flaviomob ha scritto:Se lo hanno preso alla Deutsche, qualche qualità ce l'avrà pure...
Che sia una persona intelligente mi sembra difficile da contestare. Comunque in tutte le grandi banche internazionali ci sono ex uomini di governo che servono da collegamento tra " finanza internazionale e politiche nazionali", e come osservatori, interpreti, di quello che accade in un determinato paese. Sui risultati che questa intelligenza ha prodotto per il paese avrei da ri-dire. Ha prima contribuito allo sfacelo dei conti pubblici assieme agli altri governanti dell'epoca, poi all'impoverimento dei cittadini per tappare i buchi che aveva contribuito a creare.
In merito alla risposta di Amato :
[..]La regola d'oro dell'obbligo del pareggio nel bilancio pubblico ?
Mi auguro che ci sia una riflessione molto attenta prima di generalizzare la regola di inserire nele costituzioni il pareggio di bilancio. Un vincolo di questa natura può impedire qualunque impegno a medio e a lungo termine, specie nei sistemi che contabilizzano nel primo anno l'intero debito che assumi, per esempio, per l'investimento. Spero che ci si pensi bene. Calcola che in Germania c'è già nella costituzione, e quindi una eventuale introduzione degli eurobond sarà portata alla corte costituzione tedesca, sulla base del dubbio che con essi si assume una parte della garanzia di debiti altrui, attribuendo un debito futuro a carico del bilancio tedesco, che sarebbe contro la costituzione. Vedi che trappola giuridica diventa? [...]
Penso che se l'Italia avesse introdotto quell'obbligo già negli anni 70 oggi non saremmo nelle condizioni in cui siamo, e probabilmente la sua pensione e quella degli altri membri della casta sarebbe molto differente. La norma sul bilancio tedesco non la vedo come una trappola giuridica, ma come una norma lungimirante che impedisce ai politici di devastare i bilanci chiamando poi i cittadini a pagare il conto.
Aggiungo che sono 30 anni che facciamo manovre correttive, e quella del 2011 non sarà l'ultima, ma torniamo sistematicamente al 120% del debito sul PIL. E' evidente che c'è qualche cosa che non funziona nella gestione politica della finanza pubblica e aggiungere nuove tasse o eurobond senza vincoli precisi alla spesa non cambierebbe la situazione.