Gran Bretagna, polemica per bambina cristiana affidata a fam

[gabriele]

Si "decostruzione e ricostruzione " è la parola corretta per descrivere la situazione in cui le autorita' hanno messo quella bambina. Al termine del trattamento sarà una perfetta integralista religiosa.

Non posso che essere d'accordo

[Robyn]

Esistono spazi dei bimbi dei fanciulli che non possono essere violati e se questi spazi non sono garantiti al 100% non può esserci l'affidamento cioè l'affidamento deve essere nel migliore interesse del bimbo/a e se successivamente all'affido questi spazi non sono più garantiti c'è la revoca dell'affido.Adesso non si sà quanto sia adeguata la legge italiana perche parla del migliore interesse del bimbo/a ma questo è riferito solo alla proroga dell'affido.In merito alla bimba inglese l'affido và revocato ed affidata ad uno psicologo perche ha ricevuto violenza psicologica se dice che natale e pasqua sono feste stupide e che le donne inglesi sono sciocche e alcolizzate

[gabriele]

Londra, marcia indietro sulla bimba affidata a famiglia musulmana: torna dai suoi familiari

Londra ci ripensa. Su decisione di un giudice, la bambina affidata a una famiglia musulmana osservante ieri è stata riunita ai suoi ex familiari.

La piccola di cinque anni, di madrelingua inglese e di famiglia cristiana, è stata accompagnata a casa della nonna. Lo ha deciso un magistrato, Khatun Sapnara, musulmano praticante, ritenendo che "era nel migliore interesse della bambina vivere con un membro della famiglia che poteva "promuovere il suo benessere e soddisfare le sue esigenze anche in termini di etnia, cultura e religione".

La vicenda della piccola era stata raccontata nei giorni scorsi da The Times, che aveva rivelato che la piccola, in lacrime, aveva raccontato che la mamma adottiva a cui era stata affidata dalla circoscrizione di Tower Hamlets, nella parte est di Londra, indossava il burqa integrale e non parlava inglese. Secondo il suo racconto era stata anche costretta a levarsi la catenina col crocifisso e incoraggiata a imparare l'arabo. Inoltre, seguendo i precetti musulmani, alla piccola erano stati vietati alcuni suoi cibi preferiti come il bacon o altri alimenti che contenevano carne di maiale.

http://www.repubblica.it/esteri/2017/08 ... P1-S1.8-T1

[mariok]

Certo che anche in Uk la giustizia non scherza quanto a comportamenti assurdi.
Se c'era una nonna in grado di averla in affido perché non affidargliela sin dal primo momento, evitando a quella bambina tutti quei traumi?


Comunque, al di là del caso specifico, quello che non mi piace in questa storia, oltre al comportamento fanatico delle famiglie affidatarie, è il fatto che nell'articolo si sottolinei che il giudice è un "musulmano praticante". Che vuol dire? che d'ora in poi tra i possibili motivi di ricusazione di un giudice dovremo metterci anche l'appartenenza religiosa?

Ho l'impressione che ci stiamo mettendo in un mare di problemi con troppa leggerezza.

[pianogrande]

Certo che anche in Uk la giustizia non scherza quanto a comportamenti assurdi.
Se c'era una nonna in grado di averla in affido perché non affidargliela sin dal primo momento, evitando a quella bambina tutti quei traumi?


Comunque, al di là del caso specifico, quello che non mi piace in questa storia, oltre al comportamento fanatico delle famiglie affidatarie, è il fatto che nell'articolo si sottolinei che il giudice è un "musulmano praticante". Che vuol dire? che d'ora in poi tra i possibili motivi di ricusazione di un giudice dovremo metterci anche l'appartenenza religiosa?

Ho l'impressione che ci stiamo mettendo in un mare di problemi con troppa leggerezza.

Se un "musulmano praticante" ha affidato una bambina cristiana a una famiglia musulmana (e piuttosto radicale) non si può poi pretendere che qualcuno non faccia il collegamento; in particolare che non lo faccia un giornalista.

Non si possono ricusare i giudici perché musulmani, OK.

Mettere in discussione quelli che hanno questi atteggiamenti perché etnicamente e/o religiosamente schierati (o solo perché un po' rincoglioniti); quello penso sia più che legittimo.

