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Conflitto interessi, sanzioni fumose e onorevoli salvati.

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Re: Conflitto interessi, sanzioni fumose e onorevoli salvati

Messaggioda gabriele il 07/10/2014, 19:56

ranvit ha scritto:Andiamo, facciamo le persone serie! Se c'è una cricca che in Italia ha sfasciato tutto, a parità di mafia, massoneria etc, questa è la classe politica della cosiddetta seconda repubblica. Ci sono tutti! (compresa la sinistra-sinistra e la Cgil per la loro costante opposizione a qualsivoglia cambiamento)!


La stessa politica che ha sponsorizzato Renzi e gli ha dato mezzi necessari per governare? :lol:

Ricordiamoci come è andato al governo Renzi. Non certo con guerre intestine o con un colpo di stato. E' stato accompagnato al governo.

Non riesci proprio a distinguere le due cose, eh? Non puoi. Andresti contro la logica più basilare pur di aggrapparti a Renzi.

PS
povero Prof! Anche lui messo in mezzo al minestrone della cricca cattiva :shock:
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: Conflitto interessi, sanzioni fumose e onorevoli salvati

Messaggioda flaviomob il 07/10/2014, 21:29

Non è vero, Ranvit. Anche la prima repubblica è stata sfasciata dalla politica corrotta, tant'è vero che mentre in Germania lo scandalo del democristiano Kohl veniva superato buttandolo fuori dal partito, ma salvando la tradizione cristiano-popolare e la stessa CDU, in Italia si dissolvevano la DC e il PSI a causa di tangentopoli.

Inoltre il grosso del debito pubblico è stato prodotto tra il 1970 e il 1990, quando passò dal 40% fin sopra al 100% (in rapporto sul PIL).

Quello che è grave è che dopo tangentopoli i cittadini avrebbero dovuto essere più consapevoli del livello di corruzione e dei danni prodotti al "bene comune" e di riflesso anche la politica.

Mafia e corruzione ci costano almeno un quinto del PIL: un'enormità. Saremmo davanti alla Germania se ce ne liberassimo!

Non nominare la mafia significa che è "innominabile" e che quindi non c'è bisogno di occuparsene. Del resto non sono io a criticare Renzi, ma Pino Masciari:

http://www.pinomasciari.it/?p=32697

Pino Masciari: Se lo Stato non è al fianco dei cittadini in questa lotta, tutto il lavoro fatto, i sacrifici, le rinuncie, le vite perse per combattere le mafie, tutto sarà vanificato e reso inutile. Uno Stato che non lotta contro la criminalità, l’illegalità e la corruzione non è uno Stato al fianco dei suoi cittadini! Voglio sperare che non sia così………
“È scomparsa dal programma dell’esecutivo. Su 43 ddl solo due sono diventati legge.”


La lotta alla mafia e alla criminalità organizzata è scomparsa dall’agenda del governo Renzi. E i pochi provvedimenti che il premier ha avuto il coraggio di presentare sono finiti su un binario morto. Un esempio? La norma sull’autoriciclaggio, che le Procure, tutte, reclamano a gran voce per avere uno strumento in più per la lotta alla mafia. Invece è finita insabbiata in commissione. Tanto che il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha ammesso candidamente che il governo su questo ha (quasi) le mani legate perché non c’è accordo politico. E neppure la volontà da parte di Renzi di forzare la mano. Come invece ha fatto e sta facendo su altri temi. Nel Pd, però c’è anche chi come Rosy Bindi, presidente della commissione antimafia, non ci sta. E segnala che il «machismo» di Renzi non può funzionare solo su alcuni temi. «Il governo ha un doppio registro sospetto – ha scandito – forte con i lavoratori e debole con gli evasori fiscali. Noi dobbiamo “tipicizzare” il reato di autoriciclaggio. Quando lo faranno sarò sempre troppo tardi. Il decisionismo del presidente del Consiglio lo vorrei in tutti i settori, non solo sull’articolo 18». Invece Renzi sembra essere assai poco interessato alla lotta alla criminalità organizzata. Nei tanto sbandierati «mille giorni» che dovrebbero rivoluzionare il nostro Paese non c’è neppure un accenno, una proposta, una frase. E la mafia, come sottolinea il sito Openpolis.it, dati e cifre alla mano, non sembra essere una priorità neanche nel sito del governo «passodopopasso». A questa dimenticanza potrebbe supplire il Parlamento. Il quale, però, a sua volta, sembra essere altrettanto sordo a questa esigenza. Dei 43 disegni di legge presentati a Camera e Senato sulla materia, sottolinea ancora la ricerca del sito, 11 sono stati approvati nelle varie fasi dell’iter, e solamente due sono diventati definitivamente legge (Commissione Anti-Mafia, e modifica al 416-ter). Tutti gli altri sono finiti nelle sabbie mobili del Parlamento. C’è, ad esempio, un disegno di legge presentato a palazzo Madama dal senatore Franco Cardiello di Forza Italia che prevede «interventi urgenti in materia di beni della criminalità organizzata e a favore dell’agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata». È stato presentato l’11 luglio dell’anno scorso ma non è stato ancora assegnato a nessuna commissione. Così come quello del senatore del Pd Doris Lo Moro che prevede «norme in materia di scioglimento delle aziende sanitarie per infiltrazioni mafiose: presentato a settembre del 2013 aspetta ancora di essere assegnato.

