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L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Messaggioda franz il 27/02/2018, 22:14

trilogy ha scritto:Se si arriverà a mettere in discussione la scritta "ogm free" scoppierà il finimondo

:lol: :D :P
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Re: L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Messaggioda flaviomob il 28/02/2018, 1:16

http://www.airc.it/cancro/disinformazio ... ncerogeno/

È vero che l’olio di palma contiene composti cancerogeni che possono aumentare il rischio di sviluppare un tumore?

SÌ, ma con una normale alimentazione è molto difficile raggiungere le quantità che aumenterebbero davvero in modo misurabile il rischio individuale di sviluppare un tumore.


...

___
http://www.huffingtonpost.it/2015/04/28 ... 58812.html

Ormai non c’è più alcuna giustificazione che tenga: continuare ad assumere cibi che contengono olio di palma è una scelta che porta a conseguenze gravi per la salute. L’ulteriore conferma arriva da uno studio italiano: l’olio di palma – dicono le Università di Bari, Padova e Pisa, in collaborazione con la Società Italiana di Diabetologia - è in grado di distruggere le cellule del pancreas che producono l’insulina. Conseguenza: l’olio di palma provoca danni irreversibili, tra questi – oltre ai già dimostrati danni a carico del sistema cardiovascolare - il diabete mellito. E assumere - anche inconsapevolmente – grandi quantità di questo grasso saturo non è poi così difficile. Soprattutto per i bambini. L’olio di palma è infatti contenuto in molti prodotti della prima colazione, biscotti (anche quelli della prima infanzia) e merendine.

Nello studio portato avanti da Francesco Giorgino, professore dell’Università di Bari e coordinatore della ricerca, emerge che l’olio di palma agisce direttamente sulle cellule beta, distruggendole. Di qui la produzione inadeguata di insulina. Sotto la lente una proteina - la p66Shc - contenuta tra l’altro anche se in quantità minore anche nel burro e nei formaggi.


___

Al di là delle opinioni in merito, l'emendamento approvato dal parlamento europeo (altre fonti parlano di commissione europea: grande è la confusione sotto il cielo) è lesivo della libertà di informare da parte dei produttori e del diritto di scelta dei consumatori. Nasceranno nuove fantasiose espressioni: dato che non si potrà dire "privo di olio di palma" ma si può dire "decaffeinato", sorgeranno all'orizzonte magnifiche orde di prodotti "depalmizzati", deglucosizzati eccetera. :lol:


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Re: L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Messaggioda franz il 28/02/2018, 8:37

flaviomob ha scritto:
È vero che l’olio di palma contiene composti cancerogeni che possono aumentare il rischio di sviluppare un tumore?

SÌ, ma con una normale alimentazione è molto difficile raggiungere le quantità che aumenterebbero davvero in modo misurabile il rischio individuale di sviluppare un tumore.


Ormai non c’è più alcuna giustificazione che tenga: continuare ad assumere cibi che contengono olio di palma è una scelta che porta a conseguenze gravi per la salute. L’ulteriore conferma arriva da uno studio italiano: l’olio di palma – dicono le Università di Bari, Padova e Pisa, in collaborazione con la Società Italiana di Diabetologia - è in grado di distruggere le cellule del pancreas che producono l’insulina.

Al di là delle opinioni in merito, l'emendamento approvato dal parlamento europeo (altre fonti parlano di commissione europea: grande è la confusione sotto il cielo) è lesivo della libertà di informare da parte dei produttori e del diritto di scelta dei consumatori. Nasceranno nuove fantasiose espressioni: dato che non si potrà dire "privo di olio di palma" ma si può dire "decaffeinato", sorgeranno all'orizzonte magnifiche orde di prodotti "depalmizzati", deglucosizzati eccetera. :lol:

Tre cose:
1) la prima affermazione non tiene conto che praticamente tutta la chimica organica è cancerogena. Soprattutto se esponi un organismo ad altre quantità e concentrazioni di una qualsiasi molecola organica. Anche inorganica, eventualmente, perché si sa che l'acqua, in grandi quantità uccide. Le cellule vivono in un ambiente in cui sono presenti in piccole quantità migliaia di proteine e molecole organiche. Se improvvisamente una di queste supera una certa soglia il metabolismo della cellula va in tilt e puo' morire, diventare cancerogena o possono essere indotte mutazioni.

