutti e in tempo. Come Pastori che amano la comunità cristiana, e come cittadini di questo caro paese, diciamo a tutti e a ciascuno di non cedere al pessimismo, ma di guardare avanti con fiducia. E' questo l'atteggiamento interiore che permetterà di avere quello scatto di coscienza e di responsabilità necessario per camminare e costruire insieme". E questo "dando ascolto alla voce del Paese che chiede di essere accompagnato con lungimiranza ed efficacia senza avventurismi, a cominciare dal fronte dell'etica della vita, della famiglia, della solidarietà e del lavoro".

Basta individualismo. Bagnasco ha dato anche indicazioni su un possibile percorso politico per l'auspicata svolta. Il Paese, ha chiarito, deve "infrangere l'involucro individualista e tornare a pensare con la categoria comunitaria del 'noi' ", anziché con quello della "somma di tanti 'io' ". "La crisi economica e finanziaria, che a partire dal 2009 ha investito in pratica il mondo intero, non è finita", ha poi messo in guardia il prelato. Ci sono "segnali di ripresa", ma "persistono situazioni impaludate", "famiglie in grande allarme e comprensibile sofferenza". In questo quadro, "una parte di reddito va redistribuita" e, inoltre, "adesso più che mai è il momento di pagare tutti nella giusta misura le tasse che la comunità impone". Inoltre "è obiettivo inderogabile l'avvio delle riforme annunciate" e bisogna "respingere il malaffare e le intimidazioni della mafia".

Ascoltare i giovani. L'apparente presa di distanza dei vescovi dall'attuale gestione del potere da parte di Berlusconi sembra poi concretizzarsi in un altro passaggio della prolusione di Bagnasco, quando il cardinale ha invitato a "dare ascolto" alle preoccupazioni dei giovani, in particolare a quelle espresse in occasioni delle ultime proteste studentesche. Il cardinale ha ricordato quindi "il dramma" della disoccupazione giovanile definendo le ultime proteste studentesche, "fatto che merita una riflessione non scontata". "Non si è trattato - ha argomentato il presidente della Cei - di un evento ripetitivo del passato; troppo diverse le situazioni e le condizioni. Certo, hanno inquietato gli innesti di violenza e di grave devastazione che si sono registrati. Si è parlato di infiltrazioni improprie, e non tutti né ovunque sono stati pronti a dissociarsi dalla violenza. Ma in ogni campo - è stato l'appello - bisogna dare ascolto alle preoccupazioni reali e ai dubbi sinceri per meglio capirsi e per poter procedere con l'apporto più ampio e onesto possibile". "Resta l'esigenza evidente - ha concluso il - che ogni riforma richiede risorse indispensabili".
(24 gennaio 2011)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Siamo davvero sicuri che il Cavaliere regge nei sondaggi?

Messaggioda annalu il 24/01/2011, 20:20

Da ANSA di oggi:

Italiani delusi da istituzioni, è record
Crolla fiducia nel governo, ma più consenso a capo Stato
24 gennaio, 15:32

ROMA - Cittadini e istituzioni mai così distanti: secondo un sondaggio di Eurispes, per il 68,5% degli italiani la propria fiducia nelle istituzioni è diminuita nel corso dell'ultimo anno, con un aumento di delusi che supera il 22%. Si tratta del dato più alto dal 2004. E ancora una volta, come sempre negli ultimi anni, l'unica istituzione in controtendenza è quella del capo dello Stato, nei confronti del quale la fiducia degli italiani è in aumento. Nei confronti del Governo, invece, c'é stato un crollo del 12%. I dati sono contenuti nel Rapporto Italia 2011, che l'Eurispes presenterà venerdì prossimo e di cui ha voluto anticipare questa parte.

Solo il 2,2% degli italiani dichiara che la propria fiducia nelle istituzioni è aumentata nel corso dell'ultimo anno, mentre per il 68,5% è diminuita e per il 27,5% è invece rimasta invariata. Dal 2004 si tratta del dato in assoluto più alto sul fronte della sfiducia e il più basso su quello della fiducia. E, sottolinea l'Eurispes, segna un'inversione di tendenza rispetto alle rilevazioni dello scorso anno, che registravano un aumento della fiducia. Gli italiani hanno poca fiducia (e sempre meno) soprattutto nei confronti del Governo e del Parlamento, mentre il consenso aumenta nei confronti del presidente della Repubblica e della magistratura: per il capo dello Stato si passa dal 62,1% dei fiduciosi del 2009 al 67,9% del 2010, sino a raggiungere il 68,2% di quest'anno. Quanto alla magistratura, si va dal 39,6% del 2007 al 42,5% del 2008, al 44,4% del 2009, al 47,8% del 2010 sino al 53,9% del 2011. Tra le istituzioni più apprezzate vi sono anche le forze dell'ordine: Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza raggiungono quote di consenso molto ampie. Al primo posto l'Arma dei Carabinieri, con un livello di consenso pari al 72,6%, seguito dalla Polizia di Stato con il 66,8% e dalla Guardia di Finanza con il 64,1%. Calo vistoso invece anche tra i partiti e la pubblica amministrazione, stabile la fiducia nei sindacati. Arretramento anche per la Chiesa cattolica, che dal 47,3% del 2010 si attesta quest'anno al 40,2%. L'Eurispes ha testato anche la posizione degli italiani rispetto alla possibilità di eleggere direttamente il capo dello Stato conferendogli maggiori poteri: il 49,1% è favorevole, il 36,6% contrario e il 14,3% non si esprime o non sa.
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Re: Il Cavaliere in affanno regge nei sondaggi...

