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“Perchè l’Europa si schiera a destra”

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda pierodm il 04/10/2010, 14:22

Da parte mia l'ho già fatto, mi pare. Anche Ranvit ha segnalato le parti che condivide.

Le parti. Che condivide.
A farle a pezzettini anche le peggiori puttanate qualche riga "da condividere"ce l'hanno.
Varrebbe la pena di andarsi a leggere il testo dei discorsi di Hitler al parlamento tedesco: condivisibili al 70/80%.

Ma vorrei far educatamente presente che oltre al self service-spezzatino esiste anche il significato complessivo di un testo: anzi - meraviglia delle meraviglie - coloro che scrivono hanno in genere l'intenzione di voler trasmetteere UN significato, un pensiero, un'idea e non una specie di bancone dal quale il primo scemo che passa può prendere la riga che gli fa più comodo.
Franz, fra te e Ranvit fareste perdere la pazienza a S.Antonio, e ho il sospetto che lo facciate per caso: a farlo apposta non vi riuscirebbe così bene.
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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda gabriele il 04/10/2010, 14:24

franz ha scritto:
Il movimento 5 stelle è un movimento, ha un sito, ho letto il suo programma.
È una cosa allucinante, che per alcuni versi ricorda quel film di woody allen, sul dittatore dello stato libero di bananas: il finale in cui il vittorioso comandante dichiara che da oggi, la bianchera intima sarà cambiata tutti i giorni e deve essere indossata sopra gli altri capi di vestiario. Chiaro che ci sono anche alcuni punti condivisibli (forse un 20% nel settore dell'energia) ma molti sono atrocemente allucinanti (alcuni coincidono con il programma di Berlusconi, come l'abolizione delle provincie) e molti sono a mio avviso profondamente sbagliati (inceneritori) o fuori posto (ma come cavolo si fa a mettere in un programma nazionale un punto sui parcheggi per biciclette negli spazi condominiali!).
Ci hanno buttato dentro di tuitto. Sembra una discarica.
La maggioranza di quei punti va nella direzione opposta a quello che quel simone consiglia alla sinistra. È un miscuglio di punti contorti che comprende cose giuste (ma indecentemente generiche, come l'introduzione della class action) e cose sbagliate (blocco della TAV e abolizione inceneritori) ... insomma.... populismo.
E il pesce puzza dalla testa. Basta ascoltare i discorsi di Grillo.

Dici "Di solito si ha timore di cose che non si conoscono..."
No, le cose le conosciamo.
Non so se ricordi ma abbiamo avuto il piacere di conoscere una forumista che veniva da quell'esperienza e ci ha raccontato, in prima persona, l'ambiente. I meet up. Non so se la ricordi.

Poi basta ascoltare i discorsi, leggere le proposte.
Ora capisco, puo' incantare qualcuno. Non lo nego. È successo anche nel secolo scorso.
Francamente, lo so che molti dicono di assere "alla canna del gas" me se non si riconosce lo stile ... dopo quasi 90 anni, direi che il gas ha già fatto effetto. Effetto amnesia.

Ho trovato in rete un altro programma.
Nel 1919 proponeva il voto alle donne, il voto ai diciottenni, I minimi di paga. la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori al funzionamento tecnico dell'industria. Ma nche "Una forte imposta straordinaria sul capitale a carattere progressivo, che abbia la forma di vera ESPROPRIAZIONE PARZIALE di tutte le ricchezze".

Non so se si è capito ma è il primo Manifesto dei Fasci italiani di combattimento (1919)

http://it.wikisource.org/wiki/Manifesto ... iugno_1919

Per non dimenticare, era un programma di sinistra, in buona parte socialista.
E centinaia di migliaia si infiammarono. Si armarono. E partirono.
Pochi tornarono.

Mi sembra francamente un film già visto.
Ma è chiaro che posso sbagliarmi, come tutti.

Franz


Francesco,

dì quel che vuoi, ma il movimento a 5 stelle sta ingrossando le sue fila.

Merito del programma che tu critichi? Merito del populismo che tu gli attribuisci?

Fatto sta che il linguaggio che usano è...performate!

Fanno azione sul territorio.
Discutono di problemi reali.

Si muovono come un gruppo e lo fanno con un metodo diverso da quello che in genere si "conosce".

Usano la Rete e la Rete ha macroregole che non possono essere infrante.

Fatto sta che ora loro sono vincenti, gli altri di csx no.

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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda ranvit il 04/10/2010, 16:19

Gabrive,
sono sempre gli stessi.....10% dell'elettorato sparpagliati fra le sei sette sigle. Oggi ingrossano Grillo, ieri i no global etc etc. Lasciamoli là! Fanno "ammuina" percio' sembrano tanti.

Sia chiaro! Sono necessari, fanno casino, qualche volta....sollevano problemi reali. Ma non sono utilizzabili per andare al governo.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda gabriele il 04/10/2010, 16:29

ranvit ha scritto:Gabrive,
sono sempre gli stessi.....10% dell'elettorato sparpagliati fra le sei sette sigle. Oggi ingrossano Grillo, ieri i no global etc etc. Lasciamoli là! Fanno "ammuina" percio' sembrano tanti.

