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Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

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Re: Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

Messaggioda franz il 02/02/2012, 17:02

gabriele ha scritto:Bravo a Sandro Trento!

Però che non entri nel PD. Lì la situazione è ancora peggio...

Già, ma almeno non c'è un padre-padrone del partito e c'è invece pluralità di opinioni (anche troppe) senza purtroppo un'adeguata sintesi.

A stefano rispondo che ancora una volta molti italiani (a destra come a sinitra) dimostano che Berlusconi se lo meritavano e se lo meritano ancora.
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Re: Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

Messaggioda Stefano'62 il 03/02/2012, 0:47

Ho un conoscente che si dice fascista che dice più o meno la stessa cosa,cioè che secondo lui gli italiani (siccome non la pensano come lui) non sono pronti per la democrazia e ci vuole appunto il fascismo,e per questo votava berlusconi.
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Re: Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

Messaggioda franz il 03/02/2012, 9:27

Stefano'62 ha scritto:Ho un conoscente che si dice fascista che dice più o meno la stessa cosa,cioè che secondo lui gli italiani (siccome non la pensano come lui) non sono pronti per la democrazia e ci vuole appunto il fascismo,e per questo votava berlusconi.

No, non dice la stessa cosa, prima di tutto perché io dico affatto che gli italiani non sono pronti per la democrazia ed in secondo luogo perché non voto e non ho mai votato per berlusconi o il centrodestra in generale.
Il mio ragionamento è un altro. L'italia fascio-corporativa e social-cooperativa, tutta dedita a proteggere interessi di gruppi, corporazioni, caste e far arrivar loro esenzioni statali o fondi, in questi anni ha trovato in Berlusconi un ottimo simbolo (sia positivo che negativo, di amore/odio) perfettamente confacente alla sua essenza. In questo senso se lo merita. Oggi siamo al pronto soccorso con il codice rosso e ci rimarremo per molti mesi. Qui è notevole apprezzare che la maggiornaza degli italiani, stando ai sondaggi apprezza il lavoro di Monti. Lo apprezza pur non gradendo affatto le cure da cavallo imposte. Come a dire che l'amputazione non mi piace (e non piace a nessuno, come la nuova IMU e l'abolizione dell'anzianità) ma si capisce che è necessaria, che va fatta. E si ritiene Monti personaggio credibile per farle, che ci riuscirà.
Questo per la maggioranza. Rimane tuttavia una minoranza, a destra come a sinistra (piu' a destra che a sinistra direi) che ancora per motivi ideologici è ostile alle riforme liberali e quindi si "merita" Berlusconi e anche peggio.
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Re: Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

Messaggioda Stefano'62 il 03/02/2012, 12:24

A me sembra che abbiamo un concetto diverso di "Casta".
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Re: Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

Messaggioda franz il 03/02/2012, 12:34

Stefano'62 ha scritto:A me sembra che abbiamo un concetto diverso di "Casta".

Casta è un gruppo chiuso, non necessariamwente piccolo, da cui è difficile uscire come entrare, protetto da regole sociali, leggi, mentalità e fattori culturali.
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Re: Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

Messaggioda Stefano'62 il 03/02/2012, 15:19

Non basta,la vera differenza la fa la oggettiva capacità di quel gruppo di riuscire a condizionare,ovviamente in negativo,la vita di coloro che ne stanno fuori.
Di quelli che non hanno questa capacità me ne fotto,non sono una minaccia.

Infatti tra i valori fondanti dell'Ulivo,ai quali continuo a ispirarmi,c'era il concetto dell'uguaglianza in quanto cittadini,da perseguire esattamente eliminando quella nefasta capacità i cui valori massimi sono espressi dalle Caste politico-economico-mafiose-finanziarie.
Con la buona politica,la buona economia e la buona finanza.
Quelle caste hanno decretato la fine dell'Ulivo al quale avevano dato sotterraneo perfido e finto appoggio proprio per cicciare fuori al momento opportuno quando si fossero sentite minacciate.
Oggi,mettersi a ravanare sulle "caste" minori,soprattutto quelle che caste non sono,è utile solo ad aiutare le caste vere a continuare a vessarci.
Il pompiere bravo dirige l'acqua all'origine delle fiamme,non sul soffitto.
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Re: Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

Messaggioda franz il 03/02/2012, 15:34

Stefano'62 ha scritto:Non basta,la vera differenza la fa la oggettiva capacità di quel gruppo di riuscire a condizionare,ovviamente in negativo,la vita di coloro che ne stanno fuori.
Di quelli che non hanno questa capacità me ne fotto,non sono una minaccia.

