Nello specifico Merlo scrive:
"Altra cosa, invece, è ricordare e custodire il valore costituzionale della famiglia. Su questo terreno il sottosegretario Giovanardi ha ragione. Senza se e senza ma. E il messaggio pubblicitario dell’Ikea va denunciato. Almeno per chi crede nel valore costituzionale della famiglia”.
La famiglia non è una realtà sempre uguale a sè stessa e immutabile nel tempo. E' in costante evoluzione e ciò che la caratterizza è un rapporto d'amore e la pubblicità dell'IKEA si rivolge a tutte le diverse forme in cui si articola la famiglia. Parla di amore, di relazione tra persone che condividono il cammino nella vita. La Costituzione afferma che la famiglia è fondata sul matrimonio. Ma il matrimonio oggi si articola in vari modi perchè la società è profondamente mutata.Dunque Merlo nel prendere questa posizione si unisce a quanti vogliono imporre il loro concetto di famiglia a chi la vive in altro modo. In questo senso il PD è un partito di zombi, aggiungo del "secolo scorso". E un partito di zombi perchè, non avendo superato il novecento come lo stesso Merlo afferma in un altro intervento, pretende di portare a sintesi le questioni che attengono alla sfera della coscienza individuale, salvaguardando però i valori non negoziabili dei cattolici. Allora di volta in volta si cerca un compromesso che fa solo dire agli elettori che il PD non prende mai posizione. Così si partoriscono mostri come i DICO o norme come quella dell'obbligatorietà dell'alimentazione e della idratazione.
Quando c'è da riconoscere -nel partito- la presenza di varie anime culturali tutti d'accordo, ma quando c'è da riconoscere a milioni di persone l'esercizio di diritti individuali ed universali, allora salta fuori -come in questo caso- il valore supremo e non negoziabile di una parte -a cui appartiene Merlo- da imporre a tutti.
Il PD doveva essere altro.