La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda cardif il 06/03/2011, 0:48

C'è questa contaminazione linguistica (anche qua si usa thread ed anche 3D, per quanto la copertina usi giustamente il termine 'argomento'). Ma non è solo quello.
Esponenti della maggioranza fanno passare l'idea che il S.S. Berlusconi sia 'leader' perché eletto direttamente, dato che così c'è scritto sulla scheda elettorale. E da questo inducono a credere che la maggioranza non possa esprimere un altro PdC, come invece prevede la Costituzione ancora vigente. Così bloccano nell'opinione pubblica la migliore via di uscita oggi possibile: un altro governo con un altro PdC.
Comunque sono d'accordo con queste parole ancora (ma forse sempre) attuali:
"Di coraggio e non di autocompiacimento noi oggi abbiamo bisogno, di leader capaci e non di abili venditori".
Le ha dette John F. Kennedy.

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la yankee road map era smarrita.


Flavio, scusa; forse è più brutto, ma è per la metrica.
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1700
Iscritto il: 13/04/2009, 18:29

Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda flaviomob il 06/03/2011, 1:01

JFK le ha dette in inglese, evidentemente :O)
Noi abbiamo bisogno di programmi di governo, di risposte alle crisi in atto, di civiltà. Il concetto di leadership è ambivalente, può indicare la capacità di ottenere consenso acritico o di influenzare e persuadere soggetti passivi e sottomessi.
A me interessa poco chi è il capo del partito o della coalizione appoggiata dalla sinistra, perché sappiamo bene che ci sarà un parlamento che dovrà - se vinceremo - realizzare un programma di governo e, dato che non siamo avvezzi alla compravendita di deputati e senatori, dovremo mantenere la coesione su un progetto forte e condiviso di solidarietà sociale e di ripresa economica. A destra il discorso è opposto: Forza Italia e PDL sono costruzioni di Berlusconi completamente dipendenti da lui e dall'intreccio di potere, denaro, collusioni e compromessi che il nostro eroe ha costruito: per questo lorsignori sono terrorizzati dall'eventualità di disarcionare il cavaliere. Anche la Lega dipende dal suo leader carismatico, una specie di druido a cui deve aver fatto male bere troppe ampolle di acqua inquinata del Po :P


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda flaviomob il 06/03/2011, 1:33

SE LA SOLIDARIETÀ NON È MAI FUORI MODA
JüRGEN HABERMAS

Chi crede tuttora nella forza rivoluzionaria di autoguarigione delle crisi economiche gravita in nebulose profondità attorno al concetto del «politico», o soffia sulla «sollevazione prossima ventura». Il resto è disfattismo.
La «sinistra» deve il suo nome all´ordine degli scanni parlamentari all´Assemblea nazionale francese del 1789.
Quanto al termine «socialismo», il suo significato era e rimane nient´altro che la messa in atto delle parole d´ordine della Rivoluzione francese.
La libertà non può essere ridotta alla mera possibilità, per i soggetti partecipi di un sistema di mercato, di esprimere individualmente il proprio voto. Solo l´inclusione egualitaria di tutti i cittadini come co-legislatori, in un contesto di formazione di opinioni e volontà politiche informate, può assicurare a ciascuno gli spazi e i mezzi per determinare e plasmare autonomamente la propria personale esistenza.
L´uguaglianza non può essere solo quella formale davanti alla legge, ma deve comportare l´equa ripartizione dei diritti, che devono avere eguale valore per ciascuno, indipendentemente dalla sua posizione sociale.
La solidarietà non deve degenerare in paternalistica assistenza agli emarginati; la partecipazione alla comunità politica con pari diritti non è conciliabile con la privatizzazione, che scarica i rischi e i costi originati a livello sociale complessivo su singoli gruppi o persone, senza indennità o risarcimenti di sorta.
E´ questo il modo in cui la sinistra intende i principi costituzionali, non certo spettacolari, che nelle nostre società democratiche informano il diritto vigente. La sinistra recluta i suoi aderenti tra i cittadini tuttora sensibili alle stridenti dissonanze tra questi principi di fondo e la realtà, da tempo accettata, di una società sempre meno solidale.
Una società nella quale le élite si barricano, anche moralmente, nelle loro gated communities è fetida.
I mali della sinistra rispecchiano il generale ottundimento di questo spirito normativo, e la crescente tendenza ad accettare come normale e ovvio un egoismo razionalista, che con gli imperativi del mercato è penetrato oramai fin dentro i pori di un ambiente di vita colonizzato. Naturalmente il deficit della sinistra non è solo di tipo motivazionale, ma riguarda anche il piano cognitivo, ove si è mancato di affrontare tutta la complessità delle sfide reali - ad esempio, i rischi che corre oggi la moneta europea.
Altrimenti la sinistra non si limiterebbe a lamentare la distruttività dei mercati finanziari incontrollati, ma ravviserebbe nella speculazione contro la moneta europea un´astuzia politica della ragione economica.
Si attiverebbe contro l´asimmetria dell´UE, che a una completa unificazione economica affianca l´incompletezza di quella politica. E comprenderebbe infine che un´Europa democratica e solidale è un progetto di sinistra. (Traduzione di Elisabetta Horvat)

