flaviomob ha scritto:Le parole sono importanti. La responsabilità anche. La volgarità mascherata da schiettezza non salverà il paese: piuttosto occorrono onestà e intelligenza per costruire, altrimenti rimarranno solo le macerie.
Quanto sono d'accordo!!!
E non sono invece per niente d'accordo con Iafran, quando scambia la buona educazione con l'ipocrisia... come se tutti quelli che si astengono dall'usare il torpiloquio per esprimere le proprie idee fossero inguaribili ipocriti.
Riflettiamo un momento su quando è iniziato l'uso del torpiloquio in politica: non è forse stato con la seconda repubblica, con Bossi (parole e gesti inqualificabili), continuato con Berlusconi e le sue ignobili barzellette, fatto proprio da Grillo con i sui vaff... E intanto il degrado del linguaggio si è insinuato un po' dappertutto, così che nessuno ne è rimasto esente (tranne Rodotà e Augias, penso

Sono sempre stata dell'idea che forme e contenuti sono strettamente intrecciati, e che la parola prende la forma del pensiero (per esempio; uno che usa la parola "ultronei", sbagliandone anche il significato, non dimostra che, sotto c'è un pensiero abbastanza confuso?)
E allora, per rincarare la dose: perché l’uso del termine "troie", per indicare parlamentari venduti (sottolineo che, per quanto se ne sa, finora si sono venduti parlamentari maschi), un termine femminile? Quanto profondamente è radicato il maschilismo nel pensiero di Battiato e di tutti quelli che lo difendono? Ce ne sono milioni di parole volgari… ma, guarda caso, si usa un termine che stigmatizza le donne.
Benissimo ha fatto la Presidente della Camera a bacchettarlo. Benissimo ha fatto Crocetta a dimissionarlo.
Questo non ripulirà il Parlamento di ladri e venduti, ma ripulirà un pochino la politica di volgarità di cui non ha affatto bisogno, avendo bisogno, al contrario, di serietà e di competenza.