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L'Italia e la questione Euro

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda pianogrande il 23/12/2014, 20:25

flaviomob ha scritto:In Germania c'è soprattutto rigore morale; noi, in questo, siamo buoni ultimi.


Non accettiamo nessun tipo di rigore (e di regole).
Questo è il nostro problema più grosso.

Lo status symbol più figo è l'impunità.
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda ranvit il 24/12/2014, 9:08

Flavio: In Germania c'è soprattutto rigore morale; noi, in questo, siamo buoni ultimi.

Pianogrande: Non accettiamo nessun tipo di rigore (e di regole).
Questo è il nostro problema più grosso.
Lo status symbol più figo è l'impunità.


Leggere prego:
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/ ... d=AB82cCVC


IL CASO ITALIA E LE STRINGHE TEDESCHE DI EUROPA E BCE

di Roberto Napoletano24 dicembre 2014

.....altrettanto gravi, che appartengono alla parte malata della finanza anglosassone e alle sue appendici tedesche ugualmente malate (non erano aiuti di Stato le centinaia e centinaia di miliardi che il Tesoro americano e il bilancio pubblico tedesco hanno sborsato per salvare le loro banche piene di buchi?) e a una cattiva regolamentazione dei mercati finanziari globali che sopravvive a tutto e tutti (dove è la nuova Bretton Woods?). Per non parlare di quel nazionalismo germanico ricorrente ammantato, di volta in volta, dietro questa o quella regola europea, che impedisce nei fatti di realizzare gli Stati Uniti d'Europa e di attuare l'idea solidaristica e ambiziosa che
di Roberto Napoletano - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/RZ2fVA
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda pianogrande il 24/12/2014, 11:36

Sì, s'.
Continuiamo a consolarci (e giustificarci) coi difetti degli altri.

La Merkel è cattiva e i tedeschi sono furbi e imbrogliano anche loro.

La troika si chiama così perché....

Inoltre, non ci facciamo comandare da nessuno e quindi rivogliamo la nostra sovranità (nostra o di chi ci ha rovinato e vuole continuare a rovinarci?).

E potrei continuare intanto che il debito aumenta impunemente (per chi lo fa).
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda ranvit il 24/12/2014, 12:39

Perché meravigliarsi di tanta ostilità antiitaliana? :cry:
Non è forse sempre stato cosi' nei secoli, vergogna! :oops:
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda franz il 24/12/2014, 14:18

ranvit ha scritto:Leggere prego: ...

Letto, grazie.
Un editoriale decisamente insulso, che dice e non dice, un colpo al cerchio ed uno alla botte, linguaggio vago, piu' da politico "paraculo" che da direttore di un giornale economico. Confonde lo shock episodico del 2008 che colpi' usa, germania, olanda, francia ed altre (economie che francia e italia a parte si sono già riprese) con la situazione italiana che invece è strutturale (produttività che ristagna da 15 anni). Dice almeno cose chiare sull'euro ma dîmostra che la linea politica del quotidiano di confindustria è prevalentemente filogovernativa, indipendentemente da chi sia al governo.
In fondo basta che non siano tagliati i sussidi alle imprese (che fine ha fatto la proposta di Giavazzi?) e tutto va bene.
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda ranvit il 24/12/2014, 16:04

A chi credere a Napoletano o a Franz? :roll:

Io credo che Napoletano abbia detto cose sacrosante.... :D
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda franz il 24/12/2014, 16:49

Non si tratta di credere. Non siamo a Messa.
Si tratta di ragionare, ognuno con la sua testa.
Non posso farci nulla se in alcune cose ragiono diversamente da altri ed altri ragionano diversamente da me.
Ma state tranquilli, non vi chiedero' mai di "credermi" e non cercherò mai di camminare sulle acque ;)
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda ranvit il 24/12/2014, 17:14

Ma tu hai definito insulso l'articolo di Napoletano, non che la pensi diversamente 8-)


Ma state tranquilli, non vi chiedero' mai di "credermi" e non cercherò mai di camminare sulle acque ;)

Ancora un piccolo sforzo e ci riesci :lol:


Che l'Italia e gli italiani abbiano mille difetti non ci piove. Ma uno di questi, per me il piu' grave, è denigrare l'Italia sempre e comunque.
Persino gli avversari disprezzano un denigratore del proprio Paese....
Credo che siamo l'unico Paese al mondo in cui abbondano questo tipo di persone.

Napoletano dice che è vero che noi abbiamo tante colpe, ma è anche vero che gli altri ci "azzuppano" il pane...e io aggiungo, con il plauso dei ns denigratori!
Ma se non ci vogliamo bene noi, come possiamo pretendere che lo abbiano gli altri?


BUON NATALE A TUTTI....(anche ai denigratori).
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda franz il 24/12/2014, 17:38

ranvit ha scritto:Ma tu hai definito insulso l'articolo di Napoletano, non che la pensi diversamente 8-)

È un insulto?
Non mi pare.
È una critica.

