pianogrande ha scritto:Difesa; tra cui il controllo dei confini europei.
Affari esteri; per contare notevolmente di più di una lista di singoli stati.
Cultura; non escludendo la possibilità di una gestione federale più varie gestioni locali dove la materia è veramente peculiare.
Economia; come sopra.
Sanità; con buopna pace delle mafie locali.
Ce ne sarebbe d'avanzo per i prossimi dieci-quindici anni.
1) Difesa OK, sono d'accordo anche io
2) Esteri idem con patate.
3) Cultura ... non capisco perché. Giustamente parli della gestione locale ma allora quale sarebbe il valore aggiunto di un intervento europeo?
4) Economia. SI' c'è necessità di una certa (per me minima) politica economica europea ma il grosso degli interventi della politica sull'economia dovrebbero essere locali (think global, act local) e comunque limitati.
5) Sanità: norme e leggi comuni a tutti ma poi la gestione è per forza di cose locale.
aggiungerei: previdenza, che è lo scoglio piu' importante. Oggi c'è libertà di circolazione dei lavoratori ma ci sono 28 (prossimamente 27) sistemi pensionistici. IN USA e CH c'è un solo sistema pensionistico. Questo aspetto tuttavia ha un finanziamento molto semplice: i contributi. A questo punto anche gli ammortizzatori vanno prima armonizzati e poi unificati.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)