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Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 10/12/2008, 12:39

pinopic1 ha scritto:Bene l'Olanda, mi piace. Quindi niente finanziamenti pubblici alle scuole private non speciali. Alle scuole speciali per rispetto della libertà di religione o di ideologia o di filosofia educativa (che è legata ad una filosofia della vita altrimenti si tratterebbe di un metodo liberamente praticabile nella pubblica). E immagino nella stessa misura per tutte le confessioni religiose e filosofie, tutte quindi a loro volta sullo stesso piano. E' chiaro che non siamo in Italia e che si tratta di una concezione assolutamente laica.

Non è chiara l'ultima frase. Cioè è chiaro che l'Italia non è l'Olanda ma è altrettanto chiaro che sta a noi migliorare, adottando le leggi piu' adeguate al fine di migliorare. La concezione laica qui non c'entra, anzi rifiutandosi di finanziare pienamente le scuole parificate (private) come fanno in Olanda, solo perché in buona parte religiose, si dimostra che lo Stato nostro non ha una visione laica ed è ancora vincolato a guerre di religione.

pinopic1 ha scritto:Per quanto riguarda la legge della domanda e dell'offerta penso che nella sostanza in condizioni normali il risultato è molto prossimo alla versione banalizzata. Nella realtà quotidiana categorie professionali numerose hanno condizioni economiche inferiori a quelle di categorie professionali meno numerose (a meno che non siano protette dall'appartenenza ad una corporazione). All'interno di ogni categoria si realizza poi la selezione dei migliori . Gli economisti sono complessivamente, come categoria, meglio pagati dei laureati in Lettere che si dedicano all'insegnamento. Non credo che cambierebbe questa realtà con la privatizzazione della scuola. Dipende anche dai maggiori profitti che la scuola può attendersi assumendo quello più bravo invece di quello così così. Insomma c'è un limite alla produttività di un insegnante oltre il quale non conviene investire un centesimo in più. Questo limite è più elevato per un economista o per un ingegnere o semplicemente un tecnico delle materie plastiche.
In più si realizzerebbe una sperequazione sulla base delle materie d'insegnamento: certe competenze sono più "rare" di altre.

Chiaro, su questo hai ragione ma a mio avviso non consideri che la categoria insegnanti in Italia è numerosa per effetto di una distorsione della domanda e dell'offerta dovuta all'assenza del settore privato. Medici, architetti, avvocati ed economisti sono regolati, come volume totale di coloro che possono effettivamente lavorare, da meccanismi di mercato. Questo perché o un settore è totalmente soggetto al mercato oppure è misto (una parte privata ed una pubblica, come per la medicina). Nel caso educativo invece la stragrande maggioranza del settore scolastico è pubblico (tranne l'università, che per 1/3 è di fonte privata) e potenzialmente "garantito". Questo genera una sovrabbondanza di offerta, mentre la domanda è dimuita, a causa del calo delle nascite. La sovrabbondanza di offerta fa si che si propongano persone (con la speranza di pentrare in un mondo lavoratovo "protettto") che non sono all'altezza del compito.

Sui profitti che possiamo attenderci da un sistema scolastico, non è la "scuola" che li valuta ma il "sistema paese" e per tanto esso affida all'educazione le risorse giuste, facendo attenzione che vadano agli insegnanti migliori. Da noi la scuola è sotto finanziata ed ha un organico eccessivo, che per una certa percentuale (che non so e non posso stimare) non è nemmeno all'altezza e non viene selezionato adeguatamente. Il risultato lo vediamo nei test PISA degli studenti italiani, comparati a quelli degli altir paesi. Un sistema misto, pubblico e privato, con finanziamento e controllo dello stato potrebbe migliorare la situazione? Questo il tema da discutere, non altri su preti e suore.
Per me si', puo' migliorare la situazione, ma la discussione è lunga e va affrontata gradualmente.
Questo post è già troppo lungo.

