Evidentemente non hai capito come funziona.
Quali che siano le cause di questa tragedia, noi (come paese) ci mettiamo l'ultimo pezzo.
Li mettiamo parcheggiati in un centro di accoglienza, poi nella stragrande maggioranza dei casi gli neghiamo lo status di rifugiati, li teniamo ancora un po' nei cosiddetti centri di identificazione ed espulsione e poi li "allontaniamo" con un foglio di via che gli intima di lasciare il paese entro x giorni.
In molti casi ci pensano loro a darsi alla macchia prima che tutto il processo sia concluso.
In altri termini, li prendiamo dai loro gommoni per farne dei clandestini, gente cioè che ufficialmente non esiste, sta illegalmente nel nostro paese, che non può lavorare se non a nero e che deve vivere alla macchia in quanto, essendo "irregolare", è sempre ricattabile.
E' un modo di procedere che non ha nulla di definibile con parole tipo accoglienza, integrazione o altre baggianate del genere.
E' solo una grandissima ipocrisia ed un comportamento da irresponsabili per le evidenti implicazioni che una tale diffusa illegalità non può non avere sulla sicurezza e sul futuro di questo paese.
Possiamo discutere quanto vogliamo su cosa fare per fermarli prima che arrivino, su tutto quello che si dovrebbe fare ma non si fa "per aiutarli nei loro paesi".
Intanto arrivano, stanno qui e diventano sempre di più. E noi facciamo finta che il problema non esiste, semplicemente li "cancelliamo" con un ridicolo pezzo di carta che li mette fuori legge.