2) la seconda notizia è stata oggetto di diverse polemiche e smentite ma tutto sommato è riconducibile alla prima: se ad un essere vivente dai una dieta in cui le calorie provengono al 60% grassi (che sia burro o olio di palma oppure olio di oliva fa poca differenza) sappiamo già che non è sano anche senza l'università di Bari.

Qui una precisazione dello stesso professore:
http://www.ilfattoalimentare.it/wp-cont ... orgino.pdf
Oggetto della precisazione inviata alla rivista (2) è che negli esperimenti condotti con le cavie
esposte a dieta ricca di acido palmitico è stata utilizzata una dieta in cui l’olio di palma
rappresentava il 60% delle calorie totali (anziché il 60% del peso) e che l’olio di palma utilizzato
era idrogenato.

I grassi idrogenati (come nel burro e nella margarina) si sa che sono pericolosi per la salute se assunti in quantità. L'olio di palma è in realtà un burro e non ha bisogno di essere idrogenato artificialmente per essere impiegato nell'industria dolciaria. Invece i succedanei (girasole, soia) sì, vanno idrogenati industrialmente ed è questa la lavorazione che fa perdere proprietà e rende dannoso il prodotto.
La nostra ricerca non è stata effettuata valutando gli effetti della assunzione di alimenti che
contengono olio di palma nella specie umana, ma una dieta creata appositamente per gli animali
(prodotta dalla ditta Mucedola di Settimio Milanese, Milano, Italia), e questo è stato chiaro sin dal
momento della pubblicazione dei nostri risultati.

In pratica si evince che preparando un esperimento con grandi concentrazioni di qualsiasi cosa è possibile registrare un danno. Ricordo per esempio il caso delle patate (OGM) che furono oggetto di un esperimento sui topi con una dieta a base esclusivamente di patate (OGM) che riscontrò una significativa % di tumori. Le patate OGM inducono i tumori? Fatto l'esperimento in doppio cieco anche una dieta a base di patate non OGM provocò lo stesso numero di tumori. I produttori di patate non erano molto felici di farlo sapere in giro ma penso che anche una dieta esclusivamente a base di carote, birra, carne, acqua faccia molto male. Idem se uno assume olio di palma (o di oliva) al 60% dell 'apporto calorico.

Ora, per dare qualche numero, data una necessità di apporto calorico di 3'000 calorie al giorno (maschio adulto 180 cm peso attorno ai 72 kg, che lavora) il 60% sono 1800 calorie. L'olio extravergine ne fornisce 900 ogni 100 grammi quindi dovrete bere ogni giorno un bel bicchierozzo di olio (due decilitri) e poi vediamo se dopo un mese siete ancora sani ... e pesate ancora 73 kg :-) L'olio di oliva fa male? Non se assunto in quantità adeguate, anzi, fa bene a piccole quantità (un cucchiaio o due al giorno.

Sul terzo punto è chiaro che si deve trovate il punto di equilibrio tra la disinformazione a scapito dei concorrenti (come nel caso in Belgio contro Ferrero) e la libertà di informare CORRETTAMENTE i consumatori.
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Re: L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Messaggioda franz il 28/02/2018, 8:42

Vedere anche

http://www.adnkronos.com/salute/medicin ... lR1FO.html

Contrordine su olio di palma, nessun legame con diabete
MEDICINA

Contrordine su olio di palma, nessun legame con diabete
Pubblicato il: 02/10/2015 12:26

Ha fatto il giro del mondo nei mesi scorsi la ricerca che collegava un elevato consumo di olio di palma con il rischio di aprire la strada al diabete. Ma ora su 'Diabetologia' arriva un 'erratum' inviato dallo stesso team italiano che ha firmato l'articolo. Una correzione, in cui si precisa che gli animali usati per l'esperimento sono stati nutriti con una dieta ricca di grassi, ma composta per il "60% di energia da olio di palma idrogenato". Una tecnica, quella dell'idrogenazione, che però non viene usata dall'industria alimentare.