Ciao,
Francesco
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda Robyn il 10/12/2008, 13:09

Caro Paghega,io credo che non vada bene ne la posizione della chiesa ne quella strettamente laica.Generalmente succede che le due parti si contrappongono facendosi da contraltare l'un l'altra.Prendiamo ad esempio la proposta francese sulla depenalizzazione dell'omosessualità.La Francia in modo sacrosanto e giusto ha detto che bisogna depenalizzare l'omosessualità a livello internazionale e spero che si faccia presto,ma allo stesso tempo questa proposta conteneva il matrimonio per chi ha orientamenti sessuali differenti dal comune.Se la Francia ha detto un totale si la chiesa ponendosi come contraltare a detto un totale no perche la proposta conteneva il matrimonio.Quindi se la proposta francese và bene per depenalizzare e concedere i diritti civili non và bene per il matrimonio,il no della chiesa non và bene per la depenalizzazione e i diritti civili.Quindi si tratta di scindere entrambe le posizioni separare le parti buone da quelle cattive di entrambe le posizioni unire le parti buone di entrambe le posizioni ,scartare quelle cattive di entrambe le posizioni.Così vale per ogni tema su cui c'è scontro.Ci si chiede ,se si concedono i diritti civili e l'eredità con il diritto comune che cosa cambia se quest'ultimi non possono sposarsi in chiesa?Niente .Vorrei chiedere a Parietti che cosa ne pensa di cellule staminali adulte,fine vita,sulle modifiche al diritto comune etc, .Comunque quando c'è divisione da entrambe le parti ,laica e cattolica, queste divisioni equivalgono a missili che partono da entrambe le postazioni e che da terra bisogna scindere con altri missili Ciao Robyn
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pagheca il 10/12/2008, 13:32

Caro Robyn,
mi piacerebbe rispondere al tuo post prima o poi ma penso che sia un po' fuori tema qui dove si parla di scuola. Forse sarebbe meglio spostarlo da qualche altra parte? Fammi sapere via messaggio privato se lo fai. Grazie,
pagheca
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pierodm il 10/12/2008, 13:43

Essendo diventato, per l'occasione, una specie di convitato di pietra, colgo il vantaggio che ne deriva e a mano a mano faccio il punto del dibattito.
Mi sembra che sia un dialogo tra sordi - ad essere sinceri, un dialogo tra una parte che cerca di spiegarsi i tutti i modi possibili, e un'altra parte sorda.
Per parte mia, ho detto con il massimo per me possibile di chiarezza quello che penso.

Sono stimolato, invece, ad approfondire un concetto, che è tornato alla ribalta più volte nella seconda fase del dibattito, e che salta fuori spesso anche in altre discussioni: la "generalizzazione".

- Personalmente, ho accusato qualcuno di generalizzazione molto raramente - anzi, ad occhio e croce, mi sembra di non averlo fatto mai.

- Credo infatti che una generalizzazione vera e propria sia un'eccezione, una cosa rara, oltre che nella gran parte dei casi cosa platealmente stupida e falsa. In questi casi ciò che prevale è appunto la stupidità, più che la necessità di mettere in evidenza la caratteristica della "generalizzazione".

