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Ma chi sono questi "indignati"?

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Re: Ma chi sono questi "indignati"?

Messaggioda cardif il 16/10/2011, 10:58

Certo che fanno comodo i violenti. A Cicchitto che ha detto che quello offerto dalla manifestazione degli indignati a Roma "è uno scenario di guerriglia urbana programmato e progettato" ed "è evidente che la radicalizzazione dello scontro politico alla fine avrebbe potuto avere anche effetti di questo tipo", e l'ha detto con "l' augurio che Pd e Idv si dissocino da queste follie".
E La Russa aggiunge che i violenti hanno un alibi nei toni alti della politica.
Meschini loro, che strumentalizzano l'azione di questi violenti, considerandola conseguenza del linguaggio dei politici dell'opposizione.
Mentre è palese che il tono aggressivo di scontro è il loro (si vede in ogni dibattito) e che le azioni dei blak bloc (e di tutti i violenti) danneggia le manifestazioni.
Per lui (e tanti come lui) è difficile capire, evidentemente, che questi sono solo dei violenti che vanno dovunque trovano possibilità di trasformare eventi in campi di battaglia per sfogare la loro bestialità; come quelli negli stadi, che nulla hanno a che vedere con coloro che vanno per vedere le partite.

Sopra c'è scritto: "E come considerate la differenza tra Tommaso Padoa-Schioppa (ministro conn Prodi) che li defini' bamboccioni e Draghi (piu' liberista) che dà loro ragione?"
Ma io non ho capitol'aqccostamento.
Padoa-Schioppa si riferiva ai giovani che non sono molto motivati nel cercare una propria autonomia e indipendenza economica, e che si adagiano a vivere appoggiandosi alla famiglia fino a età avanzata.
Draghi dà ragione a quelli che si indignano, tra l'altro, perché non hanno prospettive di indipendenza attraverso il lavoro.
E non mi paiono gli stessi (o, se erano quelli di prima, hanno preso coscienza e si sono evoluti.
La differenza non è tra Padoa-Schioppa e Draghi, ma tra quelli a cui loro si sono riferiti.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Ma chi sono questi "indignati"?

Messaggioda ranvit il 16/10/2011, 11:42

... mi sento corresponsabile di quanto la maggiornaza della mia generazione ha fatto.



La maggioranza? O i "gruppi dirigenti" che rappresentano l'1% della popolazione?

Franz, a me questa storia della nostra generazione colpevole etc etc mi sembra tanto un tantra per... continuare a fare quello che si è sempre fatto.

La generazione che ci ha preceduto, se è per questo, ha fatto anche di peggio: una guerra mondiale devastante con 80 milioni di morti, lager, città distrutte unitamente a fabbriche e attività di ogni genere, campagne abbandonate e piene di mine ed ordigni inesplosi, etc etc
E che dovevamo dire noi?

Ma anche in quel caso le responsabilità sono state delle classi dirigenti.

E se torniamo indietro per millenni è sempre la stessa storia.

Noi un pregio lo abbiamo avuto: niente guerra che anche se limitatamente all'occidente, non è poco.


Piuttosto che fare mea culpa, vediamo se possiamo sbrogliare la matassa cominciando con il tener conto del disagio fortissimo dei giovani.....ma anche qua, le classi dirigenti :cry: :twisted: :oops:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Ma chi sono questi "indignati"?

Messaggioda pianogrande il 16/10/2011, 11:51

Mi piace la riflessione di Ranvit.
Ogni generazione deve portare un miglioramento e senza stramaledire la generazione precedente.
Il giochino dei vecchi contro i giovani ha giovato moltissimo alla attuale classe dirigente.
L'evoluzione in senso positivo c'è.
E' la classe dirigente che non evolve e rimane attaccata ai soliti modi di gestione del potere (e del malaffare).
Io ho lavorato e (insieme al datore di lavoro) ho pagato i miei contributi.
Mi devo sentire in colpa se prendo una pensione?
Tra l'altro, i ragazzi fanno, forse, finta di non sapere che i "privilegi" dei loro genitori (o nonni) sono quelli che permettono loro di tirare avanti nonostante stipendi quasi simbolici.
Quando non ci sarà più questa generazione di "privilegiati", loro, e mi addolora, staranno molto peggio.
Era ora che cominciassero a lottare (come hanno fatto moltissimi di noi) invece che sperare di cavarsela individualmente.
Che lottino, però, contro il bersaglio giusto (che è anche il mio).
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Ma chi sono questi "indignati"?

