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Che vorrà fare la Carfagna?

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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda Iafran il 23/11/2010, 9:07

A dire, che ti vanti di conoscere il mondo e gli uomini ...
Senz'altro la ministro si sarà fatta conoscere dal "premierissimo" per le sue capacità politiche ... come tutti quelli che ci sgovernano, purtroppo, che devono solo eseguire gli ordini della "cricca" ...
Ultima modifica di Iafran il 23/11/2010, 9:23, modificato 1 volta in totale.
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda franz il 23/11/2010, 9:21

ranvit ha scritto:Ridurre la questione posta dalla Carfagna a ripicca personale è davvero miserevole oltre che una offesa a tutte le donne...

Non so chi abbia posto la questione in termini di ripicca. Non io.
Il caso è comunque interessante perché è pur vero che la signora Carfagna (se parliamo di rispetto per le donne non si dovrebbe dire "la Bindi", "la Marcegaglia", "la Carfagna") è cambiata in due anni ed pone sui rifiuti problemi veri.
Il che mi fa pensare che chiunque, data una educazione adeguata, possa concorrere e contribuire al benessere generale del paese. Mi ricordo di aver letto che gli ateniesi sceglievano a caso .... ma non funzionava bene (soprattutto nel potere giudiziario, dove serve sempre piu' competenza). Oggi è preferibile che chi fa il ministro provenga da un percorso formativo nelle amministrazioni locali, con anche un'esperienza nel parlamento nazionale. Paracadutare uno come ministro funziona solo se ha una soldidissima esperienza professionale (come Veronesi alla sanità). Ma anche in mancanza di esperienza, si impara sul campo. Ok, i primi due anni si fanno gaffes e disastri ma poi si inizia a fare cose sempre piu' giuste. E quando si realizza di essere nel posto sbagliato si danno le dimissioni. Anche se per ora solo annunciate o minacciate.

Franz
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda ranvit il 23/11/2010, 11:20

Franz, ma tu li leggi gli interventi? E' stato Iafran a parlare di ripicca "L'esternazione della ministra Carfagna, molto probabilmente, è stata motivata da ripicche personali, ben sapendo che le poteva fare per ... l'ascendente che ha sul "capo".
Sul resto....in linea di massima concordo sulla necessità che un neo ministro abbia esperienza amministrativa in enti locali, ma non ne farei una religione.

Ribadisco pero' che ai piu' sta sfuggendo la vera ragione dello scontro politico interno al Pdl. Carfagna (senza "la" e senza "signora"....come per gli uomini) e altri si stanno ponendo il problema del degrado affaristico con ombre di criminalità organizzata del partito.
In particolare in Campania questa condizione è davvero micidiale. Sentito ieri a RepTV l'incontro con De Luca e Bocchino?

Noi a Salerno siamo per ora abbastanza fuori dall'influenza della camorra, ma se faranno costruire il termovalorizzatore agli amici di Cosentino/Cesaro/Cirielli....saranno guai grossi!

Vittorio
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda Manuela il 23/11/2010, 12:23