Sia chiaro! Sono necessari, fanno casino, qualche volta....sollevano problemi reali. Ma non sono utilizzabili per andare al governo.

Vittorio


Non sono d'accordo. Riempiono un vuoto che le forze politiche attuali non riescono a coprire.

Comunque vedremo come si evolveranno le cose.

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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda gabriele il 04/10/2010, 16:32

gabriele ha scritto:
ranvit ha scritto:Gabrive,
sono sempre gli stessi.....10% dell'elettorato sparpagliati fra le sei sette sigle. Oggi ingrossano Grillo, ieri i no global etc etc. Lasciamoli là! Fanno "ammuina" percio' sembrano tanti.

Sia chiaro! Sono necessari, fanno casino, qualche volta....sollevano problemi reali. Ma non sono utilizzabili per andare al governo.

Vittorio


Non sono d'accordo. Riempiono un vuoto che le forze politiche attuali non riescono a coprire.

...parlano ai precari dei precari. E in Italia di precari ce ne sono un'infinità; lasciati a loro stessi da un sistema economico fallimentare.

Su questo versante chi vuole andare al Governo che cosa sta facendo?

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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda ranvit il 04/10/2010, 19:08

Beh l'ho detto che qualche volta sollevano problemi reali. Questa funzione di pungolo va bene, molto.
Ma resta il fatto che sono una minoranza, anche se rumorosa, che sono un elemento di disturbo nella conquista dei consensi e inaffidabili come alleati di governo.

Vittorio
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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda Iafran il 04/10/2010, 19:43

gabriele ha scritto:
ranvit ha scritto:Gabrive,
sono sempre gli stessi.....10% dell'elettorato sparpagliati fra le sei sette sigle. Oggi ingrossano Grillo, ieri i no global etc etc. Lasciamoli là! Fanno "ammuina" percio' sembrano tanti.

Sia chiaro! Sono necessari, fanno casino, qualche volta....sollevano problemi reali. Ma non sono utilizzabili per andare al governo.

Non sono d'accordo. Riempiono un vuoto che le forze politiche attuali non riescono a coprire.

...parlano ai precari dei precari. E in Italia di precari ce ne sono un'infinità; lasciati a loro stessi da un sistema economico fallimentare.

Su questo versante chi vuole andare al Governo che cosa sta facendo?

Gabrive, anche considerando la buona fede dei più, bisogna poi fare i conti con i probabili "eletti": sono questi totalmente immuni dal virus della "coltivazione del proprio orticello"? E, se si, possono assicurare una gestione collettiva della cosa pubblica per tutta la legislatura?
Abbiamo avuto esperienze disarmanti quando si faceva (o si doveva fare) politica nei partiti e vogliamo affidarci all'entusiasmo della piazza? La piazza è importante, ma bisogna percepire che la proposta possa durare nel tempo ("i fuochi di paglia" ce li propina già il "piazzista per eccellenza").
Anche lo stesso Fini (che va per la maggiore) che garanzie potrebbe dare sulle persone che venissero elette nel suo gruppo? Abbiamo troppe esperienze di transfughi (all'occorrenza) da tutte le formazioni politiche e vogliamo dare credito ai raggruppamenti estemporanei creati dalla piazza?

Siamo arrivati al dunque: la tattica del "capo" non può essere presa ad esempio né seguita dai suoi avversari politici, perchè la figura del "capo" rappresenta un'anomalia politica gigantesca, che ha ragione d'esistere per l'insipienza dei suoi avversari e per la delusione che i nostri parlamentari hanno fatto al loro elettorato.
Il "ghe pens tutt mi" sappiamo benissimo che non entusiasma per niente l'elettorato di cs.
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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda gabriele il 04/10/2010, 20:46

Iafran ha scritto:
gabriele ha scritto:
ranvit ha scritto:Gabrive,
sono sempre gli stessi.....10% dell'elettorato sparpagliati fra le sei sette sigle. Oggi ingrossano Grillo, ieri i no global etc etc. Lasciamoli là! Fanno "ammuina" percio' sembrano tanti.

Sia chiaro! Sono necessari, fanno casino, qualche volta....sollevano problemi reali. Ma non sono utilizzabili per andare al governo.

Non sono d'accordo. Riempiono un vuoto che le forze politiche attuali non riescono a coprire.

...parlano ai precari dei precari. E in Italia di precari ce ne sono un'infinità; lasciati a loro stessi da un sistema economico fallimentare.

Su questo versante chi vuole andare al Governo che cosa sta facendo?

Gabrive, anche considerando la buona fede dei più, bisogna poi fare i conti con i probabili "eletti": sono questi totalmente immuni dal virus della "coltivazione del proprio orticello"? E, se si, possono assicurare una gestione collettiva della cosa pubblica per tutta la legislatura?
Abbiamo avuto esperienze disarmanti quando si faceva (o si doveva fare) politica nei partiti e vogliamo affidarci all'entusiasmo della piazza? La piazza è importante, ma bisogna percepire che la proposta possa durare nel tempo ("i fuochi di paglia" ce li propina già il "piazzista per eccellenza").
Anche lo stesso Fini (che va per la maggiore) che garanzie potrebbe dare sulle persone che venissero elette nel suo gruppo? Abbiamo troppe esperienze di transfughi (all'occorrenza) da tutte le formazioni politiche e vogliamo dare credito ai raggruppamenti estemporanei creati dalla piazza?