- Normalmente, invece, nei discorsi viene scambiata per generalizzazione il semplice uso del sostantivo plurale o collettivo, o la categoria logica dell'astrazione - i tedeschi, la gente, i dirigenti del PD, il capitalismo italiano.
Con questo tipo di termini e di categorie logiche non si vuole generalizzare, ma semplicemente indicare una caratteristica prevalente, o un tratto comune a una parte abbastanza consistente di un gruppo tale da costituire un fattore importante ai fini del giudizio.
E' chiaro che ciò fa parte di un codice comunicativo, che dev'essere condiviso: ma è un codice che è effettivamente condiviso, e da molto tempo, e che dunque dovrebbe far parte integrante del nostro modo di pensare e di parlare.
Anzi, diciamo che una parte stessa della nostra cultura si basa su questa capacità di astrazione e di speculazione, senza le quali saremmo rimasti a forme "d'intelligenza" e di comunicazione ancestrali.
Mi viene in mente la storiella del cinese che va a comprare un'automobile, portandosi un sacchetto. Quando gli viene comunicato il prezzo, mette la mano nel sacchetto e comincia a contare: una lila, due lile, tle lile, quattlo lile ...
Adesso è una barzelletta, ma un tempo era la norma: prima che qualcuno inventasse i titoli di credito e gli assegni, per esempio.
Ecco, certe figure comunicative sono come un assegno: uno, con un valore plurale, dato dalla cifra che c'è scritta sopra.

- Quindi, nel momento in cui uno dice i tedeschi, i preti, i romani, o i dirigenti del PD, o il capitalismo italiano, non sta dicendo che TUTTI i tedeschi, TUTTI i preti, etc fanno o sono così o cosà, ma sta dicendo un'altra cosa, e non è lecito per nessuno far finta di non capire, e mettere di mezzo l'accusa di "generalizzare".
Si tratta invece dell'indicazione di una caratteristica che riguarda un numero sufficiente di tedeschi, di preti, di romani, etc, tale da pesare significativamente nel delineare la rispettiva identità o comportamento, o cultura, o abitudini, etc., di tedeschi, preti, romani ...
E' ovvio che siamo in presneza di un'opinione - almeno nella maggioranza dei casi - o di un punto di vista, dal quale "può sembrare" che quella determinata caratteristica abbia un particolare peso: di questo si deve discutere, semmai, o magari della capacità di chi giudica di interpretare correttamente ciò che vede, ma non ha senso invocare (direi capziosamente) il reato di "generalizzazione".

- Ci sono tuttavia casi nei quali si emettono giudizi complessivi verso una determinata situazione, che è lecito definire come "generalizzazione".
Se io dico, per esempio, che la Sicilia è governata dalla mafia, sicuramente generalizzo. Ma perché? In che senso?
Perché intendo dire che - pur dando per scontato che moltissimi siciliani non sono affatto mafiosi, e anzi sono dei veri e propri eroi che la mafia la soffrono e la combattono per come possono - il destino politico, le scelte, la natura politica stessa dell'isola è in definitiva decisa dalla presenza e dalla volontà della mafia.
Si tratta quindi di una generalizzazione consapevole, che può essere discussa e contestata, ma non accusata di una volontà denigratoria, o preconcetta, o malata di superficialità, e tanto meno accomunata al razzismo o ad altre forme di prevaricazione.

Insomma, alla fine, quello che conta in un dibattito, anche polemico, è entrare nel merito, più che appiccicare etichette.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pinopic1 il 10/12/2008, 14:32

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Bene l'Olanda, mi piace. Quindi niente finanziamenti pubblici alle scuole private non speciali. Alle scuole speciali per rispetto della libertà di religione o di ideologia o di filosofia educativa (che è legata ad una filosofia della vita altrimenti si tratterebbe di un metodo liberamente praticabile nella pubblica). E immagino nella stessa misura per tutte le confessioni religiose e filosofie, tutte quindi a loro volta sullo stesso piano. E' chiaro che non siamo in Italia e che si tratta di una concezione assolutamente laica.

Non è chiara l'ultima frase. Cioè è chiaro che l'Italia non è l'Olanda ma è altrettanto chiaro che sta a noi migliorare, adottando le leggi piu' adeguate al fine di migliorare. La concezione laica qui non c'entra, anzi rifiutandosi di finanziare pienamente le scuole parificate (private) come fanno in Olanda, solo perché in buona parte religiose, si dimostra che lo Stato nostro non ha una visione laica ed è ancora vincolato a guerre di religione.


