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il piano di Prodi per salvare l’Europa

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: il piano di Prodi per salvare l’Europa

Messaggioda franz il 26/12/2017, 9:43

Cito due righe:

Il bilancio annuale dell'UE ammonta a 145 miliardi di euro nel 2015: una somma ingente in termini assoluti, ma pari solo all'1% della ricchezza annuale generata dai paesi UE.


Il resto lo leggete qui: https://europa.eu/european-union/topics/budget_it

La spesa prevista dal piano supera quindi il budget annuale.
La cifra per questo verrà reperita presso quei banchieri pubblici o privati (e tecnocrati/ragionieri) tanto criticati e tanto in crisi perché sfruttati a non finire ogni volta che servono soldi. Proprio la cassa depositi e prestiti italiana è citata ogni tre per due ogni volta che c'è qualche ipotesi di spesa straordinaria (salvare l'Alitalia, qualche industria e compagnia cantante).

Nel confronti con un sistema veramente federale vediamo che il bilancio annuale del livello piu' alto ammonta solitamente a cifre che variano dal 30 al 50% del PIL (rispettivamente CH e USA) quindi la vera soluzione per distribuire ricchezza verso chi ha necessità di investimenti (non di gestione corrente, sia chiaro) è proprio un sistema federale.

Per salvare l'europa non servono soldi.
Farne una questione di soldi mi pare proprio tipico di quei ragionieri che si vogliono criticare ;-)

Serve un altro approccio politico, un nuovo modo di stare uniti, un nuovo patto tra nazioni considerate alla pari.

Flavio ha in modo piu' che opportuno citato la genesi della Svizzera. Il cui motto, non ufficiale ma scritto in diversi documenti e anche sulla volta della cupola di palazzo federale, è "Unus pro omnibus, omnes pro uno". Lo conoscete forse nella forma inversa perché fu reso famoso da Alessandro Dumas, con i tre moschettieri nel 1800. Il motto riguarda la struttura delle iniziali alleanze tra cantoni, per cui tutti accorrevano a difendere un cantone attaccato. Il motto è la sintesi di un lungo testo istitutivo, attribuito al 1291 e di cui cito una parte:

Sia noto dunque a tutti, che gli uomini della valle di Uri, la comunità della valle di Svitto e quella degli uomini in Untervaldo, considerando la malizia dei tempi ed allo scopo di meglio difendere e integralmente conservare sè ed i loro beni, hanno fatto leale promessa di prestarsi reciproco aiuto, consiglio e appoggio, a salvaguardia così delle persone come delle cose, dentro le loro valli e fuori, con tutti i mezzi in loro potere, con tutte le loro forze, contro tutti coloro e contro ciascuno di coloro che ad essi o ad uno d’essi facesse violenza, molestia od ingiuria con il proposito di nuocere alle persone od alle cose. Ciascuna delle comunità promette di accorrere in aiuto dell’altra, ogni volta che sia necessario, e di respingere, a proprie spese, secondo le circostanze, le aggressioni ostili e di vendicare le ingiurie sofferte.


Tutto il testo lo trovate qui: https://it.wikisource.org/wiki/Patto_et ... gosto_1291

Non era solo una alleanza difensiva con reciproco sostegno. Si vedono gli inizi di ragionamenti sulla giustizia, sulle libertà e sul come prendere decisioni. Non si discute di soldi. Ci sono dei valori e dei principi. Quelli che, forse oggi mancano in Europa.
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Re: il piano di Prodi per salvare l’Europa

Messaggioda gabriele il 26/12/2017, 10:03

franz ha scritto:Serve un altro approccio politico, un nuovo modo di stare uniti, un nuovo patto tra nazioni considerate alla pari.



Francesco, come non essere d'accordo. Siamo tutti d'accordo. Ovvio. Ma la tua, come quella di tanti altri politici e governanti che la fanno loro, è una lista dei desideri non una pianificazione.

Anche quella di Prodi é una lista dei desideri.

