annalu ha scritto:Iafran ha scritto:pianogrande ha scritto:Se vogliamo il capo del governo eletto dal popolo, dobbiamo dire che vogliamo il capo del governo eletto dal popolo.
Tutto il resto è assolutamente superfluo.
Dovremmo aver superato l'epoca e la cultura del "Più nemici più onore" e andare alla ricerca di consensi POLITICI in modo democratico e rispettoso delle differenze di sesso, di opinione e di età.
L'ex cavaliere vedeva "comunisti" dappertutto, il nuovo leader solo "nemici" da offendere: io non vedo alcuna differenza fra i due che si contenderebbero di governare gli italiani ...
Uno poi professerebbe la politica di centrodestra, l'altro (il colmo dei colmi) quella di centrosinistra.
'Mmazza che variazione (per il povero elettore)!
E questa tua risposta cosa c'entra con questa discussione?
C'entra poco. Infatti prima ho risposto a Pianogrande,
"ti ringrazio dello sforzo, anche se ne potevi fare a meno ... hai voluto fare andare il discorso su una frase, che avrebbe il valore della minuzia, per non tenere presente parti ben sostanziali", quelle "parti sostanziali" che o erano state scritte direttamente da me o che venivano prese da articoli di opinionisti nazionali: il rigetto di Renzi e dei suoi fedelissimi delle critiche mosse al suo modo di fare, da quando ha esordito in TV con il termine
"rottamazione della classe politica di Cs" fino ad adesso, nelle vesti affrettate di PdC (ma "regolarmente eletto dalle due Camere"). Ho detto "affrettate" perché a tutti risulta inspiegabile la sostituzione di Enrico Letta dalla carica di Primo ministro, dalla sera alla mattina.
Tanti non hanno niente da dire, altri, invece, ne contestano il modo e la forma.
Vogliamo dire che è tutto regolare? Lo è infatti, come è stato regolare il governo Letta, sostenuto dal IBC, PdL e SC.
Niente da eccepire sulla carta ... molti (iscritti ed elettori PD e pensatori politici), però, ci son rimasti male, qualcuno malissimo, ma si è tirato avanti lo stesso fino all'entrata di Renzi, che ha sbigottito ancora di più coloro che lo erano già prima.
Se si contesta l'irruenza del sindaco-segretario-PD volete che si possa accettare le intenzioni di qualcuno (fosse Renzi, Belusconi o altri) per fare una marmellata delle regole democratiche?
Poi,
annalu, che dici dell'ex cavaliere che vorrebbe essere un impunibile solo perché si ritiene la guida politica dei 10 milioni di elettori e del centinaio di parlamentari dell'ex PdL?
Anche qui è duro contestare o resistere ai voti favorevoli che l'ex premier riceverebbe dal Parlamento ... pensa, poi, cosa poteva esigere dal PdR se gli scattava, un anno fa (per una manciata di voti) il premio di maggioranza che è toccato a Bersani ... senz'altro avrebbe ripercorso la scia di quando governava in ragione dei numeri (anche per la "compravendita" dei senatori) ... Le azioni parlamentari (dell'ex cavaliere) allora apparivano legali, democratiche e costituzionali, ora vengono perseguite dalla Magistratura.
Rodotà, Settis ed altri hanno fatto notare che l'irruenza delle azioni intraprese dal sindaco-segretario desta ragionevoli preoccupazioni.
Chi ha orecchie per intendere intenda!
annalu ha scritto:O anche tu, Iafran, pensi che un'affermazione possa diventare verità semplicemente ripetendola molto spesso e con voce tonante?
Voce tonante, la mia? Non penso proprio. Senz'altro, ripetitiva ... ma non dovrebbe fare danni.
Questa frase non mi sembra di averla scritta io:
<<
Settis (come altri) ha dimenticato di vivere in una Democrazia parlamentare, e in una Repubblica parlamentare come la nostra, chiunque può diventare Presidente del Consiglio, se viene eletto dal Parlamento.
Se questo dice la Costituzione, Settis ha detto una sciocchezza, e chiunque ritenga che un PdC debba venir eletto direttamente tramite elezioni dice una sciocchezza, contraria al nostro ordinamento democratico. E chi ritiene corretto sostenere qualcosa che va contro le nostre leggi, certo non rispetta la legalità, né nella forma né nella sostanza.>>
Io penso che quelli che vengono additati come
"professoroni" dalle giovani leve del potere sanno benissimo i valori della Democrazia parlamentare e che li vogliano far conoscere e difendere in ogni momento.
Per fortuna, non tutti la pensano come gli attuali governanti.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/04/ ... re/273818/ “E’ sorprendente questa campagna di Renzi contro gli esponenti migliori della cultura di questo Paese. Io non la capisco: mi sembra sgarbata, e soprattutto sbagliata politicamente”. Così Pippo Civati, al termine della direzione nazionale del Pd, commenta le critiche che il premier e segretario del suo partito ha rivolto a Salvatore Settis, per 11 anni direttore della Scuola Normale di Pisa e firmatario dell’appello di Giustizia e Libertà’ contro la riforma del Senato proposta dal governo. A proposito delle critiche sulle riforme costituzionali, Renzi ha, infatti, ironizzato sui professori e ha preso di petto Settis, “professore di archeologia” accusandolo di essere a palazzo Chigi “senza passare dal voto”. Civati critica, quindi, Renzi e spiega: “Io non capisco perché quando si è al governo bisogna sempre cercare un nemico. Uno al governo dovrebbe fare delle riforme migliori anche con il contributo di chi non è d’accordo”. Stessa critica arriva anche da un altro esponente della minoranza Pd, Alfredo D’Attorre. “Settis – dice – ha il diritto di esprimere le sue opinioni. Io ne ho una diversa da Rodotà e Zagrebelsky, pur ritenendo sbagliate le polemiche verso di loro sul Senato. Piuttosto va cambiata la legge elettorale che ha un impianto troppo maggioritario, troppo teso alla concentrazione di poteri su un unico partito”