Ciao,
Francesco


Mi pare che in Olanda non finanzino le scuole private in quanto scuole private per avere concorrenza tra pubblico e privato. Finanziano le scuole in vario modo "confessionali" in obbedienza al principio di libertà di religione e più in generale di scelte di vita. E fra le scuole religiose non credo abbiano una preferenza per qualche religione in particolare. Per me mettere tutte le religioni sullo stesso piano è laicità.
Mi piacerebbe anche sapere se nella scuola pubblica è previsto l'insegnamento della religione luterana o di quella cattolica o altra religione.

Come hai scritto le scuole private non caratterizzate da una particolare esigenza confessionale, ideologica, filosofica non ricevono finanziamenti.

Però non hai specificato in che misura le scuole speciali vengono finanziate e al momento non sappiamo in base a quali criteri la commissione che vigila stabilisce l'idoneità delle scuole a ricevere i finanziamenti e quali condizioni vengono poste.

Il nostro stato contro il Vaticano ha fatto ben altre guerre di religione quando ancora si chiamava "stato liberale" e non c'erano in giro comunisti e socialisti e "laicisti". Altro che qualche centinaio di milioni di finanziamento. E non si pensava neanche per sogno di dedicare 8 per mille o di esentare dal pagamento di qualche tassa.
Senza l'intervento dell'uomo mandato dalla provvidenza forse oggi non faremmo queste discussioni.

Per la seconda parlavo dei profitti che giustamente può attendersi l'imprenditore che investe in una scuola privata.
E allora c'è da aggiungere che come tu giustamente dici sarà il sistema paese a giudicare la qualità del prodotto. Ma non potrà farlo nel momento dell'uscita dalla fabbrica. Qui si tratta di un prodotto che si può apprezzare o disprezzare nel medio lungo periodo. E a quel punto sarà anche difficilissimo attribuire meriti o colpe a questa o quella azienda scolastica, ma al sistema nel suo complesso. Il singolo imprenditore del settore ha quindi una maggiore libertà, rispetto a chi fabbrica automobili per esempio, di pensare primariamente al suo tornaconto immediato; è sufficiente non sbracare del tutto (scusa l'espressione poco colta, ma mi evita di fare discorsi più lunghi e rende bene l'idea).
Ultima modifica di pinopic1 il 10/12/2008, 14:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 10/12/2008, 14:42

pierodm ha scritto:Mi sembra che sia un dialogo tra sordi - ad essere sinceri, un dialogo tra una parte che cerca di spiegarsi i tutti i modi possibili, e un'altra parte sorda.
[...]
- Quindi, nel momento in cui uno dice i tedeschi, i preti, i romani, o i dirigenti del PD, o il capitalismo italiano, non sta dicendo che TUTTI i tedeschi, TUTTI i preti, etc fanno o sono così o cosà, ma sta dicendo un'altra cosa, e non è lecito per nessuno far finta di non capire, e mettere di mezzo l'accusa di "generalizzare".

Benvenuto tra i sordi, Piero.
Vedi, se uno dicesse "i tedeschi sono piu' intelligenti" (o piu' stupidi) potrei capire il tuo discorso assolutorio.
È un modo di dire, quel "i" che non equivale al categorico "tutti". Hai ragione.
Tuttavia Pagheca si è spiegato benissimo ed oltre a parlare di un generico "preti" ha spiegato il perché della sua categorizzazione, quando ha parlato della loro posizione sul sesso (posizione in senso figurato, intendo, non fisica).
Siccome la Chiesa in quel modo la pensa e loro aderiscno alla Chiesa, non c'è scampo. Sei prete? Sei pericoloso!
C'è spazio quindi solo per preti pentiti, che equivalgono a ebrei che rinnegano, negri che si schiariscono, zingari che si comprano la casa e vanno a lavorare in fabbrica. Senza dissociazione, il marchio rimane infamante. Punto.

