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La cura ha funzionato: il malato è morto

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: La cura ha funzionato: il malato è morto

Messaggioda franz il 14/02/2012, 12:03

A parte che quel "Merkulona" scritto da Beha è piu' berlusconiano che di sinistra :( mi pare che abbiamo già parlato del caso. Il grosso della spesa militare greca è dato da stipendi al personale (come anche in Italia) e quindi l'esercito è stato usato come dispensatore di posti pubblici. Investimenti in strutture e armamento sono pochissimi e quei contratti, siglati tra aziende private e governo greco, sono di vecchia data e connessi a penali particolari, se disdetti. Se poi Francia e Germania prestano 130 miliardi a condizione che siano onorati i contratti stipulati per 5 o 6 miliardi, non ci vedo nulla di stravolgente. Soprattutto visto cio' che segue.

La Grecia spende da decenni un'enormità per l'esecito, vero, ma è soprattutto spesa del personale, commessa ai contenzionsi con la Turchia e per Cipro. Spende il 3.6% del PIL (contro il 2.2% della Turchia) ma in cifre assolute spende 14 miliardi contro i 19 della Turchia. Considerando che i cinque o sei miliardi legati a forniture franco tedesche di cui si parla sono spalmati nell'ambito di decenni, stiamo parlando del 4% del budget militare greco in 10 anni.

Se veramente la Grecia volesse risparmiare sull'esercito, potrebbe farlo mandando a casa buona parte dei suoi 472'600 soldati.
Direi anche 3/4.


Il calcolo è semplice: l'Italia ha 60'742'397 abitanti ed un esercito con 654'000 effettivi (1.08%)
La Grecia ha 11'295'002 abitanti ed un esercito di 472'600 effettivi (4.18%) e quindi proporzionalmente il quadruplo dell'Italia.
Ma come si fa a passare da un esercito costituito da tanti scarponi e pochi mezzi (lo si è visto con Cipro) in uno moderno, con meno militari ma piu' dotato sul piano tecnologico? Semplice, con investimenti importanti.
Ma vallo a spiegare a Beha e Chn-Bendit e soprattuto vallo spiegare ai governanti greci che dovrebbero mandare a casa 3/4 del loro esercito e risparmiare in dieci anni 70 miliardi e passa?

Ultima chicca: Beha si scandalizza che le spese militari mondiali siano cresciute del 50% in 10 anni. Omette di chiarire che il mondo intero, è cresciuto molto di piu', raddoppiando in 10 anni, in termini assoluti, http://www.google.it/publicdata/explore ... l=en&dl=en e aumentando del 70% in termini PPP http://www.google.it/publicdata/explore ... l=en&dl=en
Considerando il deflattore medio direi che in termini reali l'aumento delle spese militari è molto simile a quello del PIL mondiale.
Le spese militari in relazione al PIL, che erano quasi il 4% nel 1989, nel 2009 erano il 2,66% (vedere qui http://www.google.it/publicdata/explore ... l=en&dl=en ) e nel periodo indicato da Beha sono stabili attorno al 2.4% con una piccola ascesa al 2.6% nell'ultimo anno disponibile.

Visto che Beha si permette di fare lo spiritoso (in modo berlusconianamente volgare) con la cancelliera tedesca, spero che nessuno si lamenti se mi permetto di ironizzare sotenendo che come giornalista sportivo era molto meglio :-)
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Re: La cura ha funzionato: il malato è morto

Messaggioda flaviomob il 14/02/2012, 15:35



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Re: La cura ha funzionato: il malato è morto

Messaggioda franz il 15/02/2012, 14:11

Interessante ieri la puntata di Ballarò.
Non solo illuminante l'immancabile Michele Boldrin, ma anche il dirigente della NEC.
Penoso Lupi (ma non è una novità) e anche Crozza (una sola battuta decente in 10 minuti)

Per chi non è riuscito driblare san remo (per problemi di famiglia ;) ) ecco il link
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 310f8.html

Al centro ovviamente la Grecia, considerando che solitamente si parla di Grecia ma si intende anche Italia.

