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Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda franz il 14/01/2012, 19:16

"La nave ha urtato uno scoglio"
Il comandante: "Non era sulla carta"

A spiegare la causa del naufragio è stato Gianni Onorato, direttore di Costa Crociere. Il comandante della Concordia: "Lo sperone non c'era, eravamo a 300 metri dagli scogli"

La nave Costa Concordia è naufragata dopo aver urtato uno scoglio. Lo ha detto a Porto Santo Stefano il direttore generale di Costa Crociere Gianni Onorato. "Al momento della collisione con uno scoglio il comandante della Costa Concordia era sul ponte di comando". Alcuni passeggeri, però, hanno raccontato che il comandante si sarebbe trovato nella sala dove veniva servita la cena. Sul ponte di comando ci sarebbero stati un ufficiale e 4 sottoufficiali.

L'impatto con uno scoglio che, ha raccontato il comandante Francesco Schettino della nave a Tgcom 24, "non era segnalato sulla carta". "Credo che si debba capire in quei momenti quale sia la scelta migliore - ha detto - E’ successo che mentre camminavamo con la normale navigazione turistica ci siamo scontrato con uno spunzone di roccia che non era segnalato sulla carta, non c’era. Eravamo a 300 metri dagli scogli e quello sperone non doveva esserci. Io e l’equipaggio siamo stati gli ultimi ad abbandonare la nave". Sentito dalla procura il comandante ha messo a verbale che la manovra era consentita.

"Non è corretto dire che la nave era fuori rotta- ha detto il direttore Onorato- E' stato un evento imprevedibile aggravato da una non prevedibile inclinazione della nave". "Collaboreremo con le autorità preposte per fare tutti gli accertamenti necessari" ha aggiunto. "La nave stava procedendo da Civitavecchia verso Savona su una rotta che fa 52 volte l'anno. Solo le analisi tecniche ci diranno che cosa è successo",

L'urto contro lo scoglio che ha squarciato la chiglia della Costa Concordia è avvenuto probabilmente alcune migliaprima dell'isola del Giglio. La nave, pur imbarcando acqua, ha proseguito la navigazione e solo successivamente ha invertito rotta puntando verso il porticciolo Giglio. Nella prima segnalazione fatta alla Capitaneria di Porto, è stato, infatti, riferito che la nave "imbarcava acqua". L'equipaggio ha probabilmente immaginato, in un primo momento, di poter gestire l'emergenza. Quando ciò è parso impossibile, il comandante ha ordinato di cambiare rotta e di dirigere verso l'Isola del Giglio. Proprio l'avvicinamento alla terraferma, - secondo molti soccorritori - ha impedito che l'incidente avesse conseguenze ancor più tragiche e che la nave si inabissasse.


Nota:
Questa versione è in contrasto con le voci di uno scontro con uno scoglio presso "Le Scole" (che è al centro del Giglio, non "prima". Dice "eravamo a 300 metri dagli scogli" ma quali? "Alcune miglia" prima del Giglio venendo da Sud c'è solo Giannutri. 20 Km (11 miglia nautiche) prima del luogo dell'affondamento. Se non è Giannutri, allora solo il Giglio puo' avere scogli. Vedi: http://firenze.repubblica.it/cronaca/20 ... 8110610/1/
In mezzo tra le due isole il mare è sempre profondo da 90 a 150, secondo Google Earth.
Naturalmente si tratta di scogli sommersi, visto che l'impatto che si vede sulla nave (ed un pezzo di scoglio è rimasto incastrato nelle lamiere) è sotto la linea di galleggiamento.

Segnalo: http://video.repubblica.it/edizione/fir ... 5718/84107
Questa pare una rotta GPS e mostra le posizioni della nave (coordinate) e gli orari in ogni nodo.
La rotta sembra lontana da Le Scole ma mancano dei punti intermedi. C'è un buco orario di 16 minuti tra le 20:37 (quando era al largo, su un fondale profondo andando a 15 nodi) e le 20:53, quando è davanti al porticciolo, va a 2.9 nodi ed ha un brusco cambio di rotta. Tutti gli altri punti sono a distanza di 2 o 3 minuti. Probabilmente il buco di 16 minuti è il frutto di qualche secretazione.
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda franz il 14/01/2012, 22:06

le cose iniziano a farsi piu' chiare:
http://www.repubblica.it/cronaca/2012/0 ... ref=HREA-1

Fermato il capitano ed il primo ufficliale.