Specificando e chiarendo, lui è stato esplicito ed è chiaro dal suo discorso convinto che "i" è "tutti", senza possibilità di distinguo e di eccezioni. Ed hai ragione allora a dire che solo un sordo puo' non capire. Ma come dicevo: benvenuto! :-)
Tu qualche distinguo lo hai fatto, anche se mi ricorda il caso di quelli che dicono che il loro migliore amico d'infanzia era un nero. Come se questo costituisse una automatica assoluzione dalla eventuale critica di razzismo.
Comunque non so se hai notato la discussione ora si sta per fortuna spostando su filoni piu' interessanti.
Ma ognuno ovviamente segue la pista che piu' gli piace.

Saluti,
Franz
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 10/12/2008, 14:53

pinopic1 ha scritto:Mi pare che in Olanda non finanzino le scuole private in quanto scuole private per avere concorrenza tra pubblico e privato. Finanziano le scuole in vario modo "confessionali" in obbedienza al principio di libertà di religione e più in generale di scelte di vita. E fra le scuole religiose non credo abbiano una preferenza per qualche religione in particolare. Per me mettere tutte le religioni sullo stesso piano è laicità.
Mi piacerebbe anche sapere se nella scuola pubblica è previsto l'insegnamento della religione luterana o di quella cattolica o altra religione.

Come hai scritto le scuole private non caratterizzate da una particolare esigenza confessionale, ideologica, filosofica non ricevono finanziamenti.

Però non hai specificato in che misura le scuole speciali vengono finanziate e al momento non sappiamo in base a quali criteri la commissione che vigila stabilisce l'idoneità delle scuole a ricevere i finanziamenti e quali condizioni vengono poste.

Non ho scritto io ma ho citato wikipedia, che tra l'altro ricorda che "Secondo le statistiche del 2006, il 27,0% è di fede cattolica, 15,7% protestante e il 5,8% di fede musulmana." e che un buon 50% dichiare di non appartenere a fedi religiose.
In che misura, chiedi? da quello che ho letto sulla scheda, nella stessa misura in cui si finanzia la scuola pubblica. ("Le scuole speciali ricevono dal governo il medesimo trattamento finanziario delle scuole pubbliche").

In rete trovo anche:
Il sistema scolastico nei Paesi Bassi: situazione attuale e prospettive future

In tal modo si delinea l'attuale sistema scolastico olandese, che vede prevalere le scuole private cattoliche e protestanti in numero pressochè pari fra loro, a fronte di un numero ridotto di scuole private non confessionali, di scuole di altre religioni (soprattutto musulmane, ma anche indù) il cui numero è in crescita, oltre ovviamente a scuole pubbliche comunali. L'art. 23 della Costituzione assicura la libertà di insegnamento e consente di creare liberamente scuole senza preventiva approvazione dell'autorità pubblica, con costi interamente sostenuti dallo Stato che però ne regola il funzionamento 2. Il sistema è caratterizzato da decisioni politiche centralizzate e amministrazione decentrata ai Comuni e alle Province. La scelta di una scuola da parte dell'utenza avviene più che sulla base di considerazioni religiose o filosofiche, valutandone la qualità rispetto alle altre.
da: http://www.gildaprofessionedocente.it/p ... gina10.htm

Ciao,
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pagheca il 10/12/2008, 15:14

franz ha scritto:
pierodm ha scritto:Mi sembra che sia un dialogo tra sordi - ad essere sinceri, un dialogo tra una parte che cerca di spiegarsi i tutti i modi possibili, e un'altra parte sorda.
[...]
- Quindi, nel momento in cui uno dice i tedeschi, i preti, i romani, o i dirigenti del PD, o il capitalismo italiano, non sta dicendo che TUTTI i tedeschi, TUTTI i preti, etc fanno o sono così o cosà, ma sta dicendo un'altra cosa, e non è lecito per nessuno far finta di non capire, e mettere di mezzo l'accusa di "generalizzare".

