da cardif il 15/11/2009, 3:15
Vedo con piacere che, io, non scrivo troppe cavolate, dal momento che c'è chi le capisce, e le condivide pure (almeno in parte).
Avevo riportato l'episodio del pestaggio, dando per scontato che la motivazione fosse una ritorsione al ricorso vinto dai genitori del ragazzo pestato, e fosse il segno della "crociata" clericale in atto (vedi dichiarazioni di Bertone, Bagnasco, La Russa che ho riportato).
La risposta di matthelm, tra varie punzecchiature (almeno così mi sono parse) è stata: "E' incredibile non che il fatto sia accaduto perché la stupidità non ha limiti, ma è incredibile proporlo anche come ragionamento anticroce.". Poiché l'ha riproposta, cerco di analizzarne il senso.
1) non è incredibile che il fatto sia accaduto;
2) il fatto è accaduto per la stupidità dei ragazzi;
3) è incredibile che io abbia attribuito al pestaggio la motivazione sottolineata;
4) questa attribuzione di motivazione è un ragionamento anticroce.
Che dire?
La prima affermazione corrisponde al vero: il fatto è accaduto e quindi è credibile.
La seconda è una opinione: i ragazzi stupidi ogni tanto picchiano qualcuno; in questo caso, hanno picchiato per caso proprio quel ragazzo.
La terza è una valutazione: non si può credere alla mia opinione. Parere legittimo, per carità, ma non motivato; e comunque si tratta della mia opinione che, come tale, vale quanto la sua.
La quarta non la capisco. Infatti avevo già chiesto una spiegazione, che non è arrivata (è arrivata l'asserzione che "è di una tale evidenza", ma che spiegazione è?)
Ho ricordato a matthelm di avergli già posto prima delle domande (pag.9 e 13) a cui non aveva risposto (non era obbligato, ma servivano per condurre il dialogo sul filo di un ragionamento).
Ma lui ha volato alto (non so se non le ha lette o non ha voluto rispondere).
matthelm scrive ancora: "Quindi, non importa se non hai capito. Non fartene un problema."
Bè, stavolta non posso fare a meno di rispondere che il mio problema non è di capire, ma di far capire. A cui si aggiunge quest'altro: come mai non riesco a far capire? Capire, non condividere, ci mancherebbe! Anche se, forse, vale quanto ho già scritto: qualcuno legge troppo rapidamente e, più che fare osservazioni, fa affermazioni.
"Un respiro profondo....." Forse si dovrebbe fare, prima di rispondere con supponenza.
Lo scrivo per dare la mia chiave di lettura alle parole scritte, non perché mi aspetti risposte chiare e puntuali; ormai sono abituato a non averne.
A questo punto,però, mi pare che, anche qui, si possa tagliare la testa al topo (è più facile) e concludere riassumendo le due posizioni che ho percepito dagli interventi:
A) io ho fede; sono disposto a fare una crociata perché la croce rimanga laddove c'è (e non me ne frega di diritti, di sentenze di giudici che possano pure morire, e se uno si ribella lo picchio pure).
B) la croce può pure rimanere, perché non mi dà fastidio; non faccio una crociata per toglierla; però se a qualcuno non va di vedersi imposto un simbolo altrui, ha il diritto di ribellarsi; e se una Corte gli dà ragione, la sentenza va rispettata.
Questa è la mia opinione. E poiché ormai almeno io mi sto incominciando a ripetere troppo, credo di non poter più dare contributo a questa discussione.
A Franz: grazie per la precisione.
Questo forse dimostra che è un principio universale dell'Uomo, per la convivenza civile. Bè, a me basta.
A ranvit: guarda che mi hai fregato per 40 minuti (vedi in pag.1: io l'avevo mandato nei temi caldi nel mondo aggiungendoci un commento).
Saluti a tutti, cardif
Ultima modifica di
cardif il 15/11/2009, 12:11, modificato 1 volta in totale.
Ma mo' mi so' capito bene?