Per la seconda volta nel giro di pochi giorni devo fare i complimenti - moderati, per carità - a Franz, che ha chiarito con semplicità la questione sul piano istituzionale. Meno su quello politico.
Ma, ad essere sinceri, sul piano politico ci siamo espressi tante volte, come ha giustamente fatto notare Cardif, e quindi trovo piuttosto fuori luogo - come per altro sottolinea Pianogrande - i richiami di Annalu: probabilmente non si è accorta - o trascura per una sindrome di "moderatismo" - che le questioni che lei definisce personalistiche derivano invece proprio dalla diversa interpretazione di quello che è il piano e il contenuto politico di queste e altre questioni.
Del resto, anche quello di Annalu dovrebbe essere, a rigore di logica, interpretato come un interessamento assai personalistico, visto che si appunta su specifici comportamenti personali, che semplicemente (e legittimamente) a lei non piacciono.
Per esempio: abbiamo detto poco sopra che questo genere di argomenti è stato ed è trattato in lungo e in largo, proprio nel senso desiderato da Annalu - e coincidente per molti di noi con la tesi dell'articolo da lei citato. Bene.
Il problema politico-culturale che da tempo si è reso evidente è la confusione - o la discordia - che esiste nel centro-sinistra su questi temi, così come sulla natura eversiva di questa destra. Una confusione e discordia che ha avuto gravi conseguenze sul piano pratico, oltre che essere assai indicativa su quello teorico.
Una discordia che personalmente - "personalisticamente", diciamo così, se meglio piace ad Annalu - ho individuato (senza grossi sforzi d'immaginazione o interpretazione) nelle affermazioni e "posizioni" di alcuni partecipanti al forum: ben individuati, che ovviamente e per elementare onestà è giusto chiamare per nome, altrimenti si fanno discorsi campati per aria e affermazioni generiche che non si capisce a cosa si riferiscano.
Ranvit, per l'appunto, qui dice che nella sostanza pero' l'iniziativa ripropone comunque una verità : in Italia la democrazia (quella basata sulla separazione dei poteri, etc) è purtroppo un intervallo tra dittature. Per ora quella fascista e quella berlusconiana....speriamo bene per il futuro.
La causa? Siamo un popolo ancora poco avvezzo alla democrazia. Mancanza di cultura e civismo abbondano....
In altri (recenti) momenti lo stesso Ranvit si spende in direzioni del tutto diverse, se le parole hanno un senso:
uno - vedi il post sulla fiducia costruttiva e altri svariati - non mostra la stessa preoccupazione circa la sostanza eversiva delle proposte di questa destra;
due - la sua aggressiva ribellione quando da parte mia, e di altri, si fa risalire la responsabilità di questa situazione politica mediocre e pericolosa alla mediocrità e complicità del cosiddetto "popolo sovrano", che sarebbe per lui giudicato in questo modo da una mentalità perversa tipica di una sinistra irrispettosa e anti-democratica.
Ora - lasciando da parte Ranvit e le polemiche del forum - questo gioco delle tre carte corrisponde allo spettacolo grottesco offerto dalla nomenklatura stessa del centro-sinistra, in alcuni suoi personaggi di spicco: l'altra sera, mi sembra ad Exit, abbiamo visto un filmato che personalmente non conoscevo, che mostrava un dibattito tra Flores D'Arcais e D'Alema, e altri, nel quale D'Alema non ha trovato niente di meglio per rispondere ad un ragionamento di F.D'A. che evocare malignamente, gratuitamente e stupidamente nientedimeno che lo "stalinismo". Facendo una figura obiettivamente miserabile, e facendola fare a tutta la parte politica alla quale appartiene.
Torno a dire quello che dicevo qualche mese fa: sarebbe necessario recuperare il senso delle parole, se proprio non si riesce ad avere il senso del ridicolo e della decenza.
Ma ho paura che il senso delle parole sia più arduo di quegli altri, i quali possono essere mascherati dall'ipocrisia.