Certo che fanno comodo i violenti. A Cicchitto che ha detto che quello offerto dalla manifestazione degli indignati a Roma "è uno scenario di guerriglia urbana programmato e progettato" ed "è evidente che la radicalizzazione dello scontro politico alla fine avrebbe potuto avere anche effetti di questo tipo", e l'ha detto con "l' augurio che Pd e Idv si dissocino da queste follie".
E La Russa aggiunge che i violenti hanno un alibi nei toni alti della politica.
Meschini loro, che strumentalizzano l'azione di questi violenti, considerandola conseguenza del linguaggio dei politici dell'opposizione.
Mentre è palese che il tono aggressivo di scontro è il loro (si vede in ogni dibattito) e che le azioni dei blak bloc (e di tutti i violenti) danneggia le manifestazioni.
Per lui (e tanti come lui) è difficile capire, evidentemente, che questi sono solo dei violenti che vanno dovunque trovano possibilità di trasformare eventi in campi di battaglia per sfogare la loro bestialità; come quelli negli stadi, che nulla hanno a che vedere con coloro che vanno per vedere le partite.
Sopra c'è scritto: "E come considerate la differenza tra Tommaso Padoa-Schioppa (ministro conn Prodi) che li defini' bamboccioni e Draghi (piu' liberista) che dà loro ragione?"
Ma io non ho capitol'aqccostamento.
Padoa-Schioppa si riferiva ai giovani che non sono molto motivati nel cercare una propria autonomia e indipendenza economica, e che si adagiano a vivere appoggiandosi alla famiglia fino a età avanzata.
Draghi dà ragione a quelli che si indignano, tra l'altro, perché non hanno prospettive di indipendenza attraverso il lavoro.
E non mi paiono gli stessi (o, se erano quelli di prima, hanno preso coscienza e si sono evoluti.
La differenza non è tra Padoa-Schioppa e Draghi, ma tra quelli a cui loro si sono riferiti.