Paolo Zapitelli – iltempo.it


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http://www.pinomasciari.it/?p=32694

Corruzione e voto di scambio, la ‘ndrangheta ringrazia!


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Libera ha proposto persino una raccolta firme!

http://www.riparteilfuturo.it/autoriciclaggio

Non ci siamo proprio, governo Renzi.


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Re: Conflitto interessi, sanzioni fumose e onorevoli salvati

Messaggioda flaviomob il 07/10/2014, 22:01

C’è un forte legame tra la crisi del debito che investe alcuni paesi europei e la corruzione, secondo quanto afferma Transparency International nel primo rapporto dedicato alla corruzione nei paesi dell’Unione Europea. Grecia, Spagna, Portogallo e Italia, dice il documento, sono tra i paesi che registrano i livelli più elevati di corruzione in Europa. «Questi paesi che presentano tra le peggiori performance sugli indicatori che misurano il controllo della corruzione sono anche quelli con i deficit e i debiti più elevati». La Grecia si guadagna la maglia nera tra i 25 paesi europei monitorati, ma anche l’Italia non va proprio bene, è al 19° posto in UE e al 79° nel mondo.

Il rapporto evidenzia che complessivamente nei paesi europei gli strumenti di lotta alla corruzione sono piuttosto deboli, e limitati, e inoltre «molte delle istituzioni democratiche di contrasto alla corruzione sono più deboli di quanto ipotizzato». Solo 6 paesi su 25 hanno una regolamentazione delle lobby, e soltanto 10 proibiscono le donazioni ai partiti politici. In ben 17 paesi, poi, manca un codice di condotta dei parlamentari. In generale, sentenzia Transparency, vi sono barriere alle informazioni nei confronti dell’opinione pubblica: in 20 paesi i cittadini incontrano ostacoli per accedere alle informazioni.

Danimarca, Norvegia e Svezia sono i paesi con le migliori difese contro la corruzione, scrive TI, mentre c’è un peggioramento in paesi come Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia rispetto a quando aderirono all’Unione Europea nel 2004.

(Fonte Asca)

http://www.buongiornoslovacchia.sk/inde ... ives/28814

(Articolo del 2012)


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Re: Conflitto interessi, sanzioni fumose e onorevoli salvati

Messaggioda ranvit il 08/10/2014, 11:32

Flavio, ma hai letto fore da qualche parte che io (o Renzi) sono contrario a voler ridurre corruzione ed evasione?

Il punto è che ci vuole tempo......problemi secolari non si risolvono parlandone ma agendo passo dopo passo senza l'illusione che si possano risolvere da oggi a domani. E in Italia bisogna cominciare dai "grand commis" della burocrazia dei vari settori....Magistratura compresa....che è il luogo di elezione dei "manovratori" per conto della Mafia. Molti dei figli dei mafiosi (quelli veri, non quelli che sparano) sono annidati li'.....
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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