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A proposito di Alta Velocità...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda lucameni il 30/07/2011, 13:47

ranvit ha scritto:Forse il dirigente Ranvit prendeva decisioni a prescindere, senza conoscere l'argomento su cui decideva (e chiacchierava)?


Considerazione offensiva........risposta: non sono cazzi tuoi!

E,comunque,.....per fortuna il giudizio sul mio operato lo davano i fatti (i risultati aziendali) non le persone con il cervello inceppato.


Infatto poi ho scritto "non credo".
Quindi?
Mah.
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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda lucameni il 30/07/2011, 15:41

Iafran ha scritto:
flaviomob ha scritto:sarà il fallimento, anzi per restare in tema, il deragliamento del sistema paese in toto... perché qui non se ne esce, vedrete...
opere faraoniche+mazzette+mafia+furbetti del quartierino=debiti=default

Infatti:
- opere faraoniche+mazzette+mafia+furbetti del quartierino = guadagni per i soliti "compari",
- debiti=default ... per tutti gli altri cittadini (sic!).

La "politica" dei rampanti "berluscones" ... è capita, adesso, da tutti. ;)



Capita da tutti non so proprio.
Praticata trasversalmente e con sicuro ritorno economico per pochi e poco limpidi personaggi sicuramente si.
Ormai si è instaurato un sistema che è la manna per società che letteralmente non fanno niente e vengono comunque finanziate.
Pensiamo ai finanziamenti dati - immediatamente - alla società di Montezemolo..
Ci credo che poi certi settori della politica e dell'imprenditoria spingano per opere faraoniche che pure possono non servire a nulla o quanto meno non siano congrue dal lato costi-benefici: nel sistema italiano più il progetto è costoso, più dura, più ci guadagnano, senza che poi lo Stato, che deve garantire i lavori e poi pagare, ne chieda conto.
E questo sarebbe "progresso"?
Io la vedo più come truffa ai danni dei cittadini, volutamente disinformati e condizionati da false rappresentazioni della realtà, incentivati in questo titillando le proprie idiosincrasie politiche.
Ricordo su un forum un tipo ferocemente pro-tav che dava dei cretini a noi che facevamo notare il sistema truffaldino imbastito a partire da Necci e poi legalizzato da Lunardi (e accettato alla grande da non pochi esponenti della sinistra).
E che chiedevamo, almeno per limitare gli effetti di questo scempio legislativo, di concentrare le opere su progetti meno devastanti e più controllabili. E ce ne sarebbero parecchi, solo se si volesse.
Il tipo, con sussiego, ci diceva che eravamo idioti perchè tanto avrebbe pagato tutto la UE. Tutto.
Era sul "tutto" - porello - che non c'aveva proprio azzeccato, non fosse altro che la UE poi a sua volta è finanziata da noi.
In base a quel progetto, fortemente voluto dall'Italia e sicuramente non tale da non essere modificato, a fronte dei 632 milioni UE, a nostro carico (casse dello Stato italiano) negli anni ci saranno miliardi e miliardi di euro, che solo in minima parte potranno essere assorbiti dai lavoratori dipendenti delle società impegnate nelle opere.
Proprio ora che tra tagli e tasse ci dicono che dobbiamo tirare la cinghia.
C'è qualcosa che non funziona?
A me pare di si.
Peraltro dire "la maggior parte degli italiani lo vuoi" lo trovo fuorviante, non fosse altro che bisognerebbe capire "cosa" si vuole. Penso voglia dire che la maggior parte delle persone, ovviamente, sono favorevoli alle grandi opere pubbliche.
Tanto che molti dei "no tav" non sono a priori contrari alla tav in quanto tale. Si pretende solo che non sia fatta in base a progetti e sistemi contrattuali volti esclusivamente a dilapidare denaro pubblico in favore di pochi, con un'attenzione all'ambiente (vedi i danni irreversibili in Mugello) ed alle legittime istanze dei residenti.
Lungo certi percorsi, tipo la Firenze-Roma, pur con sistemi che ad oggi massacrano negli anni le casse dello Stato, non ci sono state particolari obiezioni. Lì la linea funziona e non crea particolari problemi anche all'ambiente.
Riguardo l'essere favorevoli o contrari altro discorso è entrare nel merito del "come", del "quali" e del "quanto".
E poi chiudere il discorso con "la maggior parte lo vuole", fermo restando la questione del "cosa vuole" e sulla base di quali informazioni, mi ricorda tanto quel detto: facile fare i finocchi col culo degli altri.
Io tento di non praticarlo.
Ma è sicuramente perchè ho animo di "cavernicolo".
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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda flaviomob il 08/08/2011, 2:25

Ultime notizie: due articoli dal Fatto.

Tav: ultime notizie dal fronte

Dopo tanti giorni di silenzio, pare opportuno aggiornare la situazione No Tav in Val Susa, anche perché non è che non sia successo niente, anzi, è successo molto, moltissimo. Ma andiamo con ordine.

