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D'Alema avvia i comitati per il NO

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: D'Alema avvia i comitati per il NO

Messaggioda gabriele il 13/09/2016, 13:36

Giovigbe ha scritto:
Da noi il maggioritario (peraltro non completo e non con collegi uninominali) si trasformo nel "chi vice piglia tutto


Nella forma, il mattarellum fu un obbrobrio. Un maggioritario per il 75 % dei seggi, seguito da un proporzionale ripartito dallo scorporo dei vincenti. Peggio del peggio.

Un maggioritario ha senso se hanno luogo due condizioni:
- uno stato federato
- un esecutivo eletto direttamente dal popolo

Il senso del collegio uninominale ha radici antiche ed è l'espressione massima della democrazia rappresentativa. Nel collegio uninominale si elegge infatti il rappresentate di un collegio e non un mister x venuto da non si sa dove. Il legame fra eletto ed elettori del collegio è forte. E' per questo che inserire un sistema uninominale a collegio senza aver prima definito una struttura federale ha poco senso.

L'elezione diretta dell'esecutivo abbiamo avuto modo di discuterla più volte in questo forum. I vantaggi reali sono un indirizzo preciso da parte del popolo per quanto concerne la direzione che deve prendere il Paese e quindi una blindatura da possibili crisi di governo o cose simili. Questi vantaggi rimangono tali se e solo se l'esecutivo viene controbilanciato da altri poteri che lo limitino dalle forme più estreme.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: D'Alema avvia i comitati per il NO

Messaggioda pianogrande il 13/09/2016, 16:16

Giovigbe ha scritto:
pianogrande ha scritto:Collegi uninominali con primarie seguiti da un secondo turno di ballottaggio (nazionale) potrebbe essere una formula un po' complicata perché poi devi stabilire chi lasciare a casa degli eletti dopo il ballottaggio nazionale ma rientra in una ricerca di governabilità..


Se perdi il ballottaggio stai a casa - STOP - Non sei eletto
Non capisco chi devo "lasciare a casa"


Credo che siamo ai soliti malintesi tra livello collegio e livello nazionale ma cerco di spiegarmi meglio.

Se abbiamo 630 collegi da cui escono 630 eletti di cui il 40 % del partito rosso il 35 del partito bianco (nessuno supera il 50) si va al ballottaggio nazionale.

Vince il partito rosso (per carità, colore scelto a caso).
Per passare da 40 a 54,8 o altra percentuale superiore a 50, il partito rosso dovrà acquisire il corrispondente numero di seggi e quindi lasciare a casa gente eletta coll'uninominale al primo turno.

Una bella sfida fissare i criteri.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: D'Alema avvia i comitati per il NO

Messaggioda Giovigbe il 13/09/2016, 20:15

pianogrande ha scritto:
Giovigbe ha scritto:
pianogrande ha scritto:Collegi uninominali con primarie seguiti da un secondo turno di ballottaggio (nazionale) potrebbe essere una formula un po' complicata perché poi devi stabilire chi lasciare a casa degli eletti dopo il ballottaggio nazionale ma rientra in una ricerca di governabilità..


Se perdi il ballottaggio stai a casa - STOP - Non sei eletto
Non capisco chi devo "lasciare a casa"


Credo che siamo ai soliti malintesi tra livello collegio e livello nazionale ma cerco di spiegarmi meglio.

Se abbiamo 630 collegi da cui escono 630 eletti di cui il 40 % del partito rosso il 35 del partito bianco (nessuno supera il 50) si va al ballottaggio nazionale.

Vince il partito rosso (per carità, colore scelto a caso).
Per passare da 40 a 54,8 o altra percentuale superiore a 50, il partito rosso dovrà acquisire il corrispondente numero di seggi e quindi lasciare a casa gente eletta coll'uninominale al primo turno.

Una bella sfida fissare i criteri.


Il ballottagio è nei collegi dove nessuno ha superato il 50% (regola dei sindaci)

Non vedo tutta sta necessità di avere più del 50% se in realta non lo hai???

Il maggioritario in Inghilterra è di collegio (negli stati uniti addirittura di "stato" mi pare) ....ma perché da noi dobbiamo dare a qualcuno una maggiaranza che non ha?????

