Grillo lancia le "parlamentarie": 1400 candidati.

[Iafran]

Se si evitassero "i topi dediti ed esperti del si salvi chi può" ... ma, non si dovrebbe fare troppa fatica a riconoscerli.

[SalFavenza]

Salve a tutti.

Tutte cose giuste, non sono vere primarie, ecc. La cosa che dovrebbe scandalizzarci, però, è un'altra: avete visto l'elettorato passivo come funziona?
Possono candidarsi solo i non eletti iscritti nelle Liste a Cinque Stelle: tutto deve essere certificato dal grande capo San Giuseppe Grillo da Genova. Altro che democrazia.

[ranvit]

Benvenuto a SalFavenza.

Il M5S come dice Manuela avrà dentro un po' di tutto....ma per essere peggiori della stragrande maggioranza degli attuali politici, ce ne vuole!
Avranno anche il mio voto....e se li voto io figuriamoci i tanti elettori "centrali" (non "centristi") che di solito possono votare sia qua che là senza troppi patemi, ma solo sulla base dell'idea che si fanno delle proposte dei vari Partiti!
L'importante insomma è mandare a casa il maggior numero possibile di attuali parlamentari...e suggerire a quelli che invece ce la faranno che l'aria è cambiata!!!

[franz]

Benvenuto a SalFavenza anche da parte mia.
In aggiunta alle considerazioni sopra esposte un po' da tutti, a me ha colpito l'utilizzo (giornalistico) di un termine che non vedevo da tempo.
Dissidenti.
Quando si discute dei contrasti nel PD o nel PDL (nel partito di Casini malgrado il nome, di casini non se ne vedono) si usano tutte le terminologie possibili ed immaginabili ma non il termine "dissidenti". Sono stati inventati i rottamatori, i liquidatori, ci sono correnti, spifferi ... ma "dissidenti" no.
Reputo interessante ragionare sul lessico, sui termini, perché nascondono realtà a volte sorprendenti. Se in un partito esiste una dialettica democratica, non esiste "dissidenza" ma solo pareri legittimamente diversi. La dissidenza esiste solo dove una maggioranza mette brutalmente a tacere la minoranza. Dove non c'e' democrazia. Dove non hai altro sfogo che palesare dissidenza.

agg. Che non si uniforma alle idee e alla prassi di una maggioranza, manifestando il proprio dissenso.
SIN: dissenziente: intellettuali d.

[Manuela]

Io credo che non si dovrebbe ripetere con Grillo l'errore che si è fatto (e ancora in parte si continua a fare) con Berlusconi: concentrarsi su quello che non va nel suo movimento/partito o quel che è o non è (non è democratico, è un partito personale, i candidati sono risibili, non fa vere primarie... ecc.ecc.) piuttosto che mettere in campo proposte che possano disinnescarne le potenzialità

Non a caso Vittorio dice che voterà per Grillo con lo scopo dichiarato di dare un preciso segnale ai partiti; partiti che non hanno saputo difendersi dalla corruzione, che hanno tolto la parola agli elettori nominando gli eletti, che drenano risorse pubbliche a tutti i livelli, che hanno ignorato il risultato del referendum sul finanziamento pubblico, che hanno creato una casta di inamovibili... e si potrebbe andare avanti a lungo. Tutto questo non è responsabilità solo della destra, come ben si sa.

Grillo ha messo in rilievo la malattia, una malattia che va curata intervenendo subito. Perder tempo a parlare delle magagne di Grillo, invece di prendere impegni precisi per cambiare questa situazione, darà solo ulteriore corda a Grillo stesso.

[franz]

Grillo ha messo in rilievo la malattia, una malattia che va curata intervenendo subito. Perder tempo a parlare delle magagne di Grillo, invece di prendere impegni precisi per cambiare questa situazione, darà solo ulteriore corda a Grillo stesso.

Ma è chiaro che le magagne dovremo risolverle noi. Non ritengo c he Grillo, esempio ennesimo del duce da cui si aspetta la salvazione, sarà in grado. Diversa è la valutazione sulle persone che, sull'onda della disperazione, si affidano al pifferaio di turno perché ci credono o solo per dare un segnale, la scossa, agli altri. Dietro al pifferaio troviamo di tutto, tanto di cappello. Anzi lode al pifferaio perché guardando chi lo segue troviamo una valida schiera di volonterosi.
Ma dovremmo essere chiaro che Grillo è la cura sbagliata alla malattia che tutti sanno esistere ed essere grave.
Perdo tempo (ma non vi chiedo nulla in cambio se non l'attenzione per poche righe) ad indicare le magagne di Grillo solo perché attorno al malato "Italia" troviamo di tutto, compreso l'immancabile Dulcamara con il suo "specifico" (... per poco io ve lo do...) e mi sembra doveroso che noi si sappia individuare i ciarlatani, anche se con tanto seguito giovanile.
Ciarlatani che possiamo individare non solo entrando nel merito del coacervo di proposte ma nel metodo deemocratico, propagandato per tale solo perché si parla magicamente di Rete, in realtà drammaticamentre assente, come dicono i "dissienti". Insomma, che l'Italia sia malata e vada cambiata lo sappiano da 20 anni, senza bisogno di Grillo. Il dramma è che pur sapendolo non siamo stati capaci di farlo e di convincere tante persone sul nostro progetto, sprattutto perché un (1) progetto solo non esiste.

