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Si fa presto a dire socialista

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda ranvit il 12/11/2010, 16:59

:P :P :P
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda flaviomob il 13/11/2010, 10:47

Ranvit: Una sinistra di tipo europeo avrebbe certamente tolto l'alibi della paura di finire nelle grinfie dell'Urss, inducendo molti elettori a "provare" una indispensabile alternanza.


Concordo con te. Eppure molti elettori trovavano (tra cui tu credo) più moderno ed europeo il PCI rispetto al PSI compromesso con il potere (e poi rivelatosi focolaio di corruzione endemica). La scelta era possibile, mancava il personale politico (a parte Pertini e pochi altri, nel PSI degenerato negli anni ottanta).


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda ranvit il 13/11/2010, 11:31

flaviomob ha scritto:Concordo con te. Eppure molti elettori trovavano (tra cui tu credo) più moderno ed europeo il PCI rispetto al PSI compromesso con il potere (e poi rivelatosi focolaio di corruzione endemica). La scelta era possibile, mancava il personale politico (a parte Pertini e pochi altri, nel PSI degenerato negli anni ottanta).



Come ho già detto tante volte, questo è stato un errore che ha impedito una salutare l'alternanza.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda flaviomob il 13/11/2010, 12:46

Insomma... abbiamo 'salutato' l'alternanza :lol:


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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda ranvit il 13/11/2010, 13:27

flaviomob ha scritto:Insomma... abbiamo 'salutato' l'alternanza :lol:




Non esattamente, piuttosto l'abbiamo impedita!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda pierodm il 13/11/2010, 15:14

Eppure molti elettori trovavano (tra cui tu credo) più moderno ed europeo il PCI rispetto al PSI compromesso con il potere (e poi rivelatosi focolaio di corruzione endemica). La scelta era possibile, mancava il personale politico (a parte Pertini e pochi altri, nel PSI degenerato negli anni ottanta).
...Insomma... abbiamo 'salutato' l'alternanza


No, caro Flavio, le cose non stanno così, o meglio, sono ben lontane dall'essere così semplici.
La possibilità dell'alternanza, in un paese NATO a sovranità limitata come l'Italia, non è mai stata all'ordine del giorno: lo sapeva la DC, lo sapeva il PCI, lo sapeva il PSI, lo sapevano tutti.
Perfino l'ingresso del PSI nell'area di governo fu ostinatamente osteggiato per anni, e avvenne obtorto collo e sempre accuratamente monitorato: il protettorato NATO sull'Italia era talmente noto e talmente considerato "fatale" che non veniva nemmeno messo troppo in discussione, e in fondo faceva comodo un po' a tutti - alla DC e anche al PSI, ovviamente, ma in un certo senso anche allo stesso PCI, che ha preferito ritagliarsi la sua parte di potere sul piano sociale e culturale, oltre che nei governi locali. Ma questo è un altro discorso.
Quello che dobbiamo ora - come allora - tenere in considerazione è la situazione di protettorato: inutile farla tanto lunga e palloccolosa, e fare tante elucubrazioni su una fenomenologia dell'alternanza e delle geometrie politiche, fingendo che l'Italia del dopoguerra fosse un paese pienamente sovrano. Sarebbe come parlare dell'economia e della società meridionali facendo finta che mafia e camorra non esistano: ognuno fa il suo bel discorsetto, mettendo in scena la sua commediola con i suoi buoni e i suoi cattivi, ma non è "storia", è solo una rappresentazione di comodo. Cazzate, per dirla in modo sgarbato, senza per così dire "spaccare il capello in quattro".
E ho volutamente tralasciato la presenza e il peso del Vaticano, per non esagerare: ma con il senno di oggi è facile sottovalutare questo fattore, in un'Italia che per lunghi anni ha visto una quota considerevole dell'elettorato consegnato in partenza alla DC e fieramente avverso alla sinistra, a prescindere da chiunque fosse a guidare la sinistra e da qualunque cosa la sinisra proponesse, programmasse o facesse.

Quindi la critica storico-politica verso la sinistra, e in particolare il PCI, ha le sue buone ragioni e i suoi validi fondamenti, ma è assai lontana dal potersi identificare in quattro battute sulla mediocrità dei suoi dirigenti o sul fatto che "sono tutti uguali", e via cazzeggiando qualunquisticamente.
Un semplicismo ottuso che non è praticato dai critici e dagli storici di destra più avveduti, e che appare tanto più idiota se viene usato da chi di quella sinistra ha fatto parte.
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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda ranvit il 13/11/2010, 16:58

Abbastanza vicina alla realtà quanto dice il nostro pierodm....ma tutto cio', anche se condito di belle frasi, toglie poco alle mancate chances avute dall'Italia a causa della presenza del partito comunista piu' forte d'Europa.

