La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Messaggioda franz il 14/04/2016, 10:21

flaviomob ha scritto:2) Si dice e si sostiene che Grillo era il burattino di Casaleggio, quindi si attribuisce al defunto un ruolo senziente e decisivo. È sostanzialmente un omaggio;

Si sostiene che Casaleggio era il burattinaio e Grillo un burattino.
Non sono complimenti. Di solito dare del burattinaio è un insulto.
Il burattino puo' essere anche simpatico ma il burattinaio è una figura che muove i fili nell'ombra. Non piacevole.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Messaggioda ranvit il 14/04/2016, 11:40

Il burattino puo' essere anche simpatico ma il burattinaio è una figura che muove i fili nell'ombra. Non piacevole.


Franz, burattinaio ma in fin dei conti con effetti positivi (vedi il mio post precedente) vista la situazione italiana o solo negativo?
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Messaggioda gabriele il 14/04/2016, 12:04

franz ha scritto:Si sostiene che Casaleggio era il burattinaio e Grillo un burattino.
Non sono complimenti. Di solito dare del burattinaio è un insulto.
Il burattino puo' essere anche simpatico ma il burattinaio è una figura che muove i fili nell'ombra. Non piacevole.


La satira molte volte non è piacevole, ma è pur sempre meglio una satira non piacevole che la sua assenza.

Fatto sta che il "burattino" Grillo è l'ennesimo punto di vista di una cosa che non si può capire a pieno. Questo perché Casaleggio, nella sua vita NON intima, aveva una sorta di repulsione alla socialità. Era di certo una persona enigmatica. Cosa del tutto contraria a Grillo. Uno era complementare all'altro.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Messaggioda franz il 14/04/2016, 15:57

ranvit ha scritto:Franz, burattinaio ma in fin dei conti con effetti positivi (vedi il mio post precedente) vista la situazione italiana o solo negativo?

Positivo fino ad un certo punto, secondo me.
Vero, ha smosso un bel po' le acque, come fece la Lega nei primi anni, poi piano piano sono emersi anche altri lati, meno positivi.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Messaggioda ranvit il 14/04/2016, 18:15

Comunque ha incanalato la rabbia sociale tutto sommato in qualche modo "istituzionale"....questo 25% poteva essere lepenista o di sinistra estrema...
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Messaggioda flaviomob il 14/04/2016, 18:33

Riguardo ad un movimento che ha evidenti deficit di democrazia (se la partecipazione è quella delle "primarie" di Milano, con numeri ridicoli per una metropoli), e record di espulsioni, pensare che tizio sia un burattinaio è un'opinione, non un insulto, del tutto legittima. Può non essere condivisa, naturalmente, ma rimane una libera idea.

La mia idea, invece, è che se ti vuoi legare ad un movimento di opposizione / protesta che ha un consenso così elevato (un quarto dell'elettorato) ma non vuole governare (se non utopisticamente da solo), non devi strutturarti (solo) in senso politico ma soprattutto sindacale e intavolare una trattativa serrata (come stanno facendo in Francia in questi giorni) per cambiare il sistema. Ma se non c'è coesione e spinta dal basso, col verticismo, le pecette e le espulsioni è impossibile farlo.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Messaggioda franz il 14/04/2016, 21:11

Mah, veramente è proprio nei confronti di un movimento che ha deficit di democrazia che parlare di un manovatore occulto è la cigliegina sulla torta. Sicuramente è una critica politica nei confronti di un movimento ma nei confronti di una persona appena morta è un insulto bello e buono.

Comunque è vero, il confine tra critica e insulto a volte è debole ma non mi pare il caso di usare l'alibi della satira per buttare il sasso e nascondere la mano :lol:

PS: questa è ironia, non satira. La preferisco.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Messaggioda mariok il 15/04/2016, 9:11

A me sinceramente la pretesa che basta che si tratti di satira allora tutto va bene non convince.

Una battuta, una vignetta, una qualunque altra espressione può essere o non essere di cattivo gusto. E Vauro, come altri, non è nuovo a simili discutibili uscite.

La libertà di espressione c'entra poco, a patto che la critica non sconfini nella censura.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Messaggioda gabriele il 15/04/2016, 9:45

La satira politica
secondo Dario Fo
tradotta in termini giuridici

Bologna, 16 luglio 2008

(avv. Antonello Tomanelli)

La satira è “un atto di rifiuto e come tale non può che essere acceso”. La satira è “una controaggressione che risponde allo smacco del Potere con uno sghignazzo che non può essere elegante”. La satira è “nata per mettere il re in mutande”. Per questo “il linguaggio della satira non può che essere virulento, sfacciato, insultante”. Sono parole di Dario Fo, indiscusso re della satira, estrapolate da un’intervista resa a Micromega all’indomani del “No Cav Day” dell’8 luglio, e pronunciate a difesa di quei comici, prima fra tutti Sabina Guzzanti, le cui performance lanciate dal palco di Piazza Navona sono state oggetto di attacchi bipartisan.