Messaggioda Iafran il 25/01/2011, 1:04

ranvit ha scritto:VATICANO

Nella prolusione del presidente Bagnasco al Consiglio episcopale permanente parole dure riferibili allo scandalo che sta investendo Berlusconi: "Disagio morale, occorre fare chiarezza nelle sedi opportune". Dal cardinale stoccata anche ai pm di Milano: "Tanti si chiedono perché questa ingente mole di strumenti di indagine?"

Il Cardinale Bagnasco ha dato colpi alla botte e al cerchio ... contento lui, contenti e scontenti solo i suoi "fedeli"!

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Re: Il Cavaliere in affanno regge nei sondaggi...

Messaggioda cardif il 25/01/2011, 1:31

Iafran ha scritto:Il Cardinale Bagnasco ha dato colpi alla botte e al cerchio

Le parole del card. Bagnasco riportate sono due, distinte.
Una è l'affermazione di un fatto esistente (disagio morale) e la via per uscirne (andare nelle sedi opportune).
L'altra è una domanda, che però mi lascia perplesso: si tratta di ingente mole di registrazioni effettuate, non di strumenti d'indagine. La differenza non è trascurabile, perché sottintende uno dei capi di difesa e cioè l'ingente spesa non giustificabile e 'deducibilmente' persecuzione giudiziaria che sarebbe stata sostenuta, che non è la stessa nei due casi.
Ma non c'è incoerenza. La Chiesa dice di non peccare, ma se dovesse succedere dà l'assoluzione.
E il problema sta qua: Lui si pentirà (o farà finta) e la Chiesa lo assolverà (o farà finta).
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Il Cavaliere in affanno regge nei sondaggi...

Messaggioda Robyn il 25/01/2011, 9:38

Adesso Berlusconi ha telefonato alla trasmissione di Lerner per insultare.Ma come si permette questo maleducato?Esistono tutti gli estremi per la magistratura per aprire un fascicolo"attentato alla libertà di espressione e di parola,istigazione alla violenza e all'odio politico,tentativo di sovvertire l'ordine democratico precostituito e di creare disordini sociali,attività antiebraica".Si può bloccare il passaporto e ordinare lo stato di fermo e bisogna capire se esistono gli estremi per il carcere domicilare dal momento che si tratta di una persona pericolosa per l'incolumità di tutti i cittadini.La magistratura proceda ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Il Cavaliere in affanno regge nei sondaggi...

Messaggioda Iafran il 25/01/2011, 11:33

Robyn ha scritto:Adesso Berlusconi ha telefonato alla trasmissione di Lerner per insultare.Ma come si permette questo maleducato?Esistono tutti gli estremi per la magistratura per aprire un fascicolo"attentato alla libertà di espressione e di parola,istigazione alla violenza e all'odio politico,tentativo di sovvertire l'ordine democratico precostituito e di creare disordini sociali,attività antiebraica".Si può bloccare il passaporto e ordinare lo stato di fermo e bisogna capire se esistono gli estremi per il carcere domicilare dal momento che si tratta di una persona pericolosa per l'incolumità di tutti i cittadini.La magistratura proceda

Questo "padre-padrone" degli "italianuzzi" pensa di essere "padre-padrone-padrino" di tutti gli italiani!
E i suoi oppositori? Continuano a tormentarsi nelle discussioni ... le stesse che hanno assicurato ad un indecente di essere il loro (e il nostro) Presidente del Consiglio (e a "nani, ballerine, miss, escort, piglia 'n culo e quaquaraquà" nostri rappresentanti istituzionali)!
Dovremmo chiamare ai danni anche i nostri eletti per incapacità e/o per connivenza!
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Re: Il Cavaliere in affanno regge nei sondaggi...

