Il debito pubblico è dato dal fatto che si spende piu' di quanto si tassa e questo è successo per anni già a livello di preventivo, non di incasso reale (che quando c'è crisi scende comunque).
L'evasione rende iniqui il pagamenti degli onesti (su cui grava molto piu'0 del 50%) ma non cambia i fondamentali macroeconomici.
Le spese sono troppe, evasione o no.
Le tasse ed i contributi sono troppe, evasione o no.
Se non ci fosse evasione le spese dello stato rimarrebbero identiche e la pressione fiscale idem (anzi aumenterebbe, a meno di non abbassare le aliquote, allora irmane uguale).
Quindi addebitare il debito all'evasione solo un sistema per nascondere le vere responsabilità.
Forse che senza evasione non avremmo avuto le pensioni di anzianità, le cattedrali nel deeerto, i sussidi clientelari a pioggia?
Si, la lettura è interessante, soprattutto per chi ha una netta ideologia di sinistra. A parte il fatto che l'inizio è lo stesso (copia e incolla) di quanto già mandato, mi è piaciuto tanto quel "Keynes non era un bolscevico (come sostenne L. Einaudi), tuttavia, circa il ruolo della moneta, fa propria una tesi marxiana". Grandissimo Einaudi!! Un Abbraccio virtuale!
Notevole anche Minsky: "Fondamentalmente, Minsky sostiene che in periodi di espansione, quando il flusso di cassa delle imprese supera la quota necessaria per pagare i debiti, si sviluppa un'euforia speculativa."
Chiediamoci quando esistono momenti di espansione monetaria (flusso di cassa) e chi li determina. Per determinare un'euforia speculativa occorre che giri veramente tanta carta, perché altrimenti avremmo solo una normale crescita degli invenstimenti. Se la carta (reale o scritturale) che circola viene messa in relazione alla disponibilità reale di beni e servizi, non ci puo' essere euforia. Se la massa monetaria aumenta troppo, perché qualcuno pensa che sia necessario stimolare l'economia, vi è una prima corsa all'aumento dei prezzi e quindi si corre per comprare prima che il prezzo aumenti. Minsky quindi ha solo scoperto che le politiche di sostegno alla domanda (keinesiane) creano euforia, bolle e crisi.

Non che le politiche di sostegno all'offerta (supply side) siano state meglio, soprattutto quando coniugate al debito.
Direi che non si dovrebbe parlare di politiche di sostegno alla domanda o dell'offerta ma solo di buone e cattive politiche.
Ogni politica che crea debito e mette a disposizione denaro facile, è una pessima politica. Equivale alla droga.