Proprio questa errata informazione, corretta ora nella pubblicazione degli stessi autori diretti da Francesco Giorgino dell'Università di Bari, aveva portato a concludere che l'olio di palma in eccesso poteva aprire la strada al diabete.

"Sfortunatamente i dettagli della dieta ricca di grassi forniti nella sezione dell'articolo erano scorretti", scrivono gli autori. La dichiarazione di errore evidenzia dunque che l'effetto rilevato dallo studio deve essere attribuito all'uso di grassi idrogenati in eccesso, e non di olio di palma, che non richiede affatto per gli usi nell'alimentazione umana del processo di idrogenazione, ritenuto da anni dannoso per la salute. Questo perché l'olio di palma di fatto è già allo stato solido e pertanto non richiede tale processo, a differenza di altri oli vegetali.
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Re: L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Messaggioda flaviomob il 28/02/2018, 10:19

Ottime informazioni!


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Re: L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Messaggioda pianogrande il 28/02/2018, 11:09

flaviomob ha scritto:Ottime informazioni!


Mi associo.

Grazie Franz.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Messaggioda Robyn il 28/02/2018, 12:33

tutte queste avvertenze sui prodotti a mio parere non danneggiano l'immagine commerciale di chi produce,semplicemente avviene che sono rivolte a persone che possono presentare delle intolleranze.Ad ex scrivere senza zucchero può essere utile per chi è a rischio diabete oppure senza caffeina per chi ha intolleranza alla caffeina e la caffeina diluita nel latte elimina l'intolleranza,scrivere senza lattosio può essere utile per chi presenta intolleranze al latte.Altro ex è il latte parzialmente scremato e quello intero.Preferisco quello scremato perche più leggero
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Re: L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Messaggioda gabriele il 28/02/2018, 14:15

Robyn ha scritto:tutte queste avvertenze sui prodotti a mio parere non danneggiano l'immagine commerciale di chi produce,semplicemente avviene che sono rivolte a persone che possono presentare delle intolleranze.Ad ex scrivere senza zucchero può essere utile per chi è a rischio diabete oppure senza caffeina per chi ha intolleranza alla caffeina e la caffeina diluita nel latte elimina l'intolleranza,scrivere senza lattosio può essere utile per chi presenta intolleranze al latte.Altro ex è il latte parzialmente scremato e quello intero.Preferisco quello scremato perche più leggero


Può anche essere che a qualcuno non piaccia mangiare l'olio di palma per una sua personale volontà. Lo potrà fare o no?
Se commercialmente, di tali persone, ce ne sono tante, non vedo perché togliere l'opportunità commerciale di un produttore ad evidenziare questo aspetto nel suo prodotto.
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Re: L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Messaggioda Robyn il 28/02/2018, 14:18

Assolutamente poche le percentuali di persone che presentano intolleranze.Per ex per glutine e olio di palma siamo all'1% di intolleranze nella popolazione.La cosa che non và bene è quando si utilizzano queste intolleranze per colpire commercialmente per fare competizione sleale amplificando percentuali e paure che non hanno ragione di esistere.A questo punto hanno fatto bene i giudici europei sull'olio di palma
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Re: L’Europa boccia la dicitura “senza olio di palma”