P.S. comunque - se proprio si vuole - dopo gli eletti "naturali" (quelli che hanno vinto nel loro collegio) si prendono i migliori secondi (quelli che hanno partecipato e perso il ballottaggio con minor distacco dal vincitore) - del partito che ha avuto almeno il 40% (non meno) dei primi eletti nei 630 collegi fino ad arrivare al sospirato 55%.
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Re: D'Alema avvia i comitati per il NO

Messaggioda Robyn il 13/09/2016, 21:11

Al referendeum bisogna dire si anche perche il fronte del no in particolare il cdx potrebbe proporne una ancora peggiore di riforma premierato o presidenzialismo,non mi fido molto,poi naturalmente si possono fare gli aggiustamenti per l'equilibrio costituzionale.In merito ai rapporti governo pubblica amministrazione la separazione è garantita dagli articoli costituzionali del buon andamento e dell'imparzialità con i concorsi per accedere alla Pa.La costituzione prevede che si accede alla Pa per concorso salvo i casi stabiliti dalla legge.Questi casi devono essere molto delimitati e i criteri di scelta devono essere sempre meritocratici anche se fuori concorso.Per ex avviene quando il governo intende realizzare alcuni obbiettivi con personalità affidabili che non ne ostacolino il percorso,per ex la protezione civile.In genere vanno fatti i concorsi per tutta la Pa,Rai TV,Asl,università,centri per l'impiego,forze dell'ordine e via discorrendo
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Re: D'Alema avvia i comitati per il NO

Messaggioda Robyn il 13/09/2016, 21:22

Il doppio turno di colegio è particolarmente semplice.Nel collegio ci sono diversi candidati uno solo per partito.Al primo turno i primi due arrivati si sfideranno al ballottaggio.Se un candidato ha avuto il 50%+1 dei voti al primo turno viene subito eletto non è necessario il ballottaggio.Al ballottaggio se gli sfidanti sono i primi due che hanno avuto più voti uno dei due avrà il 50%+1 e sarà eletto al secondo turno
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Re: D'Alema avvia i comitati per il NO

Messaggioda Giovigbe il 13/09/2016, 22:48

Robyn ha scritto:Al referendeum bisogna dire si anche perche il fronte del no in particolare il cdx potrebbe proporne una ancora peggiore di riforma premierato o presidenzialismo,non mi fido molto,poi naturalmente si possono fare gli aggiustamenti per l'equilibrio costituzionale.In merito ai rapporti governo pubblica amministrazione la separazione è garantita dagli articoli costituzionali del buon andamento e dell'imparzialità con i concorsi per accedere alla Pa.La costituzione prevede che si accede alla Pa per concorso salvo i casi stabiliti dalla legge.Questi casi devono essere molto delimitati e i criteri di scelta devono essere sempre meritocratici anche se fuori concorso.Per ex avviene quando il governo intende realizzare alcuni obbiettivi con personalità affidabili che non ne ostacolino il percorso,per ex la protezione civile.In genere vanno fatti i concorsi per tutta la Pa,Rai TV,Asl,università,centri per l'impiego,forze dell'ordine e via discorrendo


ma ti pare rispondere si ....per timore del cdx????
. ...inoltre una volta passato il si .....fai in tempo a mori prima che arriva un "aggiustamento"....sul quale esistono mille punti di vista differenti,

NO ......voto NO perché è una riforma pericolosa .....e perché spero che Renzi vada a casa dopo tutte le fanfaronate che ha sparato (come tanti ragazzi licenziati una volta finiti gli incentivi)
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Re: D'Alema avvia i comitati per il NO

Messaggioda Robyn il 13/09/2016, 23:00

Bisogna votare sì perche il cdx fà finta di trincerarsi dietro la deriva autoritaria per poi proporre una riforma peggiore come il presidenzialismo o il premierato.In tanti dicevano ad ex che bisognava liberare la Rai TV e poi una volta andati al governo hanno solo preso in giro gli italiani invadento lo stesso la Rai così' è per le riforme.Anch'io sono d'accordo con te siamo passati da una classe dirigente furba ma non intelligente ad una con i cinquestelle inesperta.A quando una classe dirigente di alto valore morale e capace?Il premierato è una pericolosa forzatura sul parlamento il presidenzialismo una pericolosa deriva autoritaria dove si diventa sopra la legge ma al di sopra della legge c'è la tirannia.Perche a questa classe dirigente non piace il modello westminster?In merito al job act altri paesi sono usciti velocemente dalla crisi e hanno portato la disoccupazione velocemente sotto il 5%.Noi siamo qua a giocare con i decimali e con la disoccupazione endemica e febbrile stabile all'11%.La legge fatta durante il governo Monti con alcune modifiche mirate era una legge per una economia in sviluppo
PS Ma poi scusa se fallisce la riforma bisogna fare una riforma elettorale che dia le stessa maggioranza in tutte e due le camere con il rischio di fare riforme a maggioranza semplice e ancora peggio è per gli organi di garanzia.A questo gioco non si può stare.Il premierato è come avere due partiti che non stanno insieme.Allora chiamano il falegname che fà una forzatura artigianale con un pezzo di legno e due chiodi per tenere forzatamente insieme i due partiti
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Re: D'Alema avvia i comitati per il NO