Emerge che si enfatizza il pietismo verso i greci ("poverini!") e si nascondono le loro pesanti responsabilità.
Idem per le nostre.
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Bravo Bersani

Messaggioda flaviomob il 15/02/2012, 21:50

Bersani: “Mi vergogno dell’Ue per come si sta comportando con la Grecia, la sta uccidendo” Il segretario nazionale del Pd attacca l'Europa per la politica di rigore imposta ad Atene ricordando che "non si può massacrare la vita dei comuni cittadini". E sull'Italia spinge per portare al centro della discussione politica la creazione di posti di lavoro e attività economica per "uscire dalla recessione"
“Non si può uccidere un Paese così, mi vergogno di come l’Europa si sta comportando con la Grecia”. A dirlo è il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani che ha attaccato duramente la linea dura dell’Unione nei confronti della Atene.

Per Bersani “si può indurre un Paese al rigore ma non si può ucciderlo, anche perché chi oggi predica virtù ha guadagnato sui vizi e fatto profitti sul debito di Atene. I greci sono come gli italiani e i francesi – ha aggiunto il segretario del Pd – e l’Europa non può massacrare la vita dei comuni cittadini. E’ necessario che l’Europa riprenda quel tratto di solidarietà che l’ha sempre contraddistinta”. ”Per questo – ha concluso – mi auguro che dai progressisti europei venga una voce forte”.

E sulla situazione interna all’Italia Bersani è tornato a sollecitare il Governo ad adottare misure urgenti per la crescita e l’occupazione. “I dati economici – ha ricordato – ci dicono che la recessione è evidente e segnalano che questo è il problema principale. La questione sociale ed economica è aperta. Esaurita la fase, mi auguro con un buon esito, della riforma del mercato del lavoro e delle liberalizzazioni, la questione deve essere creare lavoro e attività economica perché ci stiamo distraendo un po’ troppo da queste questioni. I dati ci segnalano che questo è il problema fondamentale”.

(Il Fatto)


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Re: La cura ha funzionato: il malato è morto

Messaggioda franz il 16/02/2012, 11:05

E ammettiamolo! Finalmente Bersani ha detto qualcosa di sinistra!

Magari ricordando anche alcuni altri fatti, poteva dire anche qualche cosa di piu' serio. :o
Per esempio che il governo greco, in perfetto stile governo Brelusconi-Tremonti-Bossi, ha preso in giro la comunità internazionale promettendo 100 ed attuando per ora solo una minima parte delle misure annunciate.
E che con l'artificio prima del referendum e poi delle elezioni, cercano di prendere ora i soldi per poter ridiscutere dopo le misure da prendere. "Firmiamo, tanto dopo le elezioni ridiscutiamo tutto". E' questa frase che ha bloccato ieri la firma della concessione di 130 miliardi alla Grecia.

Ora è vero che il governo greco ha ridotto stipendi e pensioni ma a differenza del governo Monti non ha ancora affrontato i problemi alla radice. Cioe' le pensioni di anzianità e le norme per la vecchiaia. Perché immagino sappiate che in Grecia si puo' andare in pensione piena a 65 anni (60 per le donne) con 4500 giorni di contribuzione e a 62 (57 le donne) con 10'000 ed a 58 (uominie donne) con 10'500 giorni di contributi.
Chi pasteggia con l'Inglese ad un livello superiore rispetto a quello del «From sheep to Doggy Style» puo' leggere tutti i dettagli del sistema di welfare greco qui: http://www.ssa.gov/policy/docs/progdesc ... greece.pdf
Il sistema è ancora quello, hanno solo ridotto le prestazioni, non sono intervenuti, come ha fatto Monti, sulle regole.
Come vi ho segnalato, hanno poi un esercito che proporzionalmente è il quadruplo del nostro.

Come ha pagato tutto questo la Grecia? Con il debito pubblico, facendosi prestare i soldi dall'europa.
Ed i greci non si lamentavano, non scendevano in piazza indignati da cotanti regali.
Hanno vissuto nell'illusione di una finta ricchezza che si è sgonfiata come un soufflè quando il flusso del denaro europeo si è interrotto. Almeno avessero usato quei soldi per investimenti produttivi.

Il problema allora è questo: la credibilità. Lo stesso problema che aveamo noi prima del governo Monti.
Il governo greco non è credibile, non si fida nessuno (forse si fida Bersani?).
Ecco perché si pretendono impegni e misure concrete, prima di dar loro un soldo.