Messaggioda flaviomob il 16/10/2011, 13:51

Padoa Schioppa ha pisciato fuori dal vaso. I bamboccioni a cui si riferisce sono giovani che vedono il peggior stato sociale dell'Europa occidentale, che hanno la maggior percentuale di precariato, disoccupazione e i redditi più miseri. Sono in gran parte impossibilitati ad accendere un mutuo e persino conciliare l'affitto con la sopravvivenza (cibo), per cui è evidente che la scelta di vivere con i genitori, per la stragrande maggioranza, è un ripiego necessario.
Draghi ha mostrato maggiore serietà e maturità, ora vedremo quando passerà all'azione cosa potrà proporre.

Il tema intergenerazionale non ci assolve affatto caro Ranvit: non è vero che le decisioni le prende l'1%, la classe dirigente, ma in democrazia è responsabilità di chi l'ha selezionata, quella classe politica specifica. Non mi pare che molti iscritti od elettori di DC PSI e compagnia si stracciassero le vesti quando fu istituita la pensione dopo 15 anni e 6 mesi di lavoro e ancora oggi c'è chi, come te, fa l'apologia di Craxi grande statista quando portò al raddoppio del debito pubblico...

Anche la generazione precedente alla tua fu responsabile di aver aderito al fascismo, perché è chiaro che se in una dittatura le responsabilità del popolo, che non è più libero di votare e informarsi liberamente, sono più limitate che in democrazia, è anche vero che inizialmente le adesioni al fascismo furono molto forti, che i liberali, la borghesia e gli industriali appoggiarono in gran parte il fascismo (i liberali solo inizialmente), che gli italiani si adeguarono molto in fretta invece di organizzarsi e lottare, che persino la chiesa avallò il regime (abnormità imperdonabile, del resto ripetuta con questo centrodestra inguardabile).

Non tiriamocene fuori: gli Italiani hanno responsabilità enormi verso le nuove generazioni.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Ma chi sono questi "indignati"?

Messaggioda ranvit il 16/10/2011, 16:20

Non tiriamocene fuori: gli Italiani hanno responsabilità enormi verso le nuove generazioni.

Ho già spiegato le motivazioni del mio pensiero in proposito ed il mio giudizio positivo sulla protesta delle nuove generazioni.

Qui posso aggiungere che si tratta di un "risveglio"....e anche tardivo. Per almeno un paio di decine almeno di anni i giovani "al calduccio di mamma e papà" (almeno in larga maggioranza) se ne sono strafottuti della politica e delle questioni relative.
Padoa Schioppa aveva ragione (tutto sta a non travisare le sue parole)!
Oggi si sono svegliati dal torpore...bene! Molto bene! Che si diano da fare a prendersi quanto gli tocca. Noi abbiamo fatto il '68, loro facciano (come hanno iniziato a fare) l' 11!



Io me ne tiro fuori, tu fai come ti pare :D
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Re: Ma chi sono questi "indignati"?

Messaggioda franz il 16/10/2011, 17:14

ranvit ha scritto:... mi sento corresponsabile di quanto la maggiornaza della mia generazione ha fatto.
La maggioranza? O i "gruppi dirigenti" che rappresentano l'1% della popolazione?

si', e anche quel 51% che l'ha votata, perché faceva i loro interessi (o quelli che ritenevano tali, e secondo e si bagliavano) e ne sono convitnto ache adesso (da qui il perdurare della responsabilità).
Poi da notare che io parlo di responsabilità, tu di colpa e colpevolezza.
Sono concetti un poi' diversi.
Uno puo' non sentirsi colpevole ma puo' sentirsi responsabile.
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Re: Ma chi sono questi "indignati"?