Messaggioda mariok il 18/09/2016, 12:17

Ogni tanto qualche persona un po' più seria si vede anche in questo panorama disastrato.

Pisapia e la riforma: "Non mi iscrivo al No, la democrazia non è in pericolo"Pisapia e la riforma: "Non mi iscrivo al No, la democrazia non è in pericolo"
Giuliano Pisapia

di GIOVANNA CASADIO

ROMA. "Non ci sto allo scontro tra guelfi e ghibellini sul referendum costituzionale. Questa riforma non è pericolosa e l'ha chiesta il Parlamento". Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano e leader di riferimento di un'ampia area a sinistra del Pd, invita alla ragionevolezza. "Non sono iscritto al fronte del No, per ora non mi esprimo, ma sto facendo un giro dell'Italia per invitare a confronti nel merito, sui vantaggi e gli svantaggi. Molto dipenderà se ci sarà la modifica dell'Italicum e dall'impegno a rendere più snelli alcuni punti di questa riforma della Carta".

Pisapia, a sinistra lo scontro sul referendum costituzionale è senza esclusione di colpi.
"E io lo vivo molto male e con grande disagio. Mi sembra una guerra fratricida che può portare solo danni enormi a tutti. Il Pd diviso, i sindacati su posizioni opposte, il centrosinistra con posizioni diverse, parte della sinistra contro il Pd, l'Anpi che ha preso una posizione ufficiale ma singoli partigiani che si esprimono in dissenso... Sono un sostenitore accanito del valore dell'unità del centrosinistra perché sono consapevole - e lo dimostra la storia - che il centrosinistra vince solo se è unito. Ci si può dividere su singole scelte, ma bisogna avere lo sguardo lungo. E invece mi sembra di assistere, tra persone che hanno la stessa storia e gli stessi valori, a una continua e disastrosa polemica con grande gioia della destra e dei suoi compari".

Una guerra da evitare in ogni modo: è stato l'appello del presidente Napolitano.
"Di una cosa sono convinto: comunque vada a finire, non è in gioco la democrazia. Del resto sia i costituzionalisti del No che quelli del Sì, lo riconoscono. I pericoli sono altri, non l'esito del referendum. Non si può dimenticare che è stato il Parlamento a chiedere una riforma che semplificasse il sistema e che garantisse una maggiore governabilità, dando migliori opportunità al Parlamento e non certo al governo o al suo presidente. Questa riforma non aumenta i poteri del presidente del Consiglio e rafforza il ricorso a leggi di iniziativa popolare. E voglio ricordare che, quando ha dichiarato incostituzionale il Porcellum, la Consulta ha detto espressamente che sono obiettivi di rilievo costituzionale anche la stabilità del governo del Paese e l'efficienza dei processi parlamentari ".

Lei quindi potrebbe votare Sì al referendum?
"Vede, la situazione che si è creata mi rende difficile dare oggi una risposta. Ci sono i guelfi e i ghibellini, non c'è spazio per la ragionevolezza. E io credo fortemente in una politica ragionevole. Penso ad esempio che la legge elettorale, che si incrocia con le modifiche costituzionali, vada migliorata perché c'è il rischio che diventi maggioranza in Parlamento chi non ha la maggioranza degli elettori e questo altera il risultato della volontà popolare.

Una modifica dell'Italicum fa la differenza?
"Certo che può fare la differenza, così come sarà importante sapere chi boicotterà quella modifica auspicata da tanti".

La vittoria del No destabilizza il paese, sostengono cancellerie straniere.
"Che ci sia bisogno di riforme è opinione largamente condivisa. Così come mi sembra che tutti - anche in Italia, ed è quello che mi interessa - siano d'accordo nel ritenere che quello di avere governi stabili è un bisogno reale".