Si, sono d'accordo. C'è anche questo fattore.
Vedendo la situazione disperata dei precari, non posso far altro che considerare "casta" quella parte grossa ma minoritaria del mondo del lavoro (circa 1/3: 8 milioni su 24) tutelata da certi articoli di legge e dalla cassa integrazione, mentre altri ne sono privi. E in effetti condizionano, in negativo, la vita di coloro che ne stanno fuori.
La tua precisazione non mi fa cambiare idea, la rafforza. E quindi ti ringrazio.
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Re: Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

Messaggioda flaviomob il 03/02/2012, 23:39

La casta dei politici ha sempre avuto in mano possenti mezzi di informazione nazionali. Quando poi nella casta è entrato Berlusconi, che possedeva anche le tre maggiori reti private, abbiamo fatto bingo. Questi fattori vanno considerati, milioni di italiani non hanno realmente avuto la possibilità di formarsi un'opinione libera e indipendente, tra l'altro ancora oggi l'accesso a internet in Italia è molto più limitato che nel resto d'Europa. Tra l'altro, ancora oggi Santoro è fuori dalle tv nazionali, come Guzzanti, Luttazzi, Grillo (che è entrato in una fase delirante, ma vabbè) e tante altre voci critiche.
L'emergenza comunicazione non viene percepita e questo consentirà alla casta di avere un grosso potere di autodifesa.


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Re: Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

Messaggioda Stefano'62 il 04/02/2012, 1:07

franz ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:Non basta,la vera differenza la fa la oggettiva capacità di quel gruppo di riuscire a condizionare,ovviamente in negativo,la vita di coloro che ne stanno fuori.
Di quelli che non hanno questa capacità me ne fotto,non sono una minaccia.

Si, sono d'accordo. C'è anche questo fattore.
Vedendo la situazione disperata dei precari, non posso far altro che considerare "casta" quella parte grossa ma minoritaria del mondo del lavoro (circa 1/3: 8 milioni su 24) tutelata da certi articoli di legge e dalla cassa integrazione, mentre altri ne sono privi. E in effetti condizionano, in negativo, la vita di coloro che ne stanno fuori.
La tua precisazione non mi fa cambiare idea, la rafforza. E quindi ti ringrazio.

Io invece do un'altra interpretazione.
La casta dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato non esiste e non condiziona un bel fico secco,e trovo stupefacente che lo si possa pensare.
Non sono loro a fare le leggi ma le subiscono solamente,quindi non sono loro i responsabili dei guai altrui.
Non è colpa loro se esistono lavoratori precari (ma di una legge infame da abolire ora,adesso,subito !!!),quindi non è intervenendo su di loro che i precari smetteranno di esserlo.
Perchè la soluzione,infatti,non è un adeguamento al ribasso dei diritti,ma un sacrosanto ripristino al rialzo.
Dal feudalesimo ai giorni nostri,per intenderci.

Ma i veri responsabili,che provengono da una Casta vera e propria con la C maiuscola,quella politico-economica cui interessa per differenti motivi far diventare tutti precari,anche quei lavoratori che oggi "si annoiano",vogliono fare il secondo passo e precarizzare tutti quanti.
Ed è proprio per infinocchiare la gente e promuovere una omologazione al ribasso dei diritti,che puntano il dito verso gli uni cercando di mettergli contro gli altri.
La cosa incredibile è che qualcuno ci caschi.

Credimi Franz,se io vengo pagato in un modo infame che non mi permette di fare mutui e nemmeno di avere la pensione,e incredibilmente NON E' REATO,la colpa non è di mia moglie che lavora in fabbrica.
Ma di qualcuno ben vestito e pagato profumatamente che fa i briefing e i talking e i fucking,che non ha i calli ma prenderà ugualmente una pensione di avorio e che di mutui gli fannno tutti quelli che vuole,che non merita niente di quello che ha avuto,ma che ancora non sta bene se ogni tanto non fa una legge mafiosa per i porci interessi di altri bastardi malavitosi (perchè questo sono) come lui cui andrebbe applicata la soluzione Ceausescu.
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Re: Le dimissioni di Sandro Trento da IDV

Messaggioda franz il 04/02/2012, 10:02

Stefano'62 ha scritto:La casta dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato non esiste e non condiziona un bel fico secco,e trovo stupefacente che lo si possa pensare.
Non sono loro a fare le leggi ma le subiscono solamente,quindi non sono loro i responsabili dei guai altrui.
Non è colpa loro se esistono lavoratori precari (ma di una legge infame da abolire ora,adesso,subito !!!),quindi non è intervenendo su di loro che i precari smetteranno di esserlo.

Quindi lo statuto del lavoratori è stato fatto (votato e difeso) contro la loro volontà?
Complimenti per l'arrampicata sui vetri :lol:
Si, per me il sistema duale è una scelta scellerata che ha prodotto il precariato e trasformato i "protetti" in una casta.
Sono i due lati della stessa medaglia.

Consiglio di sentire Monti, che dice in modo pacato e ragionato (e con un'ora di tempo) cose che condivido ampiamente e dico in modo molto piu' sinterico e brusco: http://video.repubblica.it/economia-e-f ... 7326/85719
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