Il pm: "Una manovra maldestra". Il procuratore Verusio ha spiegato che l'impatto sullo scoglio è avvenuto alle 21:45 di ieri "ma non è stata avvertita subito la capitaneria". Il comandante della Costa Concordia, prosegue il magistrato, "si è avvicinato molto maldestramente all'Isola del Giglio, la nave ha preso uno scoglio che si è incastrato sul fianco sinistro, facendola inclinare e imbarcare tantissima acqua nel giro di due, tre minuti". Secondo quanto risulta agli inquirenti, il comandante già verso le 23:30 avrebbe lasciato la nave. A quell'ora gran parte degli ospiti e dell'equipaggio stava ancora aspettando di essere evacuata. Gli ultimi a lasciare la Costa Concordia lo hanno fatto non prima delle 2,30-3:00 della notte scorsa.
...
"Il comandante ha osato troppo". Fin qui la posizione della compagnia. Ma dall'equipaggio si è levata l'accusa gravissima di un errore umano: "Eravamo troppo vicini alla costa". Intervistati da tmnews in uno dei residence di Grosseto dove sono ospitati, alcuni membri dell'equipaggio hanno apertamente puntato il dito contro il comandante Schettino. "È stato sicuramente un gravissimo errore umano - ha affermato un ufficiale dell'equipaggio - la rotta era quella di sempre, ma quando si naviga sotto costa non si utilizza più il pilota automatico ma quello manuale. È quindi a discrezione del comandante scegliere la distanza di navigazione dalla costa e questa volta ha osato troppo. A quel punto non c'è stato più nulla da fare". Parole pesantissime, su cui in queste ore gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza. "Stiamo sentendo tutti i membri dell'equipaggio che ci possono aiutare a capire quanto accaduto", ha confermato il procuratore di Grosseto.
...


Nota
da notare che gli orari indicati nel tracciamento GPS già indicato qui http://video.repubblica.it/edizione/fir ... 5718/84107 sono sicuramente sfalsati di un'ora (sono orari UTC e noi siamo UTC+1) e conocendo l'ora da piu' parti indicata come impatto (21:45, quindi 20:45:UTC) si puo' interpolare in quella rotta il luogo della collisione.
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda franz il 15/01/2012, 12:55

Pare ormai chiara (salvo naturalmente cio' che la giustizia accerterà) l'imprudenza del capitano per la manovra azzardata e irresponsabile.
Hai voglia a dire "quello scglio non c'era nelle mappe e non ci doveva essere".
M si sa che quando ci cercano giustificazioni e scuse, siamo impareggiabili.

Incredibile anche il fatto che il capitano non si stato l'ultimo a scendere e che le autorità siano state avvisate per prima dagli stessi passeggeri, con i telefonini, mentre l'allarme al porto (capitanerie) leggo che è stato inviato solo un'ora dopo.
Sempre piu' questo disastro è uno specchio sulla realtà italiana, tra impreparazioni, pressapochismi, irresponsabilità, qualche eroismo e tanta buona volontà improvvisata nei soccorsi.
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda pianogrande il 15/01/2012, 13:04

Certo.
La giustizia accerterà.
Intanto, emerge un nostro antico male.
La arroganza e la certezza di impunità di chi occupa un posto di comando.
Sul nostro dizionario c'è una parolina che dovrebbe trovarsi all'incirca tra respingimento e responso il cui significato quella strana gente dovrebbe andarsi a leggere.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda flaviomob il 15/01/2012, 13:14

Corriere:

Dalla rotta ai soccorsi: che cosa è andato storto
Forse il capitano voleva salutare l'isola

PORTO SANTO STEFANO (Grosseto) - Una nave ammiraglia, 115mila tonnellate di comfort e tecnologia, trecento metri di lunghezza, più di quattromila passeggeri, che come un surf impazzito sfiora gli scogli di un'isola. Un allarme lanciato via radio dopo l'urto con uno scoglio nel quale non si accenna minimamente all'impatto e si comunica invece un non troppo allarmante guasto al generatore elettrico. Operazioni di soccorso scattate, secondo le testimonianze, in grave ritardo condotte da cuochi e camerieri filippini e peruviani con l'uso erroneo anche di salvagenti per bambini distribuiti agli adulti. Più che enigmi sono paradossi inspiegabili quelli della Costa Concordia. Che da ieri il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio, sta cercando di comprendere e decifrare. Perché quella crociera «Il profumo degli agrumi», sette giorni low cost nel Mediterraneo, è peggio del labirinto di Cnosso.