Sul fronte cantiere, notizia bomba (alla maniera del fu Maurizio Mosca): non c’è nessun cantiere. Semplicemente è stata recintata l’area dove stanno di guardia le forze dell’ordine, ma il cantiere per il buco non c’è, non è mai iniziato. Lo ha accertato l’onorevole Vattimo del Parlamento europeo che si è recato sul posto il 15 luglio. Niente buco, niente finanziamenti europei, che scadevano a fine giugno, questa sarebbe la logica. Ma non sappiamo ancora se funzionerà così.

Altra notizia rilevante: abbiamo la dimostrazione che le forze di polizia, occupando l’area, distrussero il sito archeologico di epoca neolitica della Maddalena, nonostante che esso fosse segnalato dalla Soprintendenza. Valuteremo il da farsi, posto che il fatto è previsto come ipotesi di reato dall’art. 733 Codice Penale.

Poi, dopo le scaramucce notturne seguite alla manifestazione del 3 luglio, una grande manifestazione si è svolta da Giaglione a Chiomonte con la partecipazione di migliaia di persone, sabato 30 luglio. Alla manifestazione erano stati diffidati dal Pd (= Partito Democratico) a partecipare i sindaci della stessa area politica della valle. In realtà alcuni amministratori c’erano lo stesso e comunque la manifestazione è stato quanto di più pacifico si potesse immaginare, ed anzi diciamo pure che tutte quelle migliaia di poliziotti chiusi in un recinto facevano persino un po’ tenerezza. Loro prigionieri, noi liberi.

Poi, ultimissime notizie: L’Italcoge, che era una delle due imprese che hanno alzato la recinzione e che doveva ancora operare in loco, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Torino. Pare abbia un’esposizione debitoria di oltre sei milioni di euro di debiti e che non pagasse da tempo i dipendenti. Viene da chiedersi: come ha fatto Ltf ad assegnare i lavori ad una ditta di tal fatta? Quanto è affidabile Ltf? Ricordiamo in proposito la sentenza penale che ha colpito quest’anno il suo direttore dei lavori…

Altra notizia: Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance (Unione Nazionale Costruttori Edili, che fa capo a Confindustria) in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera del 3 agosto 2011 ha salutato positivamente il fatto che siano stati svincolati dei fondi per piccole opere e si è detto contrario allo stato attuale a destinare enormi risorse per lo Stretto di Messina o la Torino – Lione.

Notizie invece di queste ultime ore: è cominciato lo sciopero della sete e/o della fame da parte di alcuni attivisti davanti al cancello lato Centrale elettrica. Turi Vaccaro – il pacifista già noto per essere sceso nudo sull’autostrada il giorno in cui vi fu l’occupazione militare della Maddalena - dal 4 agosto è salito sopra un cedro all’interno del recinto, attuando contemporaneamente lo sciopero della fame e della sete.

Intanto, il turismo in alta valle risente della situazione di ovvia tensione, ed ai danni economici privati si sommano quelli pubblici con migliaia di poliziotti ed alpini ospitati in alberghi a Sestriere, Avigliana, Torino…

Nessuno pensa che possa realizzarsi davvero un’opera militarizzando per decenni una valle.

Ultimissima notizia: non si ferma la campagna di stampa volta a screditare il movimento ed a farlo sembrare il lupo che mangia i bambini. Sarebbe stato il movimento a bruciare un mezzo dell’Italcoge, sarebbe responsabilità del movimento se la stessa impresa è ora fallita, il movimento avrebbe poi rapporti con frange estremiste, addirittura ex terroristi…

Qui in Val Susa il 24 luglio c’è stata una forte scossa di terremoto. Subito noi legali abbiamo diffuso la notizia che sicuramente era opera dei No Tav!

§§§§§§§§


Toscana, il centrosinistra si divide sulla Tav

I comitati: “Opera costosa e dannosa” I tre assessori regionali di Idv e Fds della giunta di Enrico Rossi non hanno partecipato al voto sull'accordo ministeriale per lo snodo dell'Alta velocità a Firenze. La stazione di Foster e il doppio tunnel da 7 chilometri potrebbero costare 3 miliardi di euro. "Intervento devastante per la città e con rischi per la falda", accusano i No Tav. Proposto un progetto alternativo in superficie da 300 milioni di euro Anche la politica toscana deve fare i conti con l’Alta velocità. Nel giorno dell’ennesimo accordo ministeriale necessario per dare il via ai lavori del nodo fiorentino, la maggioranza che sostiene il governatore Enrico Rossi si diversifica. Idv e Fds hanno infatti deciso di non far partecipare i loro tre assessori al voto sul testo dell’accordo. Fabio Evangelisti, deputato e segretario regionale dipietrista, ha chiesto esplicitamente “garanzie per il perseguimento degli interessi pubblici e una sollecita campagna di confronto con i cittadini e le altre amministrazioni locali, visto che a oggi – ha aggiunto – non sono state spiegate le ragioni della scelta per confrontarla eventualmente con altre soluzioni”.

