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Elite contro perdenti?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Elite contro perdenti?

Messaggioda franz il 30/01/2016, 10:37

Bush e Blair quando hanno scatenato le loro guerre avevano un alto sostegno popolare ed erano stati eletti democraticamente. Il problema dei dati di partenza non è che fossero veri o falsi (non credo sia questo il problema) ma non erano oggettivamente verificabili (allora). Quindi anche decisioni democratiche (ipotizziamo un plebiscito per entrare in guerra, come fanno i regimi populisti) sarebbe state viziate dall'impossibilità di verificare subito tutti i dati. Il che comunque è sempre impossibile. non possiamo sapere tutto, conoscere tutto. Ma dobbiamo decidere. Quindi dobbiamo fidarci anche su cose che non conosciamo e che probabilmente non sono esatte. Si puo' e si deve migliorare la trasparenza ma nelle questioni internazionali prevarranno sempre discrezione, segreti, trattative diplomatiche sotterranee e non trasparenti. Per non parlare del lavoro torbido dei servizi segreti.
Per il resto sono abbastanza d'accordo con Flavio.
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Re: Elite contro perdenti?

Messaggioda flaviomob il 30/01/2016, 12:02

Sappiamo che il lavoro torbido, cui hanno partecipato anche gli italiani, ha generato informazioni false. Un presidente però ha il compito di verificare oltre ogni possibile dubbio fonti e dati su cui si basa per proporre al proprio parlamento un'azione grave, terribile, irreversibile come la guerra (madre delle violazioni di tutti i diritti umani, a partire da quello di esistere). Bush e Blair invece avevano forti interessi a favore della guerra: le lobby che li sostenevano e finanziavano, interessi geopolitici (petrolio), etc.

Per rispondere a Ranvit: a volte non servono le rivoluzioni, basta che un popolo sia determinato e orgoglioso per imporre alla propria classe politica una linea dettata dal buonsenso. Mi pare che oltralpe, versante svizzero, non si facciano rivoluzioni dal milleduecento (forse qualche lotta interna nel periodo napoleonico), però con intelligenza e coraggio si sono tirati fuori da due guerre mondiali e oggi applicano politiche rispettose dei diritti non solo umani, ma anche del sistema ecologico del pianeta (e dei polmoni dei cittadini):

Presentata la metro per il traffico merci

Il progetto futuristico (collegherà il lago di Ginevra a quello di Costanza) sarà finanziato da privati e si crede sarà redditizio - Costerà oltre 3,5 miliardi

ZURIGO - Una rete di collegamenti sotterranei per il trasporto di merci su veicoli automatizzati che dovrebbe estendersi dal lago di Ginevra a quello di Costanza. È il progetto "Cargo sous terrain" (CST) a cui si sta lavorando dal 2011 con il sostegno della Confederazione.

I promotori hanno presentato oggi a Zurigo uno studio di fattibilità per un primo collegamento di 70 chilometri fra la regione di Härkingen (SO) e Niederbipp (BE) e i centri logistici che si trovano a Zurigo.

La tratta, da portare a termine entro il 2030, verrebbe a costare 3,55 miliardi di franchi - finanziati di investitori privati - e secondo lo studio è "tecnicamente realizzabile e potrà essere gestita in modo redditizio".

Il progetto è sostenuto da aziende come FFS Cargo, Swisscom, La Posta, Rhenus Logistics e l'associazione che riunisce i principali commercianti al dettaglio. Col tempo si prevede di estendere il nuovo sistema di trasporto lungo tutto l'asse est-ovest, con collegamenti a rete verso Basilea, Lucerna e Thun.

"Un progetto destinato a rivoluzionare la logistica in Svizzera", dice all'ats Daniel Wiener, presidente della società di consulenza ecos. CST crea nuove capacità e permetterà di far fronte ad un traffico che entro il 2030 è destinato ad aumentare del 50%.

Per questo si prevede di iniziare lungo un tratto dell'autostrada A1 dove già oggi il traffico merci e quello delle persone si bloccano a vicenda, con la corsia principale che nelle ore di punta è occupata esclusivamente dai camion.