Il pensiero di Dario Fo è volutamente rivolto alla satira politica, quel genere di satira che si sostanzia in un attacco al Potere. L’autore satirico reagisce dal basso ad un discutibile uso del Potere imposto dall’alto. E lo fa con uno “sghignazzo”.

Lo sghignazzo cui allude Dario Fo è l’elemento che distingue la satira dalla critica, e che meglio rappresenta la diversità del linguaggio attraverso cui essa si manifesta. La critica è valutazione negativa ma lucida, che implica l’analisi di un fatto o di un comportamento. E il suo linguaggio può essere duro nella misura in cui sia utile a far meglio comprendere al pubblico quella valutazione. La satira invece deride, sbeffeggia, colloca il personaggio pubblico in una dimensione grottesca. La satira non vuole valutare, ma mettere “il re in mutande”, come dice Dario Fo. Per questo necessita di un linguaggio che “non può essere elegante”.

Il Pensiero di Dario Fo trova conforto in una giurisprudenza trentennale, che individua l’unico parametro di valutazione della legittimità della satira nel “nesso di coerenza causale” tra qualità della dimensione pubblica del personaggio preso di mira e contenuto del messaggio satirico. Bisogna cioè guardare a cosa dice l’autore satirico e confrontarlo con la rappresentazione del personaggio nella società.

Si consideri la qualità della dimensione pubblica come un enorme contenitore di vetro nel quale confluiscono tutte le informazioni che il personaggio, volente o nolente, si vede attribuire dai media nel corso della sua vita pubblica: fattezze fisiche, tic, idee, modo di esprimersi, guai giudiziari, gaffes, pettegolezzi, etc. Ogni informazione costituisce un frammento, che inserito in quel contenitore contribuisce a caratterizzare la sua dimensione pubblica. L’autore satirico prende uno o più di questi frammenti, li cesella, li orna e li ripropone al pubblico. Un’attività “artigianale” che va ricondotta all’art. 33 della Costituzione, che sancisce senza limitazione alcuna il principio della libertà dell’arte (“L’arte e la scienza sono libere”). I frammenti così riproposti danno luogo ad un messaggio satirico che sarà sempre in coerenza causale con la qualità della dimensione pubblica del personaggio cui quei frammenti appartengono.

In presenza del nesso di coerenza causale, non può avere alcun senso valutare la legittimità della satira secondo i parametri della verità e della continenza formale, elementi che al contrario si esigono nella cronaca e nella critica. La satira non soddisfa esigenze informative, né si propone di analizzare o valutare un comportamento. La satira, come dice Dario Fo, è uno "sghignazzo” cui il concetto di “nesso di coerenza causale” attribuisce quel senso, quel significato che permettono all’autore satirico di creare con il pubblico un “circuito d’intesa”, usando un’espressione cara alla stessa giurisprudenza. E ritenere una satira “volgare” prescindendo dalla valutazione dell’esistenza di quel nesso significherebbe limitare la libertà dell’arte garantita dall’art. 33 Cost. Sarebbe come sostenere che un dipinto è tecnicamente osceno, quindi illecito, a causa dell’eccessivo uso del colore rosso da parte del pittore. L’unico limite che incontra l’autore satirico è il non poter “lavorare” un frammento non presente in quel contenitore, ossia da lui appositamente creato.

Così, diventa lecita la satira di Sabina Guzzanti, anche se adopera un linguaggio “virulento, sfacciato, insultante” quando condanna papa Ratzinger “all’Inferno, tormentato da dei diavoloni, frocioni, attivissimi e non passivissimi”. E’ il modo della Guzzanti di mettere “in mutande” il Pontefice, il prezzo che gli fa pagare per la sua nota intransigenza nel condannare l’omosessualità. Come fece Dante nella Divina Commedia, che colloca nel girone infernale dei simoniaci Papa Bonifacio VIII ed altri ecclesiastici per aver fatto commercio di beni sacri, condannandoli a restare a testa in giù mentre il fuoco brucia loro le piante dei piedi.

http://www.difesadellinformazione.com/u ... giuridici/
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: M5s, è morto Gianroberto Casaleggio

Messaggioda flaviomob il 15/04/2016, 10:22

Dunque se Vauro avesse fatto la stessa vignetta con Casaleggio vivo, oppure due-tre mesi dopo la sua morte, sarebbe stato più sensibile e meno "fuori luogo"? Mah, a me questa puzza tanto di doppia morale (borghese) per cui quando si esportano armi, guerre, distruzione (e dittature, certo) ma si è "amici degli amici" va tutto bene, se invece si è "nemici"... 8-)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Precedente

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 20 ospiti