Se vince il No Renzi si dovrà dimettere?
"Dal punto di vista costituzionale direi proprio di no. Poi ci sono le scelte politiche e personali. Non essendo parlamentare e non essendo iscritto al Pd credo che ogni decisione spetti a lui in un confronto col suo partito e la sua maggioranza. E non sarà una scelta facile anche perché lo Statuto del Pd prevede la coincidenza dei due ruoli, scelta che non mi ha mai convinto".

Alle elezioni per Milano ha appoggiato come suo successore Giuseppe Sala nonostante i molti mal di pancia della sinistra, del "suo" movimento arancione. Crede sempre al progetto del centrosinistra unito?
"Sempre di più. E le assicuro che nessuno, nemmeno i malpancisti, avrebbe preferito che a governare Milano arrivassero i 5 Stelle oppure un centrodestra egemonizzato dalla Lega".

Come vede da ex sindaco, la difficoltà in cui si dibatte Virginia Raggi a Roma?
""Onestà, onestà" è un pre-requisito, non un programma elettorale. Sbraitare è facile, il difficile arriva quando si passa a governare. Certo, è grave che tutto il bailamme nel quale si dibatte l'amministrazione capitolina sia scoppiato nella scelta di assessori e di collaboratori della sindaca, prima ancora che si cominciasse a mettere mano ai problemi e cercare di risolverli. E allora credo sia legittimo chiedersi come farà questa compagnia a entrare davvero nel merito di questioni enormi e davvero complesse che - è giusto ricordarlo - l'attuale amministrazione ha ereditato".
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: D'Alema avvia i comitati per il NO

Messaggioda Giovigbe il 18/09/2016, 13:05

mariok ha scritto:Ogni tanto qualche persona un po' più seria si vede anche in questo panorama disastrato.

Pisapia e la riforma: "Non mi iscrivo al No, la democrazia non è in pericolo"Pisapia e la riforma: "Non mi iscrivo al No, la democrazia non è in pericolo"
Giuliano Pisapia

di GIOVANNA CASADIO

ROMA. " Molto dipenderà se ci sarà la modifica dell'Italicum e dall'impegno a rendere più snelli alcuni punti di questa riforma della Carta".

".


Infatti è per il combinato disposto di riforma e legge elettorale che voto NO

Poi non mi fido di Renzi che modifichi successivamente l'Italicum......anzi ....in generale non mi fido di Renzi .

Da ultimo vorrei mandare renzi a casa perché a tolto diritti a molti (art. 18) senza dare lavoro duraturo a nessuno: infatti i contratti a "tempo indeterminato" (si fa per dire) frutto degli incentivi ......sono finiti con questi. Chi ne ha tratto i vantaggi??? Gli stessi che traevano vantaggi col berlusca!!

La corruzione (che consuma 60 MLD di euro l'anno pari ad almeno 4 finanziare) e l'evasione fiscale (l'imponibile che non emerge supera i 200 MLD) non sono state seriamente contrastate; e anche qui che se ne avvantaggia sono gli stessi di sempre (la faccenda Banca Etruria, al di là della presenza del padre della Boschi, rende chiaro il concetto).

Insomma ........una valanga di parole ..........ma zero fatti nel senso di una reale giustizia sociale e di una più equa redistribuzione della ricchezza......insomma zero fatti "di sinistra"

Per finire aggiungo parole non mie ma di una persona di cui tutto si può dire meno che sia comunista o abbia simpatie di sinistra.....ma dipinge bene quelli di cui stiamo parlando che un governo (tantopiù se si richiama alle tradizioni del cattolicesimo e del socialismo democratico) dovrebbe sempre combattere!
" Il truffatore ama la truffa e odia l’onestà. Il truffatore ama le tangenti, gli accordi bui, quegli accordi che si fanno nel buio. E la cosa peggiore è che lui crede di essere onesto. Il truffatore ama i soldi, ama le ricchezze: le ricchezze sono un idolo. A lui non importa calpestare i poveri. Sono quelli che hanno le grandi “industrie del lavoro schiavo”. E oggi nel mondo il lavoro schiavo è uno stile di gestione. (Papa Francesco nella omelia di oggi)
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Re: D'Alema avvia i comitati per il NO

Messaggioda flaviomob il 18/09/2016, 14:27

Pisapia non si schiera. Una chiarezza e un coraggio veramente considerevoli. Che cuor di leone! :lol:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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