Si tratta di una posizione nuova nel panorama del centrosinistra toscano, che dopo anni accende così i riflettori su un progetto che molti considerano sbagliato per Firenze. Una nuova Stazione, progettata dall’archistar Norman Foster, e un doppio tunnel lungo sette chilometri che potrebbe arrivare a costare sui 3 miliardi di euro, tutti soldi pubblici prelevati dal già deficitario bilancio dello Stato.

L’accordo è stato comunque firmato a Roma alla presenza del ministro dei Trasporti Altero Matteoli, del sindaco Matteo Renzi, di Rossi, della Provincia e di Trenitalia e Rfi. Tutti d’accordo nel garantire al capoluogo 80 milioni in opere di compensazione. A Firenze, invece, sotto la sede della Regione, il Comitato contro il sottoattraversamento e Italia Nostra hanno organizzato una contestazione ed è proprio dalla piazza che arriva il commento più caustico: “Specchietti e perline in cambio di oro, la storia è vecchia. Compensazioni ridicole in cambio di una grande opera che devasterà il territorio e che serve solo a stornare soldi dal pubblico al privato. Per Firenze è inutile, considerate le alternative possibili”.

Gli 80 milioni saranno spesi soprattutto in opere per la viabilità cittadina. Renzi ha rivendicato queste risorse come un nuovo successo per la sua amministrazione mentre, ha fatto notare la consigliera di opposizione di perUnaltracittà Ornella De Zordo, “nessuna nuova risorsa arriverà in città, i milioni già stanziati saranno semplicemente destinati ad altre infrastrutture rispetto a quelle originarie”. Enrico Rossi ha puntato sulla crescita economica legata ai cantieri affermando che “questo investimento è un fatto decisivo per lo sviluppo della Regione che sarebbe stato miope non cogliere”. Il Pdl attacca Renzi ma tace sul merito, e in genere chi tace acconsente, anche nella città di Denis Verdini.

Il progetto non ha mai convinto i fiorentini sia per lo spreco di denaro pubblico per una proposta culturalmente vecchia sia perché giudicato troppo pericoloso per una città che l’Unesco ha inserito tra i siti Patrimonio dell’umanità. Il tunnel infatti passa poche decine di metri sotto la cerchia Ottocentesca della città e sotto la Fortezza da basso, voluta dai Medici per difendersi dai fiorentini. Cinquecento anni dopo il potere politico usa altri mezzi e i cittadini hanno abbandonato i tumulti di piazza, organizzandosi in un Comitato che sostiene un progetto alternativo dai molti pregi, dicono: sostenibile ambientalmente, dai tempi di realizzazione ridotti, meno costoso – solo 300 milioni – ma forse proprio per questo ignorato dalle amministrazioni locali. Grazie alle competenze di diversi geologi, ingegneri ferroviari, urbanisti e architetti dell’Università di Firenze è nato infatti un progetto di superficie che si interscambia con la rete pendolare.

Intanto l’appalto, del valore di 715 milioni di euro e già lievitato a 1.350, è stato vinto dalle cooperative Coopsette ed Ergon. Quando nacque il Comitato l’allora assessore regionale ai Trasporti, l’ex Pci Riccardo Conti, invitò gli operai a piantare le tende nei cantieri per contrastare chi chiedeva un progetto meno impattante per la città.

Il Comitato ha prodotto nel tempo una ricca documentazione per smontare quello che considerano un progetto ricco di falsi miti. La Valutazione di impatto ambientale, ad esempio, risale al 1998 ed è stata fatta su un progetto poi abbandonato. Secondo Teresa Crespellani, docente di Ingegneria sismica di fama internazionale, i limiti del progetto del progetto sono tanti. Inoltre la Stazione Foster provocherà, dicono i No Tav, un effetto diga nel sottosuolo, prosciugando a valle la falda e provocandone l’innalzamento a monte. Il problema è che l’area interessata dall’impatto è abitata da decine di migliaia di persone. Le loro case subiranno danni inevitabili, come del resto è successo a Bologna per il progetto gemello.

A vigilare in teoria c’è l’Osservatorio ambientale, organo tecnico sì, ma di nomina politica, e che vede fra i suoi membri un rappresentante della committenza, cioè Rfi. Lo scorso 19 luglio, inoltre, il Genio civile ha rilevato gravi criticità nel rispetto delle norme antisismiche.

L’Alta velocità che già ora passa in città, sostengono i No Tav fiorentini, con poche modifiche al tracciato attuale potrebbe passare in superficie, garantendo gli stessi tempi di percorrenza.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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