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Paga minima

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Re: Paga minima

Messaggioda pianogrande il 15/06/2021, 12:17

Robyn ha scritto:La detassazione andrebbe ad introdurre il minimo in quei settori che sono sprovvisti del minimo.Per gli altri settori il minimo è già previsto dai vari ccnl,perlomeno si garantisce un minimo sufficente a chi ne è sprovvisto e questo è necessario per ridefinire la funzione del rmg attraverso la costruzione del minimo che fa si che sia più alto sul lavoro che non sul rmg e deve spingere a cercare lavoro è cioè uno strumento per il reingresso nel mercato del lavoro, dopo bisognerà passare alla creazione di lavoro professionalizzante attraverso gli investimenti la formazione l'istruzione la ricerca scientifica


Ma il salario non può essere finanziato con soldi pubblici.
Che senso ha?
Far sopravvivere quale tipo di posti di lavoro?
Quale tipo di imprese?
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Re: Paga minima

Messaggioda Robyn il 15/06/2021, 12:27

Allora che si fa'?quello no quell'altro no il rischio è di non dare via di scampo a chi non ha un reddito sufficente.La no tax area già esiste solo che attualmente copre poco sono i cosiddetti incapienti.Ad un gran numero di lavoratori si è dato l'aumento in passato con la detassazione mentre queste categorie sono rimaste escluse,magari non si chiamerà minimo ma è semplicemente un'aumento di paga dovuto alla detassazione.Era Berlinguer che diceva che certi bisogni andavano soddisfatti prioritariamente prima degli altri anche se erano minoritari
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Paga minima

Messaggioda diffidente il 15/06/2021, 13:56

Anche se è inneganile che da poarte di diverse imprese vi sia una "corsa al ribasso" dei compensi, è tuttavia vero che tutte le imprese, quali più, qusli meno, abbiano già molti oneri, non solo tasse nazionali e locali, ma anche oneri sommersi, divuti a lungaggini e inefficienze varie. Molti lavori sino pagati poco perché non è materialmente possibile pagarli di più, perché le aziende non rientrebbero delle spese. Dunque, non si profila un gran ventaglio di scelte per risolvere il problema: dato che per legge non si può aumentare la produttività delle aziende, un capitolo arduo che chi è economista immagino abbia già da tempo conosciuto, non resta che venire incontro con un contributo pubblico. Per esempio si può disporre che la differenza fra compenso aziendale e "reddito minimo" sia a carico dello Stato - mi sembra che misure analoghe esistano già in alcuni Paesi-, ma verosimilmente si tratterebbe di una spesa molto cospicua, di svariate centinaia di milioni di Euro. Chi li paga? A quale capitolo di spesa verrebbero sottratti questi fondi? Di certo, non possono essere le aziende a dover sopportare questo ennesimo onere, ma non è nemmeno pacifico che debba essere a carico della fiscalità generale. Secondo me, la soluzione potrebbe essere ridurre lo stipendio dei lavoratori della Pubblica Amministrazione e destinare i risparmi ai lavoratori con compensi più bassi.
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Re: Paga minima

Messaggioda Robyn il 15/06/2021, 14:58

Questa strada è impercorribile perché porta a conflitti sociali e poi non se ne fa più niente,è un po' come mettere i giovani contro gli anziani sul lato della previdenza.La no tax area non sarebbe scaricare sulla fiscalità generale anche perché attualmente l'art 53 in base al quale si contribuisce in funzione delle proprie capacità e l'art 36 che chiede un minimo sufficente per il lavoratore sono disarmonici.Se posso contribuire in funzione delle mie capacità posso pagare in forma simbolica 1€ di IRPEF al di sotto di 12,000€ per avere una paga sufficente e per non essere la no tax area incostituzionale,perché sottratta alla fiscalità anche se simbolica di 1€.Gli scatti di anzianità nel pubblico impiego togliendoli e mettendo una premialità sono un'altra cosa
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Re: Paga minima

Messaggioda Robyn il 15/06/2021, 17:37

La no tax area non basterebbe comunque perché aumenterebbe solo l'esenzione da 8,000€ a 12,000€.Se si ha una paga oraria bassa per ex 5€ l'ora moltiplicando per 160 ore arriverebbe a 800 € e mancherebbe 200 € per raggiungere il minimo di 1000 € quindi sarebbe necessario un contributo statale magari realizzato attraverso il taglio degli sprechi e della spesa superflua.Naturale che più i minimi saranno alti più basso sarà il contributo statale
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Re: Paga minima