Messaggioda pierodm il 25/01/2011, 13:29

L'Italia vista da fuori, l'ora della polemica
"Popolo senza coraggio, niente cambierà"


di TIZIANO TONIUTTI

...Roberta da Amsterdam: "Siamo diventati una barzelletta non tanto per i comportamenti ridicoli del Premier, ma perché da fuori ci vedono come un popolo di smidollati che ha smesso di reagire da anni, che accetta tutto passivamente". Il mondo ci percepisce, quando ci percepisce, incapaci di prendere in mano il nostro destino. Tanto da rifugiarsi nell'inconscio. "Sogno una rivoluzione pacifica", scrive Mario da Bruxelles. "Sogno il telegiornale che racconta di nessun morto e di nessun ferito, della polizia che si unisce alle proteste. Di un colpo di stato senza vittime, dove il popolo – se mai ve ne fosse uno – dimostra la propria frustrazione, il proprio 'non ce la facciamo più'".
Ma Bruno da Londra ritorna alla realtà ammette a malincuore: "Quello che il 99.9% dei non-italiani ti chiede è "Ma come e' possibile che Berlusconi sia ancora al potere?"... Di solito per spiegare la butti sulla mancanza di una libera informazione e sull'assenza di opposizione politica, per non dover parlare male dei tuoi connazionali. Purtroppo la faccenda è piu' complessa e la responsabilita' e in buona parte anche degli italiani. Ma questo a uno straniero non lo dici".
Da Parigi, la mail di Tiziana ipotizza una mancanza di interesse dell'italiano ormai verso sé stesso e non solo verso la società, come se l'impunità percepita del potere fosse una scusa per non preoccuparsi della propria condizione. "E’ come se voi italiani d’Italia non riusciste più a guardarvi allo specchio da soli", dice la lettrice, "a giudicarvi per quello che siete e a mettere a confronto l’immagine attuale con quella ideale, sperando che ce ne sia una. Dove sono finite la coscienza morale e critica del popolo italiano?". ...
Cittadini o sudditi? Per Roberto dalla Spagna, è tutta una questione di definizioni. "La differenza sostanziale risiede nel fatto che "all’estero" - concedetemi la generalizzazione - i cittadini sono, appunto, cittadini coscienti di essere soggetti di diritti e doveri verso lo Stato. In Italia i cittadini sono o si comportano ancora come dei sudditi. É un grave problema di immaturitá civile, prima che democratica, dovuta a questioni storiche ampiamente conosciute". E ai motivi secolari, si aggiunge un presente che sembra reiterarli. Michela dal Regno Unito vede lo strapotere del potente di turno, nella mancanza di interesse generale: "Esprimo a gran voce la mia rabbia per un paese che non vuole svegliarsi e combattere per i valori civili che sono la base nella vita di una persona e di una nazione. Guardo il triste spettacolo Italia, con i suoi attori grotteschi, che ancora continuano a credere di essere al centro di una scena importante. Non sono Berlusconi e i suoi infiniti scandali che mi angosciano, ma l'indifferenza e la mancanza di coraggio degli Italiani, soprattutto di quelli che hanno il potere per fare sentire la propria voce, e non lo fanno".
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Re: Il Cavaliere in affanno regge nei sondaggi...

Messaggioda pianogrande il 25/01/2011, 14:49

Ecco.
Questo concetto che a fare figure di .... non sono gli italiani in quanto rappresentati (formalmente) da un ometto del genere ma gli italiani rappresentati di fatto.
Infatti, se un individuo simile è al governo del nostro paese è perché nessuno si ribella veramente.
Quindi, siamo un popolo di smidollati dove può regnare questo ridicolo reuccio.
Basta dire che lui non ci rappresenta.
Ci rappresenta e come!
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il Cavaliere in affanno regge nei sondaggi...

Messaggioda pierodm il 25/01/2011, 16:03

La domanda corretta è : ma che gente conosce pierodm...???
Perchè è indubbio che ci sono persone come descritte dal buon piero, ma sant'iddio sono solo una minoranza!


Conosco la gente, l'ascolto, ci parlo, la guardo, ci discuto.
Ci sono dentro, alla gente, ma non ce n'è bisogno: come si vede, anche giudicata da lontano il risultato è lo stesso.
E poi, non servono tante elucubrazioni, bastano i risultati: chi fa cucù e le corna, con quella faccia ritinta da ciambellano bizantino, può essere eletto una volta per sbaglio, ma può essere votato dieci volte per quindici anni solo da una maggioranza relativa di ricoglioniti.

Appunto: una minoranza, che grazie al provvidenziale bipolarismo, arricchito dal porcellum, diventa maggioranza bulgara.
E, quanto a questo, ti do ragione, Ranvit: ricoglioniti anche coloro che a sinistra hanno permesso, anzi caldeggiato e voluto, questo bipolarismo forzato e demenziale, nonostante che fosse ben chiaro già quindici anni fa quello che sarebbe successo.
Forse tu non lo ricordi, o forse non c'eri ancora nella vecchia ML, quando infuriarono le polemiche a questo riguardo, e poi dopo e ancora dopo, quando passo dopo passo procedeva la "modernizzazione" all'insegna del solito slogan "facciamo qualcosa, perché qualunque cosa è meglio che stare fermi".
Abbiamo fatto "qualcosa": abbiamo portato l'acqua con le orecchie a Berlusconi.
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