La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

The next president is calling you

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: UN BAGNO DI REALTA'

Messaggioda gabriele il 09/11/2016, 10:30

pianogrande ha scritto:Cerchiamo di essere più possibile attori e non spettatori


I venti trumpiani soffieranno con forza, esattamente come accade in ogni elezione americana.

Chi ha scommesso in un aiuto dall'america per risolvere i suoi problemi politici, ne tragga le dovute conseguenze
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: The next president is calling you

Messaggioda ranvit il 09/11/2016, 11:08

Diciamo che a fronte di una Hillary che non ha mai suscitato grande simpatia, ha vinto l'America profonda: quella rozza, sempliciotta, volgare, violenta, che crede tanto nella retorica del "sogno americano, nella bontà dei Marines, nelle armi a portata di mano, etc....
Ho fiducia comunque che, contrariamente alle aspettative, Trump sarà un Presidente forse anche piu' equilibrato di quello che sarebbe stato Hillary.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: The next president is calling you

Messaggioda flaviomob il 09/11/2016, 11:48

In effetti pare che siano riusciti a sparare persino nelle vicinanze di un seggio, facendo due morti.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: The next president is calling you

Messaggioda trilogy il 09/11/2016, 13:28

gabriele ha scritto:
mariok ha scritto:Dopo i sondaggi, ora tocca ai commenti inutili e taroccati


Parli di quelli che fino a ieri erano certi della vittoria della Clinton e ora dicono che erano certi della vittoria di Trump? :D


Secondo me è un aspetto aspetto importante, perchè è una tendenza globale. Non riescono più a leggere la realtà.
In parte è dovuto al fatto che è in crescita il numero di chi mente di proposito per ingannare i sondaggisti, considerati "parte del sistema" .
Ma Il punto critico, è che gli analisti continuano a studiare la società dividendo: giovani, vecchi, bianchi,neri,uomini, donne ecc. Nella sostanza invece ormai ci sono due grandi categorie:
1.quelli che prima della crisi del 2008 stavano meglio e oggi stanno peggio;
2.quelli che prima della globalizzazione stavano meglio e oggi stanno peggio;
La categoria di quelli che "stanno peggio" è molto vasta, e soprattutto molto arrabbiata.
Si sente ingannata dall' establishment che ha governato negli ultimi 20 anni.
Si sente ingannata anche sul piano della comunicazione ufficiale: "la disoccupazione al 4,5%...bene; loro però lavorano a tempo pieno e sono un pelo sopra la soglia di povertà....."il mercato immobiliare è in piena ripresa...bene;
loro però prima del 2008 vivevano nella loro casetta col giardino, oggi in una roulotte"; "i redditi crescono del 3%..bene ma la loro busta paga è inferiore a quella di 10 anni fa. Ecc.
A tutto questo aggiungi, che in un sistema globalizzato, come quello in cui viviamo è sempre più difficile, per qualunque paese o governo intervenire sulle tendenze in atto. Cresce in questo modo il distacco tra le promesse elettorali e i risultati concreti che si possono realmente ottenere. Questo alimenta ulteriormente il distacco e l'insofferenza verso la politica.
Ultima modifica di trilogy il 09/11/2016, 13:34, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: The next president is calling you

Messaggioda mariok il 09/11/2016, 13:34

Quante parole inutili sui giornali ed in tv.

Analisi banali del tipo "io l'avevo detto".

L'unica cosa seria è cercare di capire quante delle fregnacce dette da Trump in campagna elettorale si tradurranno concretamente in fatti.

Fortunatamente pare che come tutti i populisti nostrani (a partire da Berlusconi) le sue promesse o minacce rimarranno solo slogan propagandistici.

Il suo primo discorso sembra andare in questo senso, anche se è presto per dirlo.

Trump ha aperto dicendo di aver ricevuto la chiamata di Hillary Clinton e di aver ricevuto le sue congratulazioni per la vittoria. “L'ho ringraziata e mi sono a mia volta congratulato con lei, abbiamo nei suoi confronti un grosso debito di gratitudine per il suo servizio al paese. E a ogni democratico repubblicano in questa nazione dico: dobbiamo riunirci e tornare ad essere un unico popolo. Mi impegno di essere il Presidente di tutti”. Di un processo a Hillary, di mandarla in prigione, della Hillary “truffaldina” non si parla più. Trump ha capito che deve gettare un ponte per superare le molte ostilità che lo accoglieranno comunque a Washington.
Per questo si è rivolto a chi non lo ha appoggiato e ha detto che chiederà aiuto e consiglio in modo da poter sanare le spaccature: “Come ho detto fin dall'inizio la nostra non era una campagna ma un movimento. Un movimento per servire il popolo”. Trump ha affermato che lavorando insieme si potrà ricostruire il paese e rinnovare il sogno americano: “Gli uomini o le donne dimenticati non lo saranno dimenticati. Ricostruiremo le nostre infrastrutture e metteremo milioni di persone al lavoro. Ci occuperemo dei veterani”.
Il Sole 24 Ore - http://24o.it/UniS3U
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: The next president is calling you