Messaggioda franz il 28/02/2018, 14:34

Robyn ha scritto:tutte queste avvertenze sui prodotti a mio parere non danneggiano l'immagine commerciale di chi produce,semplicemente avviene che sono rivolte a persone che possono presentare delle intolleranze.Ad ex scrivere senza zucchero può essere utile per chi è a rischio diabete oppure senza caffeina per chi ha intolleranza alla caffeina e la caffeina diluita nel latte elimina l'intolleranza,scrivere senza lattosio può essere utile per chi presenta intolleranze al latte.Altro ex è il latte parzialmente scremato e quello intero.Preferisco quello scremato perche più leggero

Hai preso proprio solo gli esempi che si adattano alla tua tesi. In termini tecnici si chiama cherry picking
Vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Cherry_picking

Se fosse tutto qui non ci sarebbe problema. Avvisare con una scritta particolare le persone che soffrono di intolleranze alimentari o peggio di allergie è doveroso e non danneggia affatto chi puo' mangiare normalmente zucchero, lattosio, glutine o quant'altro possa essere dannoso a chi è malato. Il concetto è semplice e le persone normali capiscono che certi componenti possono fa male a persone malate ma sono perfettamente salubri per chi non è malato (sempre a quantità adeguate, visto che ogni eccesso fa male se continuato nel tempo).

Non solo ma la dicitura "senza zucchero" non danneggia chi produce bibite zuccherate, perché anche loro, in caso di moda paranoica per lo shugar frere, possono predisporre linee di produzione a zero zuccheri, come ha fatto cocacola, giusto per fare un esempio. Che poi faccia schifo (con o senza zucchero) sui gusti non si discute :-)

Naturalmente occorre anche avvisare, sul piano del marketing, chi ha fatto una scelta di vita come i vegetariani ed i vegani. Hanno i loro prodotti ed è interesse di tutti (produttori, venditori e consumatori) che il tutto si incontri con opportune avvertenze sulla confezione o addirittura con scaffali (o negozi) a loro interamente dedicati.

Sempre nel campo della scelta di vita analogo discorso va fatto per gli alcolici senz'alcool, dedicati a musulmani o altri che per problemi etico-religioso (o perché dopo devono guidare) non possono consumare alcool. La dicitura serve anche a persone come me, che non hanno problemi, ad evitare di comprare per sbaglio questi prodotti, assolutamnte repellenti. 8-) :lol:
Ottimo che l'avvertenza sia in piena vista.

Il discorso cambia se passiamo a cose come "NO-OGM" o "senza olio di palma". Qui è acclarato che i prodotti in questione non fanno male alla saluter, nelle dosi che è adeguato assumere per ogni prodotto da parte di una persona che usa il cervello non solo per tenere separate le orecchie. Chiaro che se qualcuno abusa allora che sia droga, fumo, alcool, zucchero o olio di palma, tutto fa male. In questi casi un dicitura ha lo scopo (improprio, secondo la commissione UE proponente) di attirare consumatori verso un prodotto sottraendoli ad altri produttori e facendo intendere che quel componente fa male (quando non è dimostrato) o che danneggia l'ambiente (cosa che va dimostrata altrove, perché non è una confezione il luogo adatto per farlo). Sono quindi solo pure strategie di marketing atte a spaventare il consumatore e dagli una falsa illusione di "prodotto sano", mascherando però cosa comporta la sostituzione nel prodotto "NO-XXX".
Nel caso dell'olio di palma ci mettono il burro? Non cambia nulla: stesso impatto sull'acqua necessaria per produrlo, sul suolo e per impatto sulla salute per gli acidi grassi. Ci mettono girasole idrogenato? Peggio che andar di notte, sia per il consumo di suolo, sia per quello di acqua, sia per la salute. Il mais è NO-OGM? Probabilmente avranno dovuto usare prodotti chimici per combattere i parassiti oppure, se non lo hanno fatto, ci saranno le tossine prootte dai parassiti, che fanno molto male.

Un capitolo a parte merita di essere aperto per la dicitura BIO ma il post è già fin troppo lungo.
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