La prima parte di "Cargo sous terrain" dovrebbe permettere di ridurre del 20% i camion in transito fra il raccordo di Härkingen (SO) e Zurigo. Il collegamento sotterraneo non utilizzerà terreni e sarà gestito in modo ecologico.

Un progetto a prima vista futuristico, ma che rappresenta una soluzione "tecnicamente semplice e pragmatica", afferma l'esperto. I veicoli automatizzati e senza conducente si muoveranno per induzione elettromagnetica lungo un tunnel di 6 metri di diametro scavato a una profondità di 50 metri.

La merce potrà circolare 24 ore su 24 ad una velocità di 30 km/h, senza dover tener conto del divieto di trasporto notturno. Per distribuirla saranno realizzati dei centri logistici nelle vicinanze delle città.

I promotori del progetto, riuniti dal 2013 in associazione, sono ora alla ricerca di investitori. L'obiettivo è di non dover far capo a fondi pubblici, afferma Wiener. Anche gli ambienti politici sono stati sensibilizzati. I rappresentanti dei governi dei cantoni interessati e il Municipio di Zurigo si sono espressi molto positivamente.

L'esperto ha inoltre precisato che la ministra dei trasporti Doris Leuthard intende sottoporre entro l'estate al Consiglio federale un progetto di legge per la realizzazione di CST. La legge dovrà ad esempio definire il tracciato, fissare le basi per la gestione del progetto e assicurare l'accesso di tutte le imprese di trasporto al nuovo metrò per le merci.

http://www.cdt.ch/svizzera/cronaca/1475 ... fico-merci


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Re: Elite contro perdenti?

Messaggioda ranvit il 30/01/2016, 12:22

La Svizzera ha potuto fare la neutrale perchè faceva (e fa) comodo a tutti ;)

Si sono scannati per un millennio prima di arrivare alla conclusione di vivere in pace....e comunque la Svizzera non è il mondo!

Leggevo proprio oggi sul magazine settimanale del Corriere un articolo di Cazzullo proprio su questo stesso argomento: una soluzione potrebbe essere, secondo lui (quasi come flavio :D ): la globalizzazione del fisco e la totale abolizione dei paradisi fiscali, distinzione tra imprenditori che creano lavoro e quelli che prosperano vendendo i dati degli ingenui ancora convinti che internet sia gratis; ma ci vorranno leader di valore e opinioni pubbliche mature, etc...
....insomma aspettando Godot :roll:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Elite contro perdenti?

Messaggioda flaviomob il 30/01/2016, 13:04

Beh persino la Spagna, pur sotto dittatura di destra, rimase neutrale e non prese posizione belligerante a favore di Hitler e Mussolini. In questo modo Franco sopravvisse altri trent'anni dopo la guerra. A parte i discorsi contingenti, se un popolo non rinuncia a controllare e pungolare continuamente i suoi politici può ottenere molto, questo volevo dire. In Italia c'è troppa passività e troppo vittimismo, anche a sinistra. Non parlo solo di politica: ci sono decine di associazioni che operano in modo efficace.

Per esempio: il problema corruzione che genera strutturalmente un eccesso di spesa e annienta l'efficacia dell'azione pubblica. C'è mai stata una manifestazione a sinistra, uno sciopero generale contro questa abnorme piovra? Sindacalisti uccisi dalla mafia sì, certamente numerosi, ma la mafia prospera proprio grazie alla corruzione. Compromessi continui al posto di difendere l'urgenza della questione morale. Cooperative corrotte, inciuci per allungare prescrizioni o depenalizzare reati, codicilli ad hoc.

Anche da destra, o dal mondo cattolico: ogni tanto si sentono le parole del Papa, ma quando si mobilitano i pretoni e gli affiliati vari? Contro i diritti di qualcuno come nel family day, oppure se qualche preside illuminato fa mettere un distributore di preservativi in una scuola superiore, o ancora a favore delle scuole private. Ancora più a destra dilaga la demagogia anti immigrati poi si scoprono i fondi neri, i diamanti in Africa, le lauree in Albania e l'appoggio alle forze apertamente a favore dell'impunità generale.


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