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Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda gabriele il 16/06/2017, 16:54

Robyn ha scritto:la cittadinanza a punti?mica siamo alla scuola guida alla patente a punti,la cittadinanza si matura dopo un certo numero di anni ,il diritto non ammette deroghe


W il fancazzismo e a morte il merito 8-)
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda Robyn il 16/06/2017, 17:07

ma cosa c'entra il merito con la cittadinanza? sono cose diverse bisogna sapere distinguere.Ma cosa vogliono questi italiani che credono e pretendono di essere degli aristocratici?
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda pianogrande il 16/06/2017, 17:49

gabriele ha scritto:
Robyn ha scritto:la cittadinanza a punti?mica siamo alla scuola guida alla patente a punti,la cittadinanza si matura dopo un certo numero di anni ,il diritto non ammette deroghe


W il fancazzismo e a morte il merito 8-)


Il "merito" mi sembra un parametro davvero fuorviante.

Non si può certo accedere alla cittadinanza per concorso o per sentieri di carriera.

Possiamo però sicuramente parlare di requisiti.

Questi requisiti vanno fissati chiaramente e applicati rigorosamente.

Il requisito di essere nati in Italia mi sembra piuttosto importante.

Se uno che è nato in Italia, ha studiato in Italia e lavora e paga le tasse in Italia non ha diritto alla cittadinanza, direi che c'è qualcosa che non va.

Al massimo, si può mettere come requisito il tempo trascorso in Italia (esempio, dare la cittadinanza a cinque o sei anni dalla nascita e dalla residenza per evitare che qualcuno venga furbescamente a partorire in Italia.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda Robyn il 16/06/2017, 20:30

Il merito non c'entra nulla.Può accadere che prima di aver maturato la cittadinanza se ci si macchia di reati gravi ad ex reati di terrorismo ed altri reati particolarmente gravi e se si è maggiorenni,ci può essere l'espulsione,se si è minorenni il carcere minorile o istituti di rieducazione.Se invece si è maturata la cittadinanza e si è maggiorenni il trattamento è lo stesso che viene riservato al cittadino italiano di nascita che può essere la detenzione penitenziaria,domiciliare etc
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda gabriele il 17/06/2017, 9:26

pianogrande ha scritto:
Il "merito" mi sembra un parametro davvero fuorviante.



tutt'altro. Se all'immigrato clandestino dai la possibilità di entrare in un sistema sanatorio punti-lavoro nel quale è addirittura possibile ridurre gli anni di residenza per ottenere la cittadinanza, entro certi limiti, sarà più propenso a integrarsi aiutando la nazione.

C'è una cosa che sembra sfuggire. La cittadinanza per i non cittadini italiani si ottiene in vari modi. Uno di questi, forse il più comune, sono i 10 anni di residenza. Chi ha in mano un foglio di espulsione non matura nemmeno un giorno di residenza nel paese. Infatti, fra tali soggetti, coloro che attualmente risiedono in Italia sono immigrati clandestini che sono stati regolarizzati da una sanatoria o che sono arrivati da noi molto prima delle ultime leggi sull'immigrazione.
Possiamo, invece di continuare a sanare alla cazzum, per decreto, dare la possibilità di sanatoria attraverso un percorso di integrazione che metta al centro di tutto il concetto del "dare per avere"?
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda mariok il 17/06/2017, 9:36

Dei sistemi di selezione per la concessione del permesso di residenza o della nazionalità ci sono in molti altri paesi.

Negli USA per esempio, e non solo, devi sostenere un esame in cui dimostri di conoscere la storia del paese.

Così, se vinci la lotteria delle green card, ti fanno le pulci sul tuo passato e ti sottopongono ad un colloquio in seguito al quale se non sei convincente, sebbene vincitore, ti può essere rifiutato il visto di ingresso.

Ad un mio conoscente rifiutarono il visto perché si era sposato pochi mesi prima e sospettarono che fosse un matrimonio combinato.

Qualcuno dirà che sono metodi fascisti e che il diritto deve essere uguale per tutti.