Messaggioda gabriele il 09/11/2016, 13:38

trilogy ha scritto:
Ma Il punto critico, è che gli analisti continuano a studiare la società dividendo: giovani, vecchi, bianchi,neri,uomini, donne ecc. Nella sostanza invece ormai ci sono due grandi categorie:
1.quelli che prima della crisi del 2008 stavano meglio e oggi stanno peggio;
2.quelli che prima della globalizzazione stavano meglio e oggi stanno peggio;


Sono d'accordo, il voto non è più ideologico, o almeno non lo è più per la maggioranza degli elettori, ma fondato sulla concretezza della vita (non sulla concretezza delle promesse).
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: The next president is calling you

Messaggioda flaviomob il 09/11/2016, 14:23

C'è anche da rilevare un crollo culturale e un crollo dell'offerta politica. La crisi del 2008 è causa ma a sua volta effetto. Ricodiamoci le regole eliminate o riscritte in modo pessimo (e colluso) che l'hanno determinata, dettate dalla deriva neoliberista.

Inoltre, dice il Vangelo: "Se il sale diventa insipido, con cosa gli darete sapore?". Se la sinistra gioca a fare la destra, difende i potenti e non i poveri e i fragili, la gente sceglie l'originale e dilagano i populismi.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: The next president is calling you

Messaggioda mariok il 09/11/2016, 19:36

Sinceramente le analisi a buon mercato di cui in queste ore in tanti si riempiono la bocca mi fanno un po' ridere.

Sia quelli che si stracciano le vesti per l'abisso culturale nel quale siamo caduti, secondo una liturgia che ormai si ripete regolarmente ogni volta (sempre più spesso) vince qualche populista o post-fascista, sia quelli che esultano perché sentono che starebbe arrivando anche il loro momento.

E i trumpisti d'Italia esultano. Grillo: "E' come per noi, ha fatto un vaffa pazzesco"
Grillo si esalta per la vittoria di Trump: "E' l'apocalisse dei grandi giornali, degli intellettuali, dei giornalisti". Salvini e Maroni d'accordo: tutti e due pubblicano le loro foto col tycoon su fb: "E ora avanti la Lega"

09 novembre 2016

"È pazzesco. Questa è la deflagrazione di un'epoca. È l'apocalisse dell'informazione, della Tv, dei grandi giornali, degli intellettuali, dei giornalisti. Questo è un vaffa...generale. Trump ha fatto un VDay pazzesco". Così Beppe Grillo si esalta per la vittoria del tycoon in un video postato sul suo blog. "Questa è la prova che questi milioni di demagoghi non sono le persone, ma sono i giornalisti, gli intellettuali, ancorati ad un mondo che non c'è più. Lo abbiamo visto con il nostro MoVimento - incalza il leader M5S, che pure prima del voto non aveva mai preso una netta posizione su Trump - Ci sono delle similitudini fra questa storia americana e il MoVimento. Siamo nati e non se ne sono accorti, perché abbiamo un giornalismo posdatato che capisce quando qualcosa è già successa. Ed è già troppo tardi. Siamo diventati il primo MoVimento politico in Italia e non se ne sono accorti, se ne stanno accorgendo adesso e ancora si chiedono il perché. Andremo a governare e si chiederanno 'ma come hanno fatto? hanno raccolto la rabbia, etc, etc".

E da Maroni a Brunetta, da Toti a Fratelli d’Italia anche gli altri trumpisti d’Italia esultano: il trionfo del tycoon americano è “la vittoria del popolo contro i poteri forti”, contro l’establishment, le élite intellettuali, i media e il politicamente corretto. Il trumpista della primissima ora è senz’altro lui, Matteo Salvini. Che infatti appena vede profilarsi la sconfitta della Clinton, scatena tutta la sua forza mediatica. Comincia con un post su Facebook dove pubblica la sua foto a colori con Trump e accanto una in bianco e nero di Renzi e Omaba. “Ora tocca a noi” è lo slogan e invita tutto il centrodestra a ripartire dalla piazza che la Lega ha convocato per sabato prossimo a Firenze per il No, insieme a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e a diversi esponenti di Forza Italia, a partire da Giovanni Toti.