Intervengo per l'ultima volta, anche perché la Carfagna mi ha occupato fin troppo tempo, solo per alcune precisazioni.
1) Non è la vita sessuale dei politici che interessa, ma il fatto che questa vita sessuale sia un mezzo per distribuire favori (da una parte) e per la scalata sociale (dall'altra)... sempre con grave squilibrio a favore dei primi, ovviamente.
2) Può darsi che la signora Carfagna abbia studiato e sia migliorata (sono totalmente d'accordo con Franz), ma questo non toglie che sta occupando un posto usurpato a migliaia di ragazze più in gamba di lei (non in quello che state pensando, uffa...!) e che il suo miglioramento stranamente non arriva alla presa di coscienza di questo fatto;
3) Sono ben convinta che le questioni poste dalla Carfagna siano serissime. Talmente serie che difficilmente si può dar credito ad una persona che poco tempo fa ha votato contro la richesta di arresto di Cosentino (per dirne una) e adesso si accorge che il PdL in Campania è in mano agli affaristi.
4) Per finire, penso che la Carfagna abbia imparato benissimo la lezione del PdL (le attribuisco, come detto, una notevole scaltrezza e mancanza di scrupoli) e rappresenti solo una componente di una sanguinosa lotta di potere all'interno del PdL campano per impadronirsi degli affari legati ai rifuti.
5) Il che non toglie, naturalmente, che Cosentino, Cirielli & Co siano anche peggio di come li dipinge la ministra.
6) Io sto sempre dalla parte delle donne, e infatti penso che fra Carfagna e Berlusconi, lei sia l'oggetto, la parte passiva, quindi la parte debole. Come molte altre portate in Parlamento e al governo per gli stessi motivi. Ma una cosa è l'analisi sociologica, un'altra è l'impellente necessità di liberarsi di tutti/e costoro!
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda ranvit il 23/11/2010, 12:29

E' sempre un bene quando ci si redime.....(tra l'altro io sono uno di quelli che crede poco alla redenzione). :D

Inoltre, visto che contribuisce a sgretolare il castello berlusconiano, le dovremmo essere grati... ;)

Vittorio



http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... ef=HREC1-3


IL CASO
Ordinanze razziste nel Bresciano la Carfagna incalza la Lega Nord
Provvedimenti a raffica del Carroccio per colpire gli immigrati e disicentivarne la residenza
E dopo essere intervenuto più volte, il ministero delle Pari opportunità adesso dice "basta"
dal nostro inviato PAOLO BERIZZI

BRESCIA - All'inizio erano casi isolati. Adesso è diventato un braccio di ferro. Da una parte i sindaci - soprattutto leghisti, ma anche Pdl - della provincia di Brescia e le loro ordinanze creative contro gli immigrati (una decina quelle denunciate finora). Dall'altra il ministero delle Pari opportunità. Che attraverso il suo ufficio anti-discriminazioni razziali (Unar), dopo essere intervenuto ripetutamente per stoppare l'offensiva delle amministrazioni contro la residenza e l'ospitalità straniera, adesso dice basta.

Che il vaso è colmo l'Unar lo scrive in una lettera inviata al primo cittadino leghista di Bassano Bresciano, ultimo capitolo del botta e risposta sui diritti degli immigrati. Dopo avere rilevato la "discriminazione" contenuta nell'ennesima ordinanza irrituale finita sotto la sua lente d'ingrandimento (la 406 del 12 gennaio 2010, la materia è la solita: "modalità di iscrizione nell'anagrafe della popolazione residente"), l'ufficio del ministero guidato da Mara Carfagna invoca ora un intervento deciso. Che metta fine alle provocazioni dei sindaci lumbard e alla deriva delle sperimentazioni in atto nel "laboratorio Brescia".

"Visto il ripetersi di comportamenti simili da parte dei primi cittadini di molte realtà comunali - è scritto in una missiva partita da largo Chigi - si chiede che si trovino adeguati mezzi attraverso i ministeri competenti e le associazioni a cui gli enti territoriali fanno riferimento, al fine di approfondire e dibattere in termini giuridici il tema dei poteri degli stessi sindaci". In sostanza, è il messaggio, ordinanze subdole e prove muscolari nei confronti degli immigrati, da ora in poi non devono più essere tollerate.

La storia va avanti da mesi. E non è un caso, forse, che lo "sceriffato" leghista abbia attecchito in una provincia il cui capoluogo, Brescia, recentemente è balzato agli onori delle cronache per alcuni provvedimenti singolari messi in pista dalla giunta a guida Pdl-Lega: prima i guanti igienici sugli autobus frequentati dagli immigrati. Poi l'invio - per ora solo in fase sperimentale - di vigili urbani armati sulle stesse linee dei mezzi pubblici. Nel solco dei soli delle Alpi di Adro, e prima ancora dei bonus bebè solo agli italiani e dell'operazione White Christmas di Coccaglio (via gli stranieri irregolari entro il Natale scorso), molti amministratori bresciani si sono messi in scia: hanno iniziato un'opera di regolamentazione - di fatto una deregolamentazione - il cui obiettivo è quello di mettere i bastoni tra le ruote agli stranieri.

