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Giovani mai così poveri

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Giovani mai così poveri

Messaggioda mauri il 07/12/2016, 13:54

quante sono le famiglie sotto la soglia di povertà?
faccio i conti della serva
con 12miliardi si sostengono 1milione di famiglie con mille euro mese, le risorse si trovano volendo già dallo scorso anno e con questo 2016 sarebbe stato 2milioni di famiglie, con aumento iva come detto nell'altro tread, taglio pensioni, risparmi eliminando enti inutili e senatori inutili, dimezzare stipendi di tutti gli eletti e via i vitalizi...droghe libere contro le mafie, diventare produttore di cannabis ed eportarla, lotta evasione e altro...
il problema è la volontà
il problema è di vaste proporzioni e l'europa se ne deve fare carico perchè è inammissibile che nella comunità europea ci siano 118milioni di poveri e se si va avanti così i populisti vincono e sfanno l'europa
ciao mauri
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Re: Giovani mai così poveri

Messaggioda trilogy il 07/12/2016, 15:19

mauri ha scritto:quante sono le famiglie sotto la soglia di povertà?
faccio i conti della serva
con 12miliardi si sostengono 1milione di famiglie con mille euro mese...


Sono circa 1,6 milioni secondo l'istat, circa 2,8 milioni quelle che rientrerebbero nei parametri della proposta dei 5 stelle.
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Re: Giovani mai così poveri

Messaggioda mariok il 08/12/2016, 9:46

Sulle diagnosi siamo tutti d'accordo. E' sui rimedi che nascono i problemi.

L'aumento delle situazioni di povertà in Europa è un dato di fatto, ma purtroppo è politicamente in mano alla destra che lo utilizza per attaccare l'idea di europa unita e per spingere verso il ritorno alla piena sovranità nazionale.

E' vero d'altra parte che questa Europa non funziona. Ma non è la causa di tutti i mali.

I mali dipendono principalmente da processi economici globali e dalle politiche degli stati nazionali. E' la mancanza di una vera europa che impedisce semmai politiche efficaci contro il declino e la povertà del continente.

Prendersela con l''europa che non c'è, è il trucchetto a cui ricorrono un po' tutti per creare illusioni e nascondere le proprie responsabilità ed incapacità di indicare e soprattutto attuare soluzioni credibili.

E' quanto praticato sistematicamente la destra, variamente camuffata (per intenderci da Le pen a Grillo), ma non solo.

Anche la battaglia di Renzi per un'europa più "flessibile" nel continuare a lasciar fare agli stati nazionali consentendogli di indebitarsi ancora di più, è una forma apparentemente diversa ma sostanzialmente analoga di indicazione di false soluzioni.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Giovani mai così poveri

Messaggioda pianogrande il 08/12/2016, 11:38

Eh, sì.

Continuiamo a prendercela con l'Europa e così ci teniamo la classe dirigente (e quella che dirigente non sarà mai) che ci ritroviamo.
Anzi la applaudiamo anche.

Basta con l'Euro, basta coi vaucher, stipendio fisso a casa per tutti.

Per i soldi, una volta via dall'Euro, ci penserà la nascente tipografia Casaleggio etc.
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Re: Giovani mai così poveri

Messaggioda ranvit il 08/12/2016, 12:14

E' un fatto che questa Europa non funziona! Noi italiani non ce la faremo mai a riprenderci. O si completa l'unione subito (ma coi crucchi è impossibile) o fuori subito!
Prima di entrare nell'Euro abbiamo avuto anche inflazione al 20% ma almeno eravamo propositivi e tutto sommato ottimisti....ora siamo decadenti e pessimisti!

Noi abbiamo tanti difetti ma....siamo fatti cosi' e ci vogliono decenni e decenni per cambiare. Le attuali regole ragioneristiche dell'eurozona sono per i crucchi (tedeschi e tedescoidi). Quindi meglio fuori dall'eurozona che dentro. Il debito pubblico? Basta ricomprarcelo (lo dicevo già anni fa nei contrasti con franz):
- trasformare il pagamento di parte delle pensioni superiori ai 3000 euro netti in Btp.
- una patrimoniale annuale sui patrimoni non "a perdere" ma in Btp.
- dimezzare i parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e comunali, in numero e prebende.

Resta inteso una dura lotta all'evasione/corruzione, allineare i dipendenti pubblici ai privati, etc etc

Volere e potere!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Giovani mai così poveri

Messaggioda flaviomob il 08/12/2016, 13:13

L'aumento delle situazioni di povertà in Europa è un dato di fatto, ma purtroppo è politicamente in mano alla destra che lo utilizza per attaccare l'idea di europa unita e per spingere verso il ritorno alla piena sovranità nazionale.


Che bella scoperta! Se la sinistra applica le stesse ricette dei liberisti, la gente rigetta sia quella che questi e si butta sui populisti. E' un film vecchio di un secolo: infatti oggi la storia si ripropone come farsa (con i comici!)

Perché si è permesso tutto questo? Perché non si è intervenuto massivamente dopo la crisi del 2008? Perché si salvano le banche e non le persone?


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Giovani mai così poveri

Messaggioda mariok il 08/12/2016, 14:00

Perché si è permesso tutto questo? Perché non si è intervenuto massivamente dopo la crisi del 2008? Perché si salvano le banche e non le persone?


Perché a sinistra mancano evidentemente le idee e le capacità per farlo.