L’ingresso alla Casa Bianca di Donald Trump è "una botta alla globalizzazione", "è la rivincita del popolo, che batte i poteri forti 3 a 0", rilancia il leader del Carroccio poco dopo su Radio Padania. Ed è da questa vittoria americana che Salvini vuole ripartire per riorganizzare un centrodestra a trazione leghista. "E’ il momento di osare”, è “l'inizio di una lunga marcia". L’invito a seguirlo è rivolto in primo luogo ai forzisti: bisogna "andare al di là delle etichette e dei partiti, di Parisi sì o no: a noi tocca tirare la palla in avanti, si è temporeggiato troppo, chi ci ama ci segua". Compreso Berlusconi. Che viene criticato dal segretario lumbard, durante una successiva diretta web con l’Agi, per non aver sostenuto la sfida di Trump, ma al quale Salvini chiede di mandare almeno un messaggio di adesione alla manifestazione di sabato. Dove le parole d’ordine saranno chiarissime: oltre al No al referendum anche l’uscita dalla moneta unica. "L'euro si scioglie come un gelato lasciato sul tavolo a Ferragosto. L'importante – sostiene Salvini - è accorgersene in tempo e non per ultimi".

E stavolta il governatore della Lombardia Roberto Maroni sembra trovarsi in piena sintonia con il suo leader: anche lui pubblica su Facebook una sua foto con Trump: "Donald è come la Lega all'inizio, fuori dall'establishment". E benedice la linea del tycoon su immigrazione e terrorismo. Ma nel centrodestra c’è anche chi tira subito le conseguenze del voto Usa per il governo italiano: " Matteo Renzi da oggi è politicamente finito, è un Dead man walking” assicura Renato Brunetta. “Ci ha isolato in Europa contando sull'appoggio forte della presidenza americana, che ora non avrà più, e ha schierato, sbagliando totalmente strategia, l'Italia al fianco della Clinton, creando un danno grave di credibilità e di immagine – conclude il forzista - per le istituzioni del nostro Paese”.

"Trump e' stato eletto dagli americani: beati loro che hanno potuto scegliere da chi farsi governare", così Daniela Santanche' (Forza Italia). "La vittoria di Trump segna una rottura contro un sistema debole, che non era capace di difendere l'America dalle insidie odierne, terrorismo in testa. Le sue idee decise renderanno gli Stati Uniti piu' forti e rispettati".
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: The next president is calling you

Messaggioda mauri il 09/11/2016, 20:02

quindi con grillo sappiamo dove andiamo a finire, con lega e compagni lo sappiamo e abbiamo visto da anni, trump è americano come lo sono gli elettori, noi europei siamo molto diversi, noi italiani ancora di più e abbiamo paura di cambiare, gli americani no
forse perchè in america ci sono regole certe e chi sgarra paga forse per questo votano indifferentemente destra o sinistra forse anche perchè si fidano dei loro politici e chi viene eletto fa comunque l'interesse dell'america,
in italia i confini si sono assottigliati tra destra e sinistra oramai non ci sono più troppe differenze e sempre meno italiani vanno a votare perchè non ci sono regole chiare e abbiamo la convinzione che chiunque venga eletto non farà gli interessi dell'italia
leggevo che tra clinton e trump era meglio un trump non di carriera, come berlusconi?,ma mi sono sorpreso che abbia vinto e mi è spiaciuto per hillary
ciao mauri
mauri
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1961
Iscritto il: 16/06/2008, 10:57

Re: The next president is calling you

Messaggioda mariok il 09/11/2016, 20:10

Se fossimo appena un po' più seri, noi europei, invece di continuare con queste pagliacciate tra chi si schiera con Trump, con Clinton o con Sanders, dovremmo porci alcune domande molto più concrete.

Come saremo impattati da una politica americana più isolazionista e protezionista?

Come ce la mettiamo con il problema della difesa, soprattutto dei paesi europei confinanti con la Russia, con un presidente Usa che definisce gli alleati europei come degli scrocconi che pretendono di essere protetti a spese degli americani?

Come si collocherà l'Europa in un preannunciato cambio del quadro geopolitico in direzione di un rapporto privilegiato Usa-Russia?

Ed in tutto questo, come faremo a cavarcela con un'Europa politicamente in liquidazione, impegnata unicamente a litigare sugli zero virgola del deficit ed a rimpallarsi il problema dei profughi?

Quando sentirò qualcuno cercare di affrontare seriamente questi temi, allora penserò che valga la pena di ascoltarlo.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 52 ospiti

cron