Leggevo sul Fatto che la Grecia è "un paese dove, sino all’altro giorno, le figlie nubili dei dipendenti pubblici ottenevano uno stipendio dal governo e i barbieri vanno in pensione, pubblica e sussidiata, a 50 anni perché maneggiano sostanze pericolose!". Qualche cosa è stato fatto ma la reazione popolare in piazza indica che non hanno capito che questi erano privilegi intollerabili.

Diciamo quindi che i greci sono pienamente responsabili del loro disastro, sia direttamente (per aver pasteggiato allegramente) sia per aver eletto la classe politica che si ritrovano (che non dimentichiamo ha pure falsificato il bilancio dello stato per nascondere le magagne ed entrare sotto l'ombrello protettivo dell'Euro).

Che poi si possa e debba provare compassione per un popolo che prende una simile mazzata sono d'accordo.
Ed anche con il fatto che un'unione tra stati si basa anche sulla solidarietà e non solo sul rigore.
Ma la solidarietà va data al popolo greco se realizza ed ammette sinceramente che la responsabilità della situazione in cui si è cacciato è principalmente sua e non di altri. Non della speculazione, della germania, della francia o della banche. Queste sono penose scuse consolatorie, per non affrontare la realtà. E la solidarietà puo' diventare operativa se il governo si dà da fare per invertire la rotta senza trucchi e sotterfugi.

Se invece il segnale dato al mondo è quello di un paese che manifesta mettendo a ferro e fuoco le piazze e di un governo che inanella trucchi, scuse e sotterfugi, se permettete io piu' che compassione provo rabbia.
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Re: La cura ha funzionato: il malato è morto

Messaggioda flaviomob il 16/02/2012, 15:53

Il governo di Atene ne ha combinate delle belle. Ma un bilancio falso andava mascherato anche dagli euroburocrati "doggy style" che pare non si accorgano mai di niente (è dovuto andare De Magistris a far loro capire che stavano buttando soldi nella corruzione delle regioni meno sviluppate in Italia, invece di favorire realmente politiche di emancipazione). Una situazione di crisi così profonda, pur se (in parte) responsabilità della Grecia stessa, non può essere sempre fatta pagare alle classi più povere e disperate: di questo l'Europa (che pare aver cessato di esistere in senso politico) deve farsi carico con proposte che prevedano il rientro dai debiti e una austerità doverosa ma compatibile con politiche sociali cooperative, inclusive e di solidarietà diffusa. Altrimenti, anche l'Europa può dirsi morta.


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Re: La cura ha funzionato: il malato è morto

Messaggioda franz il 16/02/2012, 16:18

flaviomob ha scritto:Il governo di Atene ne ha combinate delle belle. Ma un bilancio falso andava mascherato anche dagli euroburocrati "doggy style" che pare non si accorgano mai di niente (è dovuto andare De Magistris a far loro capire che stavano buttando soldi nella corruzione delle regioni meno sviluppate in Italia, invece di favorire realmente politiche di emancipazione). Una situazione di crisi così profonda, pur se (in parte) responsabilità della Grecia stessa, non può essere sempre fatta pagare alle classi più povere e disperate: di questo l'Europa (che pare aver cessato di esistere in senso politico) deve farsi carico con proposte che prevedano il rientro dai debiti e una austerità doverosa ma compatibile con politiche sociali cooperative, inclusive e di solidarietà diffusa. Altrimenti, anche l'Europa può dirsi morta.

Il problema non è l'europa.
Guarda che in questo momento nessuno, dico nessuno, presta soldi alla Grecia.
Nemmeno la Lega che investe in Tanzania.
O pensi che Bersani e quelli in area PD sanno cosi' bene gestire i loro soldi, abbiano voglia di prestarli? :lol:

Boldrin dall'altra parte dell'oceano come al solito sinteitizza con efficacia:
per quanto riguarda la Grecia, la recessione e' determinata soprattutto da tre elementi:

- l'assoluto collasso del sistema creditizio determinato dal fatto che NESSUNO al mondo (non la cattiva Merkel, nessuno: neanche i buoni italiani!) e' disposto a far credito ai greci;

- il collasso dell'apparato dello stato greco, dovuto non tanto ai tagli ma al fatto che sparita la prospettiva del magna-magna interno ha smesso di generare pseudo spesa finanziata da credito;

- l'esplosione dell'economia sommersa, dovuta fra le altre cose ai tentativi, falliti, di inasprimento fiscale.
¨¨
Provate a fare un confronto: chi ha tagliato di piu' dal 2009 in poi, la Grecia o il Regno Unito? Bene, perche' l'economia del secondo non e' collassata????

