franz ha scritto:pianogrande ha scritto:Se lo stato lascia che le alternative di trasporto siano un treno piccolo e puzzolente che impiega quindici giorni e un'auto che impiega due ore (ma costosa, inquinante ed invasiva) il povero cittadino cosa deve scegliere?
Già la parola "scelta" suona di presa in giro.
In effetti, pianogrande, per le scelte c'è il mercato.
Il mercato propone macchine diverse, moto, autobus, biciclette, aerei, treni, traghetti.
Lo stato per ora distorce alcune di queste offerte perché vuole gestirle in prima persona e lo fa malissimo.
Per esempio l'offerta ferroviaria è al 99% statale ed assolutamente deficitaria.
Ma dove è stata privatizzata (es UK e Svezia) è rifiorita.
Lo stato deve, innanzitutto, fare le regole (e farle rispettare).
Deve avere obiettivi a favore della collettività e perseguirli con onestà e intelligenza (e razionalità).
Io non sono per lo stato a tutti i costi.
E' meglio privatizzare?
Privatizziamo ma con regole, incentivi, disincentivi e quindi non con (unica guida) "quello che conviene".
Se il mercato funzionasse così automaticamente, dello stato non ci sarebbe nessun bisogno.
Invece ce n'è un bisogno estremo.
Per evitare la legge del più forte e lo stato deve essere più forte di tutti (e anche giusto, però, e quello è un altro bel problema).
Se sono costretto a scegliere tra un treno puzzolente e inaffidabile e una autostrada a quattro corsie pur essendo questa piena di persone che viaggiano in automobile da sole consumando e inquinando e di TIR guidati da camionisti stanchi, cosa volete che scelga?
Cosa volete che scelga chi vuole spedire merci senza impiegare settimane?
Ecco a cosa serve lo stato.
Se poi questa migliore equità, questa migliore offerta di alternative, questo più razionale utilizzo delle risorse li ottiene privatizzando cosa volete che me ne freghi?
L'importante è il risultato e, da noi, il risultato sono autostrade raddoppiate per far posto allo scandalo descritto sopra.
E si festeggia pure!