mariok ha scritto:Quanto alle preferenze, penso sia una questione di punti di vista. Il principio della rappresentatività dovrebbe garantire all'elettore la certezza di sapere "a priori" chi contribuirà ad eleggere in una certa istituzione con il suo voto. E ciò non è garantito con le preferenze, mentre lo è con i collegi uninominali.
Se per esempio un partito presenta un candidato A che a me sta bene ed un altro B che invece non mi sta bene (perché poco credibile o addirittura "impresentabile" secondo i miei criteri), se voto quel partito esprimendo la mia preferenza per A, non sono certo che il mio voto concorrerà all'elezione del candidato prescelto. Il mio voto potrebbe infatti concorrere alla elezione di B, che prendendo più preferenze di A usufruirebbe del seggio conquistato grazie a tutti i voti dati alla lista, quindi anche al mio.
Piu' che
punti di vista direi che si tratta di
procedure di voto.
Forse non sai che in diversi paesi in cui vige il proporzionale con preferenza, è possibile anche
depennare un nome (il
B del tuo caso). Cosi' come è possibile votare solo il candidato, senza dover per forza votare il partito e gli altri candidati di quella lista. È anche possibile votare candidati su liste diverse (panachage) e quindi poter scegliere i migliori presenti su ogni lista. Infine, e questo è il sistema per me piu' innovativo (pur contemplato dai matematici da piu' di due secoli) è possibile ipotizzare un voto a graduatoria, per ogni candidato.
Quindi a fronte di 5 candidati io do' 5 punti al primo, 4 al secondo e cosi' via fino all'ultimo, a cui daro' peso 1.
Allora a fronte di un sistema fortemente diviso (idelogizzato) in cui metà elettorato vota per A e metà per B, alla fine vince C solo perché
tutti lo hanno messo come seconda scelta. Questo sistema è in vigore in australia (
http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_el ... ustraliano ) e matematicamento affonda le radici non solo in Condorcet ma addirittura nel medioevo. Infatti si tratta dell'estrapolazione matematica di un sistema in uso nei conventi di clausura per eleggere la badessa. Il sistema era tipo torneo di calcio (tutti incontrano tutti) con punteggio per ogni incontro (ovviamente qui nel campo delle proposte ed intendimenti). La somma dei punteggi (rank) espressi da ogni votante alla fine indicava la Badessa prescelta. Un modo molto piu' sofisticato di calcolare le "preferenze". Mettendo i candidati in ordine di rank ogni elettore esprime le sua convizioni su come ogni candidato si posiziona rispetto agli altri e su milioni di elettori emerge la graduatoria piu' accettata. Va bene anche per un maggioritario di collegio, anzi in australia lo si usa così (150 collegi uninominali).
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)