Infatti Fioroni si riferiva al dibattito intorno al dialogo e all'ttenzione dei media su questa questione. E' molto probabile che altrove faccia parte della normalità della vita politica, non avendone notizia non possiamo sapere in che misura.
Sai cosa penso, o meglio, cosa mi piace pensare?
Penso che Sarkhozy quando deve prendere una decisione particolarmente delicata, su questioni come la sicurezza, l'ordine pubblico, la difesa, questioni che toccano diritti fondamentali dei cittadini quanto meno ne informi l'opposizione prima di annunciarlo attarverso i media.
Penso che il parlamento francese attraverso il lavoro nelle commissioni parlamentari, attraverso le leggi di iniziativa di gruppi di parlamentari non necessariamente appartenenti allo stesso partito,attraverso la discussione in aula e gli emendamenti riesca a mitigare lo strapotere della maggioranza e a produrre leggi sufficientemente condivise.
Perché in caso di leggi che possono essere impopolari non conviene alla maggioranza assumersene l'intera responsabilità e sfidare l'opposizione con arroganza; all'opposizione conviene che vengano risolti problemi che altrimenti si troverebbe tra i piedi se in seguito dovesse vincere le elezioni; alla maggioranza ancora conviene produrre leggi che durino nel tempo e non siano cambiate se la prossima volta vincono gli altri.
Vabbè, ma parliamo di un Paese normale dove i premier non hanno bisogno di fre decine di leggi su misura per sè e per i propri amici, dove i premier non controllano l'informazione televisiva e così gli elettori possono sapere con precisione cosa hanno fatto gli uni e cosa hanno fatto gli altri o cosa avrebberom fatto gli altri se fossero stati al loro posto; dove i meccanismi parlamentari e costituzionali inventati per non trasformare la democrazia nella dittatura della maggioranza non vengono baipassati con espedienti vari e dove non esiste l'abitudine di cambiare la legge elettorale per rendere più difficile la vita all'avversario.
E soprattutto dove ci si rende conto che la Costituzione non può essere continuamente cambiata a seconda di chi ha la maggioranza. E che non esistono costituzioni virtuali.
Dimenticavo una cosa che considero assai importante:
in un Paese di normale democrazia l'attività legislativa concreta, il fare le leggi, si realizza in Parlamento da parte dei gruppi parlamentari e dei loro capi; non nelle segreterie dei partiti e delle associazioni collegate ai partiti.