[Robyn]

La bambina tornata nel suo ambiente di appartenenza è una bella notizia dovrà essere osservata da uno psicologo.Se il giudice che ha deciso questo è mussulmano sfata la leggenda metropolitana che i mussulmani sono tutti uguali non si può fare cioè di tutta l'erba un fascio.Significa che c'è tra i mussulmani chi è integrabile e chi non è integrabile

[gabriele]

Certo che anche in Uk la giustizia non scherza quanto a comportamenti assurdi.
Se c'era una nonna in grado di averla in affido perché non affidargliela sin dal primo momento, evitando a quella bambina tutti quei traumi?


Comunque, al di là del caso specifico, quello che non mi piace in questa storia, oltre al comportamento fanatico delle famiglie affidatarie, è il fatto che nell'articolo si sottolinei che il giudice è un "musulmano praticante". Che vuol dire? che d'ora in poi tra i possibili motivi di ricusazione di un giudice dovremo metterci anche l'appartenenza religiosa?

Ho l'impressione che ci stiamo mettendo in un mare di problemi con troppa leggerezza.

Se un "musulmano praticante" ha affidato una bambina cristiana a una famiglia musulmana (e piuttosto radicale) non si può poi pretendere che qualcuno non faccia il collegamento; in particolare che non lo faccia un giornalista.

Non si possono ricusare i giudici perché musulmani, OK.

Mettere in discussione quelli che hanno questi atteggiamenti perché etnicamente e/o religiosamente schierati (o solo perché un po' rincoglioniti); quello penso sia più che legittimo.

Non so chi gliel'abbia affidata, ma a toglierla è stato un giudice musulmano osservante

[pianogrande]

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Non so chi gliel'abbia affidata, ma a toglierla è stato un giudice musulmano osservante

Ooops!

Piccolo equivoco e grazie Gabriele per la precisazione.

La mia risposta era riferita al fatto che il musulmano praticante fosse il primo giudice.

Adesso, sono un più d'accordo con Mariok.

Sì, l'integrazione è un problema (ma anche una necessità).

[mariok]

Se ci fermiamo all'episodio specifico (di cui peraltro non conosciamo i dettagli) non possiamo che essere felici se si è rimediato ad un errore e si è assicurato un minimo di serenità a questa bambina.
Che a metterci una pezza sia stato un giudice musulmano praticante, non mi dice molto. È la sottolineatura da parte dell'articolista che mi fa riflettere.
Probabilmente si vuole in tal modo evidenziare una sorta di compensazione tra l'integralismo delle famiglie affidatarie e "l'apertura" del giudice musulmano.
Se è così (e non riesco a trovare altra interpretazione) penso che sia un modo sbagliato di affrontare la questione.
Il punto non è se tutti i musulmani sono integralisti, quanto cosa possiamo fare e stiamo concretamente facendo per gestire il problema di un obbiettivo aumento della diffusione di modi di pensare e di arretratezze culturali che ritenevamo forse a torto di aver ridotto in termini marginali.
L'affermazione del mediatore culturale pakistano a proposito degli stupri di Rimini ci ha dato un altro esempio di quanto radicati siano certi pregiudizi nelle culture che stiamo importando.
Affermare che l'integrazione è una necessità ineludibile, corrisponde probabilmente alla realtà ma nulla ci dice sul se e come siamo in grado di gestirla, soprattutto in presenza di percentuali crescenti ad un ritmo superiore a quello con cui ci stiamo attrezzando.

[Robyn]

Napoli se vuole tornare ad essere capitale culturale del mezzogiorno di Italia deve svegliarsi un pò l'immagine di Napoli non può essere associata solo agli spaghetti alla pummarola alla pizza alle sfogliatelle,svegliarsi se vuole tornare ad essere città marinara delle ex repubbliche marinare citta dello stile liberty che ha subito molte influenze nel corso dei secoli sveva normanna etc.Giorgio Napolitano disse che la rinascita di Napoli parte dai suoi cittadini ,infatti chi vive esternamente la realtà del mezzogiorno di Italia può capire poco se non attraverso una radiografia