Benvenuto tra i sordi, Piero.
Vedi, se uno dicesse "i tedeschi sono piu' intelligenti" (o piu' stupidi) potrei capire il tuo discorso assolutorio.
È un modo di dire, quel "i" che non equivale al categorico "tutti". Hai ragione.
Tuttavia Pagheca si è spiegato benissimo ed oltre a parlare di un generico "preti" ha spiegato il perché della sua categorizzazione, quando ha parlato della loro posizione sul sesso (posizione in senso figurato, intendo, non fisica).
Siccome la Chiesa in quel modo la pensa e loro aderiscno alla Chiesa, non c'è scampo. Sei prete? Sei pericoloso!
C'è spazio quindi solo per preti pentiti, che equivalgono a ebrei che rinnegano, negri che si schiariscono, zingari che si comprano la casa e vanno a lavorare in fabbrica. Senza dissociazione, il marchio rimane infamante. Punto.

Specificando e chiarendo, lui è stato esplicito ed è chiaro dal suo discorso convinto che "i" è "tutti", senza possibilità di distinguo e di eccezioni. Ed hai ragione allora a dire che solo un sordo puo' non capire. Ma come dicevo: benvenuto! :-)
Tu qualche distinguo lo hai fatto, anche se mi ricorda il caso di quelli che dicono che il loro migliore amico d'infanzia era un nero. Come se questo costituisse una automatica assoluzione dalla eventuale critica di razzismo.
Comunque non so se hai notato la discussione ora si sta per fortuna spostando su filoni piu' interessanti.
Ma ognuno ovviamente segue la pista che piu' gli piace.

Saluti,
Franz


Franz, non ti sembra di esagerare? E' diventata una fissazione la tua? Sinceramente e' difficile sopportare questo clima di continui e ripetuti attacchi. E' cosi' difficile capire quello che intendo? Fai parte della redazione e scrivi buona parte dei messaggi che girano su questo forum: visto che le mie opinioni sono oggetto di sistematico attacco vi saluto, cari amici.

Grazie a dio :) internet e' vasta abbastanza per trovare un luogo dove la gente ti rispetta.

saluti,
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pinopic1 il 10/12/2008, 15:23

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Mi pare che in Olanda non finanzino le scuole private in quanto scuole private per avere concorrenza tra pubblico e privato. Finanziano le scuole in vario modo "confessionali" in obbedienza al principio di libertà di religione e più in generale di scelte di vita. E fra le scuole religiose non credo abbiano una preferenza per qualche religione in particolare. Per me mettere tutte le religioni sullo stesso piano è laicità.
Mi piacerebbe anche sapere se nella scuola pubblica è previsto l'insegnamento della religione luterana o di quella cattolica o altra religione.

Come hai scritto le scuole private non caratterizzate da una particolare esigenza confessionale, ideologica, filosofica non ricevono finanziamenti.

Però non hai specificato in che misura le scuole speciali vengono finanziate e al momento non sappiamo in base a quali criteri la commissione che vigila stabilisce l'idoneità delle scuole a ricevere i finanziamenti e quali condizioni vengono poste.

Non ho scritto io ma ho citato wikipedia, che tra l'altro ricorda che "Secondo le statistiche del 2006, il 27,0% è di fede cattolica, 15,7% protestante e il 5,8% di fede musulmana." e che un buon 50% dichiare di non appartenere a fedi religiose.
In che misura, chiedi? da quello che ho letto sulla scheda, nella stessa misura in cui si finanzia la scuola pubblica. ("Le scuole speciali ricevono dal governo il medesimo trattamento finanziario delle scuole pubbliche").

