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RUTELLI, ABBIAMO IL DOVERE DI RIGUADAGNARE CONSENSI

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Re: RUTELLI, ABBIAMO IL DOVERE DI RIGUADAGNARE CONSENSI

Messaggioda pinopic1 il 30/09/2008, 21:30

A proposito dell'economia.
Alla luce di quanto di assai divertente sta succedendo che ne dite di proporre anche a Rutelli di tornare al vecchio socialismo riformista e al vecchio caro capitalismo di una volta?
Con i capitalisti che producono cose vere fruibili dai consumatori utilizzando lavoratori veri magari sfruttandoli un pò e i socialisti che stanno dalla parte dei lavoratori, ne difendono e promuovono i diritti e cercano di farli sfruttare il meno possibile?
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Re: RUTELLI, ABBIAMO IL DOVERE DI RIGUADAGNARE CONSENSI

Messaggioda lucameni il 30/09/2008, 21:35

Non parlerei proprio di "fascismo" visto che il termine è stato negli anni abusato ed usato a sproposito.
Poi quando si grida " al lupo al lupo"...........
Di certo concordo con Ignazi quando parla di democrazia populista, con tutto quello che ne consegue in termini di salute delle Istituzioni.
Se poi ci mettiamo dentro gli inciuci di un'opposizione parolaia, il carattere di gran parte dell'elettorato, un'informazione drogata ed omissiva, gli interessi personali ed aziendali del premier e dei suoi cari (atroce che a sinistra ormai della cosa se ne sbattano), un'idea padronale delle istituzioni, direi che il quadro è preoccupante.
Non è fascismo, non è putinismo ma è una roba molto italiana e molto triste.

Piuttosto, nonostante tenti sempre di mettermi nella calotta cranica altrui, non riesco proprio a capire la contrapposizione dichiarata da alcuni "democratici" tra opposizione riformista ed antiberlusconismo.
L'ho pensato per l'ennesima volta leggendo l'intervento di Follini sul Riformista di oggi.
Quale incompatibilità ci sarebbe tra il denunciare senza remore le porcherie di lorsignori, giustamente senza toni autolesionisti, ed essere altresì propositivi?
Nessuna.
Riformismo vuol dire appecoronarsi e assumere una politica di omissioni e di autocensura?
L'incompatibilità sta nella coscienza sporca di chi vive la politica come inciucio e privilegio di casta.
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Re: RUTELLI, ABBIAMO IL DOVERE DI RIGUADAGNARE CONSENSI

Messaggioda pinopic1 il 02/10/2008, 10:00

Temo proprio che per Follini riformismo voglia dire mediazione continua e inconcludente, inciucio, tarallucci e vino, un colpo al cerchio e uno alla botte se necessario. Moderazione insomma. Qualcuno glielo dovrà spiegare prima o poi che riformismo e moderatismo sono due cose diverse e molto spesso contrastanti e incompatibili? A lui e agli altri.
Paura di sembrare di sinistra? Loro, i demagoghi populisti di destra non hanno paura di fare quando è necessario cose di sinistra.
Un'idea: facciamo cose di sinistra, facciamole pacatamente e serenamente, e chiamiamole centro.

:idea:
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Re: RUTELLI, ABBIAMO IL DOVERE DI RIGUADAGNARE CONSENSI

Messaggioda mauri il 02/10/2008, 18:44

se è questo il modo di recuperare consensi beh io vi saluto cari piduisti
mauri

La giunta si spacca sulla caccia
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/geno ... ccia.shtml

30 settembre 2008

Il Partito Democratico e la giunta regionale di centrosinistra hanno votato contro una proposta del presidente Claudio Burlando (Pd) su una modifica di legge per la caccia nei boschi colpiti da incendi: Burlando proponeva di abbassare da 10 a 5 gli anni che devono passare prima di potere cacciare nei boschi dati alle fiamme, il Pd voleva che si scendesse addirittura a 3, come chiesto dai cacciatori.

Il colpo di scena è arrivato al termine di un incontro tra Burlando, i gruppi consiliari e le associazioni dei cacciatori: in conclusione è arrivata la proposta del Pd, d’intesa con l’opposizione di centrodestra e con il disaccordo di Verdi e Italia dei Valori.

L’assessore Giancarlo Cassini (Agricoltura) ha spiegato la posizione di Burlando, che nel frattempo ha lasciato il Consiglio «per altri impegni»: «Il presidente aveva capito che i Verdi erano d’accordo su 3 anni - ha detto l’assessore - ma quando è stato chiarito che sono contrari ha deciso per 5»; al momento del voto, tutto il Pd ha votato per i 3 anni, così come tre assessori con diritto di voto e il Pdl; contrari, come detto, Verdi e Idv: «Perché la legge nazionale dice 10 anni».

Sono state proprio Patrizia Muratore (Idv) e Cristina Morelli (Verdi) a evidenziare che una legge statale (la 353 del 2000) non può essere cambiata con una norma regionale e hanno avvertito i cacciatori che «in caso di violazione del divieto incorrono in sanzioni». Sia Francesco Bruzzone (Lega Nord) sia Ezio Chiesa (Pd), hanno ribattuto che «comunque si tratta di un segnale al Governo affinché cambi la normativa».

Prima del voto, c’è stata la discussione tra l’assessore Cassini e i consiglieri del partito, trovatisi su posizioni contrapposte: Cassini ha spiegato a Ezio Chiesa che «il presidente ha dato l’indicazione chiara del limite a 5 anni uscendo dalla riunione»; Chiesa ha preso atto e risposto: «mantengo il mio emendamento e chiedo di rispettare l’accordo con i cacciatori sui 3 anni». A quel punto, l’assessore ha presentato un emendamento specifico con la proposta dei 5 anni, che non è stato votato perché nel frattempo il Consiglio aveva approvato quello con il limite dei tre. Solo Cristina Morelli ha messo in guardia i colleghi di maggioranza: «Sono stupita nel vedere che volete votare contro il parere del presidente».

In conclusione, su 29 presenti, 26 hanno detto «sì» ai cacciatori: tutto il Pd, compresi gli assessori Renzo Guccinelli (Istruzione e vicepresidente della Liguria), Massimiliano Costa (Sviluppo Economico) e Giovanni Battista Pittaluga (Risorse Umane), e il Pdl.
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