Per attuare una pianificazione infatti serve un obiettivo che è delimitato nel tempo. Darselo, da parte degli stati che compongono l'Europa, dovrebbe essere un dovere. Ma in tempi come questi, fatti da mediocri burocrati e inutili fantocci politici, chiedere una cosa del genere sembra uno scandalo.

Chiedere un'Europa federale senza dettare un inderogabile termine temporale per attuarlo è, da un lato, un bell'esercizio mentale, un sogno, dall'altro lato (quello della politica) una via di fuga.
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Re: il piano di Prodi per salvare l’Europa

Messaggioda franz il 26/12/2017, 10:45

gabriele ha scritto:Chiedere un'Europa federale senza dettare un inderogabile termine temporale per attuarlo è, da un lato, un bell'esercizio mentale, un sogno, dall'altro lato (quello della politica) una via di fuga.

Esatto ed infatti questo è il piano concreto da scrivere. La vera road map.
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Re: il piano di Prodi per salvare l’Europa

Messaggioda gabriele il 26/12/2017, 11:18

franz ha scritto:
gabriele ha scritto:Chiedere un'Europa federale senza dettare un inderogabile termine temporale per attuarlo è, da un lato, un bell'esercizio mentale, un sogno, dall'altro lato (quello della politica) una via di fuga.

Esatto ed infatti questo è il piano concreto da scrivere. La vera road map.


E' il termine temporale che manca.

Quando è stata dichiarata la brexit UE e UK hanno avuto un periodo di tempo per pianificare l'uscita.

La pianificazione deve essere legata ad un termine, altrimenti sono solo belle (o brutte) intenzioni.

C'è da capire che il fattore tempo definisce la pianificazione e non il contrario. Il tempo obbliga a ragionare e a muovere pensieri e cose in periodi ben definiti.

Ad esempio se devo andare a comprare il latte entro 10 minuti, non posso fare la strada più lunga. Pianifico dunque il mio percorso per una strada breve che mi faccia perdere il meno tempo possibile. Sono i "10 minuti" che mi obbligano alla pianificazione di una strategia e non il contrario. Questo è l'aspetto tecnico.
Decidere che devo andare a comprare il latte (e non il pane) entro una certa ora è una questione politica. Esistono quindi vincoli temporali obbligatori (il negozio che chiude, ovvero il mondo che si trasforma sempre più velocemente in macronazioni) e vincoli temporali autoimposti (la necessità del latte per fare una ottima besciamella, che nel nostro caso si trasforma in una opportunità economica e organizzativa di miglioramento della società europea).

Posso dunque proporre un termine? 10 anni. Occorrono non più di 10 anni per trasformare l'UE in uno stato federale. E forse 10 anni sono anche troppi visti i progressi di aggregazione che stanno sorgendo nel mondo orientale.
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Re: il piano di Prodi per salvare l’Europa

Messaggioda ranvit il 26/12/2017, 11:51

10 anni? Basterebbe una sola riunione per decidere di unirsi in una struttura federale e fare questa volta si una road map per l'attuazione!
Il punto è che manca la volontà di queste mediocri classi dirigenti europee! L'esempio svizzero non vale una cicca: sono quattro gatti; e comunque è una storia vecchia....hanno avuto la fortuna di avere, all'epoca, una classe dirigente che ha saputo guardare lontano!
Questo è cio' che Prodi ha capito.... e voi no!
Non sono maturi i tempi! Anzi sono maturi per il contrario! Vedi le intenzioni dei Paesi di Visegrad, dell'Austria, di Le Pen, di Salvini, etc etc

Allora perchè non accontentarsi, per ora del piano Prodi??? Sarebbe un gran passo avanti! E uno alla volta di questa importanza forse ci porterebbe all'Unione federale anche prima dei dieci anni!
Piano di spesa in deficit dice franz....ma chi l'ha detto? Cominciamo a togliere i soldi a quei quattro stronzi di Visegrad per esempio.... Del resto, come lui ricorda, l'attuale budget UE è un ridicolo 1% del Pil....ci vuole cosi' tanto per arrivare al 2% per attuare il Piano Prodi. Forse questo "sforzo" lo si puo' chiedere anche agli euroscettici e persino ai "ragionieri" di Bruxelles!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: il piano di Prodi per salvare l’Europa