Era una rotta impossibile?
Sì, in quella posizione (confermata dai satelliti) la Concordia non doveva trovarsi. È il primo paradosso della vicenda, quello più grande e ancora inspiegabile. La nave si trovava a cento metri dall'isolotto delle Scole, tra la spiaggia delle Cannelle e il porto, una distanza che per la stazza e la larghezza della Concordia equivale a millimetri. In quel punto dell'isola, un belvedere che gli abitanti del Giglio usano per salutare le barche dei pescatori, non passano neppure le motovedette della Guardia di Finanza che quasi quotidianamente, come la Abruzzi, fanno spola dal lungomare di Santo Stefano al Giglio. Troppo pericoloso, anche con il mare piatto. Quando, per motivi di lavoro è proprio necessario, si procede lentamente con grande cautela. La rotta in sicurezza è almeno 3-4 miglia da lì, possibilmente dal versante opposto. Un paio di anni fa, si racconta al Giglio la stessa nave passò molto vicina alla costa. Era un evento per l'ex comandante, di origine gigliese, l'ultimo viaggio prima della pensione. «I saluti, a sirena spiegata sono molto frequenti - raccontano gli abitanti dell'isola - ma avvicinarsi così tanto di notte, se è stato fatto per questo motivo, è una follia».

Le secche non erano segnate sulla carta?
Difficile crederlo. Il comandante Francesco Schettini lo ha dichiarato in un'intervista. Poi, davanti ai soccorritori, ha dato una diversa versione. «Ho impostato la rotta al computer per avvicinarla al Giglio. Volevo che l'isola fosse ammirata dai turisti. Non mi sono accorto che sulla carta nautica c'erano scogli». Al Giglio, ma anche all'Argentario, all'Elba e sulla costa maremmana, tutti conoscono il pericolo di quel tratto di mare. Le navi della Costa lo attraversano da anni. Possibile una dimenticanza simile? In pochi ci credono.

Non può esserci stata un'avaria?
La Concordia, come tutte le navi della Costa, è tecnologicamente all'avanguardia. Radar ed ecoscandagli sono i migliori in assoluto e un sistema di generatori elettrici supplementari garantisce da eventuali blackout. Venerdì notte la visibilità era ottima e il mare calmo e dalla nave si vedevano distintamente le luci dell'isola e si percepiva la vicinanza agli scogli. «Chiunque sulla cabina comandi si sarebbe accorto a vista dell'isolotto delle Scotte», dicono gli esperti. Immediatamente dopo l'urto e poi l'incagliamento pilotato sulle secche, il comandante e parte dell'equipaggio della nave continua a dare informazioni inesatte ai passeggeri parlando di un guasto al generatore elettrico.

L'allarme è scattato tempestivamente?
No. Lo sostengono i passeggeri, e anche alcuni membri dell'equipaggio, ne è convinto il pm Verusio. La scatola nera racconta che la nave si è incagliata alle 21.58. Alle 22.10 l'equipaggio comunica alla capitaneria di porto di avere un problema al generatore ma pare non parli di urti o secche. L'allarme vero e proprio scatta alle 22.30, molto in ritardo. Anche i soccorsi a bordo della Concordia, dalle prime testimonianze, sembrano avere molte falle. Molti passeggeri raccontano di grande confusione, giubbotti salvagente che mancano o non sono della misura giusta, scialuppe di salvataggio inutilizzate. Sul ponte sono camerieri e cuochi filippini e peruviani a distribuirli. Il comandate abbandona la nave a mezzanotte quando ancora a bordo ci sono altre persone.

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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda franz il 15/01/2012, 13:50

flaviomob ha scritto:Non può esserci stata un'avaria?
La Concordia, come tutte le navi della Costa, è tecnologicamente all'avanguardia. Radar ed ecoscandagli sono i migliori in assoluto e un sistema di generatori elettrici supplementari garantisce da eventuali blackout. Venerdì notte la visibilità era ottima e il mare calmo e dalla nave si vedevano distintamente le luci dell'isola e si percepiva la vicinanza agli scogli. «Chiunque sulla cabina comandi si sarebbe accorto a vista dell'isolotto delle Scotte», dicono gli esperti. Immediatamente dopo l'urto e poi l'incagliamento pilotato sulle secche, il comandante e parte dell'equipaggio della nave continua a dare informazioni inesatte ai passeggeri parlando di un guasto al generatore elettrico.

L'allarme è scattato tempestivamente?
No. Lo sostengono i passeggeri, e anche alcuni membri dell'equipaggio, ne è convinto il pm Verusio. La scatola nera racconta che la nave si è incagliata alle 21.58. Alle 22.10 l'equipaggio comunica alla capitaneria di porto di avere un problema al generatore ma pare non parli di urti o secche. L'allarme vero e proprio scatta alle 22.30, molto in ritardo. Anche i soccorsi a bordo della Concordia, dalle prime testimonianze, sembrano avere molte falle. Molti passeggeri raccontano di grande confusione, giubbotti salvagente che mancano o non sono della misura giusta, scialuppe di salvataggio inutilizzate. Sul ponte sono camerieri e cuochi filippini e peruviani a distribuirli. Il comandate abbandona la nave a mezzanotte quando ancora a bordo ci sono altre persone.