Privo di spirito, di vivacità intellettuale
Che è senza sale, che non ha sapore
Poco interessante, piatto, banale.


La penso diversamente ed oso criticare. Posso? Grazie.

Ma torniamo a cio' che dicevo sui sussidi.


Imprese: tagliare i sussidi è il vero tabù
di Stefano Feltri | 12 dicembre 2014

Altro che articolo 18: in Italia c’è un tabù che resiste a tutto: i sussidi alle imprese non si possono tagliare. Poco importa che siano utili, meri regali o scandalosi furti alla collettività. Come documentato nel 2012 da La Stampa, di circa 33 miliardi versati dallo Stato alle aziende quasi 30 finiscono a partecipate dallo Stato per far risultare sostenibili bilanci che altrimenti sarebbero in rosso. Da consulente del governo Monti, Francesco Giavazzi presentò un piano di tagli troppo radicale e quindi dimenticato. Poi è arrivato Matteo Renzi che, nel programma delle primarie 2013 per la segreteria del Partito democratico, prometteva questo: “Una riduzione del 20-25 per cento degli investimenti e dei trasferimenti alle imprese. Base aggredibile: 60-70 miliardi. Obiettivo di risparmio: 12-16 miliardi”.

Ora che è al governo il Pd renziano si muove in tutt’altra direzione come dimostra questa vicenda istruttiva. Il deputato di Scelta Civica Paolo Vitelli presenta un emendamento alla legge di Stabilità che voleva correggere una delle storture peggiori: per finanziare il taglio della componente lavoro dell’Irap, l’imposta sulle imprese, Renzi si è rimangiato lo sconto precedente assegnato per decreto a giugno assieme agli 80 euro. Col risultato che per molte aziende le tasse 2014 aumentano a sorpresa, aspettando le riduzioni 2015. L’aliquota Irap, scesa dal 3,9 per cento al 3,5 torna al 3,9. Vitelli propone di tenerla più bassa, al 3,62 per cento per limitare i danni. La copertura: tagliare i finanziamenti pubblici alle imprese con un meccanismo studiato dall’economista Riccardo Puglisi. Si limano di 1,4 miliardi l’anno i trasferimenti pubblici usando un algoritmo che privilegia i tagli sui sussidi vecchi a mera copertura di perdite e limita al massimo la sforbiciata su quelli per ricerca e investimenti. Così si evita il salasso generale per le imprese e il futuro taglio dell’Irap si copre con una diminuzione di privilegi antichi e spesso immotivati invece che da uno sgradevole aumento di tasse retroattivo.

Niente da fare: il Pd ha chiesto a Scelta Civica di ritirare l’emendamento. Al massimo se ne riparla in Senato, hanno detto. L’onorevole Vitelli si è impuntato e il Pd ha votato contro. Così nella legge di Stabilità restano soltanto i tagli decisi da Renzi: altro che i “12-16 miliardi” promessi, soltanto 68 milioni nel 2015, 95 milioni nel 2016 e 18 milioni dal 2017. Noccioline. Vedremo se al Senato qualcosa cambierà, ma è lecito dubitarne. Così gli investitori stranieri da fuori guarderanno un Paese dove non c’è più l’articolo 18, ma resistono sussidi pubblici che distorcono la competizione e premiano le imprese più vicine alla politica.

Il Fatto Quotidiano, 10 dicembre 2014
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... u/1266447/
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda ranvit il 24/12/2014, 18:33

È un insulto?
Non mi pare.
È una critica.

Privo di spirito, di vivacità intellettuale
Che è senza sale, che non ha sapore
Poco interessante, piatto, banale.

La penso diversamente ed oso criticare. Posso? Grazie.




Ma io non ho detto che è un insulto (a proposito di girare la frittata) :roll:

Contestavo il fatto che avevi detto di ragionare con la tua testa....quindi invece che insulso, avresti potuto dire semplicemente che la pensavi diversamente. Perchè se insulso non è un insulto è sicuramente una definizione pesante....tra l'altro ad uno dei migliori Direttori di quotidiani; il che, se mi consenti, da un certo punto di vista, squalifica piu' te che lui 8-)


Invece, come del resto già sai, sono favorevolissimo a togliere i sussidi alle imprese e abolire l'Irap....tesi sostenuta anche da Confindustria nella persona di Squinzi.
E ci sono tantissime altre cose da fare in Italia!
Ma questo non toglie che la Germania, quando è stato necessario abbia sforato per la riunificazione, abbia sostenuto le proprie Banche, ha voluto salvare la Grecia (ma non è detto....) perché le banche tedesche sono super esposte, per non parlare delle regole imposte per gli stress test alle banche favorevoli a quelle tedesche, etc etc
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