Il numero di laureati in materie scientifiche in Italia è tra i più bassi d'Europa.
E nelle facoltà scientifiche normalmente non c'è il numero chiuso (con l'unica eccezione di medicina).
C'è un proliferare di facoltà che non servono a nulla (scienze politiche, scienze della comunicazione, vari corsi di sociologia ecc.) e che hanno chiaramente lo scopo di creare cattedre per gli amici e i parenti.
Che gli studenti italiani siano i meno preparati soprattutto nelle materie scientifiche risulta da tutte le statistiche (prove Invalsi e non solo). Parliamo di nozioni di base non specialistiche che ovviamente vanno sviluppate a livello universitario.
Il sacrosanto diritto allo studio non può significare spreco di risorse per dare il "pezzo di carta" a tutti.
Ci si riempie tutti la bocca con la "meritocrazia" ma appena si tenta di introdurre un qualsiasi criterio di selezione (che magari va migliorato ma non contestato in linea di principio) in qualsiasi campo, ci vengono i mal di pancia.