Siamo arrivati al dunque: la tattica del "capo" non può essere presa ad esempio né seguita dai suoi avversari politici, perchè la figura del "capo" rappresenta un'anomalia politica gigantesca, che ha ragione d'esistere per l'insipienza dei suoi avversari e per la delusione che i nostri parlamentari hanno fatto al loro elettorato.
Il "ghe pens tutt mi" sappiamo benissimo che non entusiasma per niente l'elettorato di cs.



Iafran, può trarre in inganno la mia posizione ma la ritengo utile come provocazione positiva.

Non mi schiero dalla parte di Grillo o di chichessia. Sto constatando un fatto che sfugge all'attenzione di alcuni.

La lista a 5 stelle sarebbe nulla senza la Rete.

La politica fatta in Rete segue certe regole. Una di queste è la credibilità.

La politica fatta in Rete non è la panacea di tutti i mali, ma funziona (ora meno in futuro molto di più) in termini di ascolto perché raggiunge le persone che il computer lo sanno usare. E chi usa il computer ha qualcosa in più di chi usa solo la TV...

Il movimento a 5 stelle sta dimostrando che c'è un "mercato dei bisogni" zeppo di NECESSITA' che richiedono di essere sopperite e questo "mercato" non si trova fra le pareti dei palazzi, ma fra noi comuni mortali.

Ecco, il movimento a 5 stelle, all'incirca come ha fatto la Lega ma ovviamente in un modo nettamente diverso, e spero per fini diversi, sta cercando di coniugare NECESSITA' con SOLUZIONI.

Per far ciò occorre conoscere le NECESSITA' che attanagliano i cittadini.

Il neoliberismo sfrenato che ha governato il mondo occidentale in questi ultimi decenni del quale Silvio ne è parte, semplicemente ha distolto i cittadini dalle reali necessità di una vita comune creandone di nuove, maggiormente malneabili e quindi solvibili, alla portata di un agente "salvifico" ovvero esso stesso.

Ecco l'individualismo dell'occidente di oggi. L'incantesimo che si perpetua... (ops...ho detto "incantesimo"! Forse mi sto grillizzando!?)

Cercare di capire le cose, senza dover per forza correre a testa basta fino a sbattere la testa, è prerogativa assoluta di ogni politico ancora prima che di ogni cittadino.

Analizzare tutte le sfacettature da tutti i punti di vista possibili prima di emanare sentenze basate su modelli monolitici, in un processo di attenta condivisione con gli altri è, a mio avviso, utile sforzo intellettivo umano prima che esercizio mentale e base portante di una seria piattaforma politica.

Se posso quindi dare il mio apporto alla discussione, penso che dall'articolo che ho postato, la parola che mi rimbomba costantemente nella testa è: NECESSITA'. Risolvere le NECESSITA' interagendo nel miglior modo possibile con chi le soffre, è la chiave per il governo del Paese.

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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda franz il 04/10/2010, 23:14

gabriele ha scritto:Il neoliberismo sfrenato che ha governato il mondo occidentale in questi ultimi decenni del quale Silvio ne è parte, semplicemente ha distolto i cittadini dalle reali necessità di una vita comune creandone di nuove, maggiormente malneabili e quindi solvibili, alla portata di un agente "salvifico" ovvero esso stesso.

Ti ho seguito nel discorso ma arrivato qui, francamente, mi sono caduti i ministri degli interni.
Ma come si fa oggi, grillo o non grillo, a confondere Berlusconi con il liberismo (piu' o meno "neo").
Berlusconi non c'entra una mazza con il liberismo (con nei o con verruche).
Le politiche piu' liberali in Italia sono state mese in atto da Prodi.
Vogliamo capirlo o no? Magari lui non lo ha strillato ai 4 venti.
Ma se è stato fatto cadere da Bertinotti e dagli epigoni della DC clientelare (mastella), un motivo ci sarà.

Franz
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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda Iafran il 05/10/2010, 7:40

gabriele ha scritto:Se posso quindi dare il mio apporto alla discussione, penso che dall'articolo che ho postato, la parola che mi rimbomba costantemente nella testa è: NECESSITA'. Risolvere le NECESSITA' interagendo nel miglior modo possibile con chi le soffre, è la chiave per il governo del Paese.

Concordo con te.
Le campagne elettorali, però, non hanno mai visto i candidati al parlamento sorvolare sulle "necessità" della popolazione o esonerarsi dall'assumere l'impegno a risolverle una volta eletti. Anzi ... si arrivava perfino a "crearle" ex novo (le necessità)!
Una volta eletti ... non solo le "necessità" potevano rimanere eluse, ma si spegnevano anche tutte le speranze per il futuro ("i sogni cessavano all'alba")!

Ma noi siamo inguaribili ottimisti e contiamo di contribuire a far evolvere la nostra classe politica.
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