FONTE: Repubblica, 27 dicembre 2010


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda Loredana Poncini il 06/03/2011, 9:08

IMPOTENTI , perché incapaci di rinunciare anche solo ad un unghia dei propri diffusi privilegi legati ai vari cadreghin della piramide...
e riducono anche noi a cliccare "basta", e loro, i nostri, che fanno ?
Non ci sono, in parlamento, neppure quando potrebbero ribaltare lo scranno del piccoletto, e poi fan finta d'essere indignati d'un SISTEMA CHE A LORO FA COMODO, dal più piccolo comune alle presidenze d'ogni tipo....
E allora BASTA, BASTA davvero di firmare, di votare, di referendare, tanto è chiaro che il posto di cittadina, in ITALIA, non ce l'ho
8-) :cry: :evil: :mrgreen:
p.s. so che cliccarlo qui non sposta di una virgola la mia situazione politica, ma sfogarsi è meglio che tener la rabbia dentro... :shock:
Loredana Poncini
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 940
Iscritto il: 29/05/2008, 19:06
Località: Torino

Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda gabriele il 06/03/2011, 12:36

Loredana Poncini ha scritto:Gabriele, mi preoccupa il verbo "vendere" che usi a proposito della funzione del leader...
A tal punto S.B. , il piazzista pubblicitario, nostro premier assoluto, stravolge il concetto di guida e di dirigenza di un partito, riducendo obiettivi e progranmi in "contratti con gl'italiani a pagare meno tasse " ??? !!!



Vedi Loredana, dalla lettura del 3D noto un certa convergenza su una posizione, se così la posso chiamare, "antileaderistica". Quasi come se "leader" fosse un tabù, o uno spauracchio.

Molto probabilmente ci sono visioni diverse da come si deve costruire una posizione politica e un programma di governo.

La mia idea è quella di un gruppo di persone guidate da un leader che, a seguito di un percorso democratica di promozione del proprio programma all'interno di un partito o di un'assemble più grande, abbia conseguito la vittoria su altri programmi presentati attraverso un sistema di votazioni ad esclusione, ovvero attraverso le primarie.

Allora il leader ha senso e il gruppo nell'aiutarlo a nel cercare consenso fra l'elettorato crea una sintesi politica delle richieste e delle aspettative degli intervenuti.

Ops! Sto parlando forse di competizione? :oops:

Mi bacchetto subito la mano! :lol:

Allora è facile capire che il mio "vendere" virgolettato si riferisce alla ricerca del consenso e non alla mera mercificazione monetaria.

Un programma non nasce dal nulla, ha bisogno di fautori.
Qui ci inoltriamo in una via astiosa. Perché alla domanda "chi scrive il programma?", da alcuni a sinistra si risponde con belle frasi ma poca sostanza.
Quasi che il programma sia la prerogativa su tutto ma allo stesso tempo un luogo sacro dove nessuno deve prevalere sull'altro. Il programma deve quindi essere perfetto, ma nessuno sa dire come deve effettivamente essere. Insomma, un'utopia.

Ebbene è giusto che tutti sappiano che un programma di governo prevede anche cose sporche con le quali, molto probabilmente, gli utopisti non vogliono sporcarsi.

Meglio difendersi dietro un'analisi sulla terminologia adottata o sul fatto che così fancedo si vuol per forza seguire l'esempio di Silvio e fare quello che vuole lui...

