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Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda franz il 05/01/2015, 20:08

mariok ha scritto:Più leggo e ascolto le argomentazioni di chi, agitando "l'essere di sinistra" come una clava contro l'altrui presunta immoralità, più mi convinco che questa sinistra (o chi si autodefinisce tale) non ha ormai più nulla da dire.

Già, ma ovviamente ha tutto il diritto di esprimersi, rendendo palese che non ha nulla da dire.
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda gi.bo. il 05/01/2015, 21:54

Con questo mio thread intendevo aprire una discussioni fra coloro che si ritenevano di sinistra.

Chi non si ritiene di appartenere a questa area, non aveva alcun obbligo di partecipare alla discussione. Vedo pero che non e' stato cosi .

Sembra far paura che qualcosa possa far rinascere una sinistra ora frantumata?

Fatto questa premessa voglio ora solo far presente che quanto scritto non si puo' "liquidare" con poche righe.

La mia posizione e' abbastanza articolata ed cchiara.

Avrei avuto piacere che chi non si sente in questa area avesse almeno preso la briga di rispondere rigo per rigo perche altrimenti rimane sempre il dubbio che sembrino solo degli slogan e quindi poco costruttivi per chi intende confrontarsi.

Cmq, son molto fiducioso che questo accada (non esclusa la redazione che ogni tanto fa dei buoni interventi) ma se si fa si risponda punto per punto alle mie posizioni e non in generate.

Nessuno ha la verita in bocca ma se qualcuno pensa di averla certamente costui quando mai ascoltera' le posizioni altrui?

Io son ritornato a postare qui, anche se la mia presenza quotidiana e' altrove come forumista) pensando che nel frattempo qualcosa fosse cambiato in meglio( secondo la mia umile opinione)

Non lo so.....ma se non lo fosse come son entrato in punta di piedi me ne esco e Vi lascio discutere fra di voi e certamente vi troverete d'accordo(in linea di massima).

Non vedo piu' postare l'amico Salemi che con le sue "lenzuolate" poneva pero' in modo chiaro e limpido le sue opinioni. E di questo mi dispiace.

Qui, non e' un punto di ritrovo dove io possa sfogarmi per non avere altri lidi in cui farlo. Non e' cosi per me .

Io non peregrino avanti indietro per i forum per imporre le mie idee/opinioni come potrebbe fare qualcuno. Non sono fra questi e cerco di non rispondere mai con slogan. Quando non riesco a farlo cerco di inserire qualche articolo che condivido.

tutto qui e chiudo


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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda flaviomob il 05/01/2015, 21:59

Eh ma gi. bo. è colpa tua: se non hai mai partecipato a un golpe doveroso, mica ti danno la patente di liberale!

Ah non sei di sinistra liberale? Fuori, troppo poco trendy ;)


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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda mariok il 05/01/2015, 22:29

Quelle di sopra mi sembrano sinceramente solo polemiche inutili e strumentali, che contraddicono l'obbiettivo dichiarato di sollecitare un confronto aperto e senza slogan propagandistici.

Invece di pretendere dagli altri "patenti di sinistra" perché non si entra nel merito di alcune questioni fondamentali, poste, mi sembra, senza alcun spirito polemico o di parte, come quella, non certo secondaria, delle modalità concrete con le quali risulti possibile, senza ripetere i cosiddetti "errori" delle passate esperienze, conciliare le libertà individuali e lo sviluppo con una gestione "politica" delle attività economiche.

Altra domanda. A cosa si deve il fatto che dovunque si siano poste significative restrizioni alla libertà di impresa ed alla circolazione dei capitali, si sia finito con il limitare pesantemente anche le libertà personali e con il dar vita a sistemi economici essenzialmente autarchici e perciò estremamente deboli?

Quanto ad altri forum, nei quali ci si sente più a proprio agio, è meglio stendere un velo pietoso.
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda pianogrande il 05/01/2015, 23:12

Torna il tema del diritto di esprimersi.
Meglio ancora il tema di selezionare gli interlocutori.

Senonseid'accordoconmenonparteciparealdibattito mi sembra il massimo.

Posso anche non essere d'accordo con il titolo del thread (e l'ho scritto).