Ma abbiamo dimenticato la sterile litania di Vendola e Ferrero contro la Bce e contro la Merkel?

Quale idea, quale iniziativa, quale strategia è riuscita ad esprimere in questi anni se non abbaiare alla luna?
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Re: Giovani mai così poveri

Messaggioda pianogrande il 08/12/2016, 16:58

ranvit ha scritto:E' un fatto che questa Europa non funziona! Noi italiani non ce la faremo mai a riprenderci. O si completa l'unione subito (ma coi crucchi è impossibile) o fuori subito!
Prima di entrare nell'Euro abbiamo avuto anche inflazione al 20% ma almeno eravamo propositivi e tutto sommato ottimisti....ora siamo decadenti e pessimisti!

Noi abbiamo tanti difetti ma....siamo fatti cosi' e ci vogliono decenni e decenni per cambiare. Le attuali regole ragioneristiche dell'eurozona sono per i crucchi (tedeschi e tedescoidi). Quindi meglio fuori dall'eurozona che dentro. Il debito pubblico? Basta ricomprarcelo (lo dicevo già anni fa nei contrasti con franz):
- trasformare il pagamento di parte delle pensioni superiori ai 3000 euro netti in Btp.
- una patrimoniale annuale sui patrimoni non "a perdere" ma in Btp.
- dimezzare i parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e comunali, in numero e prebende.

Resta inteso una dura lotta all'evasione/corruzione, allineare i dipendenti pubblici ai privati, etc etc

Volere e potere!


Insomma libertà di debito e di svalutazione.
Hai dimenticato di calcolare a quale velocità bisognerà stampare moneta per stare dietro all'inflazione e la lunghezza della banconota per lasciare posto ai successivi zeri
Per la verità, san Bettino qualcosa voleva risparmiare facendo la chilolira.

Eh sì.
Di fantasia ne abbiamo tanta.
Questa fa aumentare l'ottimismo ma sopratutto fa aumentare il debito.
E siccome i soldi non ce li presterà più nessuno, andremo a prenderli dagli evasori fiscali e dalle pensioni d'oro da tremila Euro e cioè da chi i contributi li ha pagati.
Così imparano quanto sia da pirla essere così poco fantasiosi.
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Re: Giovani mai così poveri

Messaggioda ranvit il 08/12/2016, 18:49

Ho aperto un nuovo tred sull'argomento. In sintesi: i tedeschi prevedono, a ragione, una permanente stagnazione in Italia....se la vuoi risolvere (mentre cerchi di risolvere i problemi atavici tipo evasione/corruzione, burocrazia asfissiante, etc) devi necessariamente fare altro debito. Una volta ripartita l'economia potrai abbassare il debito.

Si prega di rispondere nel tred apposito. Grazie
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Re: Giovani mai così poveri

Messaggioda flaviomob il 08/12/2016, 19:29

UN ITALIANO SU TRE A RISCHIO POVERTÀ

Basta un numero per capire esattamente quello che è successo domenica con il referendum. A fornirlo l’Istat dando il quadro di un Paese stremato da sedici anni di euro… Esaminando le condizioni di vita del 2015 l’istituto fa sapere che quasi un italiano su 3 è a rischio povertà, soprattutto nelle famiglie numerose. La situazione più grave è al Sud (che non a caso ha votato in maggioranza per il No). Inoltre la diseguaglianza tra le “buste paga” è tra le maggiori d’Europa.

Che cosa significa in concreto il rischio povertà? Vuol dire che aumentano gli italiani in arretrato con le bollette, l’affitto, il mutuo o altro tipo di prestito, Oppure quelli che non possono riscaldare adeguatamente l’abitazione nè sostenere spese impreviste di 800 euro. L’elenco non finisce qui. Sono a rischio povertà perché non si possono permettere un pasto adeguato almeno una volta ogni due giorni. Tantomeno una settimana di vacanza all’anno lontano da casa. Sapere che il 29% degli italiani si trova in zona povertà dovrebbe imporre riflessioni importanti sugli effetti della crisi economica. Perché dietro l’aridità delle cifre ci sono uomini, donne, ragazzi con i loro problemi, le angosce del presente, la paura del futuro.

Ancora più grave peggioramento rispetto al 2014. Soprattutto tra chi vive in famiglie con almeno cinque componenti (la stima passa dal 40,2% al 43,7%). Il disagio maggiore tra chi vive in coppia con almeno tre figli. Siamo, cioè, in presenza di una classe media che si sta impoverendo e dei ceti deboli che non riescono a riprendersi.

La crisi ha spaccato ancora di più il Paese. Quasi la metà dei residenti nel Sud e nelle Isole (46,4%) è a rischio, contro il 24% del Centro e il 17,4% del Nord. I livelli sono superiori alla media nazionale in tutte le regioni del Mezzogiorno: i valori più elevati si trovano in Sicilia (55,4%), Puglia (47,8%) e Campania (46,1%). Non a caso si tratta delle zone dove la sconfitta di Renzi è stata più netta. È chiaro che qualunque ipotesi di ripresa economica deve partire da qui. Difficile, però, che possa accadere fino a quando restiamo nell’euro. I dati sul lavoro forniti oggi lo confermano: nonostante il jobs act e il bonus sui contributi la disoccupazione è inchiodata all’11,6%.

http://uneuropadiversa.it/un-italiano-t ... -poverta/#


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