Infatti, siamo il paese dei diritti, dove i doveri sono degli optional, e gli effetti si vedono.
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda Robyn il 17/06/2017, 13:34

Questi innumerevoli ostacoli a diventare cittadini italiani non servono,l'unica cosa che serve è un periodo medio lungo in cui l'immigrato vivendo in nel nostro paese realizza liberamente la sua integrazione è più una concezione libera dell'integrazione al posto di quella realizzata ad ostacoli, che in realtà mina alla radice il diritto.L'unico punto fermo è che l'immigrato non commetta reati gravi e che sà che la costituzione dice cose ben precise.Non è ammessa la sharia non sono ammessi ostacoli a vivere all'occidentale,il diritto è uniforme.In merito ai diritti più che ai doveri è un'altra leggenda metropolitana.La nostra è una costituzione che nella prima parte è la più liberale d'europa così come è una leggenda metropolitana il buonismo
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda gabriele il 17/06/2017, 15:32

Robyn, ti sfugge una cosa. Qui si parla di immigrazione irregolare. Cioè di persone di altre nazioni che sono entrate nel nostro territorio illegalmente.
Si parla del loro destino futuro perché, come ampiamente discusso, per la maggior parte di loro non c'è modo di rimpatriarli.
La domanda successiva che si è posto anche mariok e che dovrebbero porsela anche i politici é: di tutta questa gente che arriva illegalmente e che riusciamo a mandare a casa, cosa ne facciamo?

Abbiamo compreso che non stiamo discutendo di immigrazione in generale ma solo di quella illegale?
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda Robyn il 17/06/2017, 15:52

la cosa dovrebbe essere più semplice.Dal momento in cui c'è la regolarizzazione parte il periodo in cui si matura la cittadinanza che in genere dura 10 anni
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda mariok il 28/06/2017, 14:00

“La situazione può precipitare”

Ohibò! Sta a vedere che se ne sono accorti?

A me sembra che 'sto Minniti sia un parolaio come tutti gli altri.

“La situazione può precipitare”. Minniti inverte la rotta dell’aereo e cancella gli impegni negli Usa
Le ipotesi: allestire minitendopoli e utilizzare le caserme. Pressioni su Bruxelles. In serata vertice con il premier Gentiloni
ANSA

Pubblicato il 28/06/2017
GRAZIA LONGO
ROMA

Un dietrofront aereo più eloquente dei numeri e della difficoltà a reperire le strutture di accoglienza. Negli ultimi 4 giorni sono state salvate 10.500 persone nel Mediterraneo, dai sindaci non sempre c’è disponibilità ad ospitarli sul proprio territorio, ma la conferma che l’emergenza migranti sia oramai esplosiva è il rientro immediato in Italia del ministro dell’Interno.


Anzi, più che di un rimpatrio si è trattato di un’inversione di rotta dell’aereo che stava trasportando Marco Minniti e il suo staff a Washington, per alcuni incontri istituzionali. Durante il volo verso la capitale degli Stati Uniti, il titolare del Viminale ha esaminato i dati allarmanti degli ultimi sbarchi e ha iniziato a valutare l’ipotesi della marcia indietro. Ma la decisione definitiva è maturata durante lo scalo tecnico in Islanda: aggiornato al telefono sulle ultime cifre dell’esodo dalla Libia, ieri pomeriggio ha preferito abbandonare il viaggio e tornare.

Lunedì uno sbarco nel Ragusano


Il ministro non ha fatto in tempo ad atterrare a Roma e ha subito chiesto e ottenuto un incontro urgente con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Perché è evidente che, sia sul piano nazionale sia su quello internazionale - soprattutto per fare pressioni su Bruxelles -, occorre un impegno diretto da parte del governo. Molti e spinosi i temi sul tavolo del confronto tra il premier e Marco Minniti. Doppio il fronte di preoccupazioni per quest’ultimo. Da un lato, quello esterno relativo al traffico di esseri umani in corso in Libia. Dall’altro, un capitolo interno di questioni sul tappeto, dal rapporto politico con i sindaci (in particolare quelli della Lega Nord) alla gestione del problema in modo da evitare che la realtà degeneri com’è avvenuto ieri con l’invasione dell’autostrada tra Catania e Gela, da parte dei migranti del Cara di Mineo.

