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REFERENDUM

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: il referendum ci ridà le preferenze?

Messaggioda lucameni il 05/04/2009, 18:17

ad esempio sul bicameralismo.
E' vero che nei paesi occidentali in genere vi è un bicameralismo "perfetto", ma in realtà poi le due camere sono espressioni di interessi diversi.
Non a caso da anni e anni c'è il tormentone della "camera delle regioni".
Insomma qualche aggiustamento è più che legittimo ed opportuno. Non certo il casino pazzesco che era proprio della riforma bocciata proposta dal centro destra (mi pare nel 2005).


(sorry, non sapevo che il testo fosse opera tua. Ma si magari ha bisogno di qualche ritocco)
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: REFERENDUM

Messaggioda Loredana Poncini il 09/04/2009, 7:33

Stefano, hai letto l'articolo " L' INCOGNITA REFERENDUM" di Edmondo Berselli di oggi, 9.4.09, su L'Espresso ?
A me ha chiarito come mai anche Franceschini tentenna (forse continua a sfogliare la Margherita : sì, no,sì... )...
Condivido la conclusione di Berselli, anzi, son tra le cittadine che di dare "un bel calcio alla scacchiera" non vedono l'ora, come ho appena scritto in www.costituentedemocratica.net ! :D
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Re: REFERENDUM

Messaggioda Stefano'62 il 11/04/2009, 13:07

No,non l'ho letto;
però mi piace l'idea di dare un calcio alla scacchiera e stare a vedere cosa succede.
Ciao
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Re: REFERENDUM

Messaggioda emanuele.lombardi il 12/04/2009, 22:16

Il referendum NON cancella la legge "porcata" di Calderoli (Legge 21 dicembre 2005, n. 270) ma modifica la legge elettorale, a suo tempo modificata dalla "porcata". Le modifiche apportate dal referendum non riguardano le preferenze e quindi, anche se il referendum passasse, noi elettori continueremo a non potere esprimere alcuna preferenza.

Mi preme segnalarlo perchè diverse volte ho visto e sentito in TV gente che dice il falso, ossia che con la vittoria del referendum riavremo le preferenze. Se volete legere quanti guai ha creato nel nostro sistema democratico l'eliminazione delle preferenze leggete questo mio vecchio post la Costituzione stravolta.

La vittoria del referendum avrà due conseguenze dirette e (a dire dei promotori) una conseguenza indiretta.
Le conseguenze dirette (ossia esplicitamente previste dai quesiti referendari) sono le seguenti:

  • i premi di maggioranza verrano dati non più alla coalizione, ma alla lista più votata
  • non saranno possibile candidature multiple
La conseguenza indiretta (a dire del comitato referendario) è che la soglia per essere rappresentati alla Camera sarà del 4% e quella per il Senato dell' 8%.

A mio avviso il fatto che, se passa il referendum, il premio di maggioranza spetterà ai partiti anzichè alle coalizioni farà si che i partiti (ossia i candidati premier) avranno ancora più potere nel decidere chi "nominare" parlamentare, ossia chi mettere nelle giuste posizioni delle liste bloccate.

Per informazioni sul referendum vi rimando al sito web del Comitato Referendario
emanuele.lombardi
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Re: REFERENDUM

Messaggioda Stefano'62 il 12/04/2009, 23:07

emanuele.lombardi ha scritto:A mio avviso il fatto che, se passa il referendum, il premio di maggioranza spetterà ai partiti anzichè alle coalizioni farà si che i partiti (ossia i candidati premier) avranno ancora più potere nel decidere chi "nominare" parlamentare, ossia chi mettere nelle giuste posizioni delle liste bloccate.

Non ne sono convinto;ritengo che l'effetto sia quello che le coalizioni invece che essere fatte prima del voto mettendo insieme chi insieme non sa starci,tanto per ottenere il premio,è più facile che siano fatte dopo considerando il peso relativo dei partiti.
Anche a me piacerebbe ritornare alle preferenze,ma non sono sicuro che si possa fare con un referendum.

Ciao
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Re: REFERENDUM

Messaggioda franz il 13/04/2009, 10:03

emanuele.lombardi ha scritto: Se volete legere quanti guai ha creato nel nostro sistema democratico l'eliminazione delle preferenze leggete questo mio vecchio post la Costituzione stravolta.