Dunque, senza primarie non c'è confronto e senza confronto non c'è scambio di idee. Senza scambio di idee non si costruisce il programma e non si costruisce una squadra di governo liberamente accettata da tutte le parti.

Come vedi c'è sempre qualcuno che si rimbocca le maniche e che si impegna in prima persona, mettendo in gioco la propria faccia.

Senza le primaria non si mettono in campo le energie vitali di un partito e alla fine, dopo alcuni anni, ci si ritrova con un gruppo dirigente vecchio e logoro. Incapace di capire che esiste altro oltre alle giuste critiche ad un governo berlusconiano, alle petizioni e alla raccolta di firme.

Quando Prodi costruì la fabbrica del programma o, semplicemente, girò l'Italia in pullman, cercò consenso, cercando di capire e di dare risposte. Alla fine vinse.

Prodi è stato un buon leader perché seppe coniugare le esigenze di molti in uno stile sobrio ma determinato e, soprattutto, definito. Sapeva cosa voleva fare e come lo voleva fare e si fece capire. Riunì un gruppo attorno a sè e sfruttò la Rete nei modi a lui più favorevoli. Peccò in molte cose, ma alla fine vinse. Sconfisse l'"orco" per ben due volte.

Prodi vinse perché l'elettore sapeva a chi andava il voto. Ad un uomo e ad un gruppo di persone che avranno avuto i loro difetti, ma presenti come esseri umani e non solo come accozzaglia di idee e di partiti.

Prodi però è il passato. Ora avanti il prossimo
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda Loredana Poncini il 06/03/2011, 16:15

Oggi viaggiare in pulmann non basta, e pescare con la Rete neppure, perché il mare nostrum ci restituisce solo cadaveri. Anche le primarie, il Sistema, le ha rese secondarie ai loro miopi interessi, per cui io, e non solo io, non abbocco più e non la bevo più, Gabriele ! :|
Loredana Poncini
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 940
Iscritto il: 29/05/2008, 19:06
Località: Torino

Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 06/03/2011, 18:15

Le primarie? Dicevo qualche post fa "Già.... ma tra chi? E con quali regole?
Nelle condizioni attuali si rischia di scegliere tra i piu' conosciuti e sull'onda del momento.
Molto piu' credibili potrebbero essere delle primarie all'americana : tutta una lunga trafila di primarie fino a scegliere il politico che "sopravvive". In questo modo c'è tempo per un aspirante leader di conquistarsi notorietà e per l'elettore di sedimentare convincimenti.
"

Il problema è che fin'ora sono state fatte a "tarallucci e vino" e quindi molti tra cui anche io, oltre che Loredana, non ci cascano piu' :oops:

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda gabriele il 06/03/2011, 18:44

ranvit ha scritto:Le primarie? Dicevo qualche post fa "Già.... ma tra chi? E con quali regole?
Nelle condizioni attuali si rischia di scegliere tra i piu' conosciuti e sull'onda del momento.
Molto piu' credibili potrebbero essere delle primarie all'americana : tutta una lunga trafila di primarie fino a scegliere il politico che "sopravvive". In questo modo c'è tempo per un aspirante leader di conquistarsi notorietà e per l'elettore di sedimentare convincimenti.
"

Il problema è che fin'ora sono state fatte a "tarallucci e vino" e quindi molti tra cui anche io, oltre che Loredana, non ci cascano piu' :oops:

Vittorio


E' per questo che bisogna mandarli via.

E' mai possibile che l'elettore di csx sappia partecipare a manifestazioni di alto livello e per quelle più terra terra non riesca ad organizzarsi?
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda Loredana Poncini il 06/03/2011, 18:54

Siamo senza tutto : resta SOLO la CASTA che si tiene ben stretto il SISTEMA (e a cui il berlusca fa gioco !)
Abbiamo un bel andare in piazza... :shock:
Loredana Poncini
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 940
Iscritto il: 29/05/2008, 19:06
Località: Torino

Re: La sinistra italiana senza leader di fronte a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 06/03/2011, 18:59

Gabriele....sono almeno tre anni che dico che bisogna mandarli via; figuriamoci quindi se non sono d'accordo!
Il problema è....come???

Alle primarie (l'attuale schifezza di primarie) si presentano loro o una loro "longa mano" e le leve del partito le tengono in mano loro.

Oltre che chiederlo e non partecipare alle loro primarie-schifezza non possiamo fare.
Hai un'idea?

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 37 ospiti