Messaggioda gabriele il 26/12/2017, 12:27

ranvit ha scritto:10 anni? Basterebbe una sola riunione per decidere di unirsi in una struttura federale e fare questa volta si una road map per l'attuazione!
Il punto è che manca la volontà di queste mediocri classi dirigenti europee! L'esempio svizzero non vale una cicca: sono quattro gatti; e comunque è una storia vecchia....hanno avuto la fortuna di avere, all'epoca, una classe dirigente che ha saputo guardare lontano!
Questo è cio' che Prodi ha capito.... e voi no!
Non sono maturi i tempi! Anzi sono maturi per il contrario! Vedi le intenzioni dei Paesi di Visegrad, dell'Austria, di Le Pen, di Salvini, etc etc

Allora perchè non accontentarsi, per ora del piano Prodi??? Sarebbe un gran passo avanti! E uno alla volta di questa importanza forse ci porterebbe all'Unione federale anche prima dei dieci anni!
Piano di spesa in deficit dice franz....ma chi l'ha detto? Cominciamo a togliere i soldi a quei quattro stronzi di Visegrad per esempio.... Del resto, come lui ricorda, l'attuale budget UE è un ridicolo 1% del Pil....ci vuole cosi' tanto per arrivare al 2% per attuare il Piano Prodi. Forse questo "sforzo" lo si puo' chiedere anche agli euroscettici e persino ai "ragionieri" di Bruxelles!


Parlare ad un muro é più edificante
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Re: il piano di Prodi per salvare l’Europa

Messaggioda ranvit il 26/12/2017, 13:14

Parlare ad un muro é più edificante

Potrei dire lo stesso :mrgreen: perchè il "muro" è quello di chi si ostina a non capire che non ci sono le condizioni per stabilire un termine, semplicemente perchè non c'è alcuna volontà, attualmente, di procedere in quella direzione 8-)
E allora un "non muro", pragmaticamente, si accontenta di fare un passo alla volta 8-)
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Re: il piano di Prodi per salvare l’Europa

Messaggioda flaviomob il 26/12/2017, 13:24

Una classe dirigente di alto livello non si crea per caso. Oggi purtroppo prevalgono le spinte nazionaliste e centrifughe con una forte deriva di estrema destra (o qualunquista). Se Prodi ha ragione, intervenendo sul forte malessere sociale queste spinte si possono ridurre e favorire la ripresa di un pensiero politico lungimirante. Io credo che vada appoggiato.
Se riflettiamo bene, l'Europa ha avuto la sua miglior classe dirigente nell'ultimo dopoguerra. La crisi del 2007 per molti cittadini ha avuto un impatto simile a quello di una guerra, ma è intervenuta in un momento in cui la cultura dominante era opposta a quella di allora. Nel 1945 si era consapevoli di uscire dal buio delle dittature e della necessità di costruire uno stato sociale e di favorire la cooperazione tra i paesi europei per creare un'interdipendenza che rendesse la guerra sempre più improbabile. Oggi manca la consapevolezza di tutto questo, mentre la casta che ha generato la crisi, un turbocapitalismo autoreferenziale illiberale e monopolistico che ambisce alla distruzione di ogni regola e del pianeta, non ha pagato per il disastro commesso.


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Re: il piano di Prodi per salvare l’Europa

Messaggioda ranvit il 26/12/2017, 16:15

Dice bene flaviomob: il Piano Prodi potrebbe essere il canale verso la rivitalizzazione dello spirito europeo! 8-)
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Re: il piano di Prodi per salvare l’Europa

Messaggioda franz il 26/12/2017, 16:45

ranvit ha scritto:Dice bene flaviomob: il Piano Prodi potrebbe essere il canale verso la rivitalizzazione dello spirito europeo! 8-)

Beata illusione. In realtà è il solido spendi-spendi per avere voti.
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