pianogrande ha scritto:La rivoluzione si fa anche con i giochi di parole.
Ogni tanto, però, ci starebbe bene anche qualche ideuzza.
Non so cosa ribattere a "Renzusconi" e simili.
Il dialogo rimane sterile.
C'è un proverbio dalle mie parti, che ho già proposto altre volte (in italiano) e che parla dell'adattabilità dell'individuo alle circostanze, tanto che si invita
"a chiamare "papà" chi (di volta in volta)
si corica con la mamma".
Io invito a non fare confusione di ruoli e propenderei a non dimenticare il vero
"padre".
La
"mamma", in questo caso potrebbe raffigurare lo Stato e l'uomo, che si sente chiamare
"papà", raffigurare il politico che se ne serve.
Le
"ideuzze" si possono proporre se si ha fiducia nelle persone, che, per il ruolo che hanno, dovrebbero incentivarle o raccoglierle ...
I forum, comunque, non arrivano ad assolvere questo compito, favoriscono solo scambi di idee, anche differenti, per fare arricchire reciprocamente i suoi frequentatori.
In tutto questo tempo ho ribadito che i rappresentanti politici di Cs avevano deluso il loro elettorato e che la classe politica si configurava come "casta sociale", con privilegi ed insensibilità verso i problemi dei cittadini.
Invece di rispondere nel merito che cosa si fa? Si incomincia un altro thread, il cui autore si magnifica con un titolo quasi offensivo
("Le critiche a Renzi mancano di onestà"). Per che cosa, poi? Probabilmente per ragioni personali ... o debbo ritenere "oneste" le ragioni dei
lecca-piedi asserviti al potere?
Poco fa, in relazione alla legge di stabilità e soprattutto sulle spese degli enti locali qualcuno commentava "...
c'è il rischio che il conto, a pagarlo ancora una volta, siano i cittadini".
Vogliamo soprassedere, dare fiducia e ragione al governo
renzusconi, ingoiare un ennesimo rospo e tenere gli occhi chiusi e la mente occupata a difendere l'indifendibile?
Io non ci sto.
Per gli interessati:
Ètienne De La Boétie (1530 – 1563),
"Discorso sulla servitù volontaria". ChiareLettere. Milano, 2012.