In rete trovo anche:
Il sistema scolastico nei Paesi Bassi: situazione attuale e prospettive future

In tal modo si delinea l'attuale sistema scolastico olandese, che vede prevalere le scuole private cattoliche e protestanti in numero pressochè pari fra loro, a fronte di un numero ridotto di scuole private non confessionali, di scuole di altre religioni (soprattutto musulmane, ma anche indù) il cui numero è in crescita, oltre ovviamente a scuole pubbliche comunali. L'art. 23 della Costituzione assicura la libertà di insegnamento e consente di creare liberamente scuole senza preventiva approvazione dell'autorità pubblica, con costi interamente sostenuti dallo Stato che però ne regola il funzionamento 2. Il sistema è caratterizzato da decisioni politiche centralizzate e amministrazione decentrata ai Comuni e alle Province. La scelta di una scuola da parte dell'utenza avviene più che sulla base di considerazioni religiose o filosofiche, valutandone la qualità rispetto alle altre.
da: http://www.gildaprofessionedocente.it/p ... gina10.htm

Ciao,
Franz


Grazie per il link alla Gilda le cui altre 11 pagine ti sconsiglio di leggere altrimenti ti arrabbi e poi te la prendi con tutti gli insegnanti italiani.
Nella pagina che hai segnalato (o segnala Wikipedia) è interessante leggere il percorso storico che ha portato all'assetto attuale. Non sarebbe per niente male analizzare il nostro percorso storico.

Comunque nella pagina che hai segnalato c'è pure questo:

A giudizio del prof. Cimbalo l'insieme di regole poste dallo Stato alle scuole private finanziate con denaro pubblico, non tutela la vocazione confessionale delle stesse, tant'è vero che sempre più spesso esse si qualificano come "scuole cristiane". E' evidente che in un contesto del genere il finanziamento pubblico rischia di violare la libertà di iniziativa scolastica privata. Tanto più che mentre non esiste più una zonizzazione definita delle aree a prevalenza di una delle confessioni tradizionali, le comunità straniere restano molto compatte ed ovviamente istituiscono scuole proprie.

La perdita di identità confessionale delle scuole private olandesi unita alla progressiva secolarizzazione della società ha accelerato la creazione di "ghetti" ed il tentativo compiuto nel 1986 di dirottare nelle scuole "olandesi" gli alunni stranieri, è sostanzialmente fallito a causa della politica di assimilazione che in queste scuole veniva compiuta nei loro confronti. L'ulteriore reazione è stata la nascita di scuole integraliste arabe, turche o indù da un lato e il sorgere del movimento xenofobo guidato da Pim Fortuyin dall'altro. In conclusione la società olandese e di riflesso il suo sistema scolastico si trovano di fronte ad un bivio: o aumenta la conflittualità sociale oppure si torna alle pratiche consociative.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 10/12/2008, 15:27

pagheca ha scritto:Franz, non ti sembra di esagerare? E' diventata una fissazione la tua? Sinceramente e' difficile sopportare questo clima di continui e ripetuti attacchi. E' cosi' difficile capire quello che intendo? Fai parte della redazione e scrivi buona parte dei messaggi che girano su questo forum: visto che le mie opinioni sono oggetto di sistematico attacco vi saluto, cari amici.

Grazie a dio :) internet e' vasta abbastanza per trovare un luogo dove la gente ti rispetta.

saluti,
pagheca

Vai pure dove vuoi caro amico.
Sei liberissimo. O stai facendo la classica sceneggiata per sentiriti dire "no.... rimani... non ci lasciareeee!".
Qui nessuno ha sposato l'altro e se non sei in grado di sostenere le critiche che voglio farti per le idee che sostieni non posso certo trattenerti. Certo, per te sarebbe molto meglio criticare gli altri (preti e suore) senza subire critiche (che per lesa maestà diventano "attacchi") ma la vita non è cosi' e nell'agorà si critica e si è criticati.
Io quando vendo criticato (e capita spesso) non dico "me ne vado" come un bambino.
Peccato, comunque. In ogni caso, preti a parte, ci hai dato ottimi spunti.
Puoi continuare a farlo ma dipende da te, se sei adulto.

Ciao,
Franz
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