Messaggioda pianogrande il 15/06/2021, 17:48

diffidente ha scritto:Anche se è inneganile che da poarte di diverse imprese vi sia una "corsa al ribasso" dei compensi, è tuttavia vero che tutte le imprese, quali più, qusli meno, abbiano già molti oneri, non solo tasse nazionali e locali, ma anche oneri sommersi, divuti a lungaggini e inefficienze varie. Molti lavori sino pagati poco perché non è materialmente possibile pagarli di più, perché le aziende non rientrebbero delle spese. Dunque, non si profila un gran ventaglio di scelte per risolvere il problema: dato che per legge non si può aumentare la produttività delle aziende, un capitolo arduo che chi è economista immagino abbia già da tempo conosciuto, non resta che venire incontro con un contributo pubblico. Per esempio si può disporre che la differenza fra compenso aziendale e "reddito minimo" sia a carico dello Stato - mi sembra che misure analoghe esistano già in alcuni Paesi-, ma verosimilmente si tratterebbe di una spesa molto cospicua, di svariate centinaia di milioni di Euro. Chi li paga? A quale capitolo di spesa verrebbero sottratti questi fondi? Di certo, non possono essere le aziende a dover sopportare questo ennesimo onere, ma non è nemmeno pacifico che debba essere a carico della fiscalità generale. Secondo me, la soluzione potrebbe essere ridurre lo stipendio dei lavoratori della Pubblica Amministrazione e destinare i risparmi ai lavoratori con compensi più bassi.


A prescindere dalla fantasiosa soluzione del problema, e perché non dalla vergognosa evasione fiscale?
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Re: Paga minima

Messaggioda Robyn il 15/06/2021, 18:28

Sicuramente stabilendo un compenso minimo uguale a Palermo e Milano del rmg di 480€ e differenziando i benefit su base geografica come l'affitto qualcosa puoi trovarlo qua per aumentare il minimo per alcuni settori scoperti dal ccnl che comunque si potrebbe differenziare fra un massimo è un minimo su base geografica dal momento che a Palermo la vita costa meno che a Milano.Inoltre costa tanto alle amministrazioni locali trasformare il rmg in lsu con programmi di impegno settimanali sulle amministrazioni pubbliche per fare prestare un servizio a chi percepisce il rmg in nome presunto dello stato da qui si potrebbe avere qualche altra cosa
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Re: Paga minima

Messaggioda franz il 15/06/2021, 21:06

diffidente ha scritto:Non sono economista, dunque posso solo esprimere opinioni basate su quelle scarse conoscenze ereditate dalla scuola e dalla "cultura personale"; ciò detto, gli imprenditori sono più che contrari alla "paga minima" perché, al di là del fatto che alcuni vogliano risparmiare il più possibile anche irrazionalmente, per molti tipi di lavoro l' azienda non può materialmente permettersi compensi più aklti di una certa cifra, che è purtroppo bassa. ricordiamo che già adesso il costo del lavoro per molte aziende ha raggiunto livelli proibitivi, che si aggiungono alla tassazione, ai problemi causati - in alcune zone di più, in altre di meno- dalla Pubblica Amministrazione, da inefficienze varie. In più vi è la concorrenza di Paesi dove gli stipendi, quando li pagano, sono molto inferiori, ma, grazie all' efficienza dei Trasporti, sono abbbastanza vicini per inondare il mercato dei loro prodotti.
A mio parere la paga minima non è la soluzione al problema "stipendi bassi", lo è far sì che si crei più lavoro e soprattutto più lavoro qualificato. Non è un mistero che in Francia o Germania c'è tutt'ora uno offerta sostenuta di lavori qualificati, tanto è vero che molti laureati italiani vi si trasferiscono, in Italia la grande maggioranza dei lavori offerti riguarda call center, fast food, rider, pulizie, insomma, tutti lavori poco qualificati.

Qui di economisti non ne abbiamo. Ma tutti noi dovremmo masticarne i fondamentali. È un auspicio.
Prendiamo un caso che sembra limite, ma non del tutto.
Una volta nelle stazioni ferroviarie c'era la figura dell'ascensorista. Come quella del facchino. ma torniamo alla prima. Una volta era presente anche negli alberghi. Nessuno poteva manovrare l'ascensore. Non i clienti. Solo l'addetto. Con una bella divisa. Ma non era una figura qualificata. In fondo basta solo capire quali bottoni schiacciare. Ci vuole tanto? Devi pagarlo tanto? Arrivato il minimo sindacale, queste figure, al limite della sussistenza, sono sparite. Prima vievano di un basso salario e di mance (come anche il facchino). Ma queste figure si sono liberate per poter fare altro. Magari pagate meglio, anche più del "minimo sindacale". Quindi viva i minimi. Ci saranno tanti licenziamenti ma anche tante opportunità.
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Re: Paga minima

Messaggioda Robyn il 15/06/2021, 21:56

Perché ci dovrebbero essere dei licenziamenti se si fa l'integrazione al minimo che non cambierebbe nulla per i datori di lavoro in fatto di costo del lavoro?
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Re: Paga minima

Messaggioda pianogrande il 15/06/2021, 22:00

Robyn ha scritto:Perché ci dovrebbero essere dei licenziamenti se si fa l'integrazione al minimo che non cambierebbe nulla per i datori di lavoro in fatto di costo del lavoro?


Perché significherebbe tenere in vita a spese dei contribuenti dei posti di lavoro improduttivi.

E il minimo garantito sarebbe anche un modo per smascherare qualcuno se "per caso" fossero invece produttivi ma sottopagati.
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