Poi ognuno cazzeggia a modo suo...c'è chi lo fa riconoscendo gli errori della propria parte politica e chi si ostina a non guardare fino in fondo alla realtà (tutto sommato, alla faccia dell'intelligenza, è umanamente piu' "dolce" continuare a credere di non aver fatto mai niente di sbagliato).

Vittorio
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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda flaviomob il 13/11/2010, 18:24

Non era mia intenzione semplificare. Rispondevo a Vittorio, che replica ad un messaggio con una singola frase, a modo suo.
'Salutare' l'alternanza era una battuta...
Il PCI ha avuto grandi responsabilità nel '48 ad esaltare gli splendidi progressi del modello cecoslovacco e ancora nel 1956 con la vergognosa approvazione dell'invasione russa d'Ungheria. Nel '68 il PCI era superato a sinistra da tutta la contestazione giovanile e ancora nel 1969 la vergognosa espulsione del gruppo de il Manifesto. Sono riusciti a buttar fuori persino Pasolini. Una dirigenza, eccettuato Berlinguer e pochi altri, troppo spesso molto inferiore alla propria base (compresi Veltroni e D'Alema), mentre Bersani ha una comunicativa del tutto inadeguata (e manca di carisma, come oggi evidenzia Scalfari).


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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda flaviomob il 13/11/2010, 18:38

Uno dei punti più bassi del PCI

l 26 ottobre 1949, Pasolini viene espulso dal Pci. Ecco quanto riportato da "l'Unità" del 29 ottobre:

"ESPULSO DAL PCI IL POETA PASOLINI
La federazione del Pci di Pordenone ha deliberato in data 26 ottobre l'espulsione dal partito del Dott. Pier Paolo Pasolini di Casarsa per indegnità morale. Prendiamo spunto dai fatti che hanno determinato un grave provvedimento disciplinare a carico del poeta Pasolini per denunciare ancora una volta le deleterie influenze di certe correnti ideologiche e filosofiche dei vari Gide, Sartre e di altrettanto decantati poeti e letterati, che si vogliono atteggiare a progressisti, ma che in realtà raccolgono i più deleteri aspetti della degenerazione borghese".

http://www.pasolini.net/vita02.htm


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Re: Si fa presto a dire socialista

Messaggioda pierodm il 13/11/2010, 19:48

Flavio, da quell'espulsione alle Belle Bandiere e ancora dopo, al Pasolini dell'articolo Io so... sono passate molte cose.
Ma non è questo il punto.
Dio solo sa se io ho ignorato o lasciato passare con indifferenza i difetti e le storture del Partito, ma qui non si tratta di farne la solita (per quanto corretta) elencazione.
L'oggetto del discorso era se la mancata alternanza sia da attribuire ai limiti della sinistra o ad altre cause, e su questo sono intervenuto.
Anzi, ad essere precisi avrei dovuto contestare anche l'evocazione dell'alternanza, dato che con il sistema proporzionale pluripartitico della prima repubblica sarebbe stato più adeguato parlare di "ingresso nel governo", dato che l'alternanza secca è propria di un sistema bipartitico.

Tutto il male che possiamo portare a carico del PCI vale anche per la DC, la quale era sotto quasi tutti gli aspetti ben peggiore, così come lo erano gli altri partitini che le facevano da corteo.
Se, quindi, DC e satelliti raccoglievano il sessanta-settanta per cento dei voti non era per speciali virtù, premiate da un popolo esigente.
E la pregiudiziale post-Yalta verso la sinistra non era dovuta a valutazioni civico-culturali da parte della Nato, che in Europa e qua e là per il mondo è riuscita per decenni a sostenere regimi infami di schifosissimi dittatorelli e a distruggere governi di galantuomini, in uno scontro cinico tra superpotenze.

La base della sinistra era allora - come è ancora oggi - migliore della nomenklatura di partito: lo dico da anni e anni, così come dico da anni che, al contrario, la dirigenza della destra è migliore della sua base.
Ma sono discorsi difficili da fare, in un contesto caotico come quello attuale. Caotico e pretestuoso, pieno di riletture superficiali e di cazzate sparate a tutto spiano, per cui è di moda fare discorsi come quello di un ascoltatore di una radio locale romana, un berlusconiano, che telefonando dice: "Dopo che Prodi ha fatto fallire l'Alitalia, e dopo che siamo stati governati dalla sinistra per cinquant'anni e portati al disastro ...".
Mo', quello era un cretino totale, ma anche intorno al PD circolano bei tipi, non molto diversi da quel cretino, nelle loro ricstruzioni "storiche".
certo, ognuno è libero di "ricostruire" come meglio crede e di dirlo: ma saremo altrettanto liberi di dire che sono scemenze?
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