Da Roccafranca a Castelmella, da Bassano a Calcinato, da Chiari a Verolanuova fino a Gavardo, le giunte del Carroccio (e di liste del centrodestra) hanno preso ad applicare lo stesso schema in materia di iscrizione anagrafica, residenza, ospitalità e verifica delle condizioni igienico sanitarie abitative. In pratica: l'intero pacchetto che riguarda i cittadini stranieri che vivono o vorrebbero vivere in paese. Ecco, per disincentivarne la residenza i sindaci lumbard hanno elaborato norme accessorie: tetti minimi di reddito (5mila euro), contratti a tempo indeterminato, schedature degli appartamenti che ospitano immigrati, obbligo di fornire dati precisi su chiunque vi trascorra anche solo un giorno. Partite le segnalazioni, l'Unar è sempre intervenuto tempestivamente. In cinque casi (gli ultimi sono Bassano e Gavardo) oltre agli ispettori della Carfagna è intervenuta anche la prefettura: e i firmatari delle ordinanze sono stati invitati a fare marcia indietro.

A far da cane da guardia, mobilitando prefettura e ministero, ci ha pensato spesso la Cgil. "Queste ordinanze hanno una regia precisa - ragiona Damiano Galletti, segretario della Camera del lavoro di Brescia - mirano a togliere diritti inviolabili agli immigrati. I sindaci oltretutto non hanno l'autorità per imporre questi vincoli. È la legge dello Stato che comanda. Per fortuna il ministero delle Pari opportunità se ne è accorto".
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda Iafran il 23/11/2010, 15:11

ranvit ha scritto:Ridurre la questione posta dalla Carfagna a ripicca personale è davvero miserevole oltre che una offesa a tutte le donne...

ranvit ha scritto:Franz, ma tu li leggi gli interventi? E' stato Iafran a parlare di ripicca "L'esternazione della ministra Carfagna, molto probabilmente, è stata motivata da ripicche personali, ben sapendo che le poteva fare per ... l'ascendente che ha sul "capo".

Una offesa a tutte le donne, non direi; forse solo a quelle ... del "premierissimo"? Nemmeno, queste non le prenderei proprio in considerazione se non svolgessero il ruolo istituzionale a cui sono state preposte per volontà del "capo". Debbono essere stati meriti validissimi se sono state chiamate ad assolvere compiti istituzionali. All'occorrenza, però questi meriti possono costituire ascendenti ancora più validi su chi ha deciso unilateralmente la loro nomina.

Sono, invece, le persone che stanno governando l'Italia e la mia vita (secondo i loro canoni), che trovo vergognose e che rappresentano un'offesa per tutti gli italiani non allineati ai loro intenti (campani inclusi).
In Giappone, il ministro della giustizia si è dimesso per aver scherzato sulla facilità lavorativa del suo incarico nella compagine governativa. Il ministro aveva precisato che egli, doveva ricordarsi solo due frasi “neutre” per rispondere alla “question time” in Parlamento: “Non commento su casi specifici” e “Stiamo affrontando la questione in modo appropriato, in base alla legge ed ai fatti”.
Solo queste due frasi ... :o
Il Giappone (o l'Inghilterra) non è l'Italia si dirà, ma i nostri attuali governanti li dobbiamo considerare da Repubblica delle banane o da Paesi agli albori della civiltà occidentale?
http://www.italiaglobale.it/Giapponedim ... fault.aspx

"Miserevole" penso che sia non vedere o nascondere la realtà che c'è in Italia. ;)
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda ranvit il 23/11/2010, 18:44