Embè?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda Robyn il 05/01/2015, 23:31

Per me l'idea di sinistra si collega molto al concetto di tolleranza tutte le idee al suo interno trovano cittadinanza senza pregiudizi,ostracismi,rivalità e se giuste possono avere il giusto peso e la giusta considerazione.Spesso la sinistra confonde i mezzi con i fini.Si può realizzare la giustizia sociale,l'equità,la solidarietà,il benessere diffuso attraverso gli strumenti del mercato.La sinistra per essere sinistra non deve essere uguale a se stessa ma rivedere sempre le cose che non funzionano.Spesso si usa il termine socialdemocrazia ma in passato questo era riferito al fatto che a fianco dei socialismi che non riconoscevano le libertà potessero esserci dei socialismi che più si legavano alla democrazia ma si era sempre dentro nell'ambito del classismo,cosa diversa è il liberalsocialismo o in versione più moderna il partito lib_lab dove per lab stà per labuismo dove c'è l'accetazione piena e la strenua difesa di principi liberali come la separazione dei poteri la loro diffusione il parlamento la tutela delle minoranze la ricchezza diffusa e il contrasto alle posizioni di dominio nel mercato e in altri ambiti
Ultima modifica di Robyn il 05/01/2015, 23:41, modificato 1 volta in totale.
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda flaviomob il 05/01/2015, 23:34

Si potrebbe porre altrettanto legittimamente la domanda opposta.
Come mai dove si è lasciato totale spazio al mercato, senza curarsi né dei paletti che il liberalismo autentico ha sempre opposto contro i rischi di monopoli o di oligopoli, di "posizioni dominanti", di assenza o insufficienza di regole, né delle conseguenze sociali di comportamenti che sottraevano oggettivamente risorse alla collettività (tra cui comportamenti scorretti e non trasparenti come nel caso dei mutui subprime, dei derivati tossici, et similia), sono stati erosi posti di lavoro e redditi, sono fallite migliaia di aziende, si sono contagiate decine di economie sane in altri paesi e si è permesso che la crisi si trasformasse, sempre per favorire gli speculatori, in una crisi del debito che attanaglia molti paesi? Ovvero: riduzione dei diritti sociali, del benessere dei cittadini, allargamento delle aree di emarginazione e sofferenza anche a quello che una volta era il "ceto medio", blocco di ogni "ascensore sociale", occultamento di capitali nei paradisi fiscali (o nelle "zone grigie") con evasione / elusione fiscale connessa come se piovesse?


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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda franz il 06/01/2015, 0:31

gi.bo. ha scritto:Con questo mio thread intendevo aprire una discussioni fra coloro che si ritenevano di sinistra.

Chi non si ritiene di appartenere a questa area, non aveva alcun obbligo di partecipare alla discussione. Vedo pero che non e' stato cosi .

Senti, gi.bo, in questo forum non esistono discussioni private a cui tu inviti chi vuoi ed escludi chi non ti aggrada.
Se vuoi puoi farti a tue spese il tuo ambiente di discussione ed invitare chi vuoi.
Qui separé per intellettuali alla "poteve opevaio" non sono ammessi.
Le discussioni sono per tutti e tra tutti. Non hai alcun diritto di veto.

Quanto a dire (@flaviomob) che in Italia si è lasciato troppo spazio al mercato ed al libbbbberalismo (con la spesa pubblica al 54.95% del PIL [2014]) la cosa è cosi' esilarante che andrebbe spostata nel forum sorridere, anzi dovremmo crearne uno nuovo "ribaltarsi dalle risate". :lol:
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda flaviomob il 06/01/2015, 3:12

La crisi, come sanno anche i sassi, è partita dagli USA ed è stata favorita dalla deregulation portata avanti fin dagli anni Ottanta e culminata con la 'fatale' ciliegina di Clinton nel 1999.

http://en.wikipedia.org/wiki/Gramm%E2%8 ... Bliley_Act

L'Italia ha subito la crisi come il solito sistema corporativo e corrotto: aumento delle diseguaglianze, doppio binario fra tutelati e non tutelati con questi ultimi in grande espansione grazie alle solite politiche liberiste a senso unico (vedi 'mezza' applicazione della legge elaborata da Biagi) senza contrappesi di welfare di tipo universalistico. Risultato ottenuto: crollo dei redditi e delle prospettive delle nuove generazioni. E guerra tra poveri.
Non riducendosi ma anzi estendendosi il fenomeno corruttivo (anche tra soggetti legati alla cooperazione) e l'evasione, la crisi in Italia si è avvitata diventando insostenibile e generando un declino complessivo, col fenomeno dell'alto spread che faceva venir meno l'effetto di contenimento degli interessi sul debito prima garantiti dalla moneta unica. Vedremo cosa farà la Grecia se vincerà Tsipras e se veramente ci sarà un'uscita non traumatica dall'euro (ipotesi ora ammessa anche dal governo tedesco, visto che ormai le sue banche sono salve). I prossimi nel baratro saremo noi.


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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda franz il 06/01/2015, 11:01

Il fatto che la crisi sia partita dagli USA (come in fondo tutte le precedenti crisi) cosa c'entra con l'esistenza o meno a sinistra di spazio per un nuovo partito?

In attesa di risolvere il mistero, siamo in piena metafisica.
Non è chiaro cosa sia "sinistra", non è chiaro cosa sia "nuovo", dato che nel passato abbiamo visto decine di partiti di sinistra sorgere e morire ma realmente mai nulla di nuovo.
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