[pianogrande]

Tanto per giocare un po' con le definizioni.
La malattia esiste ma Grillo è un effetto collaterale (un aggravamento), non certo la cura.

[mauri]

Grillo ha messo in rilievo la malattia, una malattia che va curata intervenendo subito. Perder tempo a parlare delle magagne di Grillo, invece di prendere impegni precisi per cambiare questa situazione, darà solo ulteriore corda a Grillo stesso.

Ma è chiaro che le magagne dovremo risolverle noi. Non ritengo c he Grillo, esempio ennesimo del duce da cui si aspetta la salvazione, sarà in grado. Diversa è la valutazione sulle persone che, sull'onda della disperazione, si affidano al pifferaio di turno perché ci credono o solo per dare un segnale, la scossa, agli altri. Dietro al pifferaio troviamo di tutto, tanto di cappello. Anzi lode al pifferaio perché guardando chi lo segue troviamo una valida schiera di volonterosi.
.

poteva essere renzi e invece i tempi si allungheranno a dismisura con bersani, quindi rimane grillo che tutti stanno cercando di contrastare con una riforma elettorale a dir poco demenziale, spero il pd non accetti
se nei prossimi mesi al capezzale del nostro malato terminale non vedremo cambiamenti e proposte sostanziali per una cura drastica gli italiani voteranno M5S non per riconoscere in grillo il dottore giusto ma per cercare di dare una scossa violenta al sistema politico attuale, che non si smuove nonostante i ripetuti appelli della societàò civile
e ora come ultima l'alleanza dei casini coi montezemolini, ne vedremo delle belle balle che non fanno bene al malato
ciao mauri

[lucameni]

Da quello che capisco Grillo lo voterebbero da destra a sinistra indistintamente. Anche persone di conoscenza che fino a ieri erano partigiani accaniti di uno dei due schieramenti, ora moribondi. Non mi pare però qualcosa di strepitoso, non fosse altro che è sintomo di una confusione inenarrabile.
E tanto per parlare di confusione, ammetto che mi sfuggono molte cose, molti ragionamenti. A parte roba tipo i presunti liberisti italiani che fanno il tifo per politiche che vogliono dire oneri pesantissimi per le casse statali (la razza dei liberisti keinesiani assimilabile ai truffatori di antica memoria), a parte coloro che si scoprono difensori della Costituzione ad intermittenza, mi sfugge perchè votare Grillo per avere Monti. E' vero che, nonostante l'oscenità della nostra casta politica, non mi piace Grillo (non ci vedo contraddizioni) e Monti l'ho scoperto quanto mai deludente e furbastro nelle vesti di premier, però nonostante i miei sforzi non c'arrivo.
Raga' c'ho dei limiti, lo sapete. Abbiate pazienza.

[franz]

Personalmente invece non voterei mai (e non votero') M5S.
Ammesso e non concesso che interessi a qualcuno, io non sono iscritto al PD e a nessun partito italiano.
Se Renzi avesse vinto le primarie, con alta probabilità lo avrei votato alle politiche e avrei convinto parenti e amici a votarlo.
Ma Renzi ha perso ed il PD non lo voto. L'asse Bersani-Fassina-Vendola (che mi ricorda vagamente il trio Berlusconi-Tremonti-Bossi, nel senso che in entrambi i casi in mezzo ci sta lo pseudo-economista che fa da trade-union tra il gatto e la volpe di turno) non mi convince e non lo votero'.

Grillo men che meno.

Vedro' l'offerta politica che ci sarà in primavera e deciderò. Francamente non vedo molto, ora. Forse Fermare il Declino, di Oscar Giannino e di tanti amici in comune (Boldrin e amici di NFA in testa) se ce la faranno a presentarsi potrebbero essere un'interessante opzione. Vedremo. Spero tanto che riescano ad agglomerare le forze migliori dei Radicali (Bonino) ed anche alcune associazioni della società civile vicine al mondo dei piccoli imprenditori e dell'artigianato. Quel mondo che è stanco e ora scappa dall'Italia. Quelli che ancora resistono.

Ma Grillo no.