Pdl: giovanni Collino si dimette
23 Novembre 2010 17:17 CRONACHE E POLITICA

(ANSA) - UDINE - L'europarlamentare Giovanni Collino si e' dimesso da coordinatore 'Enti locali' del Pdl. Lo ha appreso l'ANSA in ambienti politici del Friuli Venezia Giulia. Collino, che e' anche presidente della Commissione paritetica Stato-Friuli Venezia Giulia, ha lasciato l'incarico perche' 'in totale dissenso con la conduzione oligarchica del partito'.
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda flaviomob il 23/11/2010, 22:44

La Carfagna annuncia... vedremo quello che farà veramente, come e con chi. Sarebbe ora che il PD facesse sentire la sua voce in Campania e mettesse in discussione l'operato della Iervolino... visti i risultati!


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda Iafran il 26/11/2010, 1:18

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11 ... pdl/78733/

Carfagna incontra Berlusconi: “Lo ringrazio”
Oggi incontro con i vertici Pdl


“Mara non se ne va”. Lo ha detto Silvio Berlusconi dopo l’incontro con Mara Carfagna, un tete à tete per scongiurare le dimissioni del ministro delle pari opportunità. Il tira e molla del ministro per le pari opportunità potrebbe concludersi senza un nulla di fatto. “Ieri ho avuto un lungo colloquio col il presidente Berlusconi, che ringrazio per la sua disponibilità a comprendere i problemi”, ha riferito Carfagna. “Quanto ai problemi con il Pdl – ha aggiunto – oggi vedrò i vertici del partito”. Dal ministro sono arrivati anche riconoscimenti politici al premier: “Il presidente Berlusconi – ha quindi aggiunto riferendosi al tema delle pari opportunità – ha già dimostrato, con fatti concreti, la sua grande disponibilità nei confronti delle donne, portandone ben cinque al governo”.

Carfagna aveva minacciato le dimissioni in contrasto con la gestione dei rifiuti in Campania, dalla quale sarebbe stata estromessa dal suo nemico numero uno, l’ex sottosegretario Nicola Cosentino, coordinatore regionale. Lo scontro di potere partenopeo ha avuto ripercussioni sul governo centrale, dunque. Grazie alle dimissioni annunciate, Carfagna è riuscita a sollevare il velo sulla gestione politica del partito, tanto da spingere Cosentino a dirsi pronto a fare un passo indietro e a sostenere l’eventuale candidatura di Carfagna a sindaco di Napoli.

“Mara – ha spiegato Cosentino – chiedeva garanzie sull’accelerazione delle procedure per il termovalorizzatore di Salerno. Era preoccupata, essendo legata tra l’altro alla sua città, a causa dei contrasti tra il sindaco De Luca ed il presidente della Provincia Cirielli. Ora, però, il problema è superato: nessuno ha vinto sulla questione rifiuti ed il raccordo è stato affidato al governatore Caldoro”.

L’emergenza sembra dunque rientrata, anche se Cosentino non sarà tra gli invitati alle nozze del ministro che, secondo quanto ha riferito La7, sarebbero state fissate il 13 maggio. La decisione è stata presa ieri, giorno della riappacificazione con Berlusconi.

. .

Allora ... nessun ascendente sul "gran capo"?
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda ranvit il 26/11/2010, 10:06

flaviomob ha scritto:La Carfagna annuncia... vedremo quello che farà veramente, come e con chi. Sarebbe ora che il PD facesse sentire la sua voce in Campania e mettesse in discussione l'operato della Iervolino... visti i risultati!




Il Pd in Campania si è sputtanato soprattutto per merito :oops: di Bassolino. A ruota l'ineffabile e incapacissima Iervolino.

De Luca ci ha provato e data la situazione il 41% raccolto non è poco.

Bisognerebbe che ci fosse una nuova "leva" di dirigenti politici....ma non ci sono. Solo un harahiri del Pdl potrebbe cambiare le cose.

Vittorio
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