La situazione è davvero al limite, finora sono sbarcati sulle nostre coste 70 mila migranti, e, considerato che si registra il 26 per cento in più degli arrivi del 2016 (anno in cui arrivarono 180 mila persone ) la stima entro la fine dell’anno si aggira intorno ai 230 mila sbarchi.

Al momento ci sono 90 mila persone pronte a partire dalla Libia nei prossimi tre mesi che sono i più comodi, per le condizioni climatiche e del mare, alla traversata di chi parte verso la terra promessa.

Immigrazione, Renzi: “Numeri non sostenibili. Non li reggiamo”

ANSA

Ma la questione principale, al di là dei numeri, è la sempre maggiore complessità nella sistemazione degli extracomunitari sul nostro territorio nazionale. All’esame del ministro ci sono due ipotesi: delle mini tendopoli (due per provincia in modo da non creare dei ghetti, sempre nell’ottica della distribuzione equa e diffusa) al ricorso alle caserme. Non solo: si procederà a una verifica della potenzialità di accoglienza di tutti gli edifici pubblici in disuso, dalle scuole ai capannoni utilizzati in passato come magazzini.

Mentre sui numeri si dovrà aprire una nuova discussione a livello politico. A dicembre tra il Viminale e l’Anci la quota di accoglienza era stata fissata a 200 mila unità e un eventuale aumento sarà concordato con l’associazione dei Comuni. Fino ad oggi non c’è stata la necessità, ma il numero delle persone accolte si sta pericolosamente avvicinando a quota 200 mila, anzi è destinato a sfiorare i 230 mila e, dunque, non è escluso che nei prossimi giorni ci sia un’iniziativa da parte del ministro in questo senso.

Il piano d’emergenza, inoltre, prevede altri due punti. Uno riguarda l’intensificazione della collaborazione con la guardia costiera libica, formata da nostro personale e dotata di 10 motovedette ristrutturate dall’Italia, e la guardia libica di frontiera, lungo i 5 mila chilometri al confine con Ciad e Nigeria. L’altro si concentra una maggiore collaborazione a livello europeo per stabilire che chi soccorre in mare deve poi farsi carico anche dall’accoglienza. L’obiettivo del Viminale, insomma, è che anche Spagna, Francia, Malta, ma anche Olanda e Irlanda dopo aver recuperato in mare i migranti facciano la loro parte e li accompagnino sul loro territorio invece che sulle nostre coste meridionali.

Questa possibilità rappresenterebbe sicuramente un punto di svolta, quanto mai prezioso quindi una presa di posizione chiara e inequivocabile da parte del presidente del Consiglio. Un suo intervento in questa direzione avrebbe certamente un peso specifico importante per cambiate le carte in tavola.

Anche perché il tema diviene ogni giorno più urgente. Soprattutto per la distanza sempre più ravvicinata tra veri e propri esodi. Mentre finora si era infatti registrato un picco ogni due settimane, negli ultimi sette giorni non si è potuto tirare un attimo di respiro. Nel weekend di Pasqua, per fare un esempio, arrivarono in Italia 8700 persone, due settimane dopo quasi 4 mila. E sinora c’erano sempre state due settimane di tempo per trovare una sistemazione ai profughi.

Ora però la situazione è al limite. E c’è più di un campanello d’allarme di cui si deve tenere conto. A partire dalla Libia, dove i trafficanti di esseri umani dimostrano un’organizzazione logistica sempre superiore e sono diventati un’industria economica che produce milioni di euro. Fino al nostro Paese, dove serpeggia il timore che a breve possa verificarsi un episodio che esasperi ulteriormente gli animi. Da un incidente in mare (più di un’ecatombe si è verificata negli ultimi anni) a una rivolta di cittadini che non vogliono convivere con i profughi, il rischio di un brutto imprevisto è dietro l’angolo.
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