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L’Italia del rancore e della nostalgia sogna ...

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Re: L’Italia del rancore e della nostalgia sogna ...

Messaggioda franz il 10/03/2018, 11:24

gabriele ha scritto:A me sembra assurdo parlare di salario o reddito minimo (o come si vuol chiamare) come se fosse un argomento a sé.
E' una misura che deve essere inserita in un contesto di riforme economiche che puntino all'incremento dell'occupazione e, per tale motivo, deve avere una formulazione proattiva del tipo: sussistenza in cambio di un impegno a cercare e trovare lavoro.
Una formulazione come quella svizzera, norvegese o iraniana, in Italia, non ha alcun senso. Dare soldi a pioggia solo perché si è cittadini italiani, non funzionerebbe.

Qui sono d'accordo. Una misura del genere ha senso solo se sostituisce tutti gli altri aiuti e vengono abolite cose tipo la cassa integrazione.
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Re: L’Italia del rancore e della nostalgia sogna ...

Messaggioda mariok il 10/03/2018, 11:26

franz ha scritto:La differenza è che a Zurigo (comune, non cantone) finanziano questa misura, sperimentale, con i loro soldi (budget comunale, frutto di tasse comunali come quella sulle società e sul reddito delle persone fisiche) mentre in Italia il sud verrebbe foraggiato (ma non è una novità) con le imposte riscosse al nord ed al centro.


Peggio. Qui pretendono di farlo a debito. :mrgreen:
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Re: L’Italia del rancore e della nostalgia sogna ...

Messaggioda trilogy il 10/03/2018, 11:53

Entro il 10 aprile devono presentare il DEF da inviare a bruxelles. Dubito che riusciranno a farlo senza salvini e dimaio. Vedremo cosa vogliono inserire e quali sono le coperture
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Re: L’Italia del rancore e della nostalgia sogna ...

Messaggioda flaviomob il 10/03/2018, 14:34

http://www.lettera43.it/it/articoli/eco ... 5s/218543/

...esistono già sussidi e aiuti per chi si trova in difficoltà: sono il reddito di dignità (Red) e il reddito di inclusione (Rei). «Dallo scorso dicembre», spiega a L43 Massimo Di Cesare, responsabile Caf Puglia per la Cgil, «in Regione sono state presentate col sistema informatico 8 mila domande Red e 20 mila Rei». Circa 30 mila famiglie, dunque, si trovano in difficoltà. Ed è solo questo il dato su cui ragionare. «Oltre all'intervento economico», ribadisce Di Cesare, «questi sostegni implicano la sottoscrizione di un patto tra cittadino e Comune e centro per l'impiego. L'obiettivo è la ricollocazione nel mondo del lavoro. Solo così si può garantire la dignità». Di Cesare considera fisiologico che in questo contesto i cittadini chiedano informazioni su eventuali nuove misure. Anche se, è il ragionamento, a queste persone occore dare risposte concrete e immediate.

SOSTEGNO E PATTO DI INCLUSIONE. Nel dettaglio il Red, approvato nel marzo 2016 dal consiglio regionale della Puglia (senza il voto dei 5 stelle, assenti dall'aula) e attivo dal luglio dello stesso anno, è una «misura di integrazione del reddito definita “universalistica” poiché possono accedervi tutte le persone che si trovino in difficoltà tali, anche temporanee, da essere al di sotto di quella soglia economica minima per una esistenza almeno accettabile». Come si legge sul sito dedicato, «è uno strumento di contrasto alla povertà assoluta e di supporto a un percorso più ampio di inserimento sociale e lavorativo». In altre parole, non si tratta solo di un aiuto economico, ma di «un’indennità per la partecipazione a un tirocinio o ad altro progetto di sussidiarietà». Tra il beneficiario, i servizi sociali e la comunità in cui si vive viene insomma sottoscritto un un patto di inclusione. Silvio Berlusconi durante la campagna elettorale ha rilanciato l'estensione di un Reddito di dignità per chi non arriva ai 1.000 euro al mese a livello nazionale.
...


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(Stephen Hawking)
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