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Aggiungo che grazie a questo sito (che non conoscevo) http://www.marinetraffic.com/ais/it/def ... level1=140 è possibile verificare che sull'isola del giglio ci sono ben 4 fari.
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda flaviomob il 15/01/2012, 14:28

Il tg2 ha riportato un ritardo di quasi un'ora tra il momento dell'impatto contro lo scoglio e il lancio di SOS. Inoltre sembra che il capitano volesse proseguire la rotta verso Savona, inizialmente.


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Un rischio ripetuto

Messaggioda flaviomob il 15/01/2012, 15:54

«Non è assolutamente una prassi e le mie parole erano rivolte al comandante della Concordia, Massimo Calisto Garbarino, in navigazione il 9 agosto scorso, che aveva fatto un regalo ai turisti, in piena sicurezza, e forse aveva anche voluto salutare un vecchio comandante della Costa». Così il sindaco dell'Isola del Giglio Sergio Ortelli, risponde a proposito di un'e-mail inviata a chi guidava la nave in quell'occasione e che aveva salutato con le sirene passando vicino all'Isola.

«Non potevo esimermi dall'inviarLe un messaggio di compiacimento a nome di tutta la nostra comunità, compresi i graditi ospiti turisti, omaggiati da questo importante evento». Così scriveva il sindaco Sergio Ortelli il 9 agosto scorso (come l'Unità scrive oggi in esclusiva) all'allora comandante della Concordia Massimo Callisto Garbarino. L'email è stata pubblicata sul sito Giglio News.

La lettera
«Abbiamo assistito ad uno spettacolo unico nel suo genere, diventato un'irrinunciabile tradizione di cui ne sono onorato e per questo motivo mi faccio interprete di ringraziamento personale a Lei ed al suo equipaggio pregandola estendere la nostra riconoscenza anche alla Costa Crociere che oramai da anni premia in questo modo un'isola tra le più belle del panorama insulare nazionale».

L'imbarazzata difesa del sindaco
«Non è assolutamente una prassi - ribadisce oggi il sindaco - nè è si tratta di un saluto programmato. Talvolta i comandanti della Costa hanno reso così onore anche a un loro collega in pensione, maestro dei comandanti della Costa, che vive sei mesi l'anno qui da noi. Ma sempre in piena sicurezza e, comunque in questo periodo non c'è». Al sindaco rispose, dopo qualche giorno, il comandante Garbarino: «È ormai la seconda volta che effettuo il passaggio di fronte all'isola del Giglio nel mese di agosto con la Costa Concordia. Era stata una meravigliosa esperienza tre anni addietro, ed è stata altrettanto emozionante quest'anno - scriveva il comandante -. Ieri sera, transitando di fronte al porto, ho potuto notare le migliaia di flash delle macchine fotografiche, e si potevano anche vedere i numerosi turisti che hanno assistito al passaggio». Il messaggio terminava con un ringraziamento per aver «pubblicizzato l'evento su Giglio News», e la speranza «che possa divenire anche per noi di bordo, una tradizione da continuare».

http://www.unita.it/italia/ortalli-imba ... l-1.371765

PS Il sito di Giglionews http://www.giglionews.it/ attualmente è irraggiungibile. Qualcosa da nascondere?


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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda franz il 15/01/2012, 16:13

flaviomob ha scritto:Il tg2 ha riportato un ritardo di quasi un'ora tra il momento dell'impatto contro lo scoglio e il lancio di SOS. Inoltre sembra che il capitano volesse proseguire la rotta verso Savona, inizialmente.

Si', 45 minuti come minimo, stando a tantissimi racconti coincidenti.
Il che ovviamente non solo mette in crisi il comandante e le sue scelte, ma anche la compagnia marittima, che proprio in questi giorni ci bombardava con allettanti pubblicità televisive. Il tutto a svantaggio di tanti lavoratori che perderanno il posto per mancanza di clienti a causa molto presumibilmente - di una tremenda guasconata finita in tragedia.
E naturalmente ogni tragedia ha i suoi eroi (per fortuna, almeno loro) http://www.corriere.it/cronache/12_genn ... ee96.shtml
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda flaviomob il 15/01/2012, 16:19

Repubblica riporta che le prime segnalazioni arrivate alle forze dell'ordine della terraferma erano telefonate private di turisti presenti sulla nave! Nessun SOS lanciato dagli ufficiali per quasi un'ora! Ma dove cazzo siamo?


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