La risposta alll'ultima domanda è legata alla produttività. Anche in Svezia hanno fatto notevoli tagli, facendo scendere la spesa pubblica addirittura sotto quella italiana, ma loro hanno una produttività elevata, che puo' sostenere il welfare. In UK la produttività è decisamente piu' elevata di quella greca. In grecia la bassa produttività non puo' sostenere quel welfare generoso ed i tagli ad un sistema che drogava l'economia provoca crisi di astinenza. Solo che con l'eroina ci possono essere terapie tipo metadone ma in campo economico non ce ne sono, a parte forse la svalutazione e l'inflazione, possibili solo uscendo dall'euro e estremamente dolorose proprio per le fasce piu' deboli. Rimando dentro l'Euro l'unica via è la deflazione, la diminuzione costante di prezzi, affitti e salari (aumentati nel perodo delle finte vacche grasse) fino a ritrovare un equilibrio sano ad autosostenibile che rilanci le esportazioni. Oltre naturalmente a lavorare di piu' e manifestare di meno.
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Re: La cura ha funzionato: il malato è morto

Messaggioda flaviomob il 16/02/2012, 16:23

Nessuno ha parlato di prestare soldi. Dato che alla Grecia si stanno imponendo provvedimenti drastici (ai limiti della democrazia, perché vengono imposti dai "prestatori"), si intervenga anche con altri provvedimenti a sostegno delle fasce di popolazione maggiormente colpiti dalla crisi, a sostegno dei redditi, della casa, delle utenze (molti greci ormai vivono senza elettricità perché non possono pagare le bollette). Piuttosto si intervenga con una "eurotassa" minima di solidarietà. Non per prestare soldi (ad usura, tanto per cambiare) ma per sostenere la povera gente.


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Re: La cura ha funzionato: il malato è morto

Messaggioda franz il 16/02/2012, 16:43

flaviomob ha scritto:Nessuno ha parlato di prestare soldi.

???
Ed i 130 miliardi di cui si parla cosa sono?
Guarda che esattamente come da noi ogni anno parti di debito pubblico greco vanno a scadenza e vanno rinnovati.
Vuol dire che la grecia deve restituire il capitale a chi gli ha prestato i soldi e in piu' significa che la grecia deve trovare compratori per nuovi prestiti. Possibilmente ad un tasso di interesse che non crei problemi ancora piu' gravi. E se lo spread italiano decennale è oggi 388 http://www.bloomberg.com/quote/!ITAGER10:IND quello greco è 3141 http://www.bloomberg.com/quote/!GRGER10:IND il che vuol dire 31% di interesse/rendimento + dei bond tedeschi. E questo non lo stabilisce la Kattiva Merkel oppure il dolce e buon Bersani ma riassume la frase "NESSUNO al mondo e' disposto a far credito ai greci" (se non ad un tasso di interesse astronomico).
Se non fosse chiaro, nel caso in cui la grecia non potesse restituire il debito e avere nuovo credito, fallirebbe.
Significa non poter piu' pagare stipendi e pensioni.
Ha bisogno di soldi e verranno dati a ben precise garanzie.
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Re: La cura ha funzionato: il malato è morto

Messaggioda flaviomob il 16/02/2012, 17:02

Allora, mi spiego: quello che propongo io è che, accanto alle richieste alla Grecia di rientrare dal debito vi siano richieste di politiche sociali redistributive tali da evitare che vi sia un disastro sociale diffuso. Punto. E nel caso l'Europa intervenga a coprire queste politiche sociali (NON con nuovi prestiti, ma con i fondi che si utilizzano per le zone meno sviluppate d'Europa).

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http://video.unita.it/media/Grecia_Silv ... _4110.html

Intervista a Silvano Andriani

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