Messaggioda franz il 16/10/2011, 17:20

pianogrande ha scritto:Mi piace la riflessione di Ranvit.
Ogni generazione deve portare un miglioramento e senza stramaledire la generazione precedente. (1)
Il giochino dei vecchi contro i giovani ha giovato moltissimo alla attuale classe dirigente.
L'evoluzione in senso positivo c'è. (2)
E' la classe dirigente che non evolve e rimane attaccata ai soliti modi di gestione del potere (e del malaffare).
Io ho lavorato e (insieme al datore di lavoro) ho pagato i miei contributi.
Mi devo sentire in colpa se prendo una pensione? (3)

(1) Ed ogni generazione non puo' rovinare il futuro della prossima, direi. Per esempio lasciando un debito enorme. O distruggendo il pianeta.
(2) C'è sempre stata. Fino ad ora. solo da 15 anni si nota che c'è stasi, non c'è crescita, non c'è miglioramento, e questo fa pesare sempre di piu' il debito e rende incerto il futuro. Parlo dell'Italia naturalmente (e di pochi altri paesi).
(3) se è una pensione di anzianità non maturata con fondi tuoi (accumulati), io direi di si'. Se è una pensione di vecchiaia no.
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Re: Ma chi sono questi "indignati"?

Messaggioda ranvit il 16/10/2011, 18:46

si', e anche quel 51% che l'ha votata, perché faceva i loro interessi (o quelli che ritenevano tali, e secondo e si bagliavano) e ne sono convitnto ache adesso (da qui il perdurare della responsabilità).
Poi da notare che io parlo di responsabilità, tu di colpa e colpevolezza.
Sono concetti un poi' diversi.
Uno puo' non sentirsi colpevole ma puo' sentirsi responsabile.


Al di là del termine responsabilità o colpevolezza...che effettivamente sono due cose diverse. In questo caso specifico giudico pero' che la cosa sia questione di lana caprina, perchè io mi sento non colpevole e non responsabile :D


Nel merito, non condivido affatto questo modo di ragionare che ti porta a dire che quel 51% faceva i suoi interessi
Credo che nessuno di quel 51% all'epoca dei fatti si sia posto il problema di rovinare la generazione successiva....nemmeno chi oggi lo pensa. Da considerare inoltre che se anche il 51% avesse votato altri Partiti, invece che il pentapartito, la sinistra, sarebbe stato lo stesso....o forse peggio. :D
Forse solo votando il Pri di La Malfa.... :roll:



(1) Ed ogni generazione non puo' rovinare il futuro della prossima, direi. Per esempio lasciando un debito enorme. O distruggendo il pianeta.
(2) C'è sempre stata. Fino ad ora. solo da 15 anni si nota che c'è stasi, non c'è crescita, non c'è miglioramento, e questo fa pesare sempre di piu' il debito e rende incerto il futuro. Parlo dell'Italia naturalmente (e di pochi altri paesi).
(3) se è una pensione di anzianità non maturata con fondi tuoi (accumulati), io direi di si'. Se è una pensione di vecchiaia no.[/quote]



1) Concordo sul fatto che ogni generazione non dovrebbe rovinare la successiva....ma succede :D
2) La crescita non c'è per tante ragioni...anche perchè le generazioni successive alla nostra (se ne puo' annoverare una ogni vent'anni circa) sta contribuendo e non poco a tenere al governo questo schifo di centrodestra; e solo ora sta dando segni di volersi interessare di politica, invece che impasticcarsi a piu' non posso tra un sabato sera e l'altro :twisted:
3) Anch'io sono andato in pensione di anzianità a 56 anni con 36 di contribuzione....al di là dei motivi personali, perchè non avrei dovuto? Dovevo forse fare la Giovanna d'Arco immolandomi per salvare le nuove generazioni? Ci si attiene alle leggi vigenti mica ai sensi di colpa (pardon...di responsabilità)
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Re: Ma chi sono questi "indignati"?

Messaggioda trilogy il 16/10/2011, 21:32

Brava gente questi indignados pane al pane vino al vino.....

http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine ... azione.php
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Re: Ma chi sono questi "indignati"?

Messaggioda franz il 17/10/2011, 9:20

.... e se avesse ragione costui? :o :lol:

In fondo a furia di essere complottisti, magari prima o poi ci si azzecca.

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