(
franz, concordo con le tue ultime risposte a
matthelm)
cardif, ma di che,
pinopic1 ... lo ha fatto apposta!
Semmai ciò che regolava la circolare del ministero di Giustizia per le aule giudiziarie in relazione dell’O.M. 11.11.1923, (
“Prescrivo che nelle aule d’udienza, sopra il banco dei giudici e accanto all’effige di Sua Maestà il Re sia restituito il Crocifisso, secondo la nostra tradizione. Il simbolo venerato sia solenne ammonimento di verità e giustizia. I capi degli uffici giudiziari vorranno prendere accordi con le Amministrazioni Comunali affinché quanto esposto sia eseguito con sollecitudine e con decoro di arte quale si conviene all’altissima funzione della giustizia”.) interessava l’ambito civile perché quello religioso (come hai scritto) si è sempre creduto
"depositario della "verità e giustizia" volando alto, ma molto alto, tanto da non vedere più le atrocità commesse sotto certi simboli."La Circolare Ministeriale 9 giugno 1988, n. 157 (indicata, da franz), riportando in un capoverso
“…Nulla, infatti, viene stabilito nei Patti Lateranensi relativamente all'esposizione del Crocifisso nelle scuole o, più in generale negli uffici pubblici, nelle aule dei tribunali e negli altri luoghi nei quali il Crocifisso o la Croce si trovano ad essere esposti…”, sostiene l’opinione di
incrociatore (pag. 6)
“la circolare in questione è antecedente alla sentenza della Corte Costituzionale n.203 del 1989, che per altro non si riferiva al Crocefisso (perché non esiste una Legge in Italia che imponga l'obbligo di affiggerlo), ma alla Legge di ratifica del protocollo addizionale del 1984 del Concordato del 1929 relativamente all'insegnamento religioso. Quella Sentenza è conosciuta come "pietra miliare" sulla giurisprudenza in materia di "laicità dello Stato".
http://www.giurcost.org/decisioni/1989/0203s-89.html …”Le “tradizioni” diventano leggi … dove le leggi “scarseggiano”, non nello Stato ritenuto dai più “culla di civiltà”.
Se fosse stato per i laici i monumenti buddisti in Afganistan non sarebbero stati presi a cannonate, ed in Italia i laici, finora, non hanno detto granché su tutto ciò (simboli e riti religiosi) che si proponeva alla popolazione, però quando qualcuno ci fa notare che non rispettiamo l’opinione di tutti (fosse pure di uno solo) non “mettiamolo sulla croce” o non “prendiamo cantonate” alla La Russa e compagnia bella.
Autorevolezza non autoritarismo da parte delle Autorità civili, militari e religiosi (come si usa dire per "tradizione").