Non sono affatto d'accordo sui "tanti guai". Per prima cosa diversamente da quanto sostieni nel post che hai citato, le preferenze non sono state tolte dalla Legge 21 dicembre 2005, n. 270 (la porcata) ma furono tolte con un referendum popolare: 9 e 10 giugno 1991 Preferenza Unica (95.6% di SI').
Vedere http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_del ... _in_Italia

A quel referendum il Parlamento rispose con il "mattarellum" e con i collegi unici uninominali con un solo nome bloccato per ogni schieramento (quindi senza le preferenze). Vero che avendo poi il "porcellum" abolito quel collegio unico, andavano per logica reintrodotte le preferenze ma la scelta (infausta) delle liste bloccate non è un "togliere le preferenze" dato che già non c'erano piu' dal 1993.

Le preferenze multiple furono abrogate a furor di popolo nel 1991 perché con il meccanismo delle combinazioni numeriche i partiti che lo volevano potevano controllare il voto e verificare, in fase di spoglio, che una certa combinazione (1,4,21,24,55) era stata votata e che l'ordine di voto era stato seguito dall'elettore.

Il passaggio dal sistema proporzionale a preferenza multipla al sistema maggioritario a collegio uninominale, pur fatto in modo imperfetto (il matterellum aveva 3/4 di maggioritario ed 1/4 di proporzionale) mi pare abbia dato piu' vantaggi che svantaggi. Ha sbloccato la politica, portando a due schieramenti (ok, raffazzonati in qualche modo) a governare.

Ha stravolto il panorama politico, rivoluzionando di fatto l'offerta partitica. Poteva essere migliorato, con le primarie di collegio ed in altri modi che ora non è il caso di approfondire per non andare fuori tema, e qualche danno lo ha fatto ma per dire una .... dubito assai che se il sistema proprozionale / consociativo (col debito pubblico che ha generato) fosse continuato noi avremmo raggiounto il traguardo di entrare nell'Euro con Prodi.

Ciao,
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Re: REFERENDUM

Messaggioda pianogrande il 13/04/2009, 15:33

A prescindere dai marchingegni che ci sono dietro, noi siamo passati dalla preferenza unica a nessuna preferenza.
Questo mi sembra innegabile.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: REFERENDUM

Messaggioda franz il 13/04/2009, 16:00

pianogrande ha scritto:A prescindere dai marchingegni che ci sono dietro, noi siamo passati dalla preferenza unica a nessuna preferenza.
Questo mi sembra innegabile.

La preferenza unica non era una preferenza.
Ogni schieramento presentava un solo nome. Senza possibilità di scelta, a meno di non votare per l'avversario.
Il concetto di preferenza, implica quello di scelta tra piu' possibilità.
Puo' essere una scelta secca (un candidato) tra tanti oppure multuipla (tanti candidati, tra molti). Ma sempre scelta è.
Avere un solo nome oppure tanti ma con lista bloccata non cambia molto.

Franz
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Re: REFERENDUM

Messaggioda carlo gualtieri il 14/04/2009, 8:12

qualcuno ha letto il testo che diverrebbe Legge nel caso in cui il referendum avesse successo? Consiglio a tutti questo esercizio. Il risultato non eliminerebbe le mostruosità più vistose (le liste sarebbero sempre fatte dagli Stati Maggiori dei Partiti, niente voto di preferenza), ma l'attribuzione del premio di maggioranza al Partito con più voti, e non alla coalizione, creerebbe un bipartitismo coatto che, se da un lato assicurerebbe il governo della destra per altri 50 anni, dall'altro renderebbe impossibile la definizione di programmi politici realistici. L'attuale Legge é ovviamente una porcata, la Legge che ne uscirebbe sarebbe però una porcata ancora più grossa. Io mi auguro ovviamente che si voti in un solo election day, ma non ritirerò la scheda del referendum. Credo che il risultato che abbia più possibilità di portare a una revisione condivisa della Legge in vigore sia una vittoria dei "si" non valida per mancato raggiungimento del quorum.
Certamente, se il referendum passerà così come é stato impostato, Berlusconi si troverà tra le mani un giocarello che lo renderebbe di gran lunga il più forte (e mai ne consentirà la revisione), mantre il PD non avrebbe alternative all'incorpamento di Di Pietro, idea che mi fa rabbrividire (e comunque perderebbe lo stesso).
Basta guardare qualcuno in faccia un po' di più, per avere la sensazione alla fine di guardarti in uno specchio. (Paul Auster)
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Re: REFERENDUM

Messaggioda Stefano'62 il 14/04/2009, 12:27

Caro Carlo non sono d'accordo.
Prima di tutto perchè nel proporre referendum,o leggi,bisogna pensare all'effetto sulle Istituzioni,non al partito che farebbero vincere o perdere;senza contare che se fosse vero ciò che dici berlusconi avrebbe interesse a farlo votare il giorno del primo scrutinio per essere certo che passi,invece è chiaro che nicchia e che se si farà l'election day lo faranno il giorno del secondo scrutinio,per essere certi che ci vada meno gente.
berlusconi i suoi calcoli li sa fare,e se ha deciso che questo referendum non gli garba un motivo c'è di sicuro.
Poi non capisco come questo porterebbe ad un bipartitismo coatto,perchè verrebbe premiato il partito di maggioranza e non la coalizione;si può essere in disaccordo su questo,e io che preferisco il proporzionale lo capisco benissimo....
In più non capisco come una vittoria senza quorum dovrebbe portare ad una nuova legge,quando invece farebbe solo chiarezza sul fatto che la maggioranza della gente non ha voluto esprimersi.
Ora posto l'opinione di Grillo in proposito,di cui non condivido la parte finale (infatti andrò a votare,e sarà un bel sì !) ma che è abbastanza illuminante.
Dal blog di Beppe Grillo 12 aprile 2009
"Nel 2007 fu raggiunto il numero di firme per il referendum per la nuova legge elettorale che cancellerebbe la "porcata" di Calderoli. Il referendum fu approvato nel gennaio 2008. Fu ignorato da Napolitano che chiamò le elezioni politiche senza averlo indetto. Morfeo Napolitano costrinse gli italiani a votare con la legge "porcata". Nel 2009, per legge, è diventato impossibile ignorare il referendum.. Adesso bisogna votare.
I partiti però non amano che i cittadini si intromettano. Lo Stato è Cosa Loro. La volontà popolare gli fa venire l'orticaria. Ma il referendum non si può evitare. Lo si può però boicottare. La Lega, in particolare, non vuole che gli italiani si pronuncino. La legge elettorale prevede che il premio di maggioranza in seggi sia attribuito al partito con il maggior numero di voti e non più alla coalizione. Il PDL potrebbe vincere senza Bossi, la Lega sarebbe inutile. Più o meno come ora, ma senza seggi in Parlamento.
Come uscire da questa situazione? Il vaselinaro Maroni pensa di tenere la consultazione per le europee il 14 giugno, la domenica successiva al primo turno delle amministrative. Costo in più per i contribuenti 4/500 milioni di euro. In questo periodo con milioni di disoccupati una somma improponibile. Lo psiconano avrebbe però trovato una soluzione. Rimandare il referendum al 21 giugno, giorno del balottaggio delle amministrative. Per farlo è necessario un decreto legge, infatti la legge 352 del 1970 impone la convocazione tra il 15 aprile e il 15 giugno. Al secondo turno il numero di elettori crolla, il quorum per il referendum non si raggiunge e si risparmia sui costi elettorali.
Una immensa, colossale presa in giro. Se il referendum per la nuova legge elettorale fosse tenuto con le elezioni europee il 6/7 giugno, come avverrebbe in qualunque Paese democratico, vincerebbe il si, il quorum sarebbe raggiunto. Lo sanno tutti i partiti. Per questo si terrà dopo. Dalla legge porcata al referendum porcata.
L'istituto del referendum, insieme alle leggi di iniziativa popolare, va abolito. E' ormai solo una presa per i fondelli, una delle tante di questo governo e di questa opposizione di pagliacci. Se dovevamo vivere sotto una dittatura, allora era meglio il fascismo di questi marchettari della televisione e dei giornali. Di questi cialtroni in doppiopetto. Meglio Grandi, Bottai e Balbo di Gasparri, Cicchitto e Maroni. Il fascismo cacciò le mafie (o almeno ci provò). Le mafie hanno fatto dell'Italia la caricatura del